Hannibal: Will Graham, Asperger e dissociazione.

Guardando i vari episodi di “Hannibal”, ho notato che Will, con l’evolversi della serie, sta sempre peggio. Il suo lavoro di profiler gli dà alla testa, provocandogli allucinazioni e sovraccarico mentale, ma nonostante il disagio, continua a svolgerlo.
Nella puntata di ieri, Jack gli ha detto la tipica frase “Se hai un problema, dimmelo”, ma Will ha fatto finta di niente. Cosa sarà passato nella mente dell’investigatore più aspie del momento?
- Will crede (o capisce) che la comprensione (vera o finta) di Jack sia una trappola e quindi non ci casca.
- Will tiene molto al suo lavoro, al punto di farsi sfruttare da Jack per paura di perderlo.
o ancora:
- Will crede di potersi controllare, ma ogni volta che si reca sulla scena di un crimine, perde puntualmente il controllo delle sue energie mentali. In pratica, mentre lavora, sforza la sua mente più del dovuto senza accorgersene, con le conseguenze che abbiamo visto nelle varie puntate, dagli incubi al sonnambulismo, fino alla vera e propria dissociazione che lo ha spinto a baciare Alana e a raggiungere lo studio di Hannibal senza accorgersene, con poca coscienza di sé, come se fosse un gesto automatico. Almeno questo è ciò che ho capito.
Siccome c’è già un thread su “Hannibal”, qui vorrei concentrarmi su una serie di analogie che ho riscontrato tra me e il personaggio di Will Graham, in particolare quella sulla dissociazione, argomento che non sono mai riuscito ad affrontare.
Come ho già scritto, Will si fa prendere troppo da quello che fa, e perde il controllo di sé.
A me capita la stessa cosa (forse non in modo così esagerato) quando passo molto tempo davanti al pc, non importa se sto chattando, sto facendo qualcosa di interessante o mi sto annoiando, magari saltellando da una pagina all’altra ossessivamente, e spengo il computer con in testa una sensazione spiacevole che di solito mi passa dopo un’ora o poco più.
Sensazione che peggiora se ho letto troppo, per cui ultimamente passo meno tempo in questo forum.
Lontano dal pc e da internet mi sento un’altra persona, è come se avessi due personalità differenti ma non troppo. Quando il pc è acceso, non riesco a staccarmi mentalmente, anche quando sono distante, anche le poche volte in cui lo lascio acceso e faccio qualcos’altro, e infatti quando finisco ho l’abitudine di spegnerlo.
Non so se questa ossessione dipende dalle tante volte in cui mi si è rotto il pc in questi anni.
Detto questo, vorrei sapere se in futuro, un lavoro possa darmi problemi di questo tipo.
Molti Asperger hanno interessi speciali, uniti a ossessioni.
Mi chiedo dunque se chi riesce a trasformare questi interessi in lavoro, riesca anche a svolgerlo bene e senza troppo coinvolgimento emotivo, oppure si fa crollare anche l’ultimo castello di speranza legato all’interesse speciale.
Mi chiedo se sia meglio per me (e per noi) avere un lavoro che c’entri con qualche interesse speciale, ma non troppo. Mi pongo queste domande da oltre un anno, ma mi sono tornate in mente solo guardando questa serie, per cui ho pensato bene di scriverlo qui.
Sicuramente le ossessioni “malsane” non possono essere trasformate in lavoro.
Io da piccolo avevo ossessioni, e forse ne ho alcune tuttora, ma non ricordo di aver mai avuto interessi speciali duraturi.
Per quanto riguarda la gestione dell’energia, mi torna in mente quest’altro thread, e mi chiedo come non farsi ingannare dalla sensazione di avere più energia di quanto se ne abbia realmente.
Tornando ad “Hannibal”, questa sera va in onda su Italia1 il “massacro finale”, gli ultimi quattro episodi, tutti di fila, una disposizione difficile da “digerire” (è proprio il caso di dirlo!), per cui di sicuro stasera vedrò solo i primi due, mentre quelli rimanenti li registrerò e li vedrò in un secondo momento.
Nella puntata di ieri, Jack gli ha detto la tipica frase “Se hai un problema, dimmelo”, ma Will ha fatto finta di niente. Cosa sarà passato nella mente dell’investigatore più aspie del momento?
- Will crede (o capisce) che la comprensione (vera o finta) di Jack sia una trappola e quindi non ci casca.
- Will tiene molto al suo lavoro, al punto di farsi sfruttare da Jack per paura di perderlo.
o ancora:
- Will crede di potersi controllare, ma ogni volta che si reca sulla scena di un crimine, perde puntualmente il controllo delle sue energie mentali. In pratica, mentre lavora, sforza la sua mente più del dovuto senza accorgersene, con le conseguenze che abbiamo visto nelle varie puntate, dagli incubi al sonnambulismo, fino alla vera e propria dissociazione che lo ha spinto a baciare Alana e a raggiungere lo studio di Hannibal senza accorgersene, con poca coscienza di sé, come se fosse un gesto automatico. Almeno questo è ciò che ho capito.
Siccome c’è già un thread su “Hannibal”, qui vorrei concentrarmi su una serie di analogie che ho riscontrato tra me e il personaggio di Will Graham, in particolare quella sulla dissociazione, argomento che non sono mai riuscito ad affrontare.
Come ho già scritto, Will si fa prendere troppo da quello che fa, e perde il controllo di sé.
A me capita la stessa cosa (forse non in modo così esagerato) quando passo molto tempo davanti al pc, non importa se sto chattando, sto facendo qualcosa di interessante o mi sto annoiando, magari saltellando da una pagina all’altra ossessivamente, e spengo il computer con in testa una sensazione spiacevole che di solito mi passa dopo un’ora o poco più.
Sensazione che peggiora se ho letto troppo, per cui ultimamente passo meno tempo in questo forum.
Lontano dal pc e da internet mi sento un’altra persona, è come se avessi due personalità differenti ma non troppo. Quando il pc è acceso, non riesco a staccarmi mentalmente, anche quando sono distante, anche le poche volte in cui lo lascio acceso e faccio qualcos’altro, e infatti quando finisco ho l’abitudine di spegnerlo.
Non so se questa ossessione dipende dalle tante volte in cui mi si è rotto il pc in questi anni.
Detto questo, vorrei sapere se in futuro, un lavoro possa darmi problemi di questo tipo.
Molti Asperger hanno interessi speciali, uniti a ossessioni.
Mi chiedo dunque se chi riesce a trasformare questi interessi in lavoro, riesca anche a svolgerlo bene e senza troppo coinvolgimento emotivo, oppure si fa crollare anche l’ultimo castello di speranza legato all’interesse speciale.
Mi chiedo se sia meglio per me (e per noi) avere un lavoro che c’entri con qualche interesse speciale, ma non troppo. Mi pongo queste domande da oltre un anno, ma mi sono tornate in mente solo guardando questa serie, per cui ho pensato bene di scriverlo qui.
Sicuramente le ossessioni “malsane” non possono essere trasformate in lavoro.
Io da piccolo avevo ossessioni, e forse ne ho alcune tuttora, ma non ricordo di aver mai avuto interessi speciali duraturi.
Per quanto riguarda la gestione dell’energia, mi torna in mente quest’altro thread, e mi chiedo come non farsi ingannare dalla sensazione di avere più energia di quanto se ne abbia realmente.
Tornando ad “Hannibal”, questa sera va in onda su Italia1 il “massacro finale”, gli ultimi quattro episodi, tutti di fila, una disposizione difficile da “digerire” (è proprio il caso di dirlo!), per cui di sicuro stasera vedrò solo i primi due, mentre quelli rimanenti li registrerò e li vedrò in un secondo momento.
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Commenti
Non augurerei questo neanche al mio peggior nemico!