" Sono genuino davanti agli altri? "
Ciao a tutti, sono nuovo. Ho 21 anni, e non ho una vera e propria diagnosi, ma un forte sospetto e i test di neuroscapes "positivi". Ad oggi, l'unico ad essere al corrente di tali sospetti, sono io.
Dunque, ciò che voglio chiedere è quanto segue:
Capita anche a voi altri, di domandarvi se ogni gesto compiuto in presenza di altri ( rivolgere una parola, affermare qualcosa, esprimere preferenze o tratti personali, muoversi in modo particolare e differente dalla norma ecc...) sia un gesto genuino? Ovvero, vi chiedete " Ma questo sono davvero io o sono così perché ci sono altri davanti? ".
Tale domanda sorge dal fatto che - essendo fondamentalmente un presunto Asperger -temo che potrei subire un certo grado di suggestione ( e dunque finire con il calarmi nella parte ). Tuttavia ciò non toglie che gli atteggiamenti esistevano anche precedentemente alla mia autodiagnosi ( e così anche il dubbio di essere "vero" ) e che spesso la domanda sorge dopo aver compiuto il gesto in questione, non precedendolo ma seguendolo.
Mi preme segnalare che in solitudine ( gli 8/10 del mio tempo ) questa cosa non succede, o se succede non ha la stessa incombenza di quando si presenta nelle situazioni sociali.
Grazie a tutti
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Commenti
Con pochi riusciamo a toglierle, spesso nemmeno guardandoci allo specchio.
Sia chiaro, é solo la mia opinione.
In caso contrario, mi sento sopraffatta dalla incompatibilità tra la mia natura "buona" (nel senso di cui sopra) e la loro natura "cattiva"; ciò mi crea ansia e disagio e mi fa desiderare di allontanarmi al più presto dal luogo in cui mi trovo in quel momento e da quelle persone.
@Pimpirina Devi essere molto più empatica di me. Io mi fermo a percepire pensieri ed emozioni altrui, ma non arrivo mai a sentirli come miei...li guardo sempre con una certa estraneità ( credo che questo sia comune anche tra i non asperger ). E come ti senti in solitudine? come ti comporti senza nulla da assorbire?
@Pimpirina Con una tale predisposizione a percepire l'esterno, scommetto saresti un'ottima scrittrice di romanzi...e viaggiatrice!
Hai mai avuto da un umano l'impressione di non percepire nulla? Neutralità, diciamo.
La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi, e quando sarà passata non ci sarà più nulla, soltanto io ci sarò. - Frank Herbert, libro Dune
@Tima_Android Questo a me succede nelle situazione sociale di famiglia. Tra coetanei me la cavo meglio
@JAA005 Questo è fantastico ahah ti è mai capitato qualcuni che abbia tentato di smascherarti, o semplicemente metterti con le spalle al muro, mentre impersonavi questa rockstar maledetta?
d'animo, i loro sentimenti, la loro stessa natura. Se la loro natura,
pensieri etc. li percepisco come "buoni" -nel senso di dettati da una
predisposizione all'ascolto, al bene e alla sincerità-, mi sento bene, a
mio agio.
incompatibilità tra la mia natura "buona" (nel senso di cui sopra) e la
loro natura "cattiva"; ciò mi crea ansia e disagio e mi fa desiderare di
allontanarmi al più presto dal luogo in cui mi trovo in quel momento e
da quelle persone."
Come si può essere consapevoli delle proprie peculiarità, e tuttavia " Queste caratteristiche mi sono naturali" ? La consapevolezza non rappresenta la fine della recita?
Ogni volta che sono davanti a qualcuno e compio un qualunque comportamento, a questo punto anche un po' spontaneo, ecco che penso " Questo è tipico di Ferdinando? Si addice a lui oppure no? "
( Sottolineo che in solitudine difficilmente sono sfiorato da riflessioni simili )