Fonologia e disprassia
Salve a tutti. Dopo cinque anni di valutazioni, credo che stavolta ci siamo. Mio figlio ha 5 anni ed è stato valutato asperger diversi mesi fa. Tuttavia, alcuni aspetti in lui non convincevano ancora di questa diagnosi né me, né la sua pediatra. Caso vuole che mi chiami in settimana una npi che avevo contattato mesi fa, e fissiamo una visita per mercoledì scorso.
Per la prima volta dopo anni, ho sentito e letto nelle parole di questa specialista che conosceva davvero la verità su mio figlio, che lo aveva compreso ed aveva individuato il punto. È una sensazione liberatoria, che auguro a tutti voi.
Insomma, lei ha ritenuto la diagnosi di asperger "eccessiva", perché i tratti autistici di mio figlio sono talmente lievi da passare inosservati anche ad un occhio esperto. Ha un cognitivo elevato ed un comportamento adeguato alla sua età, i suoi problemi di linguaggio, (la pronuncia è ancora scarsa e la produzione povera), sono a suo dire derivanti da una forma disprassica accentuata che richiede l'intervento di un foniatra. Mi ha fatto notare che Matteo, parlando, assume una strana postura della mandibola, innaturale. Questo è dovuto alla sua difficoltà di muovere la lingua in modo corretto. Alcune sillabe gli mancano del tutto, perché non riesce proprio ad emetterle. La questione delle piccole stereotipie, è giustificata dalla frustrazione di mio figlio, consapevole di essere linguisticamente "indietro" rispetto ai pari, questo perché il suo cognitivo è più avanzato rispetto alla sua produzione verbale, per cui lui pensa "lo zaino è sulla scrivania, in camera mia", ma produce e dice: "lo zaino non qui". In effetti Matteo giustifica le sue stereotipie, infatti se gli si chiede perché sta sfarfallando o perché saltella sul posto, ti risponde cose del tipo PERCHÉ MI SCOCCIO, PERCHÉ SONO STANCO...
Prossima settimana abbiamo appuntamento con un foniatra, la npi ha stabilito che il problema di Matteo è questo, e che va trattato il prima possibile. È una nuova strada, e sento da mamma che è quella giusta.
Condivido la cosa con voi, sperando di poter essere d'aiuto a qualcuno. Un abbraccio.
Per la prima volta dopo anni, ho sentito e letto nelle parole di questa specialista che conosceva davvero la verità su mio figlio, che lo aveva compreso ed aveva individuato il punto. È una sensazione liberatoria, che auguro a tutti voi.
Insomma, lei ha ritenuto la diagnosi di asperger "eccessiva", perché i tratti autistici di mio figlio sono talmente lievi da passare inosservati anche ad un occhio esperto. Ha un cognitivo elevato ed un comportamento adeguato alla sua età, i suoi problemi di linguaggio, (la pronuncia è ancora scarsa e la produzione povera), sono a suo dire derivanti da una forma disprassica accentuata che richiede l'intervento di un foniatra. Mi ha fatto notare che Matteo, parlando, assume una strana postura della mandibola, innaturale. Questo è dovuto alla sua difficoltà di muovere la lingua in modo corretto. Alcune sillabe gli mancano del tutto, perché non riesce proprio ad emetterle. La questione delle piccole stereotipie, è giustificata dalla frustrazione di mio figlio, consapevole di essere linguisticamente "indietro" rispetto ai pari, questo perché il suo cognitivo è più avanzato rispetto alla sua produzione verbale, per cui lui pensa "lo zaino è sulla scrivania, in camera mia", ma produce e dice: "lo zaino non qui". In effetti Matteo giustifica le sue stereotipie, infatti se gli si chiede perché sta sfarfallando o perché saltella sul posto, ti risponde cose del tipo PERCHÉ MI SCOCCIO, PERCHÉ SONO STANCO...
Prossima settimana abbiamo appuntamento con un foniatra, la npi ha stabilito che il problema di Matteo è questo, e che va trattato il prima possibile. È una nuova strada, e sento da mamma che è quella giusta.
Condivido la cosa con voi, sperando di poter essere d'aiuto a qualcuno. Un abbraccio.
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Commenti
Un abbraccio.
--- E speriamo siano anche confermate dai miglioramenti di mio figlio. Ti ringrazio!
Portai mio figlio a Roma dalla dottoressa Sabbadini che subito notò che mio figlio aveva uno slittamento della mandibola e ci consigliò di fare prompt accompagnata da psicomotricità secondo buono schema ben preciso.
Mio figlio iniziò subito ma la logopedista che trovammo con certificato prompt non ci piacque a livello umano e decidemmo di abbandonare.
Ne abbiamo trovata un'altra molto brava da cui mio figlio va due volte a settimana.
Premetto che ai tempi della visita fatta mio figlio non diceva nulla,ha iniziato a parlare ad aprile durante il lockdown.
Voglio fartela breve,portarlo se puoi a Roma dalla dottoressa Sabbadini ,i foniatri che ho consultato prima di andare da lei non avevano individuato il problema.
Ora mio figlio ha quasi risolto il problema motorio legato allo slittamento della mandibola e al disordine disprassico orale.
Ha acquisito quasi tutte le consonanti che gli mancavano e di capisce quando parla.
Poi magari correggerla il tiro cammin facendo, ma è la meravigliosa sensazione di essere in mano a qualcuno che ha un'ipotesi e un progetto di strada da percorrere
All'interno di un labirinto nebuloso qualcuno ha una mappa e non segue necessariamente "il protocollo". Acqua fresca e pulita
Dato che la disprassia spesso e volentieri nell’autismo non viene nemmeno trattata perché è come se fosse secondaria, altre volte è direttamente confusa, avendo gli stessi ‘sintomi’ , forse intervenendo miratamente, si possono raggiungere altri risultati che invece prima “solo” con la diagnosi di asperger non si guardava nemmeno in quella direzione
Ciò che per me È MEGLIO per il mio bambino, non è la sua condizione rispetto ad un'altra, ma che la sua condizione è stata "inquadrata", visto che l'unico modo per aiutarlo davvero, è capire cos'ha in Realtà.
Mio figlio, per quanto io possa guardarlo semplicemente "da madre", secondo me è proprio di questo che ha bisogno.
Ho fatto presente tante volte ai precedenti npi che mio figlio non sa soffiare bene, che ha sempre le labbra screpolate perché di notte non serra a dovere la mandibola e che non riesce a risciacquare i denti dopo lo spazzolamento, ma esattamente come dici tu, la disprassia non ottiene l'attenzione che merita. In questo caso, non ho dovuto neanche far presente alla dottoressa le difficoltà di mio figlio in questo senso, perché se n'è resa conto da sola, ho avuto insomma la sensazione che abbia compreso le effettive necessità di Matteo e che ci stiamo indirizzando verso la corretta via.
Però ammetto che alle parole: "Signora, grazie alle doti cognitive di suo figlio, tutto si risolverà per il meglio", ho sentito il cuore recuperare qualcuno dei milioni di battiti persi durante questi anni.
Anche il disprassico può avere 104 così come l’asperger non richiederla.
Tutto troppo relativo
Mio figlio è autistico e anche disprassico.
Vi invito a leggere alcuni forum frequentati da genitori di figli disprassici,sembra di leggere dei nostri figli ,comprese difficoltà di comunicazione ecolalie e altro.
Davvero cambia solo il nome che viene dato molto spesso le problematiche poi coincidono e parecchio!
In effetti queste sono le parole esatte che ha usato. Quindi semmai è la dottoressa che ritiene l'asperger "peggio" della disprassia. Io ritengo solo che mio figlio ha chiaramente un problema e va aiutato.
Allora la tua npi non conosce docenti, architetti, medici e professionisti di vario genere che sono asperger.
Ad ogni modo la chiudo qui, non voglio polemizzare anche perché ognuno sa cosa è meglio per il proprio figlio e cosa sia più grave o meno pensare.
diagnosticato nello spettro dalla npi dell'ospedale con grado moderato. È stato una sorpresa, soprattutto il quadro di gravità, in un bambino che ha amici, va bene a scuola, racconta e comunica. Abbiamo chiesto un secondo parere da un npi esperto e la diagnosi ipotizzata è stata ben diversa.
Non è il caso del bimbo di @Alice visto che in questo caso si parla di una disprassia verbale.
Alcune forme di disprassia possono essere realmente pervasive. La disprassia non è solo difficoltà articolatoria o difficoltà nel movimento.
Ed onestamente non comprendo la necessità di polemizzare. Ripeto: mio figlio ha qualcosa che "non va", ed ad oggi un solo npi sui 10 che lo hanno visitato lo ha ritenuto autistico ed uno solo lo ha ritenuto disprassico. Questo è. Peggio, meglio...non è una gara purtroppo. L'unica gara che ciascun genitore è tenuto ad affrontare è quella che porta al traguardo per suo figlio. Non so se l"ultima Npi che ha visto mio figlio conosce o meno architetti, ingegneri ecc ecc asperger, ma io sì, visto che mio cognato lo è, asperger, ed insegna musica.
Ed ovviamente ho fatto presente questa "discendenza" a tutti gli specialisti che hanno visitato Matteo, e hanno comunque ritenuto che la patologia di mio figlio non sua questa.
Evidentemente Matteo è "più disprassico che autistico", una cosa non esclude comunque l'altra. Le diagnosi sono sempre relative e sempre e comunque legate intimamente al bambino.
Mio figlio è QUESTO, e resterà sempre lo stesso bambino, che sia disprassico, autistico, o normotipo.
Sì, è vero anche questo. Ci possiamo solo augurare che i nostri figli vengano seguiti sulla base delle loro esigenze.
Questo mi ha portata a capire che non mi interessa il nome di ciò che ha mio figlio, ma le cure che gli sono necessarie.
--- Oggi ha il controllo dal foniatra, io ne capisco poco e nulla, tu sai bene che io sono sempre stata convinta che mio figlio sia autistico, ma io sono sua madre, non una specialista in neuropsichiatria.
Non posso fare il meglio per lui sulla base delle mie convinzioni, posso solo tentare di aiutarlo in base ai consigli dei medici che dal punto di vista medico, mi auguro, comprendano mio figlio meglio di me.
Io so solo che la prima volta che ho portato mio figlio da un npi, aveva 18 mesi, oggi ha 5 anni e mezzo e sento per la prima volta che qualcuno ha capito davvero le sue necessità, e questo mi ha sollevata.
Non mi ha sollevata che sia disprassico o che non sia autistico, mi ha sollevata avere per la prima volta una strada da seguire.