Empatia e compassione

Premetto che rispetto tutti. Per tutti intendo quasi tutte le forme di vita superiore, quindi includo Palomena prasina ed escludo il dominio dei procarioti.
Errare è umano (luogo comune) e mi sembra lecito fare critiche costruttive e vi esorto a fare lo stesso con me.
Ho notato che alcuni confondono il significato della parola "empatia".
Empatia significa capire istantaneamente i pensieri e gli stati d'animo di una persona. Link: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/E/empatia.shtml
Su questo forum viene spesso scambiata per il termine "compassione", che significa partecipare alle sofferenze altrui. Link: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/compassione.shtml
Generalmente le persone con la sindrome di Asperger sono meno empatici della media, ma non è detto che non siano capaci di compassione. I problemi legati alla condivisione dei sentimenti riguardano perlopiù la mancanza di Teoria della mente, che significa problemi con la mentalizzazione, ossia, la rappresentazione degli stati mentali propri e altrui e la metacognizione, ossia la capacità di riflettere sui propri stati d'animo. Link: http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_della_mente
Spero di non aver irritato nessuno, ma avervi arricchito di informazioni, come voi state facendo con me.
Commenti
Che ne dici?
E' bene aggiungere che I NEUROTIPICI AFFERMANO QUESTO.
Io sono ASSOLUTAMENTE CONVINTO CHE QUESTA OPINIONE NON SIA AFFATTO VERA.
Esattamente: LA TEORIA DELLA MENTE è UNA T E O R I A. Cioè: NON è UNA VERITà. E' UN'IPOTESI.
Affermare che il concetto di Teoria della mente entri nella descrizione dell'Autismo significa affermare che ciò che pensano i Neurotipici di noi sia vero.
E' come dire che un Eterosessuale sappia cosa provi un Omosessuale. E potrei, su questa linea, fare molti esempi... ma mi astengo. Le teorie dei Neurotipici su di noi, non mi interessano e non gli do alcun valore.
Soprattutto: A ME DISPIACE SE ESISTE ANCORA QUALCUNO CHE INVECE DI ASCOLTARE COSA PENSI UN AUTISTICO PROFONDO DI Sé, ASCOLTA NEUROTIPICI PONTIFICARE SU COSA L'AUTISTICO PROVI E SENTA.
§
In modo chiarissimo: GLI NT DEVONO ASCOLTARE I ND, E I ND DEVONO ASCOLTARE GLI NT.
Dobbiamo conoscerci, amarci, comprenderci. Dobbiamo imparare a comunicare.
Dobbiamo IMPEGNARCI seriamente a intavolare una discussione profonda in cui non solo ognuno parli di sé, ma in cui ognuno si muova verso l'altro, con amore, ammirazione, stupore e meraviglia.
Ma i discursi sulla ToM, sulla Mancanza di Empatia non sono altro che IPOTESI degli Nt su di noi. Idee che si sono fatti... spiegazioni che hanno estrapolato dalle stelle per spiegarci. Ora: OGGI SAPPIAMO CHE UNA FRANGIA DI AUTISTICI (chiamiamoli "ad alto funzionamento") PARLA DI Sé.
Dunque, si ascolti.
Ma soprattutto: si spieghi agli autistici a NON VEDERSI CON GLI OCCHI DEI NEUROTIPICI.
Come i Gay che, per secoli, usarono le categorie di pensiero e la cultura Camp mutuata dal mondo Neurotipico.
No.
E questo è quanto.
Non credo di aver capito cosa intendi bianca. Le reazioni legate alla teoria della mente sono immediate: per capire cosa pensa una persona dalla faccia io prima analizzo l'espressione secondo le regole che ho appreso, poi penso alle possibili cause che possono aver prodotto quell'espressione e alla fine penso a come reagire. Per gli altri è immediato.
Pavely
Beh, l'approccio clinico deve essere condivisibile, quindi deve essere comprensibile dalla maggior parte degli addetti ai lavori, che non sono autistici. Come ho precisato sopra io rispetto tutti e quindi ascolto tutti, in un altro post ho scritto che non credo nei concetti formulati a priori. Significa che mi riservo il diritto e il dovere di ascoltare il pensiero comune, il pensiero scientifico più accreditato e alcuni di quelli meno condivisi, poi confronto tutto con quello che penso io e quello che riesco a razionalizzare e ne esco con una mia opinione.
Non ho mai scritto NT e ND, perché mi sa molto di preconcetto: non voglio pensare "i tipici fanno questo, i diversi quello". Come più volte chiarito l'autismo si presenta come spettro, quindi ha più senso parlare di "maggior parte". Appunto per questo nella discussione ho scritto di "media". Riguardo alla teoria della mente, la penso come Popper, non la considero una legge. Ma come direbbe lui è una teoria ben enunciata, per questo io ne faccio uso.
Se devo poi parlare di me, affermo che le mie capacità di empatia (con il significato che ho esposto sopra) sono inferiori alla norma, perché ho fatto dei test, che sono basati su studi attendibili. Puntualizzo che mi rendo conto siano studi di persone non autistiche e per questo per me hanno più valore. Rifletti: ha senso un test visivo fatto da daltonici per daltonici?
Persone daltoniche e persone autistiche hanno in comune differenze fisiologiche rispetto alla norma. Non ha senso, secondo me, paragonare autismo a omosessualità: questi non hanno differenze fisiologiche, la pensano in modo diverso su alcuni temi. Ho conosciuto e discusso con persone omosessuali e a quanto ho capito a loro piacciono persone dello stesso sesso, come a me piacciono quelle di sesso opposto. Per me non conta neanche come differenza, è come se io e un mio amico avessimo preferenze diverse sui gusti del gelato.
Apprezzo molto quello che scrivi, perché lo fai con entusiasmo e convinzione. Però ti pregherei di non scrivere in questo modo, mi da molto fastidio. Puoi scrivere con lettere maiuscole solo dopo un punto e inserire in grassetto le parti che ritieni importanti. Oppure puoi scrivere tutto in maiuscolo. In questo caso È si scrive digitando ALT + 212, À con ALT + 183, è in maiuscolo non si può fare con questo software.
Grazie.
Grazie. È questo che intendevo: arricchire l'altro. Però ti chiederei, a questo punto, di creare una sezione "glossario", per i termini più o meno importanti. Ad esempio una delle parole che ho letto in quasi tutti i post è proprio "empatia", l'ho cercata subito e devo dire che mi stupisco ora a sapere che uno dei dizionari più diffusi sia errato o incompleto.
Però hai scritto:
Con empatia affettiva si intende: la spinta a rispondere con un'emozione appropriata agli stati mentali altrui e la nostra capacità di entrare in empatia emozionale con lo stato emotivo di un'altra persona.
Non dovresti usare la parola stessa nella sua definizione. Perché questa diventa un loop logico.
Grazie ancora dell'informazione.