Mi presento e chiarimenti
Buongiorno sono la mamma di un bambino che ha 5 anni (6 quest’anno).
Stiamo valutando se mettere o meno in vista della scuola il sostegno.
È stato diagnosticato uno spettro autistico livello 2 anche se questa diagnosi mi lascia molto perplessa.
È un bambino solare e allegro per niente chiuso nel suo mondo ma anzi molto aperto agli altri, all’ambiente che lo circonda e ad ogni novità che accetta sempre di buon grado.
Nessun attaccamento alla routine.
Il suo grosso problema è il linguaggio. Ha cominciato tardi verso i 3 anni e mezzo/4.
Nella prima fase del suo apprendimento linguistico presentava frequente ecolalia immediata poi sparita ora si ripresenta a volte ecolalia differita per lo più cartoni animati o pubblicità.
Presentava e a volte c’è ancora inversione pronominale ma di solito si corregge da solo.
Ciò che lo fa rientrare nello spettro è per lo più questa ecolalia ed il fatto che ha una certa difficoltà a gestire le frustrazioni ed i no. In questi casi spesso urla ma dura poco ...qualche istante poi si calma da solo o se gli si propone in’alternstiva.
Altra cosa che mi è stata detta è la scarsa triangolazione dello sguardo, c’è ma per poco tempo e una certa prosodia nel parlare.
Il linguaggio in un anno e mezzo ha fatto davvero passi da gigante ma è ancora immaturo per la sua età.
Mi fa diverse domande (cosa prepari da mangiare? Dove andiamo? Che cos’è?ecc) è in grado di dirmi cosa ha fatto alla materna con chi ha giocato cosa ha mangiato ecc. ma se deve fare un racconto più lungo e articolato non è in grado, si perde...
Sa cantare e sa leggere anche parole lunghe. Riconosce tutti i numeri anche a 2 cifre.
Di contro l’aspetto grafico è scarso . Fa ancora l’omino testone molto stilizzato, il disegno non lo appassiona e neanche le attività di pregrafia.
Ama invece la musica l’ora di ginnastica all’asilo, le feste, le canzoncine e giocare. Ha un buon gioco simbolico e funzionale da sempre.
Nessun tipo di mania. È un dormiglione.
Ha fatto un anno fa test cognitivi che hanno dato 100 come risultato quindi nella norma.
Il test Ados 2 invece ha dato punteggio 12 totale. Il giorno in cui è stato eseguito purtroppo non stava bene. Veniva spesso da me dicendomi che aveva mal di pancia tant’ vero che di ritorno a casa ha vomitato poverino.
Mi hanno consigliato di affiancare alla logopedia che sta già facendo anche terapia cognitivo comportamentale ma di cosa si tratta esattamente?
Un’altra Neuropsichiatra infantile invece mi consigliava la psicomotricità improntata al disegno per rafforzare l’aspetto grafico.
A chi dare retta?
E per quanto riguarda il sostegno? Noi saremmo per il sì soprattutto per il linguaggio che è il suo punto debole ma sarà la scelta giusta? È sempre un bene?
Grazie a chi mi risponderà ho davvero bisogno di consigli e incoraggiamento da chi ne sa più di me.
Grazie!
Stiamo valutando se mettere o meno in vista della scuola il sostegno.
È stato diagnosticato uno spettro autistico livello 2 anche se questa diagnosi mi lascia molto perplessa.
È un bambino solare e allegro per niente chiuso nel suo mondo ma anzi molto aperto agli altri, all’ambiente che lo circonda e ad ogni novità che accetta sempre di buon grado.
Nessun attaccamento alla routine.
Il suo grosso problema è il linguaggio. Ha cominciato tardi verso i 3 anni e mezzo/4.
Nella prima fase del suo apprendimento linguistico presentava frequente ecolalia immediata poi sparita ora si ripresenta a volte ecolalia differita per lo più cartoni animati o pubblicità.
Presentava e a volte c’è ancora inversione pronominale ma di solito si corregge da solo.
Ciò che lo fa rientrare nello spettro è per lo più questa ecolalia ed il fatto che ha una certa difficoltà a gestire le frustrazioni ed i no. In questi casi spesso urla ma dura poco ...qualche istante poi si calma da solo o se gli si propone in’alternstiva.
Altra cosa che mi è stata detta è la scarsa triangolazione dello sguardo, c’è ma per poco tempo e una certa prosodia nel parlare.
Il linguaggio in un anno e mezzo ha fatto davvero passi da gigante ma è ancora immaturo per la sua età.
Mi fa diverse domande (cosa prepari da mangiare? Dove andiamo? Che cos’è?ecc) è in grado di dirmi cosa ha fatto alla materna con chi ha giocato cosa ha mangiato ecc. ma se deve fare un racconto più lungo e articolato non è in grado, si perde...
Sa cantare e sa leggere anche parole lunghe. Riconosce tutti i numeri anche a 2 cifre.
Di contro l’aspetto grafico è scarso . Fa ancora l’omino testone molto stilizzato, il disegno non lo appassiona e neanche le attività di pregrafia.
Ama invece la musica l’ora di ginnastica all’asilo, le feste, le canzoncine e giocare. Ha un buon gioco simbolico e funzionale da sempre.
Nessun tipo di mania. È un dormiglione.
Ha fatto un anno fa test cognitivi che hanno dato 100 come risultato quindi nella norma.
Il test Ados 2 invece ha dato punteggio 12 totale. Il giorno in cui è stato eseguito purtroppo non stava bene. Veniva spesso da me dicendomi che aveva mal di pancia tant’ vero che di ritorno a casa ha vomitato poverino.
Mi hanno consigliato di affiancare alla logopedia che sta già facendo anche terapia cognitivo comportamentale ma di cosa si tratta esattamente?
Un’altra Neuropsichiatra infantile invece mi consigliava la psicomotricità improntata al disegno per rafforzare l’aspetto grafico.
A chi dare retta?
E per quanto riguarda il sostegno? Noi saremmo per il sì soprattutto per il linguaggio che è il suo punto debole ma sarà la scelta giusta? È sempre un bene?
Grazie a chi mi risponderà ho davvero bisogno di consigli e incoraggiamento da chi ne sa più di me.
Grazie!
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Commenti
Il pregrafismo non gli piace e non ci si applica molto ma comunque se la cava.
L’attenzione per quello che vedo io a casa è buona. Sta parecchio tempo su un’attività. Se sarebbe in grado di seguire le istruzioni della maestra senza un ulteriore aiuto non saprei...dipende.
È un po’ intollerante alle critiche ed osservazioni, credo che la sua autostima sia piuttosto bassa quindi ogni minima critica lo demoralizza.
In ogni caso mio marito ed io siamo più propensi al sostegno ma soprattutto per il suo ritardo di linguaggio, la fatica che fa ad esprimere un concetto più articolato.
Comunque se penso anche all’ altro mio figlio e a com’era prima di frequentare la prima elementare alle domande che mi fai avrei risposto no che non era pronto ma non aveva nessun tipo di ritardo e si esprimeva benissimo quindi ero relativamente tranquilla.
È sempre andato bene a scuola nonostante avesse una strega per maestra!
Speriamo vada tutto bene anche al piccolo sono così in ansia!
Secondo la mia esperienza, l’insegnante bravo evidenza i punti di forza del tuo bimbo, così lui aumenta la sua autostima e si impegna per migliorare dove può avere delle carenze; quando c’è una “diversità “ Di solito il gruppo evidenzia e sottolinea i “difetti” Il bimbo è importante che sia protetto.
Nella mia esperienza È stato importante il cambiamento che ho avuto io come mamma ; non appena ho cominciato ad affrontare gli ostacoli con più serenità senza pensare fossero insormontabili ( quando Ale aveva 5 anni circa)mio figlio ha cominciato a crescere e non ha mai smesso di raggiungere i suoi obiettivi. Forza !!!
Le cose che ho imparato durante le sessioni sono state di grande aiuto anche a me; secondo la mia esperienza è stato fondamentale avere l’insegnante di sostegno e fare terapia comportamentale; Alessandro segue il programma della classe, è felice di andare a scuola, i compagni lo rispettano
Speriamo davvero che trovi insegnanti in gamba perché purtroppo abbiamo già avuto pessime esperienze con alcune maestre in quella scuola.
Per quanto riguarda la terapia comportamentale in cosa differisce dalla psicomotricità? Grazie mille ancora
La psicomotricità è una ginnastica per il corpo che aiuta anche la mente
La logopedia aiuta nel parlare in modo corretto, se di gruppo aiuta a socializzare nel modo corretto .. ma non solo; è tanto di più; purtroppo il mio Ale ne ha fatta poca perché non aveva problemi di linguaggio in se per se , ora sto aspettando che lo chiamano in un gruppo che stanno formando..
Esercizi di motricità fine .. ad esempio per allacciare le scarpe, abbottonarsi , .. e tanto altro
S ad l mio Ale serve tutto, poi chi l’aiuta deve valutare la sua priorità
Beh se il tuo bimbo parla bene dovresti stare piuttosto tranquilla. Quali comportamenti problema ha se posso saperlo?
Probabilmente il mio Ale è più grave del tuo bimbo, però ti vorrei fare degli esempi in cosa la terapia l’ha aiutato: Ale non riusciva a contare con le dita per fare le operazioni (Metodo usato in classe prima), con l’intervento dell’educatrice, sotto indicazione della coordinatrice, hanno adottato il metodo di premere le dita una alla volta sul tavolo e così Ale, con un diverso metodo, è riuscito a fare le prime operazioni senza problemi; poi on voleva fare l’esercizio per allacciare le scarpe e con il rinforzo (Terapia comportamentale) si allenava.
In tutto ci è servita la terapia comportamentale; Ale, aumentando le sue competenze (Aiutato dalla terapia) ha aumentato l’autostima (Perché è riuscito dove vedeva difficoltà) che gli ha permesso di affrontare al meglio le difficoltà.
Il comportamento è inteso in globale: Come comportarsi nelle situazioni, come affrontare un’insegnanento, etc.
Chiedimi pure se non ti è chiaro qualcosa.
Anche il mio non ha comportamenti problematici, a parte una scarsa tolleranza al No, ma penso sia comune a molti bambini.
Anche per il mio la parte pragmatica è un po’ deficitaria a detta della logopedista che lo segue, ma sa, come il tuo, stare benissimo in mezzo alla gente ed in qualunque luogo.
Con il cinema non ci siamo ancora cimentati perché siamo in attesa del film giusto.