Essere Asperger e volere dei figli

Ciao a tutti, premetto che ho riflettuto molto, prima di pubblicare questo post; non ho intenzione di offendere nessuno e spero di non farlo. Ma ho bisogno di un Vostro consiglio, perché questo pensiero mi sta ossessionando, magari, e soprattutto, da chi di Voi ha avuto figli, ma mi fa piacere avere l'opinione di tutti Voi.
Anche se ho già 44 anni, e le possibilità di avere figli sono ridotte, rispetto a un ventenne, sto iniziando a pensare di “scegliere” di non avere figli. So che la sindrome si trasmette per via genetica, e, per quanto non mi vergogni affatto di essere neuro diverso, anzi ne sono quasi orgoglioso, non voglio che i miei figli soffrano quanto ho sofferto io.
Voi cosa ne pensate è una decisione stupida, egoistica, altruistica? Come spiegarlo alla propria compagna o al proprio compagno?
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
Non ho figli e ora dico "per fortuna" se anche i tempi sono diversi non vorrei mai passassero nemmeno 1/100 di quello che ho passato io.
Non c'è egoismo o altruismo: io credo che l'unico egoismo sia non prendersi cura dei figli una volta avuti. Senti che saresti un buon genitore? È qualcosa che desideri? Se la risposta è no, non avere figli. Ci sono tanti altri modi per lasciare qualcosa di bello al mondo.
L'ereditarietà dell'autismo è complessa e ci sono molti fattori in gioco. Se desiderassi ardentemente avere figli e fossi nel contesto adatto per averne, ti direi di non rinunciare solo per quello, se fosse una rinuncia fatta con sofferenza. Invece, se non avverti questo bisogno e comunque non ci sono le condizioni, segui il tuo istinto ed evita. Non c'è nulla di egoistico.
Devo anche dire che la mia compagna se ne è andata, non avevo ancora una diagnosi, siamo andati a convivere da un giorno all'altro e la mia routine è stata stravolta... inutile dire che sono impazzito; stavo malissimo e non capivo il perché, e lei ha pensato che non l'amassi più.
Comunque ora non ho più una compagna, quindi al momento non se ne parla... in futuro vedremo
Grazie davvero delle Tue parole
Pure io vorrei un bambino, ma finisce che non sarei in grado di provvedere a lui economicamente, quindi perchè farlo vivere male??
In un mondo ideale puoi adottare, o trovare una donna con già dei figli, cosa molto semplice di questi tempi.
Forse ora la tua compagna riuscirà a capirti meglio.
Quello che dici sul "offrire un infanzia migliore di quella che ho passato io" è una delle ragioni che mi ha sempre spinto a volere dei figli, forse è sbagliato, ma l'idea di non far passare a mio figlio quello che io ho passato con mio padre (e con le angosce e le frasi inopportune di mia madre, che pur mi vuole un mondo di bene), mi dava una sensazione di felicità.
Ho avuto da poco la diagnosi, quindi è tutto ancora confuso nella mia testa, devo riflettere ancora su molte cose.
Grazie davvero per aver condiviso la Tua esperienza
Sicuramente ora mi capisce meglio, almeno questa è la mia impressione.. o per lo meno si impegna e ci prova, ma non credo torneremo insieme.
Ho scelto di farle con la mia compagna, diventata poi mia moglie, prima di sapere di essere AS, ma le rifarei anche sapendolo.
Preciso che sono stato e sono tuttora in terapia, da più di dieci anni. Non ho mai preso farmaci ma mi sono dato da fare per superare traumi del passato, violenze fisiche e psicologiche, ansia, depressione, attacchi di rabbia e problemi vari.
Ho fallito tante relazioni, ho imparato tanto, e oggi sto benissimo con mia moglie. Lei sa che sono AS, e con me si sta informando tanto su questo mondo. Prima che sapessimo che sono AS conosceva comunque tutti i miei problemi e mi ha aiutato ad affrontarli. (Lei è NT)
Fare figli è facile, crescerli decisamente di meno. Ho sempre sognato di essere un bravo marito e un bravo padre, tutto ciò che mio padre non è mai stato. Non mi importa se le mie figlie saranno NT o AS, so che le amerò sempre tantissimo e cercherò di crescerle al meglio, rispettando la loro natura e proteggendole da ciò che ho vissuto io.
Mi informo molto sul mondo dei bambini e dell'educazione, cerco di darle tutte le attenzioni che posso e di lasciarle i loro spazi quando ne hanno bisogno.
Non urlo mai, e credimi che a volte ti mettono davvero a dura prova.
@teo831 a due anni è normale che la socializzazione non sia "perfetta", stanno ancora imparando e prendendo le misure, poi ogni bambino è diverso.
Mia figlia abbraccia e bacia tutti i compagnetti, è molto socievole e ama stare con gli altri bambini. Di questo andiamo molto fieri e ci prendiamo un po' il merito, con mia moglie, ritenendo che siamo stati in grado di insegnarle l'affetto, la condivisione e la socialità.
Ma questo non significa che sia NT, potrebbe avere altri sintomi...
L'importante comunque è non farle vivere dei traumi o delle situazioni che amplifichino i suoi tratti AS, se lo fosse. Ad esempio on mi mostrerei mai a lei mentre ho un momento di sconforto e mi deprimo, mi faccio forza e sorrido e gioco con lei, poi quando può mia moglie mi da il cambio e mi da la possibilità di sdraiarmi un po' e riprendermi... E' solo un esempio banale, ma i bambini, tutti, apprendono per imitazione. Se noi ci mostriamo in un certo modo, loro impareranno che quella è la normalità...
La genetica getta le basi, ma è l'ambiente a svilupparle.
Non so ancora decidere cosa fare in merito ai figli, ripeto ho sempre voluto essere padre essere "tutto ciò che mio padre non è mai stato" ; adesso ho un po' di confusione in testa, mi ci vorrà del tempo per prendere coscienza del mio essere AS , ma sicuramente la diagnosi è stata una liberazione ed una spinta a migliorare.
E non puoi sapere se non gli trasmetti problemi genetici come quello che ho avuto io da adolescente e che ho potuto curare solo da adulta e solo perchè avevo le possibilità economiche. Figli non ne farò mai e non mi dispiace poi troppo!
Adesso, però, mi spaventa molto che lui possa soffrire ciò che ho sofferto io
È molto bello quello che hai scritto su come vivi la tua genitorialità, sono contenta per te
@inconscio non posso che darti ragione, certo è vero come dice Teo che il corpo cambia e cambiano le priorità, ma a meno che tu non abbia una schiera infinita di amici e parenti che ti aiutano con i figli, dimentica il tempo libero e la pace mentale per molto tempo... Poi certo, per me il gioco vale la candela perché i benefici emotivi dati dai figli sono infiniti, ma non è detto che sia per tutti così.
Per quanto riguarda le malattie genetiche purtroppo anche una persona perfettamente sana può avere dei geni latenti e trasmettere malattie al figlio, oppure la malattia genetica può insorgere per altre ragioni (come le trisomie).
Per questo l'unica cosa che si può fare è effettuare i test genetici per tempo...
Quindi tornando alla domanda principale, ciò che influisce molto sulla scelta di fare figli o meno è anche il compagno o la compagna che ci si trova accanto.
Hai perfettamente ragione, anche se l'ereditabilità dell'autismo è complessa e non è detto che un autistico debba per forza avere eventuali figli autistici, ma il rischio è più elevato che per un neurotipico. Parlando per me, non vorrei mai avere figli, primo perché non potrei permettermelo come impegno personale ed economico, ma anche e soprattutto perché mi ritengo portatore di diverse predisposizioni a tratti "difettivi" e all'autismo.
Grazie mille davvero
Ci sono tanti asperger felici e di successo.
Potremmo anche dire che è una questione di ottimismo, realismo e pessimismo. Il pessimista dirà che è elevato, l'ottimista dirà che anche se è più elevato potrebbe non capitare. Il realista esprimerà una percentuale numerica.
In ogni caso chi vuole avere figli e ha intenzione di crescerli in un ambiente sano e renderli felici, si impegnerà per dargli il meglio.
Chi ne ha paura non ne farà.
Nella maggior parte dei casi è una questione di scelte.
Poi ci mancherebbe, ho avuto anche delle esperienze bellissime nella mia vita:
Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili.
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch’io ho deluso.
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l’eternità.
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto.
Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante.
Ho vissuto d’amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato !
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce.
Mi sono di nuovo innamorato di un sorriso.
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca.....
[Charles Chaplin] è la frase che più mi descrive e mi commuovo ogni volta che la leggo
Per quello che riguarda il rischio elevato non lo so (credo di aver capito che la scienza ancora non sa ben dare una risposta)