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Sull'attenzione al ciclo mestruale

Sollevavo questo dibattito sulla mia pagina Facebook.
Molte donne lamentano la diffusione ancora persistente di luoghi comuni sul ciclo, dall'azione antilievitante e appassente su fiori e cibi, alla follia omicida momentanea con annessa domanda 'ma hai le tue cose' per qualsiasi manifestazione irritata femminile; e fin qui sono quasi sempre d'accordo perché il pregiudizio è duro a morire e dovremmo essere tutte e tutti ben informati su cosa succede a corpo e cervello durante il ciclo senza né sminuire né esagerare e strumentalizzare.
Ma poi mi trovo a considerare l'attenzione morbosa che tutto il mondo informativo ha nei confronti del ciclo; da pubblicità sugli assorbenti di cattivo gusto affini a quelle sui pannolini, alla rivoluzione della coppetta, ai consigli stampati sulle bustine tipo che se uccidi il tuo partner mentre hai il ciclo ottieni le attenuanti, e tutti quei ragazzi che ti spiegano dove ti devi infilare il tampone, allora mi chiedo: ma non è che dietro dietro c'è lo stesso meccanismo irrispettoso per cui si esponeva il sangue delle vergini su un lenzuolo in pubblica piazza?
Dico, tutti quanti sappiamo che il nostro corpo fa delle cose di cui non è gradevole parlare: naturalissime, necessarie, che sappiamo che esistono, ma di cui non parliamo se non in tono ironico fra amici o preoccupato con un medico.
Sono anche cosciente del fatto che il pudore è un sentimento molto fluido in quest'epoca in cui i cartelloni pubblicitari ci parlano di prostata, enterogermina e micosi.
Ma questa attenzione spacciata come consapevolezza mi turba; non perché disprezzi il mio ciclo o mi senta sporca nell'averlo o tutte quelle cose che in genere si attribuiscono al sentire femminile delle società non evolute, ma perché se soffrissi periodicamente di dissenteria mi sentirei ridicolizzata da una pubblicità che ti insegna ad infilarti una supposta o te ne elenca le potenzialità refrigeratrici.

Voi che dite?
friedenOssitocinaamigdalaSophiaMariAlberiSoleWhoamikatriss

Commenti

  • EireneEirene Post: 500
    Non sono sicura di capire su cosa dovremmo discutere. Sul buon gusto o meno delle pubblicità di assorbenti? Sulla gente che se ti saltano i cinque minuti ti chiede se ti devono arrivare? Io non noto un'attenzione morbosa. :°O
  • Eirene ha detto:

    Non sono sicura di capire su cosa dovremmo discutere. Sul buon gusto o meno delle pubblicità di assorbenti? Sulla gente che se ti saltano i cinque minuti ti chiede se ti devono arrivare? Io non noto un'attenzione morbosa. :°O

    :D
    Nel senso, ci si impegna a livello mediatico per far capire "le donne hanno il ciclo che consiste in questo e quest'altro" con l'idea di fondo sacrosanta che la gente debba sapere cos'è il ciclo.

    Però poi piombano stereotipi a mille su come ti dovresti sentire e comportare quando hai il ciclo e cosa devi assolutamente fare per gestirlo nel migliore dei modi: l'assorbente colà, cacciare di casa il tuo compagno perché a causa del ciclo hai mal di testa e mal di schiena, lanciarti col paracadute (pubblicità di qualche anno fa ma vabbè :P) eccetera.

    A me sembra lo stesso procedimento per cui non si parla di sesso e sessualità con le ragazze per nessuna ragione al mondo, però tutto il paese deve sapere che nel loro primo rapporto sessuale hanno sanguinato altrimenti non sono normali o peggio sono colpevoli.
    Non c'è la pubblicità che ti spiega tutte le altre cose piacevoli e non che possono succederti lì sotto, ma il mondo deve sapere che una settimana al mese sanguini.
    È un impressione mia?
    Eirene
  • EireneEirene Post: 500
    Ah. Capito! :°D Credo che sia una differenza di ordine pratico: qualcuno deve vendere gli assorbenti. Che esista il ciclo è una cosa normalmente risaputa e che non traumatizza i bambini. Già prima della prima mestruazione avevo visto documentari in stile "Esplorando il corpo umano" che spiegavano cosa fosse, perché succede e via dicendo.

    Sesso e sessualità sono considerati argomenti non adatti ai minori, per cui le pubblicità di preservativi e giochini vari vengono solitamente fatte in altri orari e su altri programmi. Non è che non esistano, è che sono censurati. I test di gravidanza e di ormoni invece si vedono pubblicizzati anche in fascia protetta, probabilmente perché non generano domande "scomode", non saprei dirti. :°Z

    Credo che il punto sia lasciare ai genitori la decisione su come e quando affrontare con i figli il tema "sessualità".

    Gli "stereotipi" che rilevi nelle pubblicità di assorbenti secondo me non sono tanto diverse da quelli di una pubblicità di un'automobile con l'uomo che cerca la potenza e la libertà e la donna spazio per metterci la borsa e i bambini. Sì, ci sono, ma non è per via del tema.
    Blue_Soul
  • Potrei darti ragione per il solo fatto che per mesi e mesi mi è rimasta in testa la fastidiosissima pubblicità che faceva
    -"Cos'è?"
    -"Tampax!"
    -"COME SI USA?"
    Ecc.. Ecc. ODIOSA 8-X
    Però a mio parere non è un male l'informazione in tal senso. Gli stereotipi in merito mi fanno sorridere, perché non mi risultano dannosi (e poi, io in premestruo assomiglio davvero al Grinch con la luna storta :)) ). Lo sdoganamento per me va sempre bene, è bene che si parli di argomenti che fino a qualche tempo fa erano ritenuto tabù. Se non ci fosse così tanto chiacchiericcio su mestruazioni, sindrome premestruale, assorbenti, con ali o senza, tampax, ob eccetera... Probabilmente ieri sera non avrei potuto chiedere con altrettanta naturalezza al mio amico "G. Mi dai un assorbente?". Sono sicura che quarant'anni fa nemmeno la più emancipata delle donne avrebbe avuto l'ardire di chiedere ad un ragazzo di procurarle un assorbente.

    Sul fatto che le pubblicità parlino di ciclo ma non di "tutte le altre cose piacevoli e non che possono succedere là sotto" (che poi, mica è così vero, parlano pure di "fastidioso prurito intimo" e perdite varie)... Credo dipenda dal fatto che, al contrario delle mestruazioni, il sesso sia ancora un tabù per molte persone. E anche dal fatto che, come ha detto @Eirene, anche i bambini guardano la TV. Prova ad immaginarti un ipotetico figlio quattrenne che viene da te chiedendoti "mamma me lo compli un viblatole?", "No, sei troppo piccolo", "Ma la TV dice che plocula glande piacele. Ma cosa vuol dile glande piacele?". Ecco, per quanto io trovi giusto spiegare ad un bambino il sesso in tutte le sue varianti, magari auspicherei che quel genere di cose le scoprisse da solo da più grande.
    Blue_SoulValentaAntonius_BlockAmelie
  • Sinceramente non ho nessun pudore per il mio ciclo, lo considero normale e non mi imbarazza. Ma anche io non capisco tutta questa attenzione sul ciclo. Non mi perdo in scelte sugli assorbenti e non ci penso a meno che non sia particolarmente doloroso.
    Non mi interesso di coppette e bla bla bla.
    L'unica cosa è che non sopporto gli assorbenti profumati. Siccome non ho una marca di assorbenti preferita e di solito prendo quello che capita, mi è capitato di comprare questi così che hanno un odore nauseante.
    Oltretutto mi irrita che scrivano "molecola elimina odore" quando chiaramente hanno soltanto aggiunto un profumo dolciastro, con note simili a quelle del sangue mestruale, che va semplicemente a confondersi e a coprire l'odore del sangue.
    Blue_Soul
  • Capisco il fatto che il ciclo sia naturale e necessario, ma non sopporto tutta questa "esposizione" da parte della televisione, non la trovo sensata .
    Blue_Soul
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