Come vi sentite di fronte al potere?
Le divise mi inibiscono, mi mettono una paura assurda, ed anche i medici, qualche volta, mi fanno paura.
In generale chiunque abbia un "potere" su di me o su una mia situazione mi fa sentire parecchio indifeso, insicuro, come se mi potessero aggredire o fare del male da un momento all'altro e io non potessi farci nulla, non potessi difendermi e non potessi far valere le mie motivazioni o i miei diritti.
Queste paure spesso mi generano delle fantasie in cui vengo perseguitato e nonostante sappia che non è vero mi viene tanta ansia, e quell'ansia non gioca a mio favore se ad esempio sono ad un posto di blocco ed inizio a tremare. (anche se devo dire di essere migliorato ultimamente)
Avete provato qualcosa di simile? Voi come affrontate queste situazioni?
In generale chiunque abbia un "potere" su di me o su una mia situazione mi fa sentire parecchio indifeso, insicuro, come se mi potessero aggredire o fare del male da un momento all'altro e io non potessi farci nulla, non potessi difendermi e non potessi far valere le mie motivazioni o i miei diritti.
Queste paure spesso mi generano delle fantasie in cui vengo perseguitato e nonostante sappia che non è vero mi viene tanta ansia, e quell'ansia non gioca a mio favore se ad esempio sono ad un posto di blocco ed inizio a tremare. (anche se devo dire di essere migliorato ultimamente)
Avete provato qualcosa di simile? Voi come affrontate queste situazioni?
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
Più sei saputello poi... ma in qualunque caso io non finisco in una manifestazione di nessun tipo, o in proteste, mi va bene essere invisibile.
Mi chiedo cosa succederà tra qualche mese quando saremo al freddo e senza soldi per prendere cibo, son proprio curioso di quello che succederà.
Ti capisco, è sempre una prepotenza nei nostri confronti che abbiamo sempre subito.
Talvolta mi prende l'angoscia quando penso che possano tranquillizzarmi e poi raggirarmi ugualmente
I miei sono cresciuti sotto una dittatura. Questa è la sezione pubblica, non ho voglia di scrivere oltre. Ma io mi sono data una spiegazione
Che poi ci proteggano in tante situazioni e siano anche comprensivi è senza dubbio, e io stesso gli sono riconoscente.
Però è tutto troppo soggettivo e volubile, basta che uno si svegli male e tutto cambia. Basta pensare ad alcuni casi di cronaca degli ultimi anni (vedi caso Cucchi).
Il settore pubblico della sanità mentale crea delle volte dei danni enormi... sono così oberati di lavoro e le loro responsabilità sono così grandi che stordiscono i pazienti per limitare al minimo possibile i rischi di altri eventi simili. TI consiglio il settore privato, selezionando una professionista proprio sulla base del vostro vissuto. (tra l'altro adesso c'è il bonus psicologico di 600€ se non sbaglio)
Questo video di Galimberti dice molto.
Parla di razionalita che esclude l'emotivita.. Parla dei burocrati nazisti
Questa è la paura che mi ha trasmesso mia madre, cresciuta sotto una dittatura
Il primo è che ho capito che non solo non faceva per me fare il medico ma che mi avevano fatto perdere tempo in cose in cui sono più portata.
Il secondo è che ho capito di non avere stima per il mestiere del medico e che ho più stima di altri mestieri che portano posizioni lavorative più elevate e guadagni del tutto maggiori.
Il terzo è che ho capito che avere le capacità di fare diagnosi non significa avere la predisposizione a prendersi cura del paziente quindi non avrei potuto praticare la professione.
Il quarto è che mio padre non ha mai voluto che facessi il medico.
Il quinto è che una persona di rilievo in quell'ambito a cui ero affezionata come se fosse mio padre mi ha sempre lasciata libera di fare quello che volevo ma ha anche sempre avuto molta stima delle mie capacità in ambito medico dicendo che ero brava come una professionista nonostante non avessi mai studiato. E questo per me basta anche da solo a non farmi sentire inferiore a un medico laureato.
Il sesto è che mia madre voleva fare altro e vuole tornare seriamente a fare altro nel tempo libero.
Adesso dei medici non mi importa più niente, solo che mia madre si disinfetti bene prima di tornare a casa e dello sporco ospedaliero che si può portare addosso.
Per quanto riguarda polizia e carabinieri ho sempre avuto un certo rispetto (anche se ora il rispetto se ne' bello che andato perché quando li chiami non vengono mai).
Quello che Ti posso dire è che più Ti dimostri sicuro e deciso (sempre nel rispetto delle persone), più, sia forze dell'ordine che medici, cambiano atteggiamento.
Io ho adottato questa tecnica, inizialmente mi mostro deciso e sicuro, dopo vedo le loro reazioni, se sono persone che se lo meritano, mi "addolcisco" se non se lo meritano all'ora aggiungo un pizzico di aggressività (per me ha sempre funzionato ..stai attento con le forze dell'ordine perché dipende da chi hai davanti)
Ti faccio degli esempi:
MEDICI:
purtroppo ho avuto molti problemi di salute, nella mia vita, ed ho avuto a che fare con i medici anche per i miei nonni.
_Il 24 novembre scorso, ho rischiato di lasciarci la pelle, mi hanno operato d'urgenza durante la notte. Fin li niente da dire, staff efficientissimo e veloce (mi hanno salvato la vita) e sarò loro per sempre riconoscente. Nei reparti però la cosa è cambiata non mi hanno tolto la canula naso gastrica per giorni, quando dovevano toglierla il giorno dopo. Io ero ancora intontito dall'anestesia e dalla paura, quindi ho aspettato il terzo giorno, poi ho chiamato un infermiere e gli ho detto: "io so che dovevate togliermi la canula il giorno dopo l'intervento, io ora mi sento male, faccia come vuole, io agirò di conseguenza una volta uscito da qui" hanno chiamato subito il primario che ha ordinato (tra l'altro urlando e insultandoli) di togliermi immediatamente la canula.
Alla fine della degenza, continuavano a rimandare le dimissioni, un giorno per un termometro rotto da cui risultava avessi la febbre a 38 mi hanno cambiato reparto (periodo covid) arrivato in medicina dopo 10 minuti la febbre non l'avevo più. Il giorno dopo dovevano dimettermi, ma non arrivava nessun medico e le mie insistenze con gli infermieri non davano risultati; tieni conto che era venerdì e questo voleva dire che sino a lunedì non sarebbe più passato nessuno (ospedali italiani). All'ora anche se ero ancora debole mi sono fatto forza (li forse ho esagerato) ho preso 3 seggiole che erano impilate nella mia camera e le ho lanciate nel corridoio. In dieci minuti è arrivato un medico a darmi le dimissioni ed è andato anche personalmente, alla farmacia dell'ospedale, a ritirare le medicine per la degenza a casa.
_Ricordo un giorno con mio nonno (che io ho amato più di qualunque altra persona, da cui prende il nome anche la mia azienda) ero al pronto soccorso. Lui aveva problemi di coagulazione e continuava a perdere sangue, ma non lo assistevano... ad un certo punto ho dato un calcio ad una carrozzina dell'ospedale (vuota naturalmente), non mi ero accorto non fosse frenata, quindi ha fatto tutto il corridoi del pronto soccorso ed è andata a sbattere contro il muro; i medici suono usciti dalle sale, ed io ho detto: " questuammo ha più di 90 anni e sta perdendo sangue da più di un'ora, qualunque cosa gli accada da questo momento è vostra responsabilità". Insomma l'hanno preso subito in carico e l'hanno girato come un calzino, hanno fatto così tanti controlli ed esami che mi sentivo quasi in colpa col sistema sanitario per le spese che stava sostenendo. Ma quando siamo usciti non sanguinava più ed eravamo certi che non avesse più problemi... dimenticavo volevano uscissi dal pronto soccorso ed attendessi in sala d'aspetto la mia risposta fu: "se volete che esca chiamate i carabinieri così spiego loro perché non voglio uscire, di voi non mi fido e voglio essere presente per tutelare mio nonno". Non mi hanno più chiesto di uscire.
quelli che Ti ho fatto sono esempi estremi, il più delle volte basta mostrarsi decisi e sicuri e le persone cambiano atteggiamento, subito dopo puoi diventare anche gentilissimo come è nella mia e penso anche nella Tua indole. Inoltre a volte si trovano anche persone per bene che amano il loro lavoro e rispettano i pazienti (in questi casi torno in ospedale a portare dei cioccolatini)
FORZE DELL'ORDINE:
_da ragazzo mi fermavano sempre perché avevo la stessa macchina dello stesso colore di uno spacciatore, una sera mi ero stufato e la terza volta che mi fermarono dissi loro: "ascoltate se avete domande fatele hai posti di blocco precedenti, ora io voglio andare a letto che domani lavoro" mi hanno lasciato andare scusandosi.
_Il primo luglio (altro esempio completamente diverso) hanno distrutto una delle mie auto parcheggiate fronte casa e la controparte voleva ragione, tanto che si è chiamato la polizia da solo. Io li ho lasciati lavorare ho visto che erano professionali e corretti. Non mi sono permesso di dar loro fastidio nemmeno per un attimo rispondevo alle loro domande deciso e sicuro (e siccome erano brave persone, anche con un po' di simpatia.. ci siamo fatti anche qualche risata). Poi, visti i 40 gradi, e la tensione perché abbiamo dovuto chiudere la strada, sono andato in casa ed ho preso bottigliette di acqua fresca per tutti. Hanno apprezzato molto, tanto che, la controparte è dovuta andare al comando per ritirare la documentazione, per la mia sono venuti a casa a consegnarmela, e siccome non c'ero mi hanno chiamato sul cellulare ed hanno voluto aspettarmi.
Scusa mi sono dilungato tantissimo, volevo solo farti degli esempi chiari che magari potessi sfruttare o potessero tranquillizzarTi.
Non Ti dico che per me è sempre stato facile comportarmi così, c'è voluto temo, prima ero servizievole con camici e divise, e non Ti dico nemmeno che sia la ricetta giusta, ma per me funziona.
Spero di averTi aiutato, come Tu fai spesso con me, o, almeno, dato uno spunto di riflessione
Cercherò di seguire i tuoi consigli!