I vostri sintomi dell'ansia?

Ci pensavo oggi. La mia ansia ha spesso sintomi diversi. Dipende da quanta ansia ho. In generale se ho il mio livello normale di ansia sento solo un po' di pressione al petto e un senso di agitazione generale, battito lievemente accelerato.
Quando l'ansia è tanta mi sudano le mani, sento una forte pressione al petto, mal di stomaco, mal di pancia, mal di testa, battito notevolmente accelerato, forte agitazione. Mi succede così spesso che ho imparato nonostante i sintomi a mostrarmi 'tranquilla'.
Voi come gestite la cosa?
Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev'essere qualcuna proprio come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento io. Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che anche lei stia pensando a me. Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.
Frida
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Commenti
Per gestirla sfogo le lacrime e prendo qualcosa di rilassante, camomilla o gocce che sia.
1 THESSALONIANS 4:11
Se necessario, ripeto.
A volte mi manca l'aria, sento un nodo in gola, ma non ho mai avuto un vero e proprio attacco di panico.
Tendo a mostrarmi tranquilla, al massimo "sbrocco" in casa.
Io purtroppo mi limito a curare i sintomi.
Insonnia totale oppure mi addormento solo quando sono sfinita, ma poi dormo di sasso.
Gestione: zero, aspetto che passi, perché per mia fortuna so sempre qual è l'evento incriminato e so che in un modo o nell'altro finirà. Per mia fortuna i picchi sono sempre questione di uno o due giorni.
Ciao.
in genere, è la stessa consapevolezza dello stato di ansia che mi aiuta ad abbassarla.
Provo a concentrarmi sulla respirazione; quando l'ansia è particolarmente forte mi chiudo in bagno e mi siedo per terra abbracciandomi le gambe, a volte ascoltare il rumore continuo dell'acqua che scorre o della stufetta elettrica è calmante.
Ho avuto anche l' attacco dei matti, le mani bloccate con le dita bloccate e il vomito, da pronto soccorso, con dolori alle articolazioni.
Ma piu' che ansia era un attacco nevrotico.
Per calmarmi? Mi devo tenere occupata, la devo scaricare.
La maniera che mi piace di più è recitare poesie a memoria (conosco un sacco di poesie) o cantare canzoni dal ritmo cadenzato. Anche fumare (tabacco normale di sigaretta, anche se ultimamente sto ossessionando con il kiseru, la pipa giapponese e sto pensando di comprarmela).
Sento tutto il peso dei ricordi, e anche se razionalmente dovrebbe essere un momento positivo, il distacco mi da' tutti i sintomi elencati prima.
Escluso l' attacco grave, quello spero di evitarlo rendendomi conto del motivo, c' e' una pressione emotiva.
L' attaccamento ai ricordi mio e' impressionante.
I want out--leave me be
I want out--to do things on my own
I want out--to live my life and to be free
Ora riesco a canalizzarla, come se avessi coatruito una diga, l'ansia trattenuta viene convigliata.
La mia forza aumenta, e così la mia risposta emotiva, è come se la mente ed i flussi di pensiero girassero più veloci.
Come se un ghepardo avesse puntato la sua preda, e l'adrenalina lo spingesse all'attacco.
Ecco, le persone non sono prede, e cerco di controllare il respiro, faccio pause mentali. Un ghepardo all'attacco potrebbe cadere nelle trappole. Ed attivo una modalità di drago. Sento la forza, ma non agisco nell'immeditato.
La respiro la forza, mi riempio bene i polmoni, e cerco di prendere delle pause.
In quei momenti mi sento un guerriero, che lentamente raduna le sue armi. E che valuta quali usare. Se è il caso indietreggio.
Con il tempo ho compreso che ho una forza maggiore degli altri. Quello che a me appariva una sfuriata ansiosa, uno sbuffo di drago, agli altri appariva devastante.
Ho avuto in passato ansia ed attacchi di panico che mi bloccavano.
Attualmente lo stato ansioso si sta ripresentando, a causa del lavoro.
È difficile controllarsi. Bisogna tenere sempre a mente, che le.persone sono crudeli. E provocano, per fare le vittime.
Se si razionalizza questo, almeno si evita di compromettere irrimediabilmente le relazioni.
Ma non è semplice. Le persone mediocri, sono come i piragna e stuzzicano in gruppo.
Con un comportamento insolito, li si può destabilizzare.
E ritornare alla razionalità.
Per gestirla, come @Valeymkup , avevo sviluppato il disturbo ossessivo compulsivo, ma ora me ne sono liberato. Ora direi che tendo ad essere semplicemente iperattivo, a scaricare l'energia facendo qualcosa in cui m'immergo totalmente (in questo il mio lavoro mi aiuta molto perché mi consente di ''fare il matto'' facendolo passare per parte dell'esibizione), oppure se mi trovo con persone che sanno come sono e non si ''spaventano'' faccio cose come ripetere certe frasi senza senso oppure correre e saltellare in maniera particolare.
Mi piacerebbe anche sapere il tuo modo per disinnescarla, l'ansia.
La claustrofobia non è, come spesso si semplifica, la paura degli spazi chiusi, ma la paura di rimanere intrappolati nelle situazioni che ci appaiono come trappole senza via d'uscita. Dunque io ho dovuto per prima cosa lavorare su questo mio lato. In secondo luogo, ho dovuto imparare a separare le sensazioni fisiche da quelle emotive, perché a me bastava anche sentire caldo per innescare un meccanismo di ansia. Questo perché associavo per esempio caldo/luogo chiuso in cui si fa fatica a respirare (es: autobus) alle sensazioni fisiche dell'ansia. Imparando a sentire meglio il mio corpo, ho tratto giovamento. In più, in psicoterapia, ho imparato a trovare uno spazio interiore dove rifugiarmi quando sento arrivare l'ansia. Mi basta trovare un angolo tranquillo, chiudere gli occhi, respirare profondamente e visualizzare quel luogo. Imparare tecniche di rilassamento aiuta a trovare in fretta quel luogo.
La psicoterapia per me é stata la svolta, anche se di base rimarrò sempre un soggetto ansioso, ma oggi in modo gestibile.
La gestisco in maniera divera: scrivo molto, ascolto musica, qualunque cosa che mi distragga, altrimenti continuo a pensare alla ragione dell'ansia in un loop infinito. Poi passa il momento e la cosa che mi rendeva ansiosa, non mi fa più né caldo né freddo.