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Fonologia e disprassia

Salve a tutti. Dopo cinque anni di valutazioni, credo che stavolta ci siamo. Mio figlio ha 5 anni ed è stato valutato asperger diversi mesi fa. Tuttavia, alcuni aspetti in lui non convincevano ancora di questa diagnosi né me, né la sua pediatra. Caso vuole che mi chiami in settimana una npi che avevo contattato mesi fa, e fissiamo una visita per mercoledì scorso.
Per la prima volta dopo anni, ho sentito e letto nelle parole di questa specialista che conosceva davvero la verità su mio figlio, che lo aveva compreso ed aveva individuato il punto. È una sensazione liberatoria, che auguro a tutti voi.
Insomma, lei ha ritenuto la diagnosi di asperger "eccessiva", perché i tratti autistici di mio figlio sono talmente lievi da passare inosservati anche ad un occhio esperto. Ha un cognitivo elevato ed un comportamento adeguato alla sua età, i suoi problemi di linguaggio, (la pronuncia è ancora scarsa e la produzione povera), sono a suo dire derivanti da una forma disprassica accentuata che richiede l'intervento di un foniatra. Mi ha fatto notare che Matteo, parlando, assume una strana postura della mandibola, innaturale. Questo è dovuto alla sua difficoltà di muovere la lingua in modo corretto. Alcune sillabe gli mancano del tutto, perché non riesce proprio ad emetterle. La questione delle piccole stereotipie, è giustificata dalla frustrazione di mio figlio, consapevole di essere linguisticamente "indietro" rispetto ai pari, questo perché il suo cognitivo è più avanzato rispetto alla sua produzione verbale, per cui lui pensa "lo zaino è sulla scrivania, in camera mia", ma produce e dice: "lo zaino non qui". In effetti Matteo giustifica le sue stereotipie, infatti se gli si chiede perché sta sfarfallando o perché saltella sul posto, ti risponde cose del tipo PERCHÉ MI SCOCCIO, PERCHÉ SONO STANCO...
Prossima settimana abbiamo appuntamento con un foniatra, la npi ha stabilito che il problema di Matteo è questo, e che va trattato il prima possibile. È una nuova strada, e sento da mamma che è quella giusta.
Condivido la cosa con voi, sperando di poter essere d'aiuto a qualcuno. Un abbraccio.
MononokeHimesunskylucy84mariadimagdaSmeagolgufomatto79

Commenti

  • Bella notizia! Spero x voi che questa sia la strada giusta. Noi mamme capiamo se la diagnosi è corretta o no sopratutto quando si è informati sulle cose. Quando rileggo le valutazioni passate fatte a mio figlio sto malissimo, tipo "mancanza di intenzionalità comunicativa...." adesso devo conoscere la nuova Neuropsichiatra che sostituisce il precedente andato in pensione, vedremo se ci saranno cambiamenti.
    ciao 
    AliceinW
  • vera68vera68 Post: 3,485
    Che bello!! Le tue parole sono acqua fresca e pulita
    AliceinW
  • AliceinWAliceinW Post: 293
    modificato febbraio 2021
    carla_75 ha detto:

    Bella notizia! Spero x voi che questa sia la strada giusta. Noi mamme capiamo se la diagnosi è corretta o no sopratutto quando si è informati sulle cose. Quando rileggo le valutazioni passate fatte a mio figlio sto malissimo, tipo "mancanza di intenzionalità comunicativa...." adesso devo conoscere la nuova Neuropsichiatra che sostituisce il precedente andato in pensione, vedremo se ci saranno cambiamenti.

    ciao 
    Grazie. Sentire che finalmente un medico ha "capito" tuo figlio, è una sensazione meravigliosa. Le diagnosi vecchie sono una spina nel fianco, hai ragione.
    Un abbraccio.

    ---
    vera68 ha detto:

    Che bello!! Le tue parole sono acqua fresca e pulita

    E speriamo siano anche confermate dai miglioramenti di mio figlio. Ti ringrazio!
    Post edited by Sniper_Ops on
    vera68
  • Ciao @AliceinW ,noi abbiamo avuto diagnosi di disprassia verbale a novembre 2019.
    Portai mio figlio a Roma dalla dottoressa Sabbadini che subito notò che mio figlio aveva uno slittamento della mandibola e ci consigliò di fare prompt accompagnata da psicomotricità secondo buono schema ben preciso.
    Mio figlio iniziò subito ma la logopedista che trovammo con certificato prompt non ci piacque a livello umano e decidemmo di abbandonare.
    Ne abbiamo trovata un'altra molto brava da cui mio figlio va due volte a settimana.
    Premetto che ai tempi della visita fatta mio figlio non diceva nulla,ha iniziato a parlare ad aprile durante il lockdown.
    Voglio fartela breve,portarlo se puoi a Roma dalla dottoressa Sabbadini ,i foniatri che ho consultato prima di andare da lei non avevano individuato il problema.
    Ora mio figlio ha quasi risolto il problema motorio legato allo slittamento della mandibola e al disordine disprassico orale.
    Ha acquisito quasi tutte le consonanti che gli mancavano e di capisce quando parla.
    mammaconfusa80SmeagolAliceinW
  • vera68vera68 Post: 3,485
    Credo Alice che la sensazione che qualcuno "ha capito" tuo figlio sia la meravigliosa sensazione di avere trovato un professionista competente che individua una strada.
    Poi magari correggerla il tiro cammin facendo, ma è la meravigliosa sensazione di essere in mano a qualcuno che ha un'ipotesi e un progetto di strada da percorrere
    All'interno di un labirinto nebuloso qualcuno ha una mappa e non segue necessariamente "il protocollo". Acqua fresca e pulita
    Smeagolcarla_75AliceinW
  • Sono felice che tu ritenga dj aver trovato la strada ma ti dico però che essere asperger non è una condanna rispetto un disprassico. Ho alunni aspie che sono formidabili nelle competenze didattiche mentre nella mia carriera ho incontrato ancora soltanto un disprassico “puro “ che comunque mostra un cognitivo al limite della normodotazione e con molte difficoltà nelle competenze.
    chiocciolinariot
  • @mammaconfusa80 non credo si riferisse che fosse una condanna l’asperger ed è meglio la disprassia, ma solo che sono riusciti ad inquadrare le reali difficoltà del figlio e che forse prima si sottovalutavano o ignoravano per luogo comune...
    Dato che la disprassia spesso e volentieri nell’autismo non viene nemmeno trattata perché è come se fosse secondaria, altre volte è direttamente confusa, avendo gli stessi ‘sintomi’ , forse intervenendo miratamente, si possono raggiungere altri risultati che invece prima “solo” con la diagnosi di asperger non si guardava nemmeno in quella direzione
    vera68carla_75AliceinW
  • AliceinWAliceinW Post: 293
    modificato febbraio 2021
    chiocciolina ha detto:

    Ciao @AliceinW ,noi abbiamo avuto diagnosi di disprassia verbale a novembre 2019.
    Portai mio figlio a Roma dalla dottoressa Sabbadini che subito notò che mio figlio aveva uno slittamento della mandibola e ci consigliò di fare prompt accompagnata da psicomotricità secondo buono schema ben preciso.
    Mio figlio iniziò subito ma la logopedista che trovammo con certificato prompt non ci piacque a livello umano e decidemmo di abbandonare.
    Ne abbiamo trovata un'altra molto brava da cui mio figlio va due volte a settimana.
    Premetto che ai tempi della visita fatta mio figlio non diceva nulla,ha iniziato a parlare ad aprile durante il lockdown.
    Voglio fartela breve,portarlo se puoi a Roma dalla dottoressa Sabbadini ,i foniatri che ho consultato prima di andare da lei non avevano individuato il problema.
    Ora mio figlio ha quasi risolto il problema motorio legato allo slittamento della mandibola e al disordine disprassico orale.
    Ha acquisito quasi tutte le consonanti che gli mancavano e di capisce quando parla.




    Ti ringrazio molto. Per ora abbiamo un controllo fissato da un foniatra di Avellino, ma di certo terrò presente il tuo consiglio.

    ---

    mammaconfusa80 ha detto:

    Sono felice che tu ritenga dj aver trovato la strada ma ti dico però che essere asperger non è una condanna rispetto un disprassico. Ho alunni aspie che sono formidabili nelle competenze didattiche mentre nella mia carriera ho incontrato ancora soltanto un disprassico “puro “ che comunque mostra un cognitivo al limite della normodotazione e con molte difficoltà nelle competenze.

    Per quanto mi riguarda, non ne faccio una questione di "meglio o peggio", ma solo di "giusto", nel senso che in mio figlio rivedo molto più marcate le problematiche di natura foniatra che ha evidenziato l'ultima npi, piuttosto che quelle autistiche.
    Ciò che per me È MEGLIO per il mio bambino, non è la sua condizione rispetto ad un'altra, ma che la sua condizione è stata "inquadrata", visto che l'unico modo per aiutarlo davvero, è capire cos'ha in Realtà.

    ---

    Smeagol ha detto:

    @mammaconfusa80 non credo si riferisse che fosse una condanna l’asperger ed è meglio la disprassia, ma solo che sono riusciti ad inquadrare le reali difficoltà del figlio e che forse prima si sottovalutavano o ignoravano per luogo comune...
    Dato che la disprassia spesso e volentieri nell’autismo non viene nemmeno trattata perché è come se fosse secondaria, altre volte è direttamente confusa, avendo gli stessi ‘sintomi’ , forse intervenendo miratamente, si possono raggiungere altri risultati che invece prima “solo” con la diagnosi di asperger non si guardava nemmeno in quella direzione

    Esatto, hai spiegato il mio pensiero anche meglio di quanto avrei saputo fare io.
    Mio figlio, per quanto io possa guardarlo semplicemente "da madre", secondo me è proprio di questo che ha bisogno.
    Ho fatto presente tante volte ai precedenti npi che mio figlio non sa soffiare bene, che ha sempre le labbra screpolate perché di notte non serra a dovere la mandibola e che non riesce a risciacquare i denti dopo lo spazzolamento, ma esattamente come dici tu, la disprassia non ottiene l'attenzione che merita. In questo caso, non ho dovuto neanche far presente alla dottoressa le difficoltà di mio figlio in questo senso, perché se n'è resa conto da sola, ho avuto insomma la sensazione che abbia compreso le effettive necessità di Matteo e che ci stiamo indirizzando verso la corretta via.
    Però ammetto che alle parole: "Signora, grazie alle doti cognitive di suo figlio, tutto si risolverà per il meglio", ho sentito il cuore recuperare qualcuno dei milioni di battiti persi durante questi anni.

    Post edited by Sniper_Ops on
    carla_75
  • Mi sono riallacciata alle tue parole “...Lei ha ritenuto la diagnosi di asperger eccessiva” “ che per me risuona come “eccessivamente grave”.
  • mamma_francescamamma_francesca Post: 1,713
    modificato febbraio 2021
    E' indubbio che una diagnosi di "autismo" sia più grave di una diagnosi di "disprassia", perchè l'autismo va a riguardare il complesso del modo di essere e di pensare di una persona mentre la disprassia riguarda un campo molto ben precisato di difficoltà. O ancora meglio la disprassia indica delle difficoltà in alcune specifiche abilità, mentre il concetto di autismo è molto più vago e nebuloso e non consente di farsi un'idea della prognosi.

    Ovviamente questo non vuol dire che un asperger abbia per forza una vita peggiore o maggiori difficoltà di una disprassico .... ma che le due diagnosi abbiano un peso diverso è indubbio. 
    La disprassia è ricompresa tra i BES, mentre lo spettro autistico può consentire - basta chiederla! - di avere la 104 e anche l'accompagnamento! E l'asperger rientra nell'autismo.


    Post edited by riot on
    AliceinWSmeagol
  • mammaconfusa80mammaconfusa80 Post: 1,372
    modificato febbraio 2021
    Disprassia è anche nell’organizzazione e pianificazione del pensiero, mica solo nelle prassie. Ripeto, a oggi mi è capitato un solo disprassico puro ma non è paragonabile all’aspie che è di gran lunga superiore nella didattica e che tutti i compagni stimano perché talentuoso.

    Anche il disprassico può avere 104 così come l’asperger non richiederla.

    Tutto troppo relativo
    chiocciolinagioiaciro1979
  • mammaconfusa80 ha detto:

    Mi sono riallacciata alle tue parole “...Lei ha ritenuto la diagnosi di asperger eccessiva” “ che per me risuona come “eccessivamente grave”.

    In effetti queste sono le parole esatte che ha usato. Quindi semmai è la dottoressa che ritiene l'asperger "peggio" della disprassia. Io ritengo solo che mio figlio ha chiaramente un problema e va aiutato.

    Smeagol
  • Penso che gli Npi la pensino tutti come questa dottoressa, almeno in astratto .... poi sul singolo caso è diverso!
    AliceinW
  • mamma_francesca ha detto:

    Penso che gli Npi la pensino tutti come questa dottoressa, almeno in astratto .... poi sul singolo caso è diverso!

    Sicuramente è come dici tu, in effetti è così un po' in generale. Nel senso che qualsiasi patologia va seguita e trattata a seconda del caso e della gravità. Il nome della patologia di mio figlio, mi interessa solo nella misura in cui ci può aiutare ad aiutarlo, scusa il gioco di parole.

    Smeagol
  • Molto spesso purtroppo una diagnosi non esclude l'altra.
    Mio figlio è autistico e anche disprassico.
    Vi invito a leggere alcuni forum frequentati da genitori di figli disprassici,sembra di leggere dei nostri figli ,comprese difficoltà di comunicazione ecolalie e altro.
    Davvero cambia solo il nome che viene dato molto spesso le problematiche poi coincidono e parecchio!
    mammaconfusa80gioiaAliceinW
  • Quello che dice @chiocciolina è senza dubbio vero e questo però a mio avviso è l'ennesima dimostrazione che "queste diagnosi" hanno molto poco di oggettivo ..... specialista che trovi ... nomi che da. 

    Con questo non voglio dire che i bimbi non hanno delle difficoltà sulle quali bisogna cercare di intervenire - solo sulle difficoltà e non sulle loro peculiarità! - ma che le diagnosi sono abbastanza inattendibili; purtroppo in questa inattendibilità, ci è toccato un termine "autismo" che è molto stigmatizzante .... d'altronde fino a non pochi anni fa ricevevano la diagnosi di autismo solo delle persone gravemente disabili e quindi il termine ha un significato pesante .... che anche gli npi riconoscono evidentemente ...
    chiocciolinaAliceinWciro1979


  • In effetti queste sono le parole esatte che ha usato. Quindi semmai è la dottoressa che ritiene l'asperger "peggio" della disprassia. Io ritengo solo che mio figlio ha chiaramente un problema e va aiutato.

    Allora la tua npi non conosce docenti, architetti, medici e professionisti di vario genere che sono asperger.

    Ad ogni modo la chiudo qui, non voglio polemizzare anche perché ognuno sa cosa è meglio per il proprio figlio e cosa sia più grave o meno pensare.



  • mamma_francesca ha detto:

    Quello che dice @chiocciolina è senza dubbio vero e questo però a mio avviso è l'ennesima dimostrazione che "queste diagnosi" hanno molto poco di oggettivo ..... specialista che trovi ... nomi che da. 


    Con questo non voglio dire che i bimbi non hanno delle difficoltà sulle quali bisogna cercare di intervenire - solo sulle difficoltà e non sulle loro peculiarità! - ma che le diagnosi sono abbastanza inattendibili; purtroppo in questa inattendibilità, ci è toccato un termine "autismo" che è molto stigmatizzante .... d'altronde fino a non pochi anni fa ricevevano la diagnosi di autismo solo delle persone gravemente disabili e quindi il termine ha un significato pesante .... che anche gli npi riconoscono evidentemente ...
    Condivido molto di ciò che hai scritto mamma Francesca ma non potrei comunque negare che mio figlio sia autistico anche se il termine utilizzato fosse un altro, io non sono cieca.

    AliceinW
  • Capisco la tua situazione. Anch'io ho un'esperienza simile. Mio figlio, 6 anni,è stato solo
    diagnosticato nello spettro dalla npi dell'ospedale con grado moderato. È stato una sorpresa, soprattutto il quadro di gravità, in un bambino che ha amici, va bene a scuola, racconta e comunica. Abbiamo chiesto un secondo parere da un npi esperto e la diagnosi ipotizzata è stata ben diversa.
    AliceinW
  • gioiagioia Post: 649
    mamma_francesca ha detto:

    E' indubbio che una diagnosi di "autismo" sia più grave di una diagnosi di "disprassia", perchè l'autismo va a riguardare il complesso del modo di essere e di pensare di una persona mentre la disprassia riguarda un campo molto ben precisato di difficoltà. O ancora meglio la disprassia indica delle difficoltà in alcune specifiche abilità, mentre il concetto di autismo è molto più vago e nebuloso e non consente di farsi un'idea della prognosi.


    Ovviamente questo non vuol dire che un asperger abbia per forza una vita peggiore o maggiori difficoltà di una disprassico .... ma che le due diagnosi abbiano un peso diverso è indubbio. 
    La disprassia è ricompresa tra i BES, mentre lo spettro autistico può consentire - basta chiederla! - di avere la 104 e anche l'accompagnamento! E l'asperger rientra nell'autismo.


    Beh dipende dalla disprassia. Se c è una disprassia generalizzata, ideativa ideomotoria è una bella gatta da pelare... E ne so qualcosa!
    Non è il caso del bimbo di @Alice visto che in questo caso si parla di una disprassia verbale.
    Alcune forme di disprassia possono essere realmente pervasive. La disprassia non è solo difficoltà articolatoria o difficoltà nel movimento.

    mammaconfusa80AliceinWSmeagol
  • mammaconfusa80 ha detto:



    In effetti queste sono le parole esatte che ha usato. Quindi semmai è la dottoressa che ritiene l'asperger "peggio" della disprassia. Io ritengo solo che mio figlio ha chiaramente un problema e va aiutato.

    Allora la tua npi non conosce docenti, architetti, medici e professionisti di vario genere che sono asperger.

    Ad ogni modo la chiudo qui, non voglio polemizzare anche perché ognuno sa cosa è meglio per il proprio figlio e cosa sia più grave o meno pensare.



    Ed onestamente non comprendo la necessità di polemizzare. Ripeto: mio figlio ha qualcosa che "non va", ed ad oggi un solo npi sui 10 che lo hanno visitato lo ha ritenuto autistico ed uno solo lo ha ritenuto disprassico. Questo è. Peggio, meglio...non è una gara purtroppo. L'unica gara che ciascun genitore è tenuto ad affrontare è quella che porta al traguardo per suo figlio. Non so se l"ultima Npi che ha visto mio figlio conosce o meno architetti, ingegneri ecc ecc asperger, ma io sì, visto che mio cognato lo è, asperger, ed insegna musica.
    Ed ovviamente ho fatto presente questa "discendenza" a tutti gli specialisti che hanno visitato Matteo, e hanno comunque ritenuto che la patologia di mio figlio non sua questa.
    Evidentemente Matteo è "più disprassico che autistico", una cosa non esclude comunque l'altra. Le diagnosi sono sempre relative e sempre e comunque legate intimamente al bambino.
    Mio figlio è QUESTO, e resterà sempre lo stesso bambino, che sia disprassico, autistico, o normotipo.

    vera68
  • chiocciolina ha detto:

    Molto spesso purtroppo una diagnosi non esclude l'altra.
    Mio figlio è autistico e anche disprassico.
    Vi invito a leggere alcuni forum frequentati da genitori di figli disprassici,sembra di leggere dei nostri figli ,comprese difficoltà di comunicazione ecolalie e altro.
    Davvero cambia solo il nome che viene dato molto spesso le problematiche poi coincidono e parecchio!


    Sì, è vero anche questo. Ci possiamo solo augurare che i nostri figli vengano seguiti sulla base delle loro esigenze.
    chiocciolina
  • AliceinWAliceinW Post: 293
    modificato febbraio 2021
    chiocciolina ha detto:

    mamma_francesca ha detto:

    Quello che dice @chiocciolina è senza dubbio vero e questo però a mio avviso è l'ennesima dimostrazione che "queste diagnosi" hanno molto poco di oggettivo ..... specialista che trovi ... nomi che da. 


    Con questo non voglio dire che i bimbi non hanno delle difficoltà sulle quali bisogna cercare di intervenire - solo sulle difficoltà e non sulle loro peculiarità! - ma che le diagnosi sono abbastanza inattendibili; purtroppo in questa inattendibilità, ci è toccato un termine "autismo" che è molto stigmatizzante .... d'altronde fino a non pochi anni fa ricevevano la diagnosi di autismo solo delle persone gravemente disabili e quindi il termine ha un significato pesante .... che anche gli npi riconoscono evidentemente ...
    Condivido molto di ciò che hai scritto mamma Francesca ma non potrei comunque negare che mio figlio sia autistico anche se il termine utilizzato fosse un altro, io non sono cieca.
    Ti comprendo. Un tempo anche io avevo una mia convinzione sulla condizione di mio figlio, ed ad ogni controllo aspettavo sempre con estrema sicurezza che me l'avrebbero confermata, ma a parte un caso, non è mai successo.
    Questo mi ha portata a capire che non mi interessa il nome di ciò che ha mio figlio, ma le cure che gli sono necessarie.




    ---
    gioia ha detto:

    mamma_francesca ha detto:

    E' indubbio che una diagnosi di "autismo" sia più grave di una diagnosi di "disprassia", perchè l'autismo va a riguardare il complesso del modo di essere e di pensare di una persona mentre la disprassia riguarda un campo molto ben precisato di difficoltà. O ancora meglio la disprassia indica delle difficoltà in alcune specifiche abilità, mentre il concetto di autismo è molto più vago e nebuloso e non consente di farsi un'idea della prognosi.


    Ovviamente questo non vuol dire che un asperger abbia per forza una vita peggiore o maggiori difficoltà di una disprassico .... ma che le due diagnosi abbiano un peso diverso è indubbio. 
    La disprassia è ricompresa tra i BES, mentre lo spettro autistico può consentire - basta chiederla! - di avere la 104 e anche l'accompagnamento! E l'asperger rientra nell'autismo.


    Beh dipende dalla disprassia. Se c è una disprassia generalizzata, ideativa ideomotoria è una bella gatta da pelare... E ne so qualcosa!
    Non è il caso del bimbo di @Alice visto che in questo caso si parla di una disprassia verbale.
    Alcune forme di disprassia possono essere realmente pervasive. La disprassia non è solo difficoltà articolatoria o difficoltà nel movimento.

    Oggi ha il controllo dal foniatra, io ne capisco poco e nulla, tu sai bene che io sono sempre stata convinta che mio figlio sia autistico, ma io sono sua madre, non una specialista in neuropsichiatria.
    Non posso fare il meglio per lui sulla base delle mie convinzioni, posso solo tentare di aiutarlo in base ai consigli dei medici che dal punto di vista medico, mi auguro, comprendano mio figlio meglio di me.





    Post edited by Sniper_Ops on
  • Ali1986 ha detto:

    Capisco la tua situazione. Anch'io ho un'esperienza simile. Mio figlio, 6 anni,è stato solo
    diagnosticato nello spettro dalla npi dell'ospedale con grado moderato. È stato una sorpresa, soprattutto il quadro di gravità, in un bambino che ha amici, va bene a scuola, racconta e comunica. Abbiamo chiesto un secondo parere da un npi esperto e la diagnosi ipotizzata è stata ben diversa.

    Anche mio figlio comunica, racconta, socializza alla perfezione, è bravo sia nella scrittura che nella lettura. Questo è il punto, secondo gli Npi che hanno visto Matteo, queste cose fanno di lui un "non autistico".
    Io so solo che la prima volta che ho portato mio figlio da un npi, aveva 18 mesi, oggi ha 5 anni e mezzo e sento per la prima volta che qualcuno ha capito davvero le sue necessità, e questo mi ha sollevata.
    Non mi ha sollevata che sia disprassico o che non sia autistico, mi ha sollevata avere per la prima volta una strada da seguire.

    mamma_francescavera68
  • Ti chiedo solo una cosa: ma tuo cognato è "asperger" nel senso che è neurodiverso, oppure è "asperger" nel senso che ha una disabilità riconosciuta e un bisogno di supporto? ..... perchè ricordo che la diagnosi prevede che ci sia una necessità di supporto non il fatto di essere diversi
    vera68
  • mamma_francesca ha detto:

    Ti chiedo solo una cosa: ma tuo cognato è "asperger" nel senso che è neurodiverso, oppure è "asperger" nel senso che ha una disabilità riconosciuta e un bisogno di supporto? ..... perchè ricordo che la diagnosi prevede che ci sia una necessità di supporto non il fatto di essere diversi
    No, mio cognato non ha bisogno di alcun sostegno, e' insegnante di.musica al liceo tra l'altro. Si è deciso a farsi visitare perché ha delle difficoltà di socializzazione che lo hanno portato a stare veramente male, ed ogni tanto soffre di crisi nervose che durano giorni.

    mamma_francesca
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