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Sensazioni

Buongiorno a tutti, visto che sono appena tornato da un giro solitario tra le vie della mia città voglio battere il chiodo finché è caldo e scrivere qui alcune sensazioni che ho provato per confrontarmi con chiunque abbia sperimentato qualcosa di simile.

Dunque mi sono accorto che quando cammino in mezzo alla gente mi sento a disagio, è come una sensazione di "non comfort" più o meno è come se stessi facendo una sfilata con gli occhi degli altri puntati verso di me.

Inoltre sono completamente nel mio mondo, non riesco a "non pensare a niente" e ad essere semplicemente sciolto e tranquillo ma sono sempre sul chi va là, oltre a sentirmi proprio chiuso ermeticamente verso l'esterno....è una sensazione strana non so come spiegarla con altre parole, è come se tutti gli altri stessero vivendo su una determinata frequenza e io sono in mezzo a loro con un'altra

In particolare mi da fastidio quando passo proprio davanti ad una persona che sta a sua volta camminando oppure che è seduta su una panchina e si incontrano gli sguardi....devo guardarla negli occhi? Per quanto tempo? Di solito getto una rapida occhiata e poi distolgo subito lo sguardo fingendo indifferenza e quando non sono più nel raggio visivo dell'altro mi sento meglio

E' come se dovessi nascondermi e ostentare all'esterno una sorta di "superiorità" o di "indifferenza"

Ho cercato di dirmi di essere spontaneo e sciolto, di non pensare alla gente che mi circonda ma non funziona....

Il fatto è che non so darmi una spiegazione di questo mio disagio per lavorarci sopra....

Ogni intervento è ben accetto, grazie :) 
SirAlphaexaamigdalamanu_asocialeanxietyMartinEden

Commenti

  • NewtonNewton Post: 5,327
    É come essere sbarcati su un pianeta in cui apparentemente gli altri sono simili, ma tu sai che non é così e che sei diverso. E ti domandi se gli altri quando ti guardano lo vedono, oppure pensi che tra te e gli altri ci sarà sempre un filtro e che sei condannato a stare nella tua testa e nessuno può sentire quello che sei e capire.
    Altre volte é come essere senza pelle e tutto potenzialmente ti può fare male, quando ti toccano o senti un suono avverti tutto fortissimo.
    Per me, é così. E non ho nessuna soluzione.
    SirAlphaexaAndato_ 53
  • Io di solito lo interpreto con il seguente concetto: "sono consapevole di non essere uguale ai altri, di conseguenza ogni mia azione potrebbe essere sbagliata per quel contesto in cui mi trovo. Probabilmente riceverò una reazione negativa dalle persone intorno a me".

    Piccola premessa: ho un abbigliamento al quanto stravagante per la maggior parte delle persone. Se mi guardano un pò troppo é anche per curiosità/perchè do nell'occhio.

    Mentre sono nei miei pensieri, mi capita di guardare intensamente il punto di arrivo o viceversa, la gente intorno a me, e quando girano la testa verso la mia direzione, il primo pensiero é sempre quello: "Ma sta vedendo me? Cosa ho fatto di male per ricevere quello sguardo?"
    Non me ne faccio un problema, ma anch'io non riesco a capire quand'è il momento giusto per incrociare lo sguardo e quando diventa fastidioso/troppo bizzarro. Se c'è un soggetto che - all'apparenza - mi mostra interesse ho paura di guardarla, per il rischio che mi ricambia lo sguardo, come se lo stessi fissando con cattive intenzioni.
    Per evitare tutto questo...cellulare e libri quando sono nei mezzi, idee e progetti mentre cammino; ovviamente oltre a dover tener presente dove devo andare e coordinarmi nello spazio. 
    Andato_ 53frieden

  • SirAlphaexa ha detto:

    Io di solito lo interpreto con il seguente concetto: "sono consapevole di non essere uguale ai altri, di conseguenza ogni mia azione potrebbe essere sbagliata per quel contesto in cui mi trovo. Probabilmente riceverò una reazione negativa dalle persone intorno a me".



    Riflettendoci è proprio quello che implicitamente penso anche io.
    SirAlphaexa ha detto:

     Se c'è un soggetto che - all'apparenza - mi mostra interesse ho paura di guardarla, per il rischio che mi ricambia lo sguardo, come se lo stessi fissando con cattive intenzioni.

    Questo sono esattamente io. E magari ti capita anche di immaginare mentalmente questa ipotetica interazione con l'altro che potrebbe accusarti e le tue reazioni? A me succede.....

  • @giazz94
    Qualche volta, sopratutto se codesta persona mi stimola abbastanza; può essere per i lineamenti, aspetto fisico, cosa indossa...
    Ancora piu raro una possibile interazione con provocazione. 
    E magari sia tutto mentalmente...purtroppo ho avuto a che fare con persone che davvero mi hanno preso in giro per strada e ho dovuto ignorare e piangere a casa o tentare - in qualche modo - di replicare.
    friedenmandragola77

  • @SirAlphaexa  Anche a me è successo lo stesso ai tempi delle superiori.

    Hai diagnosi di ND e/o altro?

  • Simone85Simone85 Post: 2,836
    Io aspetterei a definirla fobia sociale, per caso quando vivi questo stato anche i rumori improvvisi ti creano disagio?
    SirAlphaexaAndato_ 53
  • @giazz94 è la stessa cosa che vivo io quando passo davanti ad altre persone.... ho sempre paura che i loro sguardi si posino su di me per il modo che ho di camminare, o magari per come son vestita..... cerco di fregarmene, ma mi causa enorme disagio.

    Più è forte il disagio, più cerco di evitare di guardare quella/e persona/e, magari fingendo di fare una telefonata senza di fatto chiamare qualcuno, o di leggere qualcosa di davvero interessante... magari la finisco con lo scorrere la rubrica, pur di tenere lo schermo illuminato :-(  :-(




    Andato_ 53
  • Andato_ 53Andato_ 53 Post: 575
    modificato settembre 2016

    @Simone85  Sinceramente non ci ho mai fatto caso quindi credo di no......


    @manu_asociale Non sai come ti capisco....Hai pensato a come affrontare la cosa?


    Se volete parlarne sono disponibile anche via MP :)
    Simone85
  • @giazz94 purtroppo solo fingendo di fare altro.... diciamo che questo purtroppo comporta altri problemi.... tipo non guardare dove sto camminando ed incappare in qualche dislivello della strada e prendermi qualche storta.... con conseguente volo per terra.... e allora lì, altro che disagio.....

    Per cui, potendo scegliere, fingo di leggere messaggi, così dà meno nell'occhio che stia guardando in basso.

    Cominciano a sudarmi le mani e sento accentuare il mio modo di camminare strano.... ecco perché mi pare che la gente mi guardi di più..... e più ho questa sensazione, più ho disagio, e così via.... è come un circolo vizioso.... lo odioooo!!!

    Cerco di togliermi il prima possibile da quella situazione e di andarmene magari in qualche viuzza isolata, stretta e silenziosa.
    Andato_ 53
  • @manu_asociale   Capito, tuttavia non credo che l'evitamento sia la soluzione.....    
    manu_asociale
  • @giazz94 hai perfettamente ragione! Ma che faccio? per togliermi dall'imbarazzo li immagino tutti in mutande? Poi la finisco col ridere da sola e lì sarebbe di sicuro peggio.


    (immaginare gli altri in mutande: l'ho sentita in alcuni film ed in qualche cartone animato come stratagemma per riuscire a parlare davanti a tanta gente.... in quel caso non parlo ma cammino davanti alla gente....)
  • @manu_asociale   Non lo so proprio manu..... vediamo se qualcuno può darci qualche spunto di riflessione..... 
    manu_asociale
  • pokepoke Post: 1,721
    Come @SirAlphaexa , anch'io sono stata oggetto di derisione. Nel periodo tra le medie e le superiori. Provato quella sensazione di calore improvviso e sudore, disagio.
    Capita a volte anche ora. Eppure un adulto dovrebbe essere forte.
    Eppure non sono stravavante, o meglio io non faccio niente per esserlo. E forse appaio così proprio per il mio minimalismo.

    Soluzioni? Evitare ti porta ad un continuo ed ulteriore evitamento. Almeno così accade a me .
    Iniziai ad osservare le persone. Per capire se erano tutte realmente uguali tra loro, e quanto fossero interessate a me.
    Quando ho constatato che ogni individuo osservato aveva delle sue caratteristiche, e stranezze e che erano tutti presi in sé stessi, ho iniziato a sostenere la mia presenza. Nel senso che passare di fronte a persone, mi provocava via via sempre meno disagio.
    Però, non pensare che non abbia ricadute.
    Ultimamente, sto ritrovando disagio, ma osservo, e li vedo tutti strani, non tanto dissimili da me, nelle loro peculiarità.
    Mentalmente mi fisso i miei obiettivi.
    Es: devo far questo, o guardo il cielo, o se mi va' mi lascio andare ad una risatina.
    SirAlphaexamanu_asocialeAndato_ 53
  • @poke  Quello che hai descritto sembra un esercizio di esposizione, ottima strategia...... ci voglio provare anche io.

    In passato mi era già venuto in mente di fare una cosa simile ma forse invece che proprio osservare gli altri mi sono limitato ad autoconvincermi che ognuno è immerso in se stesso, ognuno ha le sue caratteristiche......ma forse soltanto la teoria senza la pratica non mi ha dato risultato 

    Grazie dello spunto :)
  • Quando cammino in mezzo alla gente mi sento come se dovessi misurare ogni mio passo e azione per non sembrare strana , o incapace perfino del semplice "stare" in mezzo alla gente . Premetto che non riesco a guardare negli occhi uno sconosciuto (mi fa sentire inerte , mi mette a disagio e mi spaventa) ed è uno dei primi gesti che faccio se ho una minima fiducia nella persona ( non sono più capace di fidarmi completamente di una persona, mi sono sentita spesso tradita dalle persone e mi fanno molto paura quelle azioni che non riesco ad interpretare a fondo , e mi sento in colpa di questo, ma lo faccio per difendermi non per offendere) , non saprei dirti come fare ma prova con ciò che ti fa sentire meglio
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