3 anni e 4 mesi
Buongiorno,eccomi di nuovo a tediarvi con i miei dubbi.. finalmente abbiamo ricominciato la psicomotricista.. 3 incontri.. è andato benissimo ..il simbolico c'è anche se è legato ai suoi interessi ...trattori...il linguaggio c'è anche se ultimamente contornato da mille errori e qualche inversione...logo e psico tendono ad attribuire le regressioni al momento che stiamo vivendo ..ma ancora molti aspetti continuano a preoccuparmi.
Si assenta spesso in monologhi...riproposizione di libri e scende della TV ..a volte interpreta a modo suo Orso di Masha e orso...avendo degli atteggiamenti alquanto bizzarri anche perche corre initerrottamente con scatti anche per 15 minuti... continua a dirmi che vuole correre ..cerchiamo di farlo raggiungere delle mete...lui dice sono come orso..Nei suoi monologhi è facilmente interrompibile ..risponde sempre al CHE COSA CI STAI RACCONTANDO...tende spesso a condividere con noi quello che vede ma sempre legato al suo interesse Anche a detta della psicomotricista tiene poco lo sguardo ma secondo lei perché ha dei cali di motivazione...il che è compatibile con il suo atteggiamento estremamente oppositivo e ingestibile ...a volte ride senza motivo ma lo leggo come quando non si vuole vestire e cerca l' evitamento..a volte si mette all' improvviso a fare il drago...sembra quasi che usi la maggior parte dei dinosauri e giochi per esprimere la sua aggressività.Spesso é a disagio con i bambini...e segue i suoi interessi senza badare a loro...a volte se interrompono i suoi progetti li picchia.Anche ora mentre cercavo di farlo interagire con un piccolo a portargli una conchiglia glielo ha lanciata.Coi giochi dipende...castelli di sappia è disinteressato..e pensare che l' hanno scorso faceva su e giù dal mare per vedere finti ruscelli.A volte... contestualizzando..pronuncia parole dette dai cartoni...gli chiedo chi lo dice e risponde sempre...ma più andiamo avanti e più sembra essere il 30 per cento dei suo linguaggio alternato a monologhi e ecolalia differita.La psicomotricista continua a sostenere che nn si tratta di spettro..ma di in distrubo del comportamento con forse disprassia.Siamo sfiniti...ho chiesto se dovevo portarlo al canto in cui lavora...mi dice di no...che può farcela da solo.
Si assenta spesso in monologhi...riproposizione di libri e scende della TV ..a volte interpreta a modo suo Orso di Masha e orso...avendo degli atteggiamenti alquanto bizzarri anche perche corre initerrottamente con scatti anche per 15 minuti... continua a dirmi che vuole correre ..cerchiamo di farlo raggiungere delle mete...lui dice sono come orso..Nei suoi monologhi è facilmente interrompibile ..risponde sempre al CHE COSA CI STAI RACCONTANDO...tende spesso a condividere con noi quello che vede ma sempre legato al suo interesse Anche a detta della psicomotricista tiene poco lo sguardo ma secondo lei perché ha dei cali di motivazione...il che è compatibile con il suo atteggiamento estremamente oppositivo e ingestibile ...a volte ride senza motivo ma lo leggo come quando non si vuole vestire e cerca l' evitamento..a volte si mette all' improvviso a fare il drago...sembra quasi che usi la maggior parte dei dinosauri e giochi per esprimere la sua aggressività.Spesso é a disagio con i bambini...e segue i suoi interessi senza badare a loro...a volte se interrompono i suoi progetti li picchia.Anche ora mentre cercavo di farlo interagire con un piccolo a portargli una conchiglia glielo ha lanciata.Coi giochi dipende...castelli di sappia è disinteressato..e pensare che l' hanno scorso faceva su e giù dal mare per vedere finti ruscelli.A volte... contestualizzando..pronuncia parole dette dai cartoni...gli chiedo chi lo dice e risponde sempre...ma più andiamo avanti e più sembra essere il 30 per cento dei suo linguaggio alternato a monologhi e ecolalia differita.La psicomotricista continua a sostenere che nn si tratta di spettro..ma di in distrubo del comportamento con forse disprassia.Siamo sfiniti...ho chiesto se dovevo portarlo al canto in cui lavora...mi dice di no...che può farcela da solo.
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Commenti
Cosa intendi che è il MODO DI GIOCARE CHE FA LA DIFFERENZA?
Noi, infatti, con mio figlio (7 anni) abbiamo rinforzato il no, cercando sempre di evitare la crisi e se ripenso a quando era più piccolo direi che la sua oppositività di allora era oro rispetto alle crisi di rabbia che ha ora dinanzi ai nostri no o ad una qualsiasi richiesta banale.
Se solo ci avessimo lavorato!
Non te ne fare una colpa. Siamo madri.
Io non conosco tuo figlio, però da ciò che racconti, a 3 anni e 4 mesi, è anni luce più avanti rispetto a come era mio figlio a quell'età.
Mio figlio non parlava neppure, non diceva nemmeno mamma o papà...e questo fino a 6 anni e mezzo..
La svolta sai quando c'è stata? Sicuramente quando abbiamo capito che doveva fare anche una buonissima logopedia a causa della sua grave disprassia, ma soprattutto quando ho realizzato che è inutile sforzarsi e soffrire, guardando quanto tuo figlio sia differente dagli altri. Lui è così. Io non posso cambiarlo. Non devo cambiarlo. Non lo guardo come fosse autistico. Lo guardo come figlio e basta.
Mi sono concentrata a risolvere i problemi...come dire..."pratici"..del tipo linguaggio, autonomie...ma poi ora lui sente fortemente la mia fiducia, sente che le opportunità che può avere sono uguali a quelle degli altri..lui sente. Non sente più quanto la mamma sia disperata. Sente che la mamma CREDE in lui. Ad ogni nuova insegnante io parlo subito chiaro: di non trattare mio figlio da disabile, altrimenti è guerra.
Lui può dare e fare come gli altri e meglio dehli altri.
E la stessa cosa la dico anche a te. Lo so che tu lo ami, ma a volte facciamo l'errore di concentrarci sull'autismo o sui "problemi " dimenticando le enormi potenzialità che questa creatura ha sicuramente!
È inutile dirlo, ma siamo noi mamme a fare la differenza! Forza non ti abbattere! Cerca il buono, cerca il meglio e cerca una possibile soluzione solo ai problemi pratici, come anche l'essere oppositivo, per me poche regole e buone, ma vanno rispettate. Sii ferma, senza arrabbiarsi.
Ti abbraccio.
Mare ti chiedo scusa, lo scritto non rispetta il vero senso del discorso. Volevo solo dire che spesso capita che alcune particolarità dei figli che i genitori notano siano imputate sempre ai genitori stessi. Nel senso che spesso ci diamo la responsabilità del profilo personale dei nostri bimbi anche quando non lo abbiamo. Se mia figlia non gioca con gli altri bimbi o è oppositiva, non posso che notarlo e spesso imputo a me la responsabilità ma in realtà le cause sono altre. È il suo profilo e io a quel punto dovrò lavorare per ridurre gli ostacoli che la isolano o la rendono oppositiva. Ad esempio mia figlia che all'apparenza potrebbe sembrare stare meglio a giocare da sola, al contrario cerca continuamente gli altri bimbi. Purtroppo però dopo un po' si stanca e molla perché o non obbediscono a ciò che lei vuole fare o fatica troppo a seguire tutti gli stimoli che implica il gioco con i pari. Ed ecco che preferisce giocare da sola. Insomma quello che voglio dire è che in situazione priva di difficoltà il gioco è relazione, scambio continuo e quindi se un bimbo non riesce a sostenere questo scambio col genitore(che di per sé è già accondiscendente) o con un amichetto, io mi preoccupo. In questo caso ovviamente non sto parlando di bimbi solamente un po' timidi o chiusi ma di bambini che destano preoccupazioni.
capisco @tonia perché come lei forse ancora mi soffermo a vedere più i problemi e le difficoltà, piuttosto che i miglioramenti.
E nonostante questo periodo io stia particolarmente giù, non penso di essere una mamma ansiosa...
Anche il supervisore mi diceva di allentare un po’, ma invece in cuor mio sapevo che se lasciavo facevo peggio, nn so come dire... e ne ho avuto prova!
Si, questa quarantena prima o poi ha segnato tutti, ma lasciarlo nei suoi spazi, nelle sue cose, nei suoi tempi, lo ha fatto diventare più oppositivo, frustrato e scostante. E quando è così, di certo non si ottiene nulla, né progressi e ne semplice serenità.
Concordo con @gufomatto79 quando dice che non lo stai soffocando... è importante capire bene, per sapere come meglio intervenire (o far intervenire)..
Ma ormai ho capito che il lavoro che dobbiamo fare noi
È immenso e approfondito. Se si ha la fortuna di trovare poi terapisti bravi, che aiutino i bimbi ma che diano anche supporto a noi genitori, sarebbe un sogno, altrimenti noi siamo gli unici a vedere o percepire davvero dove sono o stanno per nascere i problemi e quindi provare a intervenire nel meglio dei modi.... @mammarosanna posso chiederti come rinforzate il no?