faccio il punto delle cose

Questo è un po' un riepilogo della mia parte di vita problematica, visto che ho scritto tanto.
Dai quattordici anni ho avuto un problema che mi ha trasformato l'aspetto fisico e che mi faceva sentire in forte disagio.
Ho avuto anche dei problemi famigliari e ho perso le mie amicizie.
Ho anche messo da parte le mie passioni per seguire il volere i miei genitori e perchè avevo timore per il mio futuro.
Ho vissuto un lungo periodo di forte sconforto che va dai quattordici anni ai venticinque circa.
Ho vissuto in due fasi quello sconforto. Una fase depressiva e egocentrica dai quattordici anni, ero scontrosa quasi con tutti perchè non mi curavo e mia madre non me lo lasciava fare, ero poco matura.
Una fase depressiva e spersonalizzata dopo i vent'anni, non avevo più motivazione e non riuscivo a capire chi ero e come volevo essere.
Ho vissuto un periodo turbolento, discutevo spesso con la mia famiglia e me la prendevo con me stessa per non essere come volevo e per non aver potuto fare le scelte che volevo.
Ho avuto in entrambe le fasi problematiche psicologiche, non mi sentivo io e non riuscivo più a riconoscermi, ho avuto ripercussioni sull'alimentazione e ho avuto sintomatologia ossessivo-compulsiva.
Ho avuto problematiche relative anche a qualche trauma avuto da piccola e questo mi ha portato ad un evento dissociativo più o meno grave di breve durata dovuto al fatto che ho cercato di superare alcuni miei eventi traumatici da sola e senza avere le competenze per farlo.
Ho deciso di riprendermi la mia vita dopo quel periodo depressivo e ho lavorato duramente su me stessa per tutti gli anni successivi ai venticinque non senza andare in contro a difficoltà e dovendo affrontare poco per volta diverse cose.
Ho vissuto da allora però un periodo tranquillo e che con il tempo è diventato sempre più sereno e spensierato fino ad arrivare al giorno d'oggi dove vivo bene e mi sento bene e mi avvio a ciò che desidero per me stessa. Con il supporto di chi mi conosce e dei miei genitori che pur non potendomi sempre capire credono nella loro figlia.
Ho avuto problemi con i pensieri intrusivi e scrivere del periodo brutto della mia vita, immedesimandomi al passato in ciò che non ho accettato di me, mi ha aiutata a comprendermi e a sentirmi meno in colpa verso me stessa per aver deviato senza poter far niente dal percorso felice che era la mia vita un tempo. La mia infanzia e la mia pre adolescenza serena con una famiglia numerosa e che mi voleva bene e con tante persone grandi e piccole che facevano altrettanto.
Sono stata in terapia e non ho problemi psicotici o di altro tipo, per diagnosi ancora generica sono autistica.
Dai quattordici anni ho avuto un problema che mi ha trasformato l'aspetto fisico e che mi faceva sentire in forte disagio.
Ho avuto anche dei problemi famigliari e ho perso le mie amicizie.
Ho anche messo da parte le mie passioni per seguire il volere i miei genitori e perchè avevo timore per il mio futuro.
Ho vissuto un lungo periodo di forte sconforto che va dai quattordici anni ai venticinque circa.
Ho vissuto in due fasi quello sconforto. Una fase depressiva e egocentrica dai quattordici anni, ero scontrosa quasi con tutti perchè non mi curavo e mia madre non me lo lasciava fare, ero poco matura.
Una fase depressiva e spersonalizzata dopo i vent'anni, non avevo più motivazione e non riuscivo a capire chi ero e come volevo essere.
Ho vissuto un periodo turbolento, discutevo spesso con la mia famiglia e me la prendevo con me stessa per non essere come volevo e per non aver potuto fare le scelte che volevo.
Ho avuto in entrambe le fasi problematiche psicologiche, non mi sentivo io e non riuscivo più a riconoscermi, ho avuto ripercussioni sull'alimentazione e ho avuto sintomatologia ossessivo-compulsiva.
Ho avuto problematiche relative anche a qualche trauma avuto da piccola e questo mi ha portato ad un evento dissociativo più o meno grave di breve durata dovuto al fatto che ho cercato di superare alcuni miei eventi traumatici da sola e senza avere le competenze per farlo.
Ho deciso di riprendermi la mia vita dopo quel periodo depressivo e ho lavorato duramente su me stessa per tutti gli anni successivi ai venticinque non senza andare in contro a difficoltà e dovendo affrontare poco per volta diverse cose.
Ho vissuto da allora però un periodo tranquillo e che con il tempo è diventato sempre più sereno e spensierato fino ad arrivare al giorno d'oggi dove vivo bene e mi sento bene e mi avvio a ciò che desidero per me stessa. Con il supporto di chi mi conosce e dei miei genitori che pur non potendomi sempre capire credono nella loro figlia.
Ho avuto problemi con i pensieri intrusivi e scrivere del periodo brutto della mia vita, immedesimandomi al passato in ciò che non ho accettato di me, mi ha aiutata a comprendermi e a sentirmi meno in colpa verso me stessa per aver deviato senza poter far niente dal percorso felice che era la mia vita un tempo. La mia infanzia e la mia pre adolescenza serena con una famiglia numerosa e che mi voleva bene e con tante persone grandi e piccole che facevano altrettanto.
Sono stata in terapia e non ho problemi psicotici o di altro tipo, per diagnosi ancora generica sono autistica.
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Commenti
Anche quando parlo con le persone che ho di fronte che poi finiscono per sentirsi troppo prese da ciò che racconto e sviluppano ansia.
È il mio modo di analizzare le cose che mi porta ad esprimermi così, una sorta di discorso che sviluppa altri sottodiscorsi che prendono da tutte le conoscenze e le evidenze che ho a disposizione.
Finisco io stessa per autosuggestionarmi dalle mie stesse deduzioni e dal modo vivido che ho di esprimerle. E questo genera ansia e conclusioni catastrofiche seppure verosimili.
Divento così quando vivo momenti di forte stress.