gli asperger e il senso di colpa
Ho capito che ci sono asperger stronzi come gli nt, l'unica differenza è che mentre tra gli nt qualcuno che poi si sente in colpa c'è, loro non provano nessun senso di colpa. Mi sbaglio?
Post edited by yugen on
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Non riesco proprio a fare cose brutte.
Mi sento in colpa persino dopo aver rispondo male a qualcuno per impulsività.
Di solito chi non prova sensi di colpa (o ne prova raramente) è una persona senza scrupoli.
Come @A87 mi sento in colpa continuamente, spesso per cose per cui razionalmente so di non doverlo fare, eppure... (cmq non son diagnosticata quindi magari non conto come smentita).
Hai aperto questo topic sparando da principio una cacchiata paurosa, ottenendo in cambio delle risposte disponibili, intelligenti e composte da parte di alcuni membri di un gruppo sociale che hai seppur con non intenzionalità attaccato gratuitamente attraverso generalizzazioni che lasciano il tempo che trovano.
E francamente non so in quanti altri spazi ciò sarebbe stato possibile. Ti invito a riflettere con più cautela nella speranza che tu possa giungere alla conclusione che un singolo episodio vissuto personalmente non può dar luogo a certe esternazioni che pretendono di avere un valore generale.
Detto questo, mi dispiace per la situazione che stai vivendo con il tuo ragazzo, se vuoi ne parliamo come abbiamo fatto già altre volte qui, ma senza che questo debba trasformarsi in sparate del tipo che ho letto sopra che veramente, come già detto, non portano da nessuna parte.
Spero di non essere sembrata troppo indelicata, perchè non era mia intenzione.
Comunque sono qui da poco, non conosco i tuoi precedenti post, ma anche io avverto un tono piuttosto ostile in quello che scrivi. Anche se non attacchi nessuno intenzionalmente, è implicita una tua qualche avversione verso qualcuno probabilmente aspie che non si è sentito in colpa quando doveva.
1) non generalizzare: esistono sia nt che nd che provano sensi di colpa, come esistono sia nt e nd che non ne provano, e magari solo in certe circostanze piuttosto che in altre, solo verso certe persone piuttosto che verso alter persone ecc.
2) se un nd non ha empatia o ne ha poca, può senza dubbio provare sensi di colpa ma NON attraverso il meccanismo dell'immedesimazione, quanto piuttosto attraverso un altro meccanismo, cioè il senso di giustizia. E ahimé questo secondo meccanismo è addirittura peggiore del primo perchè l'immedesimazione ha comunque dei limiti, tende a indebolirsi per le persone troppo lontane o a svanire per le situazioni sconosciute, troppo difficili da capire, troppo estranee al soggetto, inoltre si basa per lo più su un minimo di "similitudine" e di compatibilità fra la situazione e il soggetto che la analizza.
Invece il senso di giustizia è orribile perchè ha tendenza universale e quindi può affliggerti con sensi di colpa anche assolutamente insensati, legati a situazioni lontanissime, che non hanno nulla a che vedere con la persona.
Quindi non credo si possa dire che i nd non provano senso di colpa. E' diverso: o ne provano troppo poco, o ne provano troppo, e le situazioni verso le quali lo provano/non lo provano possono essere spesso completamente sfasate rispetto alle situazioni che susciterebbero/non susciterebbero senso di colpa in un nt.
Io lo vedo molto bene a causa di vicende che accadono in famiglia e che mi fanno vedere come i due "mondi" abbiano dei parametri di giudizio paurosamente slegati l'uno dall'altro, come due pezzi di un puzzle che sono messi dal lato sbagliato e quindi non si incastrano.
Le persone nd devono imparare cose che per le persone nt sono tendenzialmente scontate. In un ambiente ideale, dove si riceve un'educazione normale in una famiglia tranquilla, un nt assorbe il senso di colpa secondo certi canali, un nd se la vede diversamente, impara il senso di colpa secondo schemi logici di "derivazione" causa-effetto e siccome il genitore nt non si immagina i ragionamenti che il figlio nd si fa, non li corregge a parole, ma o li ignora, o se ne accorge e li corregge con il meccanismo correttivo per eccellenza degli empatici, cioè un'ulteriore dose di senso di colpa artificiale instillata al fine di canalizzare il comportamento deviante. SENZA fare ciò che invece avrebbe davvero più probabilità di successo: SPIEGARE secondo schemi giustificativi perchè si "deve" provare la tale sensazione nel tale contesto.
E pensa, tutto questo orrendo casino lo si ha in situazione di buona fede. Se poi si devono aggiungere altre variabili come il rifiuto, il conflitto, la rivalità, il sospetto, l'incapacità di mediazione, l'ostinazione... la cosa non potrà più essere schematizzata.
3) vabé ora che abbiam parlato delle cose astratte, in concreto cosa ti ha fatto questo crudele nd? Attenzione, prima di rispondere devo sottolinearti che "non corrispondere il mio innamoramento" NON è una risposta valida.
Riguardo al mio post in particolare, di sensi di colpa che razionalmente so che non dovrei provare, il più macroscopico è quello provato per la mia amica morta di incidente stradale. Perché quella mattina non l'ho invitata a uscire con noi (siamo andate a fare un giro con altre compagne di scuola) così che non sarebbe andata al mare. Lo so, irrazionale. In quel senso intendevo.
Ha detto "ci sono asperger" (quindi non tutti) e "tra gli nt qualcuno": non vedo la generalizzazione che vi ha fatti arrabbiare.
Io per sentirmi in colpa devo saper riconoscere l' errore e questo può avvenire solo in due casi:
1. ne sono consapevole - ovvero, me ne sono accorto subito dopo averlo commesso oppure l'ho fatto di proposito (cosa molto rara nel mio caso, ma non impossibile: abbiate pietà, sono umano!)
2. qualcuno me l'ha fatto notare, eventualmente fornendomi una spiegazione esplicita (e così ricado nel primo caso: la consapevolezza!).
Il senso di colpa non ha nulla a che vedere con l'empatia: ad **esempio**, potrei non capire niente di quello che prova la persona che ho di fronte (finché non me lo esplicita a parole) ma se esprimo un giudizio eccessivamente sincero e diretto e lei mi manda a quel paese posso dedurne, senza alcun dubbio, di averla offesa (e, di conseguenza, potrei sentirmi in colpa se non avevo intenzione di offenderla!)
Applicando il senso di giustizia ad un fatto come quello di rispondere al telefono il mio ragionamento è: la regola è quella e si fa legittimo affidamento sul fatto che venga rispettata da tutti me compreso. Se io dovessi rifarmi solamente all'immedesimazione temo che essa non sarebbe sufficiente a farmi rispondere al telefono celermente perchè prevarrebbero altre esigenze/capricci/remore (non avere voglia di parlare, non voler interrompere un'attività, non volersi deconcentrare dovendo confrontarsi con questioni altrui, essere riluttante a iniziare una comunicazione soprattutto se è improvvisa e imprevista, non sapere cosa dire, non sapere come terminare il dialogo, ecc).
In psicologia l'empatia è la capacità di un individuo di entrare in contatto emotivo con un altro individuo nell'ambito di una comunicazione non verbale. Ad esempio durante una conversazione se l'altro sorride, grazie all'empatia, che si basa sulla corretta interpretazione di segni non verbali (gesti, tono di voce, espressione del viso, ecc..), l'individuo dovrebbe essere in grado di comprendere se si tratta di un sorriso di circostanza, di ammiccamento o di entusiasmo. Nella sindrome di Asperger la persona fatica a capire ciò poichè non interpreta correttamente i segni non verbali suddetti e può riuscire a comprendere le emozioni che sottostanno le manifestazioni dell'altro solo sulla base di ragionamenti e di constatazioni razionali o di supposizioni che purtroppo talvolta non corrispondono ad un interpretazione corretta. Da qui la difficoltà sociale, l'incomprensione, ecc..
Se invece per empatia si intende la capacità di provare compassione per gli altri e di capire i sentimenti degli altri, gli Asperger sono in grado di provare e capire i sentimenti altrui così come di provare compassione, talvolta più della media dei neurotipici in quanto dotati spesso di un intelligenza e una sensibilità superiore alla media. Di conseguenza non sono affatto immuni al senso di colpa, anzi, proprio in virtù della loro sensibilità spiccata e delle situazioni di incomprensione e di difficoltà in cui si trovano spesso sono afflitti dai sensi di colpa, poichè si sentono spesso erroneamente responsabili delle situazioni che si vengono a creare a causa della loro diversità.
Se ti dai una martellata su un dito fa male ? Ovvio che si ....
Non fare agli altri quello che tu non vorresti fosse fatto a te
:-) saluti e baci xd
Può sembrare un po' arrogante questa posizione.. ma per sopravvivere nonostante i deficit sociali e motori ho dovuto diventare inattaccabile in tutti gli altri campi..
Dato che mi hanno fatto sempre sentire in colpa per cose che non potevo controllare agisco in modo da non potermi mai sentire in colpa per ciò che invece dipende da me..