Congedo straordinario 2 anni e 104. Chiedo consiglio

Salve a tutti,
recentemente ho fatto domanda per la 104 e ci è stata riconosciuta. Con la 104 si ha diritto fino a 2 anni di congedo dal lavoro. Per questo anno sono riuscita ad andare a lavoro sempre ed è andato tutto bene anche con l'inizio della scuola materna senza sostegno. Lavoro fuori solo la mattina e continuo a lavorare a casa quando mia figlia è a terapia. Riesco a gestire bene il lavoro e ho avuto molte soddisfazioni. Certe volte però penso che stando a casa per un po' di tempo potrei riuscire a pianificare tutto meglio e a seguire le mie bambine forse più serenamente. Chissà forse è solo una mia impressione ma a volte la sera mi sembra di non aver fatto abbastanza, di non aver lavorato al meglio perché ero stanca. Questo anno è andato molto meglio di quello della diagnosi. Mia figlia grande mi ha visto più forte anche se è sempre preoccupatissima per me. Insomma mi chiedo se non sia il caso di occuparmi totalmente della mia famiglia per un periodo così da essere forse più serena. Sono molto incerta perché ho lottato tantissimo per il mio lavoro che adoro ma adesso mi capita di chiedermi come possa continuare ad occuparmi di altro quando dovrei essere conce ntrata solo sulle mie bimbe. È quasi un senso di colpa. Avete passato un momento simile e che cosa mi consigliate?
recentemente ho fatto domanda per la 104 e ci è stata riconosciuta. Con la 104 si ha diritto fino a 2 anni di congedo dal lavoro. Per questo anno sono riuscita ad andare a lavoro sempre ed è andato tutto bene anche con l'inizio della scuola materna senza sostegno. Lavoro fuori solo la mattina e continuo a lavorare a casa quando mia figlia è a terapia. Riesco a gestire bene il lavoro e ho avuto molte soddisfazioni. Certe volte però penso che stando a casa per un po' di tempo potrei riuscire a pianificare tutto meglio e a seguire le mie bambine forse più serenamente. Chissà forse è solo una mia impressione ma a volte la sera mi sembra di non aver fatto abbastanza, di non aver lavorato al meglio perché ero stanca. Questo anno è andato molto meglio di quello della diagnosi. Mia figlia grande mi ha visto più forte anche se è sempre preoccupatissima per me. Insomma mi chiedo se non sia il caso di occuparmi totalmente della mia famiglia per un periodo così da essere forse più serena. Sono molto incerta perché ho lottato tantissimo per il mio lavoro che adoro ma adesso mi capita di chiedermi come possa continuare ad occuparmi di altro quando dovrei essere conce ntrata solo sulle mie bimbe. È quasi un senso di colpa. Avete passato un momento simile e che cosa mi consigliate?
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Commenti
Il mio "no" rispetto a questa ipotesi è subentrato dopo molte riflessioni, improntate perlopiù sulla responsabilizzazione di mio figlio(credo sia giusto che comprenda che, laddove ne abbia le capacità, sia giusto se la cavi da solo, anche scontrandosi con gli insuccessi, al fine di guadagnare maggiori competenze)
Deve imparare a vivere nel mondo reale con le proprie difficoltà, capisco che è difficilissimo capire il confine di quando "ci fanno" o "ci sono", per chi si ritrova in una situazione simile alla mia.
Ma parlo senza generalizzare ed esclusivamente riguardo al mio caso,
da madre di un preadolescente che probabilmente vive in una "terra di mezzo" dove il cutt-off per lo spettro, è poco evidenziabile.(per alcuni),
Io credo che di fronte a simili timori, al di la di molte parole, sia necessario affidarsi all'istinto, e credo che un sacrosanto bisogno di non annullare la propria vita, sia assolutamente propedeutico, se se ne ravvisa la necessità, per salvaguardare la serenità , cosa indispensabile ,a mio avviso, per affrontare qualsiasi problema.
Anche noi abbiamo avuto il comma 1, rivedibile nel 2021, anzi a dire il vero non l'abbiamo ancora avuto perche' la comunicazione dell'INPS non e' ancora arrivata. (Classificazione NPI ASL: F83, classificazione commissione medica ASL: F79)
L'unico vantaggio del comma 1 e' la detrazione per il figlio a carico, leggermente superiore al normale. Inoltre ci hanno riconosciuto l'integrazione scolastica ai sensi degli art.12 e 13.
Premesso che il bambino e' migliorato tantissimo rispetto a quando aveva fatto la visita con la NPI della ASL e che forse anche quello che ci hanno concesso e' fin troppo, considerati i tempi di attesa per fare psicomotricita' e logopedia nei centri pubblici (poi bisognera' vedere che orari propongono...), COME MINIMO dovrebbero concedere alle famiglie il rimborso di almeno una quota delle spese fatte nelle strutture private, anche se non convenzionate con la Regione/ASL.