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Stereotipie, quali sono? Vi racconto le mie. (e dilemma sui tic, per chi potrà rispondere)

rachel_zehavarachel_zehava Post: 38
modificato luglio 2022 in Diagnosi, criteri e strumenti
Ciao a tutti, spero di aver inserito il post nella sezione giusta

1. A me interesserebbe sapere quali sono le stereotipie (possibilmente una lista di tutte quelle risapute) e quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono (controllabilità, continuità, comparsa a una certa età o meno). 


 Quelle che contraddistinguono me sono: ( se qualcuno mi conferma che sono stereotipie...)

a) il camminare avanti e indietro anche per varie ore e questo mi fa smaltire il mio pensare, rimuginare, trovare soluzioni o metabolizzare cose accadute anche nel quotidiano e comportamenti altrui e in periodi di forte stress questo camminare avanti e indietro avviene molto, assorbendo il mio tempo, se sono sola lo faccio liberamente in vari momenti della giornata, se in periodi ci sono persone con me (tipo mia madre o mio fratello che vengono periodicamente) lo faccio in modo decisamente limitato, mi limito a passare per persona riflessiva che perde un po' di tempo a pensare in modo vago. Ma ora mi sto rendendo conto di quanto questo mi aiuti da un lato ma dall'altro non so come gestire la cosa perchè dovrei effettivamente imparare ad essere più pratica e perdere meno tempo, allo stesso tempo so che facendo quello, io smaltisco. Ma se invece io usassi quel tempo per esempio per dedicarmi ai miei interessi abbandonati? Sono confusa sulla mia gestione del tempo nel senso che vorrei risolvere il problema se è funzionale perchè effettivamente molte cose non riesco a farle, portarle a compimento o procrastino in abbondanza, manco di concentrazione e mi sembra di sprecare le mie energie a pensare, non so se è dovuto a confusione mentale, una forma depressiva o funzionamento diverso.   Comunque mi sono chiesta se questo ha a che fare con un'ereditarietà dalla mia famiglia paterna, visto che è tipico di quelli col mio cognome, camminare avanti e indietro o rimuginare (padre, zio, nonno, tanto è vero che da piccola mi hanno sempre attribuito le caratteristiche peculiari del nonno paterno, eremita, poeta, gran pensatore). 

b) a volte parlo da sola (magari ne sento il bisogno per arrivare una conclusione di deduzioni...) ma non so se sia una forma di sfogo per motivi psicologici viste le tante situazioni che mi si sono accavallate nella vita, o se è una cosa simile allo stimming di cui sopra. Mi capita ogni tanto di ripetere una frase che mi è stata detta o il modo in cui un altro ha agito per rivivere la scena e capire il perchè lo ha detto o fatto, in genere solo su cose negative. Comunque anche questo lo trovo inusuale rispetto a un NT.

c) vi è mai capitato di guardare la lavatrice? Questo è un fatto che avevo dimenticato ma mi è successo qualche volta nella vita. Ora che sto ripercorrendo la mia vita sin dall'infanzia leggendo cose, alcune le ritrovo spessissimo. (Anche il come giocare da bambini). Di questa cosa della lavatrice io non sapevo assolutamente nulla, nè nulla dell'autismo tranne la versione Rain Man fino a qualche tempo fa. Leggendo qualcosa ho letto una citazione a "guardare il cestello della lavatrice".  A me è successo di guardare il cestello della lavatrice girare, in più occasioni. Non da bambina ma da giovane e da adulta. Sono episodi molto rari e sporadici che ho messo nel mio archivio e che razionalmente ho declassato perchè ho pensato di essere depressa. Qualche volta mi sono seduta a terra dopo aver acceso la lavatrice e ho passato alcuni minuti (più di dieci almeno) a guardare il cestello girare con i panni dentro, finche non si inzuppavano e lavavano e lo trovavo rilassante, mi immergevo in una forma di estraneazione totale ma anche di concentrazione vera e propria nell'osservare il lavaggio dei panni. Ora può essere che fossi stanca e mi ero seduta davanti la lavatrice o ero solo depressa, questo non lo so assolutamente definire. Mi è avvenuto più di una volta, ma ho archiviato.

Altre stereotipie magari, mie o di miei familiari, potrei comprenderle quando capirò bene l'argomento 

2. Inoltre vorrei capire invece i tic, argomento che attualmente mi genera confusione. In realtà sto cercando di osservare una persona a casa. Adesso alcune "stranezze" motorie sporadiche mi hanno fatto arrivare a delle conclusioni ma sono davvero molto confusa. Che sia Asperger o HFA livello 1 o 2 questo non lo ho capito...e ho dei seri dubbi sul livello.

Se è vero che si diagnostica Asperger o HFA anche se da bambini non si vede finchè le maggiori difficoltà sociali non lo rendano evidente, tanto mi da tanto che la mia osservazione è giusta. Alcune caratteristiche ora del suo viso sono più vitree, fisse, guarda raramente negli occhi (anche se a volte lo fa) e spesso accomuna smorfie al suo agire.
 Le stereotipie che ho notato inconfondibili sono state rare (perchè credo faccia masking) ma in quei pochi episodi ho visto: un minimo di dondolamento in avanti, da seduto. Battere piano le mani sulle cosce, da seduto. Toccarsi il mento in modo ripetitivo. Ma ripeto, sono cose che fa davvero sporadimente. Poi ci sono altre cose che non so definire nè come tic, nè come stereotipie. Smorfie del viso  (atteggiamento che include il non guardare negli occhi), e poi movimenti delle guance in sù fino a stringere l'occhio tipo tic, stessa cosa con la bocca, a volte altre cose come emettere rumori come "bbrrr" con le labbra. Al momento dalla mia osservazione non ci sono i dati per una sindrome di Tourette nè per un DOC, la prima perchè non sono tic ripetitivi e inevitabili, per il DOC non rilevo nessun elemento. 
Questo tipo di smorfie che ho descritto fanno parte della sindrome di Asperger o Autismo di livello 1 o 2? Sono dovute per forza a una presenza di comorbidità o possono essere nell'autismo a sè stante?

Se qualcuno può rispondermi al punto 1 e 2 e se mi conferma se le mie sono stereotipie. Grazie tante
Post edited by riot on
alexander_pope

Commenti

  • Non ti so dare una lista completa di stereotipie (neanche sono sicura che siano la stessa cosa dello stimming), ma ti posso confermare che ho esperienze molto simili a quelle da te descritte da a a c del punto 1. Veramente molto simili.

    Camminare avnti indietro nello stesso spazio per pensare (in modo da non avere troppi stimoli diversi, come quando invece si cammina per andare da un punto ad un altro).

    Da piccola parlavo con mia nonna piu' che da sola. Lei e' come me e questo mi aiutava ad analizzare le situazioni sociali della scuola e a digerirle. Non mi rispondeva se non a monosillabi ne' faceva domande, ma era un cervello (come il mio) che mi ascoltava. Questo mi manca molto. Mia madre anche parla da sola senza troppi problemi, soprattutto in momenti stressanti. Io parlo da sola anche se con parte del cervello sto attenta che non sia troppo evidente.  

    Per quanto riguarda cose piu' tipo tic (che comunque anche qua credo che sia riassunto nel termine che ora usano in inglese di stimming), anche li', espressioni facciali insolite. Quando sono da sola molto accentuate. Ma molto, tipo che 50 anni ti mandavano in manicomio per meno. Quando non capisco le persone e sto male, mi batto la fronte. Vorrei staccarmi quella parte frontale del cervello ed essere una pianta. Se sono da sola e nel mood giusto e vedo qualcosa di bello batto le mani , insieme a espressioni esagerate. Anche fare versi ripetitivi o di animali.

    Quando sono in pubblico e devo pensare faccio tic perche' e' come se il mio cervello vada molto veloce e il corpo debba fare il raffreddamento. Non sono molto evidenti e passano inosservati la maggioranza dei casi. Ma a livelli alti di stress no. Una persona NT se ne accorge. Anche se probabilmente li prendono solo per ansia, che invece non ho, perche' non mi interessa vivere, il che risolve l'ansia. 

    Quindi in sostanza, credo di si', ma non vado nel tecnico di Autismo 1 2 3 o 4 perche' non ho idea. Qualcun altro puo' aiutarti di piu'. 
    rachel_zehava
  • @alexander_pope grazie cara, sì in effetti non ho ancora distinto espressioni facciali insolite, altre stereotipie (non mie) da tic vero e proprio, penso l'unica cosa che li contraddistigua sia la loro controllabilità e il poter decidere di non farli in pubblico o quantomeno limitarli. Sì, anche io per il camminare avanti e indietro mezzo secolo fa sarei finita in manicomio, detto ciò anche il non riuscire a farsi scivolare le cose è una caratteristica che aumenta questo stimming, a volte serve per pensare e trovare soluzioni quindi è produttivo, altre per smaltire anche cose per gli altri abbastanza futili. Comunque grazie per avermi detto le tue :bee:
  • @rachel_zehava prego. Sì e anche la controllabilità può variare di giorno in giorno. Ah, beh, tra l'autismo e il farsi scivolare le cose c'è di mezzo l'universo XD

    Scusate tutti il mio italiano ma non parlandolo e con il cervello in polpa non ce la posso fare. Scrivere poi ho sempre odiato. Grazie per la comprensione. 
    rachel_zehava
  • modificato dicembre 2022
    Io salto, cammino, ballo, sfarfallo le mani e scuoto la testa.
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