Giochi di ruolo

Ciao, sono qui per cercare persone che vogliano condividere una mia passione: i giochi di ruolo.
Non intendo parlarne semplicemente, vorrei mettere su un gruppetto per giocare.
Per mia esperienza il bello dei giochi di ruolo è che sono trasversali e possono unire le persone più differenti, non esiste nemmeno un'età adatta, ho potuto osservare persone adulte di 50/60 anni e ragazzi minorenni giocare insieme.
In vita mia ho giocato sia ai classici gdr da tavolo stile d&d sia ai gdr play by chat sia ai gdr live. I gdr videogame, per quanto li abbia sempre apprezzati non rientrano nel vero gioco di ruolo, ma sono più che altro videogiochi con elementi gdr quindi li lascio fuori.
Segue una breve panoramica giusto per offrire qualche linea generale a chi non conosce questo mondo.
Ridotto il concetto ai minimi termini i giochi di ruolo si compongono di tre elementi essenziali: il regolamento, ovvero le regole tecniche, le meccaniche che fanno funzionare il gioco: se il tuo guerriero impugna un'arma a due mani allora dovrai tirare due dadi da 6 per determinare il danno piuttosto che un dado da 8. Oppure se vuoi mentire in maniera convincente allora dovrai usare l'abilità "Raggirare" che viene contrapposta all'abilità "Percepire intenzioni".
L'ambientazione: fantasy piuttosto che storica, cyberpunk piuttosto che post apocalittica etc etc. Ovvero il tipo di mondo nel quale i personaggi vivranno le loro avventure.
Le schede personaggio che contengono tutte le informazioni sul tipo di personaggio che il giocatore ha scelto di interpretare: BG, razza, classe, caratteristiche fisiche e mentali, talenti, capacità, equipaggiamento.
Ogni giocatore crea un background (detto BG) che altro non è che la storia del personaggio, di lunghezza variabile e di complessità variabile, dipende tutto dal giocatore. Il BG è la storia, il passato, è tutto ciò che ha contribuito a rendere il personaggio quello che è, serve a caratterizzarlo tanto a livello fisico quanto a livello psicologico e tiene conto tanto del regolamento quanto, e soprattutto, dell'ambientazione, esempio: se abbiamo deciso di giocare un'ambientazione dal taglio realistico nel West, non puoi crearti un personaggio elfo che utilizza la magia e parla con gli animali come S. Francesco perché in quella ambientazione non esistono gli elfi e nemmeno la magia. Quindi il personaggio che il giocatore vuole creare deve essere coerente con il mondo di gioco e le sue meccaniche.
I gdr live sono quelli che più si avvicinano al teatro, la persona interpreta il proprio personaggio come farebbe un attore con tanto di vestito/equipaggiamento di scena, immedesimandosi a 360 gradi. Si gioca all'interno di associazioni o eventi appositi (che possono durare anche più giorni) e di solito vengono coinvolte un elevato numero di persone, e si può arrivare a creare delle vere e proprie scenografie di complessità variabile. Ho visto delle rappresentazioni che non avevano nulla da invidiare ad una puntata del Trono di Spade sia come costumi sia come bravura nell'interpretazione dei personaggi.
Idealmente mi piaceva molto ma poi mi sono scontrato con la realtà: molte persone, molti stimoli visivi e uditivi, la mia incapacità di concentrarmi su più elementi contemporaneamente, la confusione e la relativa necessità di isolarmi per ricaricare le pile. Alla fine più che un divertimento diventava un lavoro con un carico psicologico molto elevato e così ho lasciato stare a malincuore.
All'epoca non ero ancora consapevole di essere Asperger e non ero stato diagnosticato.
I gdr da tavolo, lo storico Dungeons&Dragons è il capostipite, di solito vengono portati avanti in piccoli gruppi (master+4/5 giocatori, per mia esperienza numeri maggiori creano dei problemi) qui il giocatore non interpreta il proprio personaggio come nei gdr live, indossando un costume, ma avviene più che altro attraverso il linguaggio, descrivendo ciò che il personaggio vuole dire/fare sul momento. Si tratta di una situazione molto rilassante perché si sta seduti intorno ad un tavolo con poche persone, di solito amici. Insieme ai relativi manuali che fanno da regolamento e ambientazione del mondo di gioco di solito si usano dadi che possono avere 4, 6, 8, 10, 12, 20 facce, giusto per citare i più usati. I dadi vengono usati per risolvere situazioni in maniera casuale/imparziale, praticamente rappresentano il "fato" quando non è preso in mano direttamente dal "Master".
I gdr play by chat sono nati insieme a Internet e praticamente sono la trasposizione dei gdr da tavolo in rete, tuttavia invece di interpretare il proprio personaggio parlando e attraverso la propria fisicità lo si gioca attraverso la scrittura in chat ma a parte questo le dinamiche sono le stesse. La comodità dei gdr play by chat è dovuta al fatto che non devi per forza avere amici o comunque persone che vivono vicino a te e devono trovare un luogo dove incontrarsi per giocare dato che ognuno può farlo da casa.
Io sarei orientato a mettere su un gruppetto per giocare in rete. In realtà sarebbe bello anche farlo intorno ad un tavolo, ma dovrei trovare persone che vivono a Roma e vederci di persona, creare un rapporto oltre il virtuale, insomma sarebbe più macchinoso ma è comunque una possibilità che lascio aperta.
Quello che ci serve per iniziare è un master (posso farlo io se nessuno si offre) e 4/5 giocatori, 6 massimo. Ma potrebbero bastare anche numeri inferiori: master+2 giocatori.
Poi stabiliremo quale regolamento e quale ambientazione usare: ne esistono tantissimi per tutti i gusti.
Ci tengo a precisare, soprattutto per chi non conosce l'argomento, che il termine "master" non ha nulla a che vedere con la figura del maestro o con il sentirsi superiori, è semplicemente un termine che viene utilizzato per indicare colui che crea e muove il mondo di gioco, può essere visto come un regista che dirige gli attori, in questo caso dirige i giocatori ovvero i personaggi che essi interpretano. Si tratta di una sorta di "fato super partes" che rende vivo credibile e coerente il mondo all'interno del quale i personaggi vivranno le loro avventure.
Ovviamente il master ha una mole di lavoro e impegno molto superiore a quella dei giocatori dato che deve conoscere e prendere in considerazione molte più regole/elementi rispetto ai singoli giocatori che possono focalizzarsi sul personaggio che hanno deciso di interpretare mentre il master deve tenere insieme un mondo.
Il mio invito è rivolto a chiunque, non importa se non hai mai giocato di ruolo, non importa se sei uomo o donna o ti sei evoluto oltre il genere maschile-femminile, non importa se sei umano gatto o chimera, settantenne o quindicenne, non importa se hai tre lauree o se hai la terza media, non importa se sei NT o ND. Basta la volontà di provare, è meno complicato di quello potrebbe sembrare ed oltre ad essere molto divertente rappresenta un utile strumento per interfacciarsi con altre persone usando come base comune la fantasia, l'immaginazione, la volontà di creare una storia condivisa che si evolve in base alle scelte dei giocatori.
Se qualcuno ha dei dubbi, curiosità, sentitevi liberi di farmi qualsiasi domanda.
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Commenti
Non so se questa iniziativa è ancora viva, ma nel caso, io mi unirei 🤭