Credo sia la stessa cosa che provano gli NT, non parlano ma gli altri li capiscono. Immagino che nei ND ci sia la stessa volontà che c'è negli NT di essere capiti al volo.
Esatto. L'accusa che viene fatta agli ND che sbagliano a pretendere di essere capiti al volo, dovrebbe essere fatta anche agli NT, solo che gli NT sono effettivamente capiti al volo nel 95% dei casi perchè il 95% delle persone sono sincronizzate con loro. Quindi fanno il nostro stesso "errore", però a loro non da problemi nella maggior parte dei casi, hanno problemi a farsi capire solo quando parlano con gli ND, ovvero il 5% delle volte (o addirittura ancora meno, perchè gli ND stanno spesso a casa e non si fanno neanche vedere in giro! :-).
La Sindrome di Asperger è solo uno spunto per conoscere meglio se stessi e gli altri.
Si, da parte degli altri sento sempre molta piu empatia di quella che ho io per loro, poi mi vengono i sospetti che stiano cercando di raggirarmi o ottenere qualcosa, a volte e' vero, altre volte mi sono solo perso un po' di sincera empatia...
Siamo un rimasuglio di una vecchia razza, o l'inizio di una nuova? Sinceramente non me ne frega niente. Ma di sicuro non diventero' mai NT
Ultimamente credo di essere riuscito ad ottenere un "equilibrio empatico" con l'unico amico vero che mi è rimasto.
Per me è uno sforzo enorme, ma ritengo che se lo meriti per tutto ciò che sta facendo per me in questo periodo, e naturalmente fino a 2 o 3 mesi fa la bilancia pendeva tutta dal suo lato.
Con altre persone do 0 e ricevo 0, ma non riuscirei a "simulare" empatia con altri, esploderei.
Anche perchè non è facile sopportarmi e capirmi...quindi evitano!
Do you feel cold and lost in desperation?
You build up hope,but failure's all you've known.
Remember all the sadness and frustration..
And let it go
Let it go
Beh, ho letto di asperger che ridevano in situazioni drammatiche, se per te è adeguato, fai pure.
Un comportamento opportuno ed un comportamento empatico sono due cose diverse. Ad esempio ho sempre considerato mia moglie una persona molto sensibile ed empatica, ma l'ho vista più volte scoppiare a ridere in situazioni più che drammatiche. Esiste pure il detto "ridere per non piangere", penso che sia una reazione del sistema nervoso al forte stress improvviso.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
A me non dà fastidio se mi chiedono che cosa ho, a patto che sia reale interesse e non mi si rompano le scatole perché devo ridere per forza. Ma se ci sono problemi di comunicazione spiegarsi é il minimo.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Trovo insopportabile l'interessamento degli altri al mio stato d'animo. Il fatto che mi venga chiesto come sto, a cosa sto pensando, se sono triste, cosa c'è che non va, mi irrita molto.
E' come se la gente dovesse essere costantemente al corrente di quello che mi passa per la testa, questa cosa mi sembra una specie di forma di invasione, di morboso controllo.
Come dire, posso perfettamente adeguarmi alle pretese di adeguamento formale ad una situazione sociale, ma non riesco a sopportare le pretese di adeguamento sostanziale.
Se io fossi incaricato di scrivere cos'è educato e cos'è maleducato, al primo posto della maleducazione metterei "chiedere agli altri a cosa pensano o cosa provano".
Hmmm, a meno che... non sia implicito che uno debba rispondere con una formalità. Però non la conosco.
Come quando ti chiedono "come va?" E' ovvio che non devi rispondere come realmente va, devi usare locuzioni standardizzate. Ci ho messo un po' per arrivarci.
Io ho scoperto da poco che una amica ha la sindrome di asperger. E vorrei capire come non essere fastidiosa, cosa è meglio evitare, nei gesti nelle domande...vorrei capire se è meglio cercare di conoscere e capire l'altra persona o se è meglio ignorare questa caratteristica. Come vorreste ci si comportasse? Mi aiutate?
A disposizione per risposte a domande in senso inverso...
Si parla tanto di mancanza di empatia da parte degli asperger verso gli altri. Ma gli altri hanno empatia verso di voi? Riescono a predire i vostri comportamenti, a capire cosa pensate o come vi sentite in quel momento?
Lo chiedo perché a quanto mi risulta gli altri (nt e nd) non riescono quasi mai a capire quello che io penso o come mi comporterò o quali emozioni provo in reazione ad un determinato evento, cioè, avranno anche empatia fra di loro (gli nt), ma verso di me non ce l'hanno per niente.
Cosa ne pensate?
Da nt posso dire che ci si sente spesso incompresi dagli altri nt. Perché l'empatia non è da tutti e il disinteresse pervade. Le persone sono in generale disinteressate ai bisogni degli altri almeno che non ti vogliano veramente bene. Quindi non ci sono molte differenze...
Nessuno mi chiede come sto. L'altro giorno ero triste e l'unica che lha capito è stata la mia gattina, che mi è venuta vicina e mi leccava. Trovo che molte persone siano superficiali. Mi dicono " Ti voglio bene" mandano cuori, fiori e poesie ma poi neanche capiscono che se sto male ho bisogno di dirlo a qualcuno. Addirittura devo pure evitare di usare immagini troppo tristi sennò turbo le persone. Non sono mai libera di esprimermi e questo mi fa stare ancora peggio.
Si parla tanto di mancanza di empatia da parte degli asperger verso gli altri. Ma gli altri hanno empatia verso di voi? Riescono a predire i vostri comportamenti, a capire cosa pensate o come vi sentite in quel momento?
Lo chiedo perché a quanto mi risulta gli altri (nt e nd) non riescono quasi mai a capire quello che io penso o come mi comporterò o quali emozioni provo in reazione ad un determinato evento, cioè, avranno anche empatia fra di loro (gli nt), ma verso di me non ce l'hanno per niente.
Cosa ne pensate?
Io non vengo capita nemmeno se parlo esplicitamente in modo chiaro e preciso di un mio disagio o fastidio (per evitare di trovare scuse inventate che almeno però non mi farebbero passare per disagiata). Figuriamoci se riescono a leggermi il pensiero.
Se non uso il masking non mi capiscono, adesso è più che appurato. La cosa terribile è non essermene mai accorta perché stavo inconsciamente facendo uno sforzo mostruoso per anni e anni per copiare espressioni e modi di fare e quindi immagino che possano empatizzare con la mia maschera, sì. Quindi non con me. Poi sì, se non c'è volontà di empatizzare, ND o NT, è tutto inutile a prescindere.
Genius to fall asleep to your tape last night / Sounds go through muscles / These abstract worthless movements ------ –Ma è facilissimo, signor Meis! Oreste rimarrebbe terribilmente sconcertato da quel buco nel cielo.
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E' come se la gente dovesse essere costantemente al corrente di quello che mi passa per la testa, questa cosa mi sembra una specie di forma di invasione, di morboso controllo.
Come dire, posso perfettamente adeguarmi alle pretese di adeguamento formale ad una situazione sociale, ma non riesco a sopportare le pretese di adeguamento sostanziale.
Se io fossi incaricato di scrivere cos'è educato e cos'è maleducato, al primo posto della maleducazione metterei "chiedere agli altri a cosa pensano o cosa provano".
Hmmm, a meno che... non sia implicito che uno debba rispondere con una formalità. Però non la conosco.
Come quando ti chiedono "come va?"
E' ovvio che non devi rispondere come realmente va, devi usare locuzioni standardizzate.
Ci ho messo un po' per arrivarci.
A disposizione per risposte a domande in senso inverso...
Poi sì, se non c'è volontà di empatizzare, ND o NT, è tutto inutile a prescindere.
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–Ma è facilissimo, signor Meis! Oreste rimarrebbe terribilmente sconcertato da quel buco nel cielo.