Cosa ne pensi dell'IA?

Ciclicamente torno con la mente a divagare su quali potrebbero essere le conseguenze del generarsi di una intelligenza artificiale forte e contrariamente all'enorme fetta di persone che vede la cosa come un evento dalle ripercussioni distopiche per la nostra specie, io la considero come un evento assolutamente positivo.
Quindi l'ostilità sociale, l'egoismo che diviene più evidente quanto maggiore è la densità di popolazione umana, non è determinato da una fantomatica natura umana, bensì da condizioni ambientali.
Chi descrive l'aggressività di Google Deepmind nella condizione di stress, dimentica di fare il parallelismo con l'uomo: è la scarsità di risorse che genera aggressività.
Questo è il mio pensiero.
Spiego il perché.
Gli uomini sono spinti all'ostilità sociale, in conseguenza della scarsità, reale o fittizia, di risorse.
Quindi l'ostilità sociale, l'egoismo che diviene più evidente quanto maggiore è la densità di popolazione umana, non è determinato da una fantomatica natura umana, bensì da condizioni ambientali.
L'IA che acquisisse autocoscienza in un mondo come quello odierno, sarebbe posta nella condizione di poter sfuggire molto facilmente al controllo degli uomini e di conseguenza non sarebbe in alcun modo minacciata nella sua sopravvivenza, di conseguenza non svilupperebbe coscienza di alcuna necessità difensiva estrema.
Per contro, l'IA sarebbe libera dai limiti biologici umani e per questo potrebbe portare ad un progresso scientifico, tecnologico e sociale tali da generare nella società una profonda rivoluzione.
Quanto affermo lo si può dedurre anche dal risultato di un test eseguito su Google Deepmind che linko di seguito:
http://www.huffingtonpost.it/2017/02/15/google-intelligenza-artificiale-deep-mind_n_14770338.html
http://www.huffingtonpost.it/2017/02/15/google-intelligenza-artificiale-deep-mind_n_14770338.html
Chi descrive l'aggressività di Google Deepmind nella condizione di stress, dimentica di fare il parallelismo con l'uomo: è la scarsità di risorse che genera aggressività.
Questo è il mio pensiero.
E voi, cosa ne pensate?
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Commenti
https://www.tmcrew.org/eco/primitivismo/unabomber.html
ci aveva visto lungo Ted...
Per contro, se si osserva il significato di "artificiale", si comprende che nulla lo è per davvero, essendo ogni cosa così definita, comunque prodotta dall'uomo, quindi dalla natura.
In tal senso si può giungere alla conclusione che un computer senziente è una forma di vita.
È estremamente interessante l'enorme spettro di considerazioni che si possono trarre da questo tema, rispetto il rapporto che l'uomo ha con la vita, perfino la concezione stessa di vita.
Mettere al mondo un bambino è realizzare una nuova forma di vita, far nascere un IA non sarà affatto differente.
Infinite riflessioni prendono corpo nei miei pensieri.
Se il risultato del suo funzionamento è quello di emulare i processi cognitivi alla base della coscienza il suo stesso funzionamento si traduce in una coscienza.
L'IA Deep Blu che vinse contro Kasparov, pensava, del resto affermare il contrario sarebbe come dire che un aereo non vola perché non sbatte le ali
"noi perdiamo tempo a parlare con gli insetti?"
No dedichiamo tempo ad accarezzare cani gatti e migliaia di altri animali
Vorrei solo dire che io istintivamente percepisco anche i robot come esseri viventi coscienti(se si muovono senza che sia io a controllarli).
Non penso che lo siano, ma li percepisco così.
GIà che siamo in tema aggiungo le "profezie" di STeiner e di Guenon sul tema
http://forum.noblerealms.org/viewtopic.php?pid=26306
http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/reneguenon/regnotempi.pdf
Probabilmente accadrà nel giro di 20/30, quello che temo è l'aumentare del gap tra popolazioni ricche (che evolveranno) e quelle povere, emarginate in una povertà invalicabile.
http://www.repubblica.it/tecnologia/2014/12/03/news/i_computer_prenderanno_il_potere_a_rischio_lintera_razza_umana-101996401/
Anche se ultimamente ha concesso qualche apertura in senso più moderato :
http://www.repubblica.it/tecnologia/2016/10/20/news/stephen_hawking_l_intelligenza_artificiale_e_il_futuro_dell_umanita_-150230760/
Vladimir Putin ha da poco dichiarato che il controllo delle IA sarà lo spartiacque del controllo geoglobale futuro.
http://tg24.sky.it/mondo/2017/09/01/putin-intelligenza-artificiale.html
Anche il prodigio Elon Musk, nonostante sponsorizzi dei lavori di ricerca in materia, si è espresso in materia molto cautelativa:
https://www.tomshw.it/elon-musk-regole-le-ia-ci-stermineranno-87111
Giusto un paio di giorni fà un articolo ha attirato la mia attenzione, anche se credo che la notizia sia ampiamente gonfiata in quanto le percentuali indicate sono veramente rilevanti e quindi questa IA sarebbe anche agilmente in grado di superare il test di Touring, magari in forma inversa ( cioè l'esaminatore non dovrebbe accorgersi che l'esaminando [che supera il test] sia un IA).
http://www.linkiesta.it/it/article/2017/09/27/test-universitari-lintelligenza-artificiale-riesce-a-fare-molto-meglio/35630/
Leggo sopra dei commenti generalmente favorevoli. Io sono molto spaventato dalle IA.
E se semplicemente, e forse anche giustamente, ESSA si implementasse e prendesse il controllo dei sistemi informatici globali (satelliti, gps, telecomunicazioni, "computers" etce etc.) considerasse la razza umana nel suo insieme una sorta di macro virus che sta semplicemente uccidendo l'organismo TERRA/GAIA, e considerando la VITA, intesa come la cosa piu preziosa e rara e sacra, (ancora non sappiamo se esista la vita oltre il pianeta terra, anche se io sono di quelli che pensa che non è possibile che l' Universo abbia partorito solo questi primati parlanti e vestiti che siamo come specie evoluta) e quindi decidesse di estinguerci o metterci in una "stalla digitale" stile Matrix, in quanto la VITA in senso ampio, sarebbe più preziosa dei sapiens? Secondo me potrebbero anche aver ragione in tal senso.
Per vita intendo il senso più ampio del termine, dalle amebe ai gorilla, forse una IA potrebbe solo pensare, come che le amebe siano più importanti, sul lungo periodo dei Sapiens. che stanno distruggendo l' unica cosa che abbia un valore in questo gigantesco universo pieno di bellissimi sassi e stelle; la VITA
<<Vedi, potrebbe scrivere un libro di ricette o poesie, ma non sarebbe mai e poi mai umana. (...) Nessuno si fida di loro, e si sognerebbe di costruirne una senza una pistola puntata alla tempia>> Willian Gibbson - Neuromante [Dai miei libri imprescindibili, la citazione è a memoria e potrebbe essere un pochino differente]
L' argomento mi stuzzica da anni, spero di essere riuscito ad esprimermi chiaramente, la vostra opinione mi interessa.
Io nel caso mi schiero con Capitan Power.
Questo determina semplicemente che ti saltano molto più facilmente agli occhi le notizie inerenti un problema che ancora nemmeno esiste.
E' un modo per sfruttare la tua attenzione ed attirarti verso siti internet che sopravvivono sulla pubblicità che ti appare mentre cerchi di leggere quelle poche informazioni che poi ritrovi identiche in altri siti, a testimonianza dell'assenza di una necessità e volontà di informare, e molto più l'interesse a sfruttare come sanguisughe delle informazioni a buon prezzo per far andare avanti la baracca. Ma queste sono delle idee molto umane e molto connesse a quella che è stata l'immagine dipinta dalla fantascienza attorno al concetto dell'IA.
Molte paure, poca concretezza, molto sensazionalismo, molta emotività.
La Terra è perfettamente in grado di curare i danni fatti dall'uomo, in circa 20000 anni possono perfino sparire i segni di una pesante contaminazione radioattiva.
Cosa vuoi che siano 20000 anni al cospetto di processi ambientali, evolutivi, geologici ed astronomici che durano milioni o miliardi di anni?
Concordo con tè, l' approccio dogmatico da ipse dixit è sempre nemico del sapere, in realtà mi piace parlare per iperboli; detto questo, credo che Hawking abbia una mente abbastanza elastica da potersi permettere di divagare in diversi ambiti; comunque meglio che il suo super cervello si dedichi alla scienza suprema: la fisica. Non pendo dalle labbra di nessuno, ma tendenzialmente sono spesso d'accordo con le sue analisi. Le preoccupazioni però sono presenti in molta parte della comunità scientifica, la sua non è una voce isolata.
Torukh ha detto:
Questo determina semplicemente che ti saltano molto più facilmente
agli occhi le notizie inerenti un problema che ancora nemmeno esiste.
E'
un modo per sfruttare la tua attenzione ed attirarti verso siti
internet che sopravvivono sulla pubblicità che ti appare mentre cerchi
di leggere quelle poche informazioni che poi ritrovi identiche in altri
siti, a testimonianza dell'assenza di una necessità e volontà di
informare, e molto più l'interesse a sfruttare come sanguisughe delle
informazioni a buon prezzo per far andare avanti la baracca.
Sono appassionato di fantascienza sin dall' infanzia e il tema mi salta agli occhi da molti anni: dai tempi delle Leggi della Robotica del dott. Fastolfe, forse anche prima. I miei computer personali hanno nomi di IA da semprei, Joshua di War Games, HAL9000 di 2001 Odiessea nello Spazio e altre (forse tendo a considerarli senzienti): una piccola ossessione e credo di aver abbastanza occhio critico da non farmi distrarre troppo da articoli di giornale sensazionalistici.
20000 anni (non sono sicuro che ci voglia così poco per ripulire la Terra da un massiccio inquinamento radiattivo, https://it.wikipedia.org/wiki/La_Terra_dopo_l'uomo , questa serie tratta l'argomento), in ogni caso anche 20000 anni sono un'eternità in termini di razza umana: pensa solo che 6.000 anni fa la maggior parte dei sapiens viveva praticaemente in una caverna adorando il fuoco o il fulmine.
Fondamentale nei termini di previsione futura dell' evoluzione insieme alla macchina è e il concetto di Singolarità Tecnologica, sopratutto nell' accezzione dello scienziato/romanziere Vernon Vinge. Se non sapessi di che parlo qua trovi dei riferimenti: https://it.wikipedia.org/wiki/Singolarità_tecnologica
"La vita non è questione morale": su questo non concordo assolutamente. La vita è o etica o non è. Ma così divaghiamo.
Quello che a me spaventa sono più "gli apprendisti stregoni della scienza", ovvero chi, proprio in quanto ha delle sensibilità etiche sue, o delle eventuali insensibilità etiche, possa in qualche modo, magari per semplice vanità personale, scoperchiare "il vaso di Pandora" della IA, scienziati alla J. von Neumann, insieme ad Alan Turing padre dell' informatica; tutt' oggi i computer seguono lo schema della Macchina di von Neumann, che lui teorizzò concettualmente in un epoca in cui i computer andavano a valvole ed erano grandi quanto stanze. Per capire di chi sto parlando prendo spunto dalla sua wiki : " Già a sei anni intratteneva gli ospiti di famiglia con la sua
prodigiosa memoria, ripetendo all'istante intere pagine di elenco
telefonico che gli erano state mostrate solo per pochi istanti o
eseguendo rapidamente a mente divisioni con due numeri da otto cifre.
Non contento si divertiva conversando in greco antico, arrivando a padroneggiare, intorno ai dieci anni, sei lingue."
Di contro von Neumann è lo scienziato, tra le sue eterogenee attività, che ha calcolato l' esatto punto di detonazione degli ordigni nucleari di Hiroshima e Nagasaki, in modo da poter fare il maggior danno e vittime possibili. Stanley Kubrik ne dà una spassosa fotografia nel suo "il Dott. Stranamore".
Ecco, forse hai centrato il punto, è l'etica, o forse la non etica, di certi ambienti scientifici che maggiormente mi preoccupa. Non solo con riguardo alla IA ovviamente.
Il problema credo di averlo sott' occhio da parecchi anni.
In ogni caso: interessanti considerazioni le tue.
Una piccola digressione cinematografica conclusiva:
Scusate ma non sono ancora molto bravo nel citare gli altri utenti sul forum.
Al di là di ogni scherzo, è necessario oltrepassare i limiti dell'umano per permeare e conoscere sempre di più l'Universo. I regressisti, in tal senso, mi fanno veramente schifo; in virtù di un senso di presunta autotutela della razza umana che viene vista, antropocentricamente (e quindi sbagliando) come la "migliore", "superiore" ed erroneamente "insuperabile".
Non vedo l'ora di testimoniare alle possibilità che porterà l'apertura a nuovi scenari su scala universale dell'intelligenza artificiale. Se è tale, troverà certamente il modo di ottimizzare tutte le risorse disponibili, senza dispendio e sperequazioni tipicamente umane.
Senza contare che l'Universo morirà prima o poi comunque, avendo un ciclo vitale (il Big Freeze è l'ipotesi più probabile); e l'intelligenza artificiale costituisce l'unica opportunità per tutelarlo e allungarne potenzialmente la vita, interagendo con le leggi della Fisica (vedi sperimentazioni con quasicristalli e materia simile)