Ci penso spesso. Penso che sia una scadenza prima della quale dovremmo fare più bene che possiamo, e poi si vedrà cosa succede... male che vada abbiamo aiutato i posteri.
@masa Sì, anche volontariamente ci penso spesso, comunque penso che il significato che comunemente si da alla parola "morte" è errato, perché in realtà si tratta di una trasformazione, come quando l'acqua evapora ma rimane acqua, trasformandosi da liquido a vapore ed eventualmente dopo può ritrasformarsi di nuovo da vapore in liquido.
Così come l'acqua è sempre acqua, a prescindere che sia liquida, vapore o ghiaccio, in maniera analoga c'è qualcosa che ci fa rimanere noi stessi, probabilmente l'anima o la coscienza.
E così come l'acqua è sempre stata acqua, in maniera analoga probabilmente prima di nascere anche noi esistevamo già, ma in altra forma.
Sono cose a cui si pensa nei periodi bui, ma quando si riemerge e ci si guarda col dovuto distacco, si capisce che certi pensieri così neri non dovrebbero intrufolarsi spesso nella vita di una persona... Se la cosa diventa assillante - lo dico a costo di essere indelicata, banale, ecc. - sarebbe meglio parlarne con un dottore.
Qualcuno poi potrebbe consigliarti di distrarti sprofondando nelle pagine di un buon libro, chessò, di Murakami? ;-) Tra l'altro, le maratone di riletture dei libri di cui si è appassionati, sono un ottimo e a mio avviso costruttivo passatempo per i fine settimana...!
Ti auguro che arrivi presto qualche cambiamento positivo
---- Per vari motivi, preferisco usare poco/per nulla la funzione messaggi privati. ----
Dal momento che ogni giorno che passa è un giorno in meno che ci resta da vivere, direi che non se ne possa fare a meno. E non solo alla morte ma anche cosa accadrà quando (non avendo nè coniuge nè figli) mi ritroverò senza nessuno che si occupi di me, e non immagino affatto di fare una buona fine. Se per "volontariamente" si intende togliersi la vita, forse non ne avrei mai il coraggio (ma chi lo sa?), anche considerando che è un passo eterno e definitivo dal quale non è possibile tornare più indietro. Certo, di fronte a certi problemi può venir da pensare che in questo modo almeno non ci si dovrà più preoccupare
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Penso che sia una scadenza prima della quale dovremmo fare più bene che possiamo, e poi si vedrà cosa succede... male che vada abbiamo aiutato i posteri.
Sì, anche volontariamente ci penso spesso, comunque penso che il significato che comunemente si da alla parola "morte" è errato, perché in realtà si tratta di una trasformazione, come quando l'acqua evapora ma rimane acqua, trasformandosi da liquido a vapore ed eventualmente dopo può ritrasformarsi di nuovo da vapore in liquido.
Così come l'acqua è sempre acqua, a prescindere che sia liquida, vapore o ghiaccio, in maniera analoga c'è qualcosa che ci fa rimanere noi stessi, probabilmente l'anima o la coscienza.
E così come l'acqua è sempre stata acqua, in maniera analoga probabilmente prima di nascere anche noi esistevamo già, ma in altra forma.
ci si guarda col dovuto distacco, si capisce che certi pensieri così
neri non dovrebbero intrufolarsi spesso nella vita di una persona... Se la cosa diventa assillante - lo dico a costo di essere indelicata, banale, ecc. - sarebbe meglio parlarne con un dottore.