impulsiva per paura dell'immobilità

Secondo voi l'impulsività può dipendere da un problema di funzioni esecutive?
Se non agisco subito mi prende l'ansia. Ad esempio se devo trasferirmi vado a vedere una o massimo due case. Se devo comprare un vestito lo compro nel primo negozio in cui entro. La paura di fondo è che se non agisco subito non agirò più. Può dipendere da una difficoltà di giudizio* e o da una difficoltà organizzativa?
*difficoltà di giudizio: Ho difficoltà a vedere il quadro generale. Sono molto analitica. Se facessi un elenco dei pro e dei contro ne risulterebbe un quadro distorto e confusionario che mi spingerebbe all'inazione. Dal mio punto di vista tutto questo può essere sconfitto solo dal buttarsi nelle cose "di pancia".
Dipende da difficoltà nelle funzioni esecutive oppure è solo uno stile cognitivo per il particolare misto ad altre cose?
Al di là della curiosità teorica quello che mi interessa sapere è: Si può migliorare? Come?
A me viene l'ansia quando evito di inseguire l'impulso del momento perché mi si apre davanti la prospettiva del dovermi organizzare e del dover agire a mente fredda che è molto difficile.
Se non agisco subito mi prende l'ansia. Ad esempio se devo trasferirmi vado a vedere una o massimo due case. Se devo comprare un vestito lo compro nel primo negozio in cui entro. La paura di fondo è che se non agisco subito non agirò più. Può dipendere da una difficoltà di giudizio* e o da una difficoltà organizzativa?
*difficoltà di giudizio: Ho difficoltà a vedere il quadro generale. Sono molto analitica. Se facessi un elenco dei pro e dei contro ne risulterebbe un quadro distorto e confusionario che mi spingerebbe all'inazione. Dal mio punto di vista tutto questo può essere sconfitto solo dal buttarsi nelle cose "di pancia".
Dipende da difficoltà nelle funzioni esecutive oppure è solo uno stile cognitivo per il particolare misto ad altre cose?
Al di là della curiosità teorica quello che mi interessa sapere è: Si può migliorare? Come?
A me viene l'ansia quando evito di inseguire l'impulso del momento perché mi si apre davanti la prospettiva del dovermi organizzare e del dover agire a mente fredda che è molto difficile.
Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
You split the sea
so I could walk right through it
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Commenti
Aspetti clinici delle Funzioni Esecutive
Nonostante non esista una diagnosi specifica di deficit delle FE, numerosi sono i quadri clinici nei quali palese è una difficoltà di programmazione, organizzazione, controllo comportamentale o flessibilità nell’adattarsi a situazioni nuove. In generale in bambini ed adolescenti con problemi a carico di uno o più domini esecutivi è possibile osservare i seguenti comportamenti: incapacità ad imparare dall’esperienza, distraibilità e sbadataggine, difficoltà ad eseguire più compiti contemporaneamente, noncuranza e disorganizzazione, difficoltà a controllare le risposte automatiche, marcata altalenanza nelle prestazioni accademiche, scarsa consapevolezza dei sentimenti altrui e delle convenzioni sociali, instancabilità e loquacità o viceversa ipoattivazione, difficoltà nella regolazione delle emozioni, impazienza e scarsa tolleranza della frustrazione, difficoltà a passare da un’attività all’altra, difficoltà nello stabilire priorità e rispettare i tempi, perdita di cognizione del tempo, lentezza cronica, procrastinazione e/o difficoltà ad intraprendere compiti nuovi o impegnativi.
Ti posto il link
http://qi.hogrefe.it/rivista/le-funzioni-esecutive-aspetti-cognitivi-e-motivazionali-necessar/
Solo che, semplificando, ho il problema opposto a @Krigerinne : io sto immobile (sarei tentato di dire "per paura dell'impulsività" per puro gusto di simmetria, in realtà credo sia soltanto una delle possibili cause... tipo anche l'assenza di motivazioni forti è per me un grosso cruccio).
Non so dare soluzioni e possibilità di miglioramento.
Mi interessa molto 'sta roba, sto cercando di capire bene le varie definizioni per verificare la mia sensazione di non avere alcun deficit in Tom, il cui massiccio utilizzo peraltro dovrebbe essere implicito nel lavoro che ho svolto per anni e che probabilmente sto per mollare, mentre invece sono un disastro nella gestione di molte altre funzioni esecutive.
L'altro ieri ho scelto dei vestiti nel negozio. Ho provato una cinquantina di capi. Mi è molto salita l'ansia. Ho scelto cosa comprare e non vedevo l'ora di andarmene. Alla cassa ho scoperto che se fossi andata lì il giorno seguente avrei pagato 70€ tutto invece di 85€. L'impulso è stato quello di pagare subito di più per non rimandare. Ma avevo appena scritto questo topic e ho deciso di fare la scelta più intelligente e di chiedere di mettermi i vestiti da parte per il giorno dopo.
Ieri sono tornata e faceva caldo. Un km e mezzo sotto il sole su una strada provinciale con un piccolo marciapiede. Mi sentivo una profuga nel deserto. Al ritorno ancora più caldo e i vestiti pesavano e stavo sudando e ho pensato che forse le persone si organizzano meglio. Che forse era stata una scelta sbagliata proprio andare al negozio, senza macchina. Che forse potevo vedere gli orari dei bus. Che se il tempo è denaro il mio tempo vale pochissimo. E più camminavo veloce e più i pensieri diventavano frenetici sotto al sole. La realtà è che se avessi controllato gli orari dei bus avrei fatto altri pasticci. Se aumenta la programmazione aumentano gli errori possibili. Avrei dovuto controllare la durata della validità del biglietto e intrecciarla agli orari dei bus e non mi sarei potuta distrarre troppo all'interno del negozio. Pena: Pagare due volte il biglietto. Ma il motivo per cui stavo tornando era per risparmiare. Mille dico mille cose possono andare storte e io di solito opto per le scelte peggiori e mi stresso tanto.
Ho provato 50 capi perché non sapevo di cosa avessi bisogno. Non sapevo cosa rientrasse nel mio stile. Alla fine il mio fidanzato ha detto che ho comprato una camicia da vecchia...
Sembra impossibile evitare lo stress. Io mi impegno. Ci provo. Ma più faccio cose a casaccio, senza programma, sulla spinta del momento, e meno mi stresso. Quindi sono impulsiva. Una cosa ha un disegno che mi piace? Bene, la compro senza provarla e senza guardare se c'è altro di meglio. Questo è il mio stile. Le vie di mezzo sono inconcepibili.
@estherprynne hai ragione, ho assolutamente problemi nel coinvolgere l'emotività nel processo decisionale in dosi ottimali.
Dovrei fare come te. Ci provo ma poi non lo 'sento' e allora mi ignoro. Sai quante volte ho camminato sotto al sole e poi ho detto 'mai più'? Un'infinità. Ma poi dimentico l'emozione. Un po' come quando ripenso alla depressione adolescenziale. O al bullismo subito. O alla morte di una persona cara. Non ricordo le emozioni del momento e non provo neanche pena per me stessa.
A scuola hai sofferto di iperattività o comunque pensi di avere questa caratteristica?
Se si parla di materie non discorsive come la fisica, la biologia e la chimica ho un'alta attenzione. Se si parla di processi psicologici anche.
Quando mi si fanno degli elenchi vacillo. Se mi si danno dei numeri ancora peggio. Mia cugina ad esempio ha un basso qi e le spiego la matematica. Eppure lei è in grado di fare calcoli a mente e di ricordare le sequenze. Se le dico x2 3x x lei lo ricorda. Se le mi dice anche solo x2 entro nel panico e le dico 'aspetta aspetta scrivimelo non ci capisco nulla'.
Non ho mai incontrato nessun caso disperato come il mio. Devi generalizzare questo stile di pensiero ad altre cose.
A scuola avevo professori che pensavano come me e che seguivo al 100% e professori magari di storia o diritto o matematica che seguivo allo 0%.
Altri di matematica pensavano come me e li capivo. Altri di matematica invece mi spiegavano le cose VERBALMENTE, che per me è un CRIMINE. Se mi dai un elenco di numeri velocemente e non capisco e cerco di spiegarti perché non capisco e tu non mi stai a sentire perché per te uno o è bravo o è scemo che devo fare?
Mettici che ho un interpretazione ritardata, frammentata e confusa dei suoni e che sono ipersensibile ad alcune frequenze.
Passo da momenti di forte attenzione 'sanguigna' a momenti di totale assenza.
Fisicamente lo stesso. Ho difficoltà ad iniziare e a inibire le azioni. Se comincio a fare una cosa non riesco più a smettere. Ciò significa che non riesco neanche a smettere di stare ferma.
Magari trascuro la casa e quando inizio a lavarla non riesco a smettere. Tre giorni fa il mio fidanzato mi ha dovuto fermare perché ero proprio partita. Un altro po' e tiravo via le mattonelle per pulirci sotto.
Non ho capito bene se a scuola avevi problemi tipo doverti alzare durante le lezioni, non riuscire a state ferma, difficoltà a stare zitta per troppo tempo, bisogno di andare in bagno spesso, gambe irrequiete che si muovono sempre, ecc?
Scusa se insisto @Krigerinne ma questi elementi sonore molto importanti per scongiurare una sindrome da iperattività (come ti capisco quando parli di tirare via le mattonelle! :-< ).
Scusa, ma se ho comprato quel tappeto e l' ho scelto io, deve essere il piu' bello tra tutti.
Mai andare a guardare la casa del vicino e dire: ha il tappeto meglio abbinato, piu' bello.
C' e' gente che vive bene perche' e' fatta cosi'.
Il disturbo e' tornare sui propri passi, per un impulsivo. Ma puo' anche girare trenta o quaranta negozi e cambiare il tappeto, sara' sempre insoddisfatto.
Quindi, c' e' anche il polo opposto, cincischio troppo e valuto tutti i pro e contro finche' non sto assolutamente immobile, non prendo alcuna iniziativa.
Questa e' la paralisi vera, la vera paura dell' immobilita'.
Ho paura talmente che sto immobile.
Di solito e' gente che fisicamente ha a noia stare immobile, e' nevrotica, se sta ferma soffoca.
Un sistema e' cambiare sistema di pulizia, per giorni e per stanze, non dove vedi, senno' ci vedi te stessa.
Io le ho sperimentate un po' tutte, le nevrosi, avevo la donna delle pulizie e prima che arrivasse pulivo per non farle vedere le sporcizie, poi la pagavo per fare nulla.
La società in cui viviamo richiede che decisioni e risposte rapide, quindi non temere la tua impulsività, se non ti reca danno.
Io, come già altri, ho il problema opposto e mi sto sforzando di essere più impulsivo proprio per combattere quell'immobilità che deriva dal non poter (o saper...) prendere rapidamente una qualsiasi decisione senza prima averne analizzato il contesto ed ogni possibile conseguenza - e sai, quando si tratta, ad esempio, di scegliere quale pizza ordinare perché quella che prendo sempre non possono farmela, la risposta deve essere rapida e decisa!
Un criterio che sto cercando di adottare per prendere decisioni più rapidamente - ma che potrebbe essere utile anche a te per prenderne di meno impulsive - è quello di stabilire il costo in termini di risorse (tempo, denaro, sforzo fisico/mentale, ecc) che ciascuna situazione richiede per poi dedicare più tempo solo a quelle con un costo maggiore.
Potresti provare a fare la stessa cosa: dopo tutto, una valutazione minima della situazione la fai anche tu, nel momento in cui decidi, ad esempio, che non andrai a vedere più di uno o due appartamenti...
D'altra parte, per non cedere all'ansia dell'organizzazione potrebbe esserti d'aiuto compilare una tabella per confrontare le caratteristiche delle diverse alternative.
(Ps. Il rischio reale - e personalmente verificato :-S - di questo sistema è che l'amore per la classificazione superi la necessità di effettuare una scelta in tempi finiti, con conseguente immobilità)
Separa le diverse componenti.