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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

mio figlio non va piu' a scuola!

sandro1961sandro1961 Post: 15
modificato gennaio 2015 in Discussioni tra genitori
Buongiono a tutti,mio figlio asperger non riesce piu' ad andare a scuola,fa la terza media,l'anno scorso ogni tanto saltava le lezioni ma essendo molto intelligente è passato anche con ottimi voti! Ora questa situazione lo fa stare molto male,è molto sofferente,chiramente lo stiamo aiutando,viene anche  da poco tempo un operatrice sanitaria a casa.Rispetto alla situazione dell' anno scorso (ho scritto nell' agosto 2013) c'è un evidente peggioramento,Il farmaco che prende lo zooloft 50mg per le sue ossessioni non serve piu' praticamente a nulla,dallla sua psicologa non ci va quasi mai! La situazione in casa è veramente pesante,tutto il giorno sta davanti al pc e alla televisione,questa è la sua unica strategia con cui  almeno riesce a scaricare la sua enorme ansia. Un problema grande, tra i tanti, è che lui non si vuole far aiutare,è come barricato in casa! Si vergogna ad uscire per  paura di incontrare qualche suo compagno di scuola. Spesso parla anche di farla finita! Potete immaginare il nostro stato d'animo! Non vuole chiaramente mai parlare dei suoi problemi e si chiude a riccio.Oggi abbiamo un incontro co la neuropschiatra infantile,la sua psicologa e l'operatrice sanitaria,per stabilire una nuova strategia che per lo meno lo riporti a scuola| Ci sono genitori con una situazione simile alla nostra? Soprattutto come si fa a riportare il proprio figlio a scuola? Non puo stare sempre solo a casa,noi genitori lavoriamo.

Grazie a tutti.
Post edited by yugen on
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Commenti

  • Ciao Sandro, in quale regione abitate???
  • ct87ct87 Post: 2,956
    @sandro1961 non sono genitore, ma sono nella stessa situazione di tuo figlio. la scuola l'ho finita, ma il mio è un problema a livello lavorativo, ragion per cui proprio 30 minuti fa abbiamo toccato l'argomento medesimo con mio padre, anzi, lui ha detto che ci vuole uno sprone per me che sono grande e devo uscire da questa situazione.
    io non ho risposto. non parlo tengo tutto dentro come tuo figlio.
    chi non è nella mia situazione non può capire. la mia testa non ragiona come le altre. 
    ieri mia sorella dopo un'ennesima mia delusione mi ha detto: MI DISPIACE!
    io le ho detto che del suo dispiacere me ne faccio ben poco. io l'empatia non la comprendo porca pupazza! non voglio che cerchino di entrare nella mia testa lo troverei veramente irrispettoso, violare così il mio mondo, voglio solo stare da sola con me stessa e vivere a modo mio. 
    Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    modificato ottobre 2014
    Dovete capire da lui cosa gli succede a scuola, sicuramente c' e' un problema con i compagni e con l' ambiente, sts male in quel luogo e cerca di evadere.

    Col pc evade da una situazione di disagio.
    Si chiude perche' ha paura, di non essere capito, di essere deriso o quant' -altro.

    Bisogna andarci delicatamente con una persona che conquisti la sua fiducia.

    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • fattore_afattore_a Post: 2,337
    Alla tv se qualcosa non ti piace, basta cambiare canale; al computer, chiudi la finestra o il sito internet. A scuola, se una situazione è spiacevole non si può fare molto.

    Mi è capitato il primo anno all'università, al secondo semestre: alla fine ci ho messo un anno e mezzo per recuperare quel semestre. Qualche giorno di influenza, il cambio dell'ora solare/legale, il maltempo e Pasqua ed ecco che non mi ritrovavo più. Prima del blocco avevo anche quasi smesso di mangiare ma poi non facevo altro che mangiare.

    Forse è come dice @giovanna e deve esserci qualcosa a scuola che non va. Il ragazzo è a casa da giorni ma non leggo che qualche compagno di classe si sia fatto vivo.
  • AleenaAleena Post: 1,050
    Non sono un genitore e non sono molto comprensiva (e non ho nemmeno letto il vecchio post). Comunque penso che la priorità non sia riportarlo a scuola ma farlo stare bene (male che vada perde un anno, non è un dramma). Perché ha paura di incontrare i compagni? Per una forma di fobia sociale o magari per atti di bullismo? È importante saperlo... magari sarebbe utile cambiare scuola. Secondo me potete fare il patto che gli concedete di non andare a scuola per questo periodo, però lui si impegna ad andare dalla psicologa tutte le volte che deve (così come a fare tutte le altre cose necessarie alla sua ripresa, ad esempio passando il tempo a casa facendo qualcosa di utile e non tollerando che stia tutto il tempo davanti all tv).
    Secondo me se non deve lottare tutti i giorni con l'incubo che il giorno dopo potrebbe essere rispedito a scuola si tranquillizza e gli passa un po' d'ansia e magari diventa anche più disponibile al dialogo.
    I exist as I am, that is enough, If no other in the world be aware I sit content,
    And if each and all be aware I sit content.
    ---Walt Whitman
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    modificato ottobre 2014
    Quoto:tutto e soprattutto nessun compagno si e' fatto vivo.
    con mio figlio Asperger mai nessun compagno si e' fatto vivo, escluso uno, che non va piu' a scuola con lui, e' un suo compagno delle elementari, il suo amico di sempre, la salvezza, ENRICO, il suo Unico amico. Quello che gli telefona, con cui va al mare di tanto in tanto o al cinema. Un tesoro, per me e' come di famiglia:)) Lo trovera' anche lui, c' e' sempre un Enrico nascosto da qualche parte in mezzo ai mediocri.
    Post edited by giovanna on
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    Post scriptum: io non gli ho mai mendicato un amico, come vedo fare alle mamme di tanti che organizzano megafeste di compleanno con falsi amici, lo preferisco in compagnia vera, sincera, spontanea e priva di forzature, con noi ad esempio, con sua sorella o con un cugino che gli vuole bene.
    Meglio anche il suo amato pc, di tanta altra gente che ho visto e che fa discorsi da mettersi le mani nei capelli.
    Sono un po' selettiva come lui:))
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • no lui a scuola non ha alcun problema è inserito molto bene,e ha anche un amico del cuore,diciamo il suo Enrico che gli vuole molto bene, lui si è fatto vivo spesso.Non è un problema legato all'ambiente di scuola ne tantomeno di bullismo! Lui è anche un perfezionista,ma non facendo piu' i compiti ormai da quasi un anno (nonostante cio' l'anno scorso è stato uno dei piu' bravi della classe) ha paura di non farcela e di aver accumulato troppe lezioni senza esserci! A casa non riesce ad aprire un libro,appena ci prova spesso il libro vola dalla finestra! é pieno di nervi,ora la sua neuro psichiatra infantile vuole dargli il rispendal, perchè ha paura che possa farsi del male! Magari solo per un periodo. Non lo so speriamo bene!
  • Abito in Umbria precisamente a Terni, qualcuno sa se il regollamento permette di pubblicare il numero di telefono?
  • Standby14Standby14 Post: 171
    modificato ottobre 2014
    no lui a scuola non ha alcun problema è inserito molto bene,e ha anche un amico del cuore,diciamo il suo Enrico che gli vuole molto bene, lui si è fatto vivo spesso.Non è un problema legato all'ambiente di scuola ne tantomeno di bullismo! Lui è anche un perfezionista,ma non facendo piu' i compiti ormai da quasi un anno (nonostante cio' l'anno scorso è stato uno dei piu' bravi della classe) ha paura di non farcela e di aver accumulato troppe lezioni senza esserci! A casa non riesce ad aprire un libro,appena ci prova spesso il libro vola dalla finestra! é pieno di nervi,ora la sua neuro psichiatra infantile vuole dargli il rispendal, perchè ha paura che possa farsi del male! Magari solo per un periodo. Non lo so speriamo bene!
    Salve! 
    Non sono una persona in grado di dare consigli "medici" in questo caso, però anch'io ero nello stesso stato di suo figlio fino a qualche anno fa (nel mio caso un pò prima, alle elementari, ora ho 19 anni) solo che in misura minore e tendevo a "tenere tutto dentro".
    Nel mio caso sono riuscito a risolvere i miei problemi da solo, ma sono stati necessari un evento traumatico (indipendente da me) e alcuni aiuti esterni senza cui non credo ne sarei uscito in fretta.
    I consigli che potrei darle sono basati sulla mia esperienza perchè non mi sento di dire cose di cui non ho certezza.
    Per me alcune cose sono state fondamentali: in primo luogo i miei genitori, che sarebbe lei Sandro e suppongo sua moglie; anche loro lavoravano molto e mi mancava:1) la loro presenza accanto a me (solo che allora non lo sapevo), mi sarebbe piaciuto condividere le mie passioni con loro...;2) i loro consigli (anche quando non ero io a chiederli); 3) il loro affetto (queste sono cose che ho realizzato in seguito), in alcuni momenti mi sarebbe piaciuto sentirmi dire cose come: "siamo fieri di te", "siamo certi che farai bene", o quando ero particolarmente demotivato: "dimostra agli altri quanto vali!".
    Altre piccole cose che mi sono state utili erano:1) la musica, mi ha aiutato a capire che devo dimostrare cosa sono in grado di fare (io sono un appassionato di rap, ma ci sono molti generi musicali in grado di "dare la carica"); 2) la mia vera passione, l'astronomia, ma nel caso di suo figlio magari è diverso, come saprà gli asperger (non l'ho detto prima ma anch'io ho la sindrome) tendono ad avere pochi interessi ma coltivati moltissimo (talvolta sono dei geni veri e propri), dovrebbe trovare quelli di suo figlio credo; 3) questa è un pò una cosa personale che non sono certo sia utile dire e che non vorrei venisse fraintesa: l'odio per alcune persone.... mi ha dato fiducia in me stesso, tuttavia ci tengo a precisare che non era odio espresso con violenza fisica.
    In conclusione vorrei darle un consiglio che potrebbe sembrare stupido ma è perfettamente sensato: voletegli bene, e dimostrateglielo, magari senza dirlo così esplicitamente ma facendo cose che glielo facciano capire.
    Spero di esserle stato utile, anche se solo in piccola parte; ne sarei lieto.


    PS: mi è venuta in mente un'altra cosa possibile:mi sento di dire che sarebbe meglio evitare di criticarlo magari perchè sta sempre al computer, andrebbe "accompagnato" ad utilizzarlo di meno da solo.
    Serve molta umiltà nel fare questo, lo dico perchè entrambi i miei genitori sono laureati e studiosi e sono sempre stati in grado di criticare quando sbaglio e mai di elogiarmi quando faccio bene o rincuorarmi nelle situazioni più tristi; suo figlio avendo questa sindrome ha in se enormi potenzialità, ma anche alcune cose che non sarà probabilmente in grado di fare (io sono diciamo l'asperger più classico, più vicino all'autismo forse, e per esempio non sono in grado di relazionarmi facilmente con le persone o interpretarne i segnali emozionali).
  • DomitillaDomitilla Post: 3,106
    Lui è anche un perfezionista,ma non facendo piu' i compiti ormai da quasi un anno (nonostante cio' l'anno scorso è stato uno dei piu' bravi della classe) ha paura di non farcela e di aver accumulato troppe lezioni senza esserci!
    Credo sia questo il problema: o il massimo o nulla.
    E lui sta scegliendo il nulla.
  • EuniceEunice Post: 1,060
    @Sandro1961 rispondo alla tua discussione perché il comportamento di tuo figlio mi ricorda molto il mio modo di confrontarmi con le cose, in particolare alla sua età. Ma prima vorrei sapere se tuo figlio, al di là dei farmaci che prende per le ossessioni, fa terapia cognitivo comportamentale. Te lo chiedo perché avere qualcuno che aiuti ad affrontare in modo molto pratico e correttamente graduale le difficoltà del periodo che sta vivendo è fondamentale.

    Inoltre, secondo me, dovreste cercare di capire le motivazioni del suo senso di frustrazione che deve essere molto alto, visto il tipo di reazione che ha con i libri. Mi sembra infatti molto improbabile che a scuola sia effettivamente tutto tranquillo. Magari è "solo" il fatto che si senta così assurdamente diverso dagli altri o il non riuscire a ottenere immediatamente i risultati che vorrebbe (il tutto o niente di cui parlava @Domitilla), ma qualcosa che per lui è molto importante e enorme c'è di sicuro. Una volta capito di cosa si tratta dovreste cercare di lavorare su quello, con calma e gradualità.

    Infine ti vorrei raccontare la mia esperienza personale all'età di tuo figlio, perché forse ti potrà essere utile. Tra i 12 e i 13 anni ho passato una delle crisi più grosse di tutta la mia vita. E' stato il momento in cui stringevo talmente i pugni che mi ferivo con le unghie, il perido durante il quale di fatto ho smesso di fare i compiti a casa e non sono più riuscita a fare quello che chiedevano gli insegnati (e intendo per tutta la mia seguente carriera scolastica), quando ho rischiato maggiormente di perdere il contatto con la realtà (vivevo per metà nel mondo che mi circondava e per metà nelle mie fantasie che diventavano di giorno in giorno sempre più forti e dominanti). Insomma è stato proprio a quell'età che mi sono resa conto di essere sbagliata (prima sapevo di essere diversa, ma non mi sentivo sbagliata) o, come pensavo allora, inadatta alla vita.
    Non ho mai pensato di non andare a scuola, semplicemente perché non era una possibilità contemplabile, ma rifiutavo sistematicamente di aderire a qualsiasi richiesta mi venisse fatta. E non vivevo bene la cosa, al contrario mi sentivo estremamente in colpa, ma non riuscivo a fare diversamente. Era una specie di circolo vizioso da cui non ero in grado di uscire.

    Per rassicurarti sappi che il blocco più grosso l'ho superato e, dai 14 anni, ho cominciato a fare almeno l'indispensabile per sopravvivere da un punto di vista scolastico. Ma in generale tutti gli anni seguenti trascorsi a scuola sono stati per me durissimi, portandomi ad un livello di fatica e sofferenza che non ho mai più provato in tutta la mia vita successiva.

    In ogni caso il concetto fondamentale è che dovresti cercare di spostare il punto di vista. Nel senso che non devi fermarti a quello che a te sembra tutto sereno e tranquillo, ma cercare di capire che cosa tuo figlio percepisce come così fortemente problematico, tanto da bloccarlo nell'incapcità di agire. Se non lo fai, rimarrai sempre chiuso in una sorta di cecità che ti farà vedere i suoi comportamenti come assurdi e immotivati. Invece credo di intuire (in realtà ne sono abbastanza certa) che ci siano delle precise motivazioni, solo che per ora non riesci ancora a vederle. Una volta capite le motivazioni allora sarà possibile anche capire come intervenire.

    Scusa, forse sono troppo razionale e assertiva, ma è una vita che le persone con cui mi relaziono mi attribuiscono intenzioni e motivazioni che non mi appartengono minimamente e temo davvero che questo ora stia accadendo anche a tuo figlio. Se sbaglio, perdonami e accantona pure quello che ti ho scritto.

    P.S.: riguardo al numero di telefono, sinceramente ti sconsiglio di postarlo in uno spazio pubblico come questo. Se vuoi puoi decidere di comunicarlo a qualcuno di cui ti fidi via messaggio privato.
  • Mio figlio fa terapia cognitivo comportamentale,oltre al farmaco,adesso prendera' il risperdal! Io credo molto piu' alla terapia psicologica e non sono assolutamente favorevole ai farmaci ma adesso sembra la sola via di uscita! Lui non va quasi piu' nemmeno dalla sua psicologa, dice che ormai nessuno lo puo piu'aiutare e spesso parla di suicidio! Capite che la situazione è a dir poco angosciante!
    Qualcuno sa dirmi se questo farmaco (RISPENDAL) ha portato benefici! in una situazione del genere?
  • EuniceEunice Post: 1,060
    Sul Risperidal non sono in grado di risponderti e per questo chiamo in causa @wolfgang e @davidemoscone, che sapranno darti sicuramente maggiori delucidazioni di me.

    In ogni caso è evidente che il grado di sofferenza di tuo figlio in questo momento è estremamente alto e capisco anche che la cosa è molto angosciante per te e la tua famiglia. Vista dall'esterno mi sembra una situazione di impotenza generale, di tuo figlio ad esprimere la propria sofferenza e di voi genitori a vedere possibili vie d'uscita. Credo che dobbiate trovare un modo per rompere questo circolo vizioso, ma ovviamente non sono in grado di dirti come. Forse il farmaco vi potrà aiutare in questo senso.

    In ogni caso tieni conto che sul forum noi non siamo in grado di darti risposte certe, possiamo offrire ascolto e suggerimenti o portare le nostre esperienze per dare un punto di vista diverso, ma non vivendo la situazione e non conoscendo le persone direttamente non possiamo fare di più. Se non sei convinto di quanto indicato dai professionisti che seguono tuo figlio, puoi chiedere altri pareri professionali. Oppure potresti cercare un supporto psicologico per voi genitori, per capire meglio come relazionarvi con una fase così difficile di vostro figlio (e forse già lo state facendo).

    Non lo so, sono ipotesi di azioni che probabilmente farei io nelle tue stesse condizioni.
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    Chiederei perche' questo farmaco lo potrebbe aiutare Su che cosa agisce che tipo di disturbo ha il ragazzo, ecc
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • DomitillaDomitilla Post: 3,106
    modificato ottobre 2014
    Sul farmaco risperidal è stato scritto molto sul forum...
    Quasi sicuramente lo farà ingrassare quindi preventivate una dieta, se gli farà bene o meno è soggettivo.
    Da mamma lo farei prendere ai miei figli solo in caso di gravissimi sintomi agressivi e autoagressivi o in serissimi casi di allucinazioni (insomma se fossi alla disperazione totale), ma è un parere personale non medico.

    Trovato un link: http://spazioasperger.it/forum/discussion/169/risperidone-e-autismo-formulazione-effetti-review-degli-studi/p1
    Post edited by Domitilla on
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    Ho letto tutte le spiegazioni mi interessano perche' io prendo il depakin e l' en da un mesetto perche' mi venivano pensieri brutti e fantasie aggressive la sera e l' ho raccontato, ma non sono affatto psicotica.
    Perche' si dovrebbe dare un antipsicotico cosi forte a un bimbo di terza media, un antipsicotico contro l' aggressivita' se non e' aggressivo o non dice di aver pensato di aggredire qualcuno?

    Ma poi a un bimbo. Un bimbo che non vuole andare a scuola.

    Non mi torna tanto.

    E perche' penserebbe al suicidio? Si sente inadeguato alle richieste, ma di chi?

    Allora mi tornerebbe niente richieste di andare a scuola, si va dove vorresti tu.
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    modificato ottobre 2014
    Ma il bimbo ha delle proposte sue?alternative anche al pc, per esempio?

    allentargli la pressione con un bel paradosso, nessuno vuole che tu studi, o vada a scuola, si va...dove vuoi andare se ci vuoi andare, tipo cosi', sul momento. Che so, al bar sotto casa a prendere le paste o il gelato.

    Funziona la tecnica del paradosso con gli Aspie o sono troppo intelligenti e ti sgamano subito? :)

    Comunque dai,  e' un bimbo, ci sara qualcosa che gli piace, i dolci, le pizze, cose che lo gratificano fatte insieme a mamma e papa', un film, un giro al Gamestop, ecc.
    Post edited by giovanna on
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • Riprendo echiedo aiuto a voi. Consiglio, quantomeno....
    Mio figlio, 14 anni, manifesta buona parte dei problemi accennati da Sandro 1961, ma fino ad oggi lui si è opposto a ogni tentativo di capire cosa potrebbe aiutarlo nel crescere riguardo il rapporto con gli altri, con i suoi non-impegni, le cose che fa in modo.... ripetitivo? Sempre uguale? Il suo essere affettivamente di 5/6 anni mentre cognitivamente è allineato alla sua età nonostante sia 2 mesi che non va a scuola. Oppositivo e provocatorio in famiglia, ora rifiuta anche l'aiuto che cerchiamo di avere e fargli avere con la neuropsichiatra (vista 3 volte in 12 mesi), l'educatrice, i suoi compagni, pure la sua insegnante di lettere....
    Chiuderei con una domanda dalla quale volevo partire: NON ho nessun tipo di diagnosi che può aiutarmi a capire come aiutare mio figlio (enel contempo mia moglie e il figlio più grande....). Qualcuno può venire in casa e cercare di capire cosa può aiutare mio figlio a crescere? Voi come avete avuto la certificazione diquesto tipo di sindrome? I vostri figli si sono rifiutati a fatti e parole dichiarando che non avevano bisogno di nulla????
  • KrigerinneKrigerinne Post: 3,163
    @PAolo64 se tuo figlio è affettivamente come un bambino è facile immaginare perché non voglia accettare consigli su come migliorarsi per andare d'accordo con gli altri. Dopotutto a quell'età non si vuole sentirsi dire cosa si deve e non si deve fare. Poi c'è il fattore che da come lo descrivi tuo figlio non sa cos'ha, non sa perché è così e non sa come sono gli altri. Non può auto aiutarsi, ha bisogno di qualcuno che lo tranquillizzi sul fatto che non c'è nulla che non vada in lui e qualcuno che gli faccia capire come pensano gli altri e perché fanno quello che fanno. Capire è più importante di sapere quali comportamenti mettere in atto. 
    Le cose fatte sempre allo stesso modo servono per abbassare il livello d'ansia e è possibile che sia questa la ragione per cui non vuole andare a scuola: l'ansia. Se l'aiuto della NP e dell'educatrice è nullo è comprensibile perché non le voglia vedere. Ma se vede una NP perché non ha una diagnosi?? E' lei che dovrebbe farla. In questo caso di solito si usa una terapia cognitivo comportamentale fatta da qualcuno che conosce l'asperger. Evita gli psicologi che ti chiedono come ti senti, è frustrante non riuscire a rispondere, è frustrante non venire capiti. Per questo c'è bisogno di uno specialista specializzato. 
    Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
    You split the sea so I could walk right through it
  • Ma il problema è proprio quello: NON SO di cosa soffra, se soffre (ma certamente si....), come intervenire per aiutarlo ma anche solo per capirlo! La NP l'ha visto 2 volte 1 anno fa circa, poi lui siè rifiutato dicendo che dopo domande e schede non aveva più necessità di andare da lei.... La NPè venuta 1 volta a casa con un permesso "speciale" (xchè in genere non vanno mai a casa...? credo...) 6 mesi fa dicendo che con lei si comporta sempre in modo lineare, quindi non potevafare diagnosi in questo caso. Il medico di base proprio ieri diceva di portarlo o al pronto soccorso psichiatrico di qualche ospedale o, nel caso di nuovi disastri in casa, chiedese il TSO (addirittura???) per poterlo ricoverare per un pò di giorni e poterlo curare. Possibile che non possa essere fatta una disgnosi in condizioni meno traumatiche per lui? Anche se, quando le cose degenerano in casa, diventano traumatiche per noi....
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    modificato giugno 2015
    Non so, la nostra NP ci giocava a carte, a Uno, oltre che domande e schede, ci giocava, anche ad altri giochi.
    So che scherzavano molto, lui la chiamava per nome.

    Cercherei qualcuno che sia esperto in bambini, che abbia lavorato in quei centri specializzati dove fanno le diagnosi gradualmente facendo in modo che da loro ci vadano dimenticandosi le ragioni, ma a passare un' oretta piacevole.



    Poi dopo sono passati a cose piu' impegnative.
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • PAolo64PAolo64 Post: 3
    modificato giugno 2015
    ....E portare la montagna a Maometto ..... pensate sia possibile? E' mai successo? Che la NP venisse a casa a giocare a carte, per esempio...
    PS sono 2 gg che riesco a mandarlo a scuola "in aula" dopo che in70 gg era si andato in gita, ma non aveva più varcato la soglia della classe.... Tutto imparando ad insistere ZERO sulle cose che deve fare, ma accennandoglielo a minuti di distanza prima con le "frasine" giuste e non troppo dirette....
  • giovannagiovanna Post: 3,905
    Non so dirti, il mio veniva con noi, accettava di essere accompagnato,
    non ha mai smesso di andare a scuola, anche se tornava incavolato nero, non ha mai rinunciato.
    Hai sentito @wolfgang che cosa dice?
    Lo cito, cosi' se passa..
    Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
  • KrigerinneKrigerinne Post: 3,163
    Paolo non sai di cosa soffra ma sei qui; ci sei finito "per sbaglio" o sospetti che tuo figlio sia asperger?
    Penso sia possibile avere ciò che chiedi, puoi contattare diversi neuropsichiatri finché non ne trovi uno disposto a venire a casa.
    Già non vuole andare dal np, addirittura farlo internare senza una diagnosi, senza niente, a 14 anni, per essere curato... è più che traumatico, è terrificante!
    Prova a leggere dell'asperger, articoli ecc. ti consiglio questo file
    e se pensi che tuo figlio possa essere aspie puoi considerare l'idea di parlarne con lui, secondo come pensi sia più giusto, oppure potresti contattare anche uno psicologo o psicoterapeuta che conosca l'asperger per aiutarti, dopo avergli spiegato la situazione.
    Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
    You split the sea so I could walk right through it
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • Ciao, 
    mi chiamo Luca e scrivo in relazione al seguente post:
    Un mio caro amico sta passando esattamente la stessa situazione.
    Il figlio lo scorso anno (seconda media) ha cominciato a saltare le lezioni fino ad interromperle completamente.
    Visto che è intelligente e aveva tutti voti altissimi (e i professori hanno aiutato) ha passato l'anno.
    Ora però siamo all'inizio della terza media. Stamattina ha provato ad andare a scuola ma è dovuto tornare a casa in quanto non ce la faceva (crisi di pianto e panico in classe).
    Ad ora al figlio non è stata diagnosticata la sindrome di Asperger ma ho letto molto in questi giorni e a mio avviso potremmo trovarci davanti ad un caso di bambino affetto da questa sindrome. Dico questo perché molti dei comportamenti descritti sono esattamente ritrovabili nel bambino interessato.
    Volevo sapere se qualcuno poteva aiutare... i genitori in questione sono disperati.
    Io non sono un medico (sono un tecnico informatico) e sto cercando di aiutare un amico in difficoltà con le armi a mia disposizione.
    Vi ringrazio in anticipo

    Luca
  • Andato46Andato46 Post: 5,160
    @Luke1980 sarebbe utile sapere dove vive il ragazzo in questione, per sapere se qualcuno sul Forum può aiutarti.
  • Qual è la ragione? Cosa dice il bambino? Perché ha crisi di pianto e ansia? Ha degli amici o no?
    Devi considerare l'idea che il motivo può essere effettivamente la scuola. Magari non ha problemi mentali, è la scuola il problema.
    Se gli stimoli in classe sono troppo forti, se non riesce a modulare l'attenzione, se non ha amici, se ha difficoltà con i professori. Bisogna indagare a fondo per capire qual è il problema e risolverlo. Bisogna essere analitici. C'è sempre una spiegazione.
    Servirebbero più informazioni.
    Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
    You split the sea so I could walk right through it
  • Il ragazzo in questione vive in provincia di Torino.
    La ragione purtroppo non la sa spiegare...dice che non ce la fa.. lui vorrebbe andare.. anche perché vuole studiare e non vuole perdere l'anno. E' conscio del fato che sta dando non pochi problemi ai genitori ma chiaramente sta combattendo contro qualcosa più grosso di lui.
    Ha un amico in particolare al quale riserva attenzioni a tratti morbose. I professori non sono un problema, anche perché è un ottimo studente.
    Molti comportamenti al di fuori della cerchia scolastica ricadono in atteggiamenti descritti qui:

    (Esempi: Cambiamenti di umore eccessivi e spesso repentini, Comportamento ossessivo, spesso focalizzato sulle persone piuttosto che sulle cose, passano in un brevissimo lasso di tempo dal farsi fare le coccole al prendere a calci. O magari abbracciano la mamma e nel mentre dirle "Ti odio...e molti altri)


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