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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

Dubbi sull' aspie quiz

dalgorndalgorn Post: 2
modificato marzo 2013 in Quiz e Test
Buona sera a tutti,
mi sono appena iscritto, non ho ancora ben approfondito la struttura di questo sito come non ho ancora chiaro se sia uno spazio riservato a soli "aspie" o tra gli utenti vi siano anche medici competenti e preparati. Per questo faccio in anticipo mea culpa, e spero non me ne vogliate se vengo subito al dunque. Ho scoperto da pochi giorni l'aspie quiz, arrivando poi per una serie di collegamenti anche all' AQ-test di Baron-Cohen. Il primo mi ha dato come risultato "sei molto probabilmente aspie (neurodiverso)", ovvero la categoria più alta rispetto a un cosiddetto "neurotipo", nell'altro ho ottenuto un punteggio di 31 (comunque alto rispetto ai valori descritti) dove un "aspie" partirebbe da 32 in su (e già qui noto un'incongruenza visto che nel primo test non ero in una categoria di mezzo ma decisamente in quella "neurodiversa"). Tralasciando queste considerazioni vorrei concentrare l'attenzione sul primo test di circa 150 domande (l'aspie quiz appunto). Andando a leggere il resoconto dettagliato il mio report finale sono rimasto piuttosto colpito da una serie di domande che inquadrerebbero le mie risposte in un tipico profilo asperger, qualche esempio "confondi i rumori per voci?" (no=0= aspie, si=2,14=neurotipo), "ti piace/ti piaceva costruire trappole?" (no=0=aspie, si=0,54=neurotipo), ma ancor più "trovi difficoltà a prendere un messaggio al telefono e a passarlo correttamente?" (no=0=aspie, si=2,69=neurotipo), hai difficoltà a riempire i moduli? (no=o= aspie, si=1,61=neurotipo), e andando in crescendo "hai poca consapevolezza o controllo del tuo corpo e la tendenza a cascare e sbattere sopra le cose?" (no=0=aspie, si=1,61=neurotipo), "hi problemi a riconoscere le facce? (prosopagnosia) (no=0=aspie, si=1,61=neurotipo).... e così via, e questi sono solo pochi esempi.
Ora mi chiedo e vi chiedo una cosa: quanto può essere affidabile un test che assegni un punteggio "neurotipo" piuttosto che "aspie" a una persona che non riconosce le facce, a cui cadono le cose dalle mani, che non ha il senso dell'orientamento... ecc ecc... leggendo il suddetto report e analizzando bene i criteri di valutazione (e non solo il risultato finale, che spesso è quello che per la maggior parte delle persone è più interessante) mi pare di essere di fronte a una presa in giro o se non altro a un modello d'indagine terribilmente superficiale e fuorviante. La cosa che mi stupisce di più poi è che sia nelle pagine italiane dedicate all'asperger che in quelle in lingua inglese sia spesso riportato questo stesso test (mentre ne mancano altri a parte quello già accennato sopra, molto più breve).
Aggiungerei che da quello che mi pare di capire l'asperger non è relegato a un disturbo psicologico momentaneo della personalità ma dovrebbe essere un vero e proprio disturbo neurologico, e anche che tra i modelli diagnostici "ufficiali" questo quiz non viene assolutamente menzionato mentre ad esempio viene spesso preso in considerazione il GADS (Gilliam Asperger's disorder scale), anche se della stessa diagnostica ufficiale mi fido poco.
Ma tornando a bomba ed evitando di farla ancor più lunga: chi mi spiega che senso possa avere un quiz come quello che anche qui viene proposto alla luce delle considerazioni che ho portato alla vostra attenzione? Come mai leggo tanta gente che commenta i propri risultati considerandosi "aspie" e non mettendo minimamente in dubbio il metodo usato per determinare il punteggio finale? (ma a questa domanda mi rispondo da solo avendo constatato da tempo l' "intelligenza" dei comportamenti in rete, e ve lo dico da persona che ha studiato comunicazione e sociologia e sa quanto anche persone molto intelligenti possano abboccare facilmente agli innumerevoli tranelli (voluti o meno) di internet).
E chiudo tornando ancora una volta al punto cardine della mia lunga discussione (tanto per circoscrivere il discorso e non perdersi in chiacchiere). Quanti di voi hanno dato un'occhiata critica al test? E tra questi chi lo valuterebbe un test anche minimamente attendibile e in base a cosa?
Sono davvero curioso di sapere la vostra e mi scuso per la lunghezza di questo post ma era doveroso essere esaustivi.
Grazie per l'attenzione e a rileggerci ;)
Post edited by wolfgang on

Commenti

  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    modificato gennaio 2013
    @dalgorn ti rispondo per punti sia in quanto moderatore di questo spazio (e vice-presidente dell'associazione) sia in quanto curatore della versione italiana dell'Aspie-Quiz.

    1) è verissimo che l'aspie-quiz non ha ancora avuto nessuna pubblicazione su riviste con peer-review, la cosa verrà risolta a breve in quanto come associazione stiamo avviando un progetto di ricerca per la sua validazione. D'altronde la mole di dati che ne confermano la validità al momento è molto ampia (abbiamo un campione di circa 200.000 persone nella versione inglese e di 15.000 persone in quella italiana).

    2) Viene molto usato dagli aspie nei siti italiani ed internazionali perché è l'unico test che è specifico della neurodiversità e non della "patologia". Mi spiego: il modo in cui sono poste le domande è "neutrale" e descrivendo pro e contro sia del modo di pensare tipico degli NT che degli ND è "politically correct". Gli altri test si concentrano primariamente sui deficit.

    3) Dai dati preliminari sensibilità e specificità dell'aspie-quiz risultano entrambe intorno all'80%, cioè equivalenti a quelle dell'AQ-test e considerate buone per un test di self-screening. Anche la concordanza tra AQ-test e Aspie-Quiz è intorno all'80% (cioé circa 4 persone su 5 risultano o Aspie o NT in entrambi, il che vuol dire che 1 su 5 otterrà risultati discordanti).

    4) Per quanto riguarda le voci oggetto della tua critica, la risposta è semplice: hai letto male i risultati:
    Tu riporti

    a leggere il resoconto dettagliato il mio report finale sono rimasto piuttosto colpito da una serie di domande che inquadrerebbero le mie risposte in un tipico profilo asperger, qualche esempio "confondi i rumori per voci?" (no=0= aspie, si=2,14=neurotipo), "ti piace/ti piaceva costruire trappole?" (no=0=aspie, si=0,54=neurotipo), ma ancor più "trovi difficoltà a prendere un messaggio al telefono e a passarlo correttamente?" (no=0=aspie, si=2,69=neurotipo), hai difficoltà a riempire i moduli? (no=o= aspie, si=1,61=neurotipo), e andando in crescendo "hai poca consapevolezza o controllo del tuo corpo e la tendenza a cascare e sbattere sopra le cose?" (no=0=aspie, si=1,61=neurotipo), "hi problemi a riconoscere le facce? (prosopagnosia) (no=0=aspie, si=1,61=neurotipo).... 
    Ed è esattamente quello che uno si aspetterebbe:
    "Confondi i rumori per voci?" è una cosa tipica degli asperger. Avendo tu risposto no, questo ti rende più neurotipico.
    "Ti piace costruire trappole?"  è una cosa tipica degli asperger. Avendo tu risposto no, questo ti rende più neurotipico.
    etc..
    Il carico del punteggio sulla voce NT o Aspie dipende dalla tua risposta. Alla prima domanda "Confondi rumori per voci?" se avessi risposto 2 (Spesso) sarebbe stato caricato un punteggio di 1.10 sulla voce Aspie (come nel mio caso), se rispondi 0 (Mai) viene caricato un punteggio di 2,14 sulla voce NT.

    Spero che questo abbia chiarito il tuo dubbio.

    Per quanto riguarda la base da cui derivano i punteggi è uno studio di analisi fattoriale (cioè un metodo statistico che permette di dividere un test in diversi fattori, in questo caso NT e ND) condotto su oltre 100.000 persone. A più riprese sono state fatte oltre 2.000 domande e sono state selezionate le 150 più significative (cioé con i carichi differenziali NT/ND maggiori).

    5) Per quanto riguarda gli altri test dipende da diversi fattori. AQ e Aspie-Quiz sono gli unici test di self-report studiati specificatamente per la popolazione adulta, molti degli altri test hanno come base per la normalizzazione bambini o adolescenti. In secondo luogo devi tenere conto di eventuali diritti di autore, royalty, etc..

    Se hai altre domande, fai pure.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @dalgorn

    non ho risposto ad una tua domanda e provvedo subito. Dal fit dei dati (è stato fatto uno studio confrontando aspie-quiz e AQ test) risultano le seguenti formule:




    Aspie score = 17.7 + 3.2 * AQ 

    Neurotypical score = 193.5 - 3.4 * AQ 

    Score difference = -175.8 + 6.6 * AQ 


    Quindi nel tuo caso con un AQ di 31 dovresti avere un Aspie-score di = 17.7 + 3.2 * 31 = 117. Che infatti ti darebbe come un po' aspie e un po' neurotipico. Come ti dicevo prima la correlazione non è e non può essere (come in ogni test) perfetta. I valori comunque non sono terribilmente diversi. Un valore di 150 AS sull'Aspie-Quiz porta spesso ad un "probabilmente aspie" ma non è un valore altissimo (molti aspie hanno anche 180-190), e un punteggio di 31 sull'AQ-test è solo di un punto sotto il cut-off (e calcola che nel caso di "necessità" di una diagnosi, lo stesso Baron-Cohen ha scritto che è opportuno abbassarlo a 29 o addirittura 26 il cut-off).

    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • dalgorndalgorn Post: 2
    modificato gennaio 2013
    Innanzi tutto ringrazio wolfgang per la risposta dettagliata ed esaustiva. Alla luce di quranto mi hai scritto mi rendo conto dell'interpretazione errata, che comunque leggendo il report del test non era facilmente intuibile (e detto per inciso suggerirei di chiarire che i valori 0, 1, 2 non corrispondono a quelli che poi vengono assegnati alle varie domande, a me sembrava così e penso che molti altri potrebbero confondere).

    Deto ciò... Pur avendo sentito parlare da tempo dell' Asperger non ne so molto e mi sto documentando solo ora. Ho chiesto anche ad altre due persone che conosco di fare il test per valutare la differenza nei risultati e quanto il fatto di vivere determinati disagi (piuttosto che di avere veri e propri "disturbi" neurologici) possano influenzare i risultati. Una ha avuto un lungo periodo caratterizzato da attacchi di panico forti e molto debilitanti (che come sempre inizialmente non erano stati ben diagnosticati e che comunque ha fatto il test imn un momento in cui mi dice di aver assolutamente e completamente risolto quel problema), l'altra con problemi simili a mio avviso per per situazioni familiari piuttosto pesanti, che pure non mi dice di aver risolto ma anzi al momento si è ritrovata nella descrizione di vari disagi come la tendenza a isolarsi e a non conoscere persone nuove, il bisogno di ricaricarsi da sola dopo situazioni sociali, il fatto di confondere suoni per voci, l'incapacità a riconoscere le strade e svariati altri punti descritti nel test). Entrambe le persone hanno però ottenuto un punteggio aspie intorno al 70 e un punteggio neurotipico che supera di gran lunga i 100 e passa punti.
    Per quanto mi riguarda i punteggi sono stati 133 di 200 sull'aspie e 96 di 200 su neurotipo. Aggiungo i 135/87 di un amico che ha fatto lo stesso test e chiedo qualche delucidazione.

    @wolfgang: mi dici che un risultato intorno a 150 può portare a un "probabilmente aspie", io con 133 ho letto "MOLTO probabilmente aspie" (che vedo essere la categoria massima).
    Mi scrivi anche che il test viene usato spesso per determinare il livello di neurodiversità piuttosto che il "disturbo" aspie vero e proprio
    Puoi chiarirmi questi due punti?
    E poi... con gli "score" che ti ho scritto (bellina questa parola :D) mi consiglieresti ulteriori indagini, magari da qualche specialista? O nel caso... che percorso ti sentiresti di indicarmi (considerato anche il fatto che sono già in cura da uno psicanalista molto bravo (non lo dico per autoconvinzione né per fede cieca nella psicanalisi ma perché nel corso degli anni ho conosciuto davvero tante persone e tanti approcci diversi) e questo tipo di "disturbo" non mi è stato mai menzionato da nessuno per quanto mi riguardi?).

    Last but not least... scusate l'gnoranza ma pur essendomi cominciato a documentare non capisco una cosa: quando si parla di asperger quanto c'è di neurologico (perché di questo mi pare che si tratti),e quanto determinati problemi a vostro avviso possano essere semplicemente riconducibili a cause esterne o anche interiori ma risolvibili con una buona terapia?
    Tra l'altro (e non me ne vogliate ma ci tengo ad esaurire tutte le domande che mi frullano in testa), come mai se si trattasse di un problema neurologico non vedo (almeno per le poche pagine che ho letto finora) interventi di neurologi o psichiatri mentre leggo che il presidente della vostra associazione è un cognitivista comportamentale (il che mi farebbe pensare che o avete un approccio al "problema" diverso da altri o forse più che di disturbo neurologico si tratti di un problema appunto cognitivo comportamentale (cosa che mi chiedevo già prima di leggere la vostra pagina "chi siamo").
    E tirando ulteriormente le somme e cercando di farla molto molto semplice (anche se semplice non è), fino a che punto ci si può considerare "un po' strambi" per il tipo di vita che si sta facendo e per il proprio vissuto e da che punto in poi consigliereste a ragion veduta di approfondire seriamente le indagini (anche considerando i tempi di "crisi" e i costi dei consulti medici) perché gli indizi su possibili e importanti tratti asperger lo richiederebbero?

    Vi ringrazio (e TI ringrazio wolfgang) fin do'ra per l'attenzione. Attendo un vostro riscontro non appena possibile. Buona serata ;)
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Innanzi tutto ringrazio wolfgang per la risposta dettagliata ed esaustiva. Alla luce di quranto mi hai scritto mi rendo conto dell'interpretazione errata, che comunque leggendo il report del test non era facilmente intuibile (e detto per inciso suggerirei di chiarire che i valori 0, 1, 2 non corrispondono a quelli che poi vengono assegnati alle varie domande, a me sembrava così e penso che molti altri potrebbero confondere).
    Hai ragione potrebbe creare confusione. C'è anche da dire che non c'è altro modo di creare due scale a partire da un singolo valore. Questa è proprio una delle caratteristiche distintive dell'Aspie-Quiz. La maggioranza dei test, compreso l'AQ-test vede lo spettro autistico come un continuum che va dall'autismo fino alla normalità, quindi su una retta. L'aspie-quiz invece vede la presenza di due "tipologie" quella ND e quella NT che si intersecano. Una persona che sta a metà sarà per metà autistico e per metà "tipico" non a metà strada. E' una differente impostazione concettuale se ci pensi. Non saprei dirti se una delle due è giusta e l'altra sbagliata, probabilmente sono entrambe vere e sono solo modi diversi di vedere la stessa cosa (infondo posso vedere il verde come composto di blu e giallo, oppure posso vederlo come una determinata lunghezza d'onda nel continuum dello spettro di colori).
    Deto ciò... Pur avendo sentito parlare da tempo dell' Asperger non ne so molto e mi sto documentando solo ora. Ho chiesto anche ad altre due persone che conosco di fare il test per valutare la differenza nei risultati e quanto il fatto di vivere determinati disagi (piuttosto che di avere veri e propri "disturbi" neurologici) possano influenzare i risultati. Una ha avuto un lungo periodo caratterizzato da attacchi di panico forti e molto debilitanti (che come sempre inizialmente non erano stati ben diagnosticati e che comunque ha fatto il test imn un momento in cui mi dice di aver assolutamente e completamente risolto quel problema), l'altra con problemi simili a mio avviso per per situazioni familiari piuttosto pesanti, che pure non mi dice di aver risolto ma anzi al momento si è ritrovata nella descrizione di vari disagi come la tendenza a isolarsi e a non conoscere persone nuove, il bisogno di ricaricarsi da sola dopo situazioni sociali, il fatto di confondere suoni per voci, l'incapacità a riconoscere le strade e svariati altri punti descritti nel test). Entrambe le persone hanno però ottenuto un punteggio aspie intorno al 70 e un punteggio neurotipico che supera di gran lunga i 100 e passa punti.
    Per quanto mi riguarda i punteggi sono stati 133 di 200 sull'aspie e 96 di 200 su neurotipo. Aggiungo i 135/87 di un amico che ha fatto lo stesso test e chiedo qualche delucidazione.

    @wolfgang: mi dici che un risultato intorno a 150 può portare a un "probabilmente aspie", io con 133 ho letto "MOLTO probabilmente aspie" (che vedo essere la categoria massima).
    Avevo capito che avevi fatto 150 sull'aspie-quiz, 133/200 AS e 96/200 NT è molto vicino al tuo punteggio dell'AQ test. Sul "probabilmente aspie" mi sono espresso male. L'aspie quiz oltre al valore numerico da solo 3 risultati qualitativi. "molto probabilmente NT", "hai tratti sia NT che Aspie" e "molto probabilmente aspie". Tu non sei nella categoria di mezzo per una manciata di punti. Nell'aspie-quiz infatti il range per "Aspie" è una differenza di -35 tra i punteggi NT-AS (tu hai una differenza di -37, in pratica risulti aspie per soli 2 punti) e l'intervallo di mezzo è dato da una differenza compresa tra -34 e +34. 

    Un "neurotipico" classico nell'AQ-test fa 16-18 punti. Nell'Aspie Quiz ottiene 75-79 punti Aspie e 122-128 punti NT. I due amici di cui parli sopra sono quindi perfettamente in linea con un punteggio da neurotipico medio. L'altro amico, quello da 135/87 invece potrebbe essere aspie per il test.
    Mi scrivi anche che il test viene usato spesso per determinare il livello di neurodiversità piuttosto che il "disturbo" aspie vero e proprio
    Puoi chiarirmi questi due punti?
    E' quello che ti ho detto sopra, se vedi il test (il PDF) ti spiega i diversi tratti e possibili "comorbidità", è uno spettro più ampio quello dell'Aspie-Quiz rispetto a quello classico dei test per l'autismo. Questo anche per il modo in cui è stato costruito. I test classici partono da un a priori diagnostico, cioé da un modello e vedono quali persone lo rispecchiano. L'aspie quiz fa il contrario. La prima versione è stata testata su circa un centinaio di Asperger diagnosticati e un ugual numero di NT. Poi però è stato lasciato evolvere, in pratica si è creato da solo. Le domande che ci sono sulla versione attuale sono praticamente tutte diverse da quella originaria e non rispecchiano più un gruppo "diagnostico" quanto un gruppo con certe caratteristiche comuni. Volendo è "strano" che in realtà abbia mantenuto una sensibilità e specificità così alta. Questo significa che la visione "classica" degli Asperger individua in qualche modo un gruppo di persone distinto, ma non sono "quelle" (almeno nell'età adulta) le sue caratteristiche specifiche. Non so se sono riuscito a spiegarmi.
    E poi... con gli "score" che ti ho scritto (bellina questa parola :D) mi consiglieresti ulteriori indagini, magari da qualche specialista?
    In realtà stai a cavallo dal test. Dipende da te, cioé se per te è una cosa importante e pensi che possa valere la pena si, altrimenti no.
    O nel caso... che percorso ti sentiresti di indicarmi (considerato anche il fatto che sono già in cura da uno psicanalista molto bravo (non lo dico per autoconvinzione né per fede cieca nella psicanalisi ma perché nel corso degli anni ho conosciuto davvero tante persone e tanti approcci diversi) e questo tipo di "disturbo" non mi è stato mai menzionato da nessuno per quanto mi riguardi?).
    Penso che se hai sfogliato il sito potrai capire sia quello che penso della psicanalisi che "cosa ti consiglierei", sono un po' di parte sull'argomento, anche se penso di esserlo a ragione. Questo non toglie nulla alla possibile bravura della persona da cui vai.
    Per quanto riguarda il fatto che non ti è stato menzionato invece non mi stupisce. In Italia è poco conosciuto, soprattutto tra le persone che si occupano di adulti. E questo è da considerare anche volendo una diagnosi.
    Last but not least... scusate l'gnoranza ma pur essendomi cominciato a documentare non capisco una cosa: quando si parla di asperger quanto c'è di neurologico (perché di questo mi pare che si tratti),e quanto determinati problemi a vostro avviso possano essere semplicemente riconducibili a cause esterne o anche interiori ma risolvibili con una buona terapia?
    Tra l'altro (e non me ne vogliate ma ci tengo ad esaurire tutte le domande che mi frullano in testa), come mai se si trattasse di un problema neurologico non vedo (almeno per le poche pagine che ho letto finora) interventi di neurologi o psichiatri mentre leggo che il presidente della vostra associazione è un cognitivista comportamentale (il che mi farebbe pensare che o avete un approccio al "problema" diverso da altri o forse più che di disturbo neurologico si tratti di un problema appunto cognitivo comportamentale (cosa che mi chiedevo già prima di leggere la vostra pagina "chi siamo").
    Se parli degli "interventi sul forum", i medici sono poco chiacchieroni, se ne intervenisse qualcuno saremmo contenti anche noi, molti si limitano a leggerci (lo dico perché li conosco personalmente).
    Se parli degli articoli, in realtà molti degli articoli tradotti o delle interviste oltre che essere di psicologi sono anche di medici, biologi, genetisti, psichiatri, etc..
    Per quanto riguarda il discorso neurologico il discorso è semplice. E' una condizione neurologica. Questo è accertato per via genetica, statistica, risonanze magnetiche, etc.. Ma NON esiste una cura farmacologica, quindi anche i medici dopo aver fatto una diagnosi consigliano un intervento comportamentale o cognitivo-comportamentale. Non è così strano in fondo. Se subisci un trauma al cervello e diventi ad esempio afasico, i medici ti consiglieranno un intervento logopedico, non di prendere farmaci o fare un intervento.
    E tirando ulteriormente le somme e cercando di farla molto molto semplice (anche se semplice non è), fino a che punto ci si può considerare "un po' strambi" per il tipo di vita che si sta facendo e per il proprio vissuto e da che punto in poi consigliereste a ragion veduta di approfondire seriamente le indagini (anche considerando i tempi di "crisi" e i costi dei consulti medici) perché gli indizi su possibili e importanti tratti asperger lo richiederebbero?

    Vi ringrazio (e TI ringrazio wolfgang) fin do'ra per l'attenzione. Attendo un vostro riscontro non appena possibile. Buona serata ;)


    Questa è una domanda da un milione di dollari. Se devo dirti la mia su un Asperger adulto con un funzionamento alto e tratti non eccessivamente marcati, l'ambiente (il vissuto) conta parecchio. La diagnosi serve per metterlo in prospettiva, e aiuta nell'auto-comprensione.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • biancabianca Post: 1,380
    modificato gennaio 2013
    Concordo con @dalgorn, i neurologi dovrebbero essere "sul pezzo", almeno per la diagnosi. Poi mi stanno bene tutte le terapie del mondo, ma se è un problema neurologico, perché se ne occupa lo psichiatra?
    Non mi stupisco che i bambini vengano diagnosticati più facilmente degli adulti, visto che loro hanno il NEURO-psichiatra infantile... e forse non è un caso se agli AS si trasformano magicamente in malati psichici al compimento del 18esimo anno di età. È un fatto che proprio non mi va giù :-)
  • L'altro amico, quello da 135/87 invece potrebbe essere aspie per il test.


    Salve, sono "l'altro amico" di cui sopra, come AQ ho totalizzato 32.
    Essendo nato negli anni settanta, nessuno degli psicologi per l'infanzia potè anche solo valutare l'ipotesi che si trattasse di asperger, anzi diedero a mia madre delle linee guida che "farebbero inorridire qualsiasi educatore" (per usare le parole di un amico medico).
    Il punto è che, nel difficile periodo che sto attraversando, sento di aver bisogno di qualche tipo di aiuto. Ovviamente sapere se l'origine del tutto sia neurologica, dovuta allo stress del periodo o a chissà cos'altro influenzerebbe parecchio il percorso successivo.
    Rimane il problema dell'età: avete qualche indicazione valida su Roma?
    Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto e (forse in ritardo) per le risposte già fornite a @dalgorn
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Concordo con @dalgorn, i neurologi dovrebbero essere "sul pezzo", almeno per la diagnosi. Poi mi stanno bene tutte le terapie del mondo, ma se è un problema neurologico, perché se ne occupa lo psichiatra?
    Non mi stupisco che i bambini vengano diagnosticati più facilmente degli adulti, visto che loro hanno il NEURO-psichiatra infantile... e forse non è un caso se agli AS si trasformano magicamente in malati psichici al compimento del 18esimo anno di età. È un fatto che proprio non mi va giù :-)
    Perché si suppone in base all'evidenza che ci sia una base neurologica. Ma la base neurologica è distinta da persona a persona. La diagnosi non viene fatta in base a test neurologici ma in base al comportamento.

    Per quanto riguarda il fatto che quello infantile si chiama neuropsichiatra mentre quello adulto solo psichiatra, ha poco a che fare con la neurologia, è una distinzione che è solo nel nome. Gli psichiatri adulti non conoscono l'autismo e specialmente l'AS semplicemente per pregiudizio legato al fatto che sono "disturbi infantili" che quindi non studiano.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @Grunf ti rispondo privatamente.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • biancabianca Post: 1,380
    Concordo con @dalgorn, i neurologi dovrebbero essere "sul pezzo", almeno per la diagnosi. Poi mi stanno bene tutte le terapie del mondo, ma se è un problema neurologico, perché se ne occupa lo psichiatra?
    Non mi stupisco che i bambini vengano diagnosticati più facilmente degli adulti, visto che loro hanno il NEURO-psichiatra infantile... e forse non è un caso se agli AS si trasformano magicamente in malati psichici al compimento del 18esimo anno di età. È un fatto che proprio non mi va giù :-)
    Perché si suppone in base all'evidenza che ci sia una base neurologica. Ma la base neurologica è distinta da persona a persona. La diagnosi non viene fatta in base a test neurologici ma in base al comportamento.

    Per quanto riguarda il fatto che quello infantile si chiama neuropsichiatra mentre quello adulto solo psichiatra, ha poco a che fare con la neurologia, è una distinzione che è solo nel nome. Gli psichiatri adulti non conoscono l'autismo e specialmente l'AS semplicemente per pregiudizio legato al fatto che sono "disturbi infantili" che quindi non studiano.
    @wolgang. Non mi è chiarissimo quello che scrivi: il fatto che un disturbo sia presente sin dalla prima infanzia, non significa che scompaia a 18 anni. Quindi come si pongono gli psichiatri davanti all'autismo degli adulti? Non parlo di "diagnosi" in età adulta, ma di prosecuzione della presa in carico. Si guarisce? Si diventa malati psichici? Non c'è più nulla da fare e quindi lo specialista è inutile? Mi piacerebbe avere una posizione ufficiale, da parte della sanità, tutto qui.

  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    La sanità ufficiale al momento "ignora" il problema, anche se si sta muovendo sotto la spinta del "reparto infantile".
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Aspie quiz e valido? Cosa significa neurodiverso e neurotipico che differenza c'è?
  • L'aspie quiz può aiutare a decidere se chiedere una diagnosi oppure no, solo la diagnosi effettuata da specialisti è valida.
    Con neurotipico si intende una persona normalissima.
    Con neurodiverso si intende un individuo con che non rispetta pienamente la norma, le persone che rientrano nello spettro autistico sono neurodiverse ad esempio.
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  • SophiaSophia Post: 5,904
    .
    Patriziaa ha detto:

    Aspie quiz e valido? Cosa significa neurodiverso e neurotipico che differenza c'è?

    @Patriziaa ho spostato qui la tua discussione.
    Se scorri i commenti dall'inizio trovi le risposte alle tue domande

    "Nulla esiste finché non ha un nome".
    Lorna Wing
  • Grazie i test che fanno i specialisti si possono trovare anche su internet ?
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  • Marco75Marco75 Post: 2,111
    @Patriziaa
    Su http://www.neuroscapes.org c'è una lunga lista di test che è possibile fare per avere un orientamento: tra questi, i più importanti sono il RAADS-R (con la precisazione che, se fatto autonomamente, non ha lo stesso valore che somministrato come intervista clinica), AQ, EQ, SQ  e Alessitimia. Per accedere ai test devi registrarti.
    Il test di Baron-Cohen "Reading the Mind in the Eyes" puoi invece farlo qui: 
    http://bolognapsicologo.net/blog/reading-the-mind-in-the-eyes-test/
    "There are those that break and bend. I'm the other kind"

    Cinema, teatro, visioni
  • Cosa ne pensate di "Reading the Mind in the Eyes"?
    A me esce un punteggio molto alto andando per esclusione tra gli aggettivi dati, ma fosse per me sceglierei aggettivi che lì non ci sono, e in quel caso li sbaglierei tutti.

    Quando andavo all'università facevo da "cavia" per questo tipo di studi, ma non ci davano un punteggio su cui riflettere - tutti i risultati servivano a loro per ricerca. La differenza stava, in questo caso, proprio nel fatto di dare noi un aggettivo, senza doverlo scegliere da una lista.
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