Quando i figli mettono alla prova la nostra pazienza. Post sfogo collettivo.

E niente, oggi: 1 ora al centro commerciale= 1 ora di capricci ininterrotti.
Pianti e lamenti da quando siam salliti in macchina a quando siam tornati.
I motivi cambiavano, la cantilena era la stessa.
Mi sono fatta compatire da almeno tre commesse, il resto del mondo avrà pensato che sono una madre degenere, ma chissene.
Ha pulito con il corpo il pavimento del negozio di videogiochi (e neanche mi è stato fatto lo sconto per il servizio).
Tanto per completare l'opera, un altro aveva male in 2.000 punti diversi e un altro si sentiva morire (arrivati a casa, abbiamo gridato al miracolo: tutti sani).
Per riprendermi ho dormito tre ore.
Raccontatemi le vostre situazioni analoghe e come avete fatto a rimanere vivi.
Pianti e lamenti da quando siam salliti in macchina a quando siam tornati.
I motivi cambiavano, la cantilena era la stessa.
Mi sono fatta compatire da almeno tre commesse, il resto del mondo avrà pensato che sono una madre degenere, ma chissene.
Ha pulito con il corpo il pavimento del negozio di videogiochi (e neanche mi è stato fatto lo sconto per il servizio).
Tanto per completare l'opera, un altro aveva male in 2.000 punti diversi e un altro si sentiva morire (arrivati a casa, abbiamo gridato al miracolo: tutti sani).
Per riprendermi ho dormito tre ore.
Raccontatemi le vostre situazioni analoghe e come avete fatto a rimanere vivi.
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Commenti
Ps. Eravamo all’ikea per comprargli una scrivania. Aveva rotto per un’ora per andare lì! :-w
Oramai nei centri commerciali è in vigore la "tecnica" del "regalino" ... se fanno i bravi possono scegliere qualcosa da comprare, altrimenti niente, in linea generale funziona, il trucco è non prendergli nulla se hanno fatto i capricci. Però noi andiamo nei momenti giusti, tipo venerdì sera, quando abbiamo scoperto che c'è poca gente e lo spesone lo facciamo "dopo cena" in modo da avere tutti la pancia piena.
Capita a proposito.
Stamattina, davanti al cancello dell'asilo. Pianti, urla e strepiti, con tanto di sit-in di protesta sul marciapiede. Provo a prenderlo con le buone e a tentare di convincerlo ad entrare, mentre le altre mamme mi sfilano davanti, fissandomi. Fastidio..
Dopo 10 minuti riesco a farmi dire perché non vuole entrare a scuola: non gli è concesso leggere i libri.
Al che cerco di invogliarlo, ricordandogli che, a turno, tutti i bimbi portano un libro da casa e la maestra, nel pomeriggio, lo legge per tutti..
Allora mi fa notare che lui non ha bisogno di qualcuno che legga per lui. Vuole leggere da solo.
E la scenata continua.. al cospetto delle bidelle, che mi danno anche consigli su come prenderlo. Molto fastidio..
Nervosissima ( ero anche in ritardissimo ) replico che se le cose stanno così, allora avremmo abolito anche la favola della buona notte, visto che sono io a leggerla per lui. Ci ha pensato su un paio di minuti e alla fine è entrato.
Odio ricorrere a subdoli ricatti, ma a volte..
Ora sto di fatto pagando i grandi per proseguire ad oltranza, ma i ricchi premi pesano meno della poca voglia, e li capisco: tutti ormai (lei compresa) conosciamo a memoria le storie (no, vuole quelle, quindi niente nuove).
l'ho fatta...
oggi sarebbe mettere su un disco rotto
grazie @Domitilla per questo thread:)
Io no.
Hanno lo scalzismo nel dna.
E dire che io odio camminare scalza, non ci riesco proprio.
Non so come facciano, a piedi scalzi sulle piastrelle gelide.
E poi si prendo il raffreddore.
Un giorno li ho minacciati di saldargli le scarpe ai piedi.
Niente, scalzi sempre.
Mio figlio ha anche ipersensibilità tattile, infatti si tira su sia maniche delle magliette che pantaloni lunghi anche in inverno. Credo che sia legato a quello nel nostro caso
Io " posso anche farlo, ma non ha 4 anni, è un bambino, e non è tanto obbediente" (inutile sottolineare che se si trova lì ha qualche problema)
"Ma qui lavorano"
"Ma io posso solo di dirglielo se non mi ascolta che posso fare?"
Poi ho guardato bene il portinaio... va beh, anche lui aveva i suoi problemi.
Gli altri genitori erano schifati dal comportamento del signore in questione.
Diciamo che mi sono sentita sostenuta.
Ho avuto la felice idea di passare a salutare con mio figlio, le maestre dell' asilo. Lui come al solito ha reagito dicendo "non voglio" ma so per esperienza che dice sempre no anche quando le cose le vorrebbe fare.
Arrivati li, prima ha fatto storie, ma si è convinto, poi quando le maestre hanno provato ad abbracciarmi , lui mi si è attaccato al collo tirandomi un dolorosissimo morso.
Poi è scappato e ha trascorso il resto del tempo fuori sui gradini.
Le maestre erano imbarazzate ed io più di loro.
Avrei voluto dire loro che mio figlio aveva fatto progressi, che era felice di andare alla scuola elementare, avrei voluto che lui raccontasse loro qualcosa...
Ma quell' episodio così violento mi ha riportato alla realtà: mio figlio è com'è, e anche se ogni tanto tendo a dimenticarmene, episodi come questo me lo ricordano.
Forse sarebbe stato meglio lasciar perdere.
Ogni volta che gli dicevo di tornare a salutare le maestre lui mi diceva no.
Avrei dovuto dargli retta.
Appena entati in macchina gli ho dato il pasticcino che avevo comprato come premio, ma poi mi sono lasciata andare ad un pianto silenzioso.
Ma non prenderla così male... forse non era la giornata, il momento o il modo giusto. Io non lo forzerei se non è necessario e urgente, visto che ha reazioni forti che sicuramente poi lo fanno sentire pure in colpa e più triste di te. Almeno così mi sto immaginando... magari sbaglio. Io direi che se ci tieni tanto a dire quelle cose alle sue vecchie maestre puoi andarci da sola. Scusa se mi permetto ma mi sono immedesimata in tuo figlio. Ci vuole tempo per imparare a interagire in situazioni del genere, è piccolo e forse era davvero troppo per lui. Quante volte sono stata costretta oppure ho fatto finta di essermi fatta convincere, mi sono sforzata di accontentare le richieste altrui... ma poi ci stavo troppo male...
Non sentirti in colpa però, magari hai fatto comunque bene a provarci, sarebbe potuta andare come speravi un altra volta... chissà! Ci starebbe bene un finale con abbraccio... a tutti e due!
Però non gli avrei dato certo il pasticcino, ma d'altronde io do di matto letteralmente se qualcuno - chiunque - mi alza le mani, non lo tollero neanche dai miei figli, non lo tollererei neanche sapendo che non lo fa apposta; la nostra famiglia è un po' tutta ND!