Cosa possono darci "gli altri"?
Come molti in questo forum sono prevalentemente una solitaria, mi piace stare con gli altri ma a piccolissime dosi e con i miei tempi che di sicuro non sono minimamente soddisfacenti per la maggior parte delle persone salvo rare eccezioni.
Eppure le persone mi piacciono, e proprio perché mi piacciono passo molto tempo a osservarli per cercare di capirli. Ho accumulato diversi decenni di esperienza e posso dire di riuscire (almeno credo) a capirli. Non mi vengono segnalate particolari stranezze se non forse una eccessiva riservatezza, ma tutto sommato so stare con gli altri e gli altri gradiscono stare con me. La grande differenza tra me e gli altri è che mentre per gli altri l'esperienza si somma a capacità innate e spontanee, per me tutto passa attraverso la comprensione razionale; non so stare con gli altri spontaneamente, so come fare per esperienza.
Questa lunga premessa per arrivare al punto: tra le diversità che spiccano fra NT e ND ci sono gli argomenti di conversazione. Ultimamente mi è capitato di stare in mezzo a diverse persone nuove e ciò che mi è subito sembrato evidente è come l'argomento principale, seppur in situazioni completamente diverse, fossero le notizie sulle relazioni interpersonali, vuoi in forma di pettegolezzo, vuoi come dati di fatto. Per molti ND si tratta di small talk superficiale e noioso, quello che sottolinea la diversità, e forse l'incompatibilità, tra "noi" e "loro". Io però l'ho trovato affascinante; è un modo per fare la mappa dei legami e delle relazioni, per aggiornare le mappe altrui, per stabilire intenzioni e confini: roba diplomatica che sicuramente torna utile alle persone più socievoli di me. Sono argomenti che la maggior parte di noi non trova affini ai propri interessi, ma per certi versi io li trovo interessanti o utili almeno da osservare.
Eppure le persone mi piacciono, e proprio perché mi piacciono passo molto tempo a osservarli per cercare di capirli. Ho accumulato diversi decenni di esperienza e posso dire di riuscire (almeno credo) a capirli. Non mi vengono segnalate particolari stranezze se non forse una eccessiva riservatezza, ma tutto sommato so stare con gli altri e gli altri gradiscono stare con me. La grande differenza tra me e gli altri è che mentre per gli altri l'esperienza si somma a capacità innate e spontanee, per me tutto passa attraverso la comprensione razionale; non so stare con gli altri spontaneamente, so come fare per esperienza.
Questa lunga premessa per arrivare al punto: tra le diversità che spiccano fra NT e ND ci sono gli argomenti di conversazione. Ultimamente mi è capitato di stare in mezzo a diverse persone nuove e ciò che mi è subito sembrato evidente è come l'argomento principale, seppur in situazioni completamente diverse, fossero le notizie sulle relazioni interpersonali, vuoi in forma di pettegolezzo, vuoi come dati di fatto. Per molti ND si tratta di small talk superficiale e noioso, quello che sottolinea la diversità, e forse l'incompatibilità, tra "noi" e "loro". Io però l'ho trovato affascinante; è un modo per fare la mappa dei legami e delle relazioni, per aggiornare le mappe altrui, per stabilire intenzioni e confini: roba diplomatica che sicuramente torna utile alle persone più socievoli di me. Sono argomenti che la maggior parte di noi non trova affini ai propri interessi, ma per certi versi io li trovo interessanti o utili almeno da osservare.
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Commenti
Non faccio testo.
Il resto proprio non mi interessa.
Quindi trovo noiosa ogni altra conversazione
Cosa possono darci gli altri? La vita incredibilmente comoda che viviamo come animali superiori.
Se non hai tik tok, se non stai su instagram, se non hai Telegram, alla fine vogliono tutti la stessa cosa. E sono diventata solitaria, asociale, adesso fuggo quasi, non mi piace più uscire, conoscere gente, mi sento triste.