Voti, Voti, Voti
Salve, mi sono appena iscritto e volevo chiedere un consiglio. Frequento la classe 2^ di Liceo Scientifico SCA e amo molte delle materie che mi insegnano, in particolare fisica e chimica. Faccio però fatica dal punto di vista dei compiti in classe, durante i quali non ho tempo oppure mi stresso moltissimo, tanto che rendo la metà di quello che potrei.
La mia media voti è sul 7 e mezzo, per me lo studio è tutto (viste le scarse capacità sociali) e per carità, la mia parte razionale e più che soddisfatta e continua a impegnarsi a tale livello. Ma, dato che associo comunque i voti alti (da 8.5 in su) al riuscire nella vita, cosa che non ho ancora capito se giusta o Sbagliata, ogni volta che mi viene consegnato un compito in classe in cui non ho preso il voto che volevo divento una belva. Nel vero senso del termine.
Sbatto, urlo, piango, mi tirò i pugni in testa e mi viene voglia di uccidermi, e tutto in classe! Questo comportamento rischia di farmi andare nelle grane. Voi cosa ne pensate? È giusta questa concezione del sistema di valutazione?
La mia media voti è sul 7 e mezzo, per me lo studio è tutto (viste le scarse capacità sociali) e per carità, la mia parte razionale e più che soddisfatta e continua a impegnarsi a tale livello. Ma, dato che associo comunque i voti alti (da 8.5 in su) al riuscire nella vita, cosa che non ho ancora capito se giusta o Sbagliata, ogni volta che mi viene consegnato un compito in classe in cui non ho preso il voto che volevo divento una belva. Nel vero senso del termine.
Sbatto, urlo, piango, mi tirò i pugni in testa e mi viene voglia di uccidermi, e tutto in classe! Questo comportamento rischia di farmi andare nelle grane. Voi cosa ne pensate? È giusta questa concezione del sistema di valutazione?
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Commenti
In più il voto alto non conta riuscire nella vita.
E poi mettersi ad andare di matto per il voto non è politicamente corretto e potresti essere ripreso dal professore. Se ne hai uno di quelli che non si fanno mettere i piedi in testa tipo quelloi che Avevo io.
Adesso è importantissimo sapersi vendere, se hai tre lauree 110 e lode ma al colloquio di lavoro sembri smarrito, ciao, il posto te lo scordi.
A meno che non punti ai concorsi pubblici, ma anche lì la socialità è importante.
Non sto parlando di raccomandazioni, ma nel pubblico se non piaci, visto che non possono licenziarti, applicano il mobbing e se va bene chiedi trasferimento, ma se va male, ti viene l'esaurimento nervoso.
Per fare una buona verifica è utile imparare a fare le cose da soli: i compiti, lo studio, confrontarsi con se stessi e gli altri.
Un corridore non partecipa solo alle gare, ma passa molto del suo tempo a correre in previsione della gara.
La vita è una. Riuscire nella vita non può limitarsi alla scuola, che prima o poi finisce.
L'unica volta che sono stata bocciata è stato a scuola guida, ho dato di matto.
Mi sono sempre cimentata nelle cose per me più difficili. Vedevo un mio limite...dovevo superarlo. Dovevo dimostrare a me stessa e agli altri che ero in grado di farcela. Il problema è che non l'avrei dimostrato mai abbastanza.
Il successo, il superamento del limite, era un "voto", lo spartiacque tra promosso e bocciato, approvato e rifiutato.
Mi sono laureata col massimo dei voti e persone meno sapienti di me, che hanno strappato con i denti una licenza media, se la cavano meglio di me nella vita. Loro sanno vivere.