Mezzi di trasporto

Sono sempre stata accompagnata in macchina dalla mia famiglia , non ho mai dovuto prendere mezzi di trasporto.
Ora questo è un problema e sto cercando di imparare i percorsi , arrivando da un paese alla città (quindi abito anche lontana).
A livello emotivo mi sento una stupida perché non ho esperienza.
Avete avuto esperienze simili?
Ora questo è un problema e sto cercando di imparare i percorsi , arrivando da un paese alla città (quindi abito anche lontana).
A livello emotivo mi sento una stupida perché non ho esperienza.
Avete avuto esperienze simili?
Hora, dies et vita fugiunt; manet unica virtus.
(intj)
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Commenti
Una cosa che puoi fare è informarti prima su vari percorsi e tariffe online se sono pubblicate e tentare di comprendere dove sono indicate le varie tratte ed orari (di solito vi è sempre un qualche foglio di carta che lo indica, sia esso in stazione od alle fermate). Anche il conducente di un mezzo, se hai la possibilità di interagire con lui prima che il veicolo sia in modo, può fornirti indicazioni sul percorso ed anche farti un biglietto.
Come unica cosa, stai solo attenta sia agli orari che ai luoghi che frequenti (oltre a dove ti siedi). Alcune tratte possono essere più brutte e frequentate da gente meno raccomandabile (specie quelle periferiche, spesso in orari notturni). Essere vicino al conducente od ad altre autorità (se non presenti, anche luoghi ben visibili e vicino alle loro postazioni) potrebbe aiutarti in alcuni casi (così come avere un accompagnatore al ritorno od a destinazione).
Non devi sempre avere questi accorgimenti in ogni situazione, ma tienili presenti in quanto potrebbero esserti utili a volte.
L'esperienza è un dono che si può ottenere solo ed unicamente passando attraverso la ripetizione di certi processi, per quanto ansiogeni possano essere.
Per me e per altre persone nello spettro, che conosco personalmente, il passo più difficile in assoluto è affrontare l'ignoto della "prima volta".
Puntualmente, dopo la prima volta, la sfida è ridimensionata.
Non dico che diventi per forza una passeggiata, ma se non si incontrano elementi traumatici spesso ci si accorge di aver costruito nella propria mente un ostacolo di gran lunga più ostico della situazione reale. E anche quando si incontrano elementi traumatici, c'è modo di migliorare (lo dico perché l'ho vissuto, non per ottimismo).
Ti dico come procedo io oggi, pur utilizzando i mezzi pubblici da decenni:
- ottengo tutte le informazioni che riesco a trovare sul luogo che devo raggiungere (indirizzo, orari, numero di telefono), perché oltre all'utilità pratica mi fa sentire padrona della situazione;
- apro un'app delle mappe e utilizzo la funzionalità "street view" che mi permette sia di vedere che aspetto ha l'ingresso di un luogo/la fermata dei mezzi, sia il percorso (se è molto lungo chiaramente guardo la partenza e l'arrivo). Poter vedere, dalla sicurezza di casa mia, dei punti di riferimento per me è fondamentale perché è il modo in cui il mio cervello elabora le informazioni. Per esempio, leggere il percorso per me è inutile perché non conservo alcuna informazione testuale, mentre sono capace di ricordare benissimo gli input visivi. Scopri cosa ti risulta più facile;
- cerco di arrivare con una dose di anticipo così da poter avere un cuscinetto di sicurezza per gestire l'ansia. Ho bisogno di più tempo degli altri per acclimatarmi e sentirmi al sicuro in un posto nuovo, quindi cerco di concedermelo (poi sono una ritardataria cronica perché ho difficoltà a relazionarmi allo scorrere del tempo, grazie all'adhd, ma faccio del mio meglio...);
- parlo a me stessa con incoraggiamenti anche per le piccole cose. Letteralmente, mi dico "brava" per essere uscita di casa se sento che il cuore mi sta saltando in gola, "coraggio, ce la facciamo" se mi tremano le gambe mentre percorro la banchina del treno. Immagino di avere con me una bambina piccola e di doverla proteggere e sostenere, perché di fatto ho bisogno di quel tipo di incoraggiamento. A volte mi concedo anche dei premi per essere riuscita a fare cose che mi risultano impegnative
- in metropolitana, ad esempio, tendo ad occupare sempre gli stessi punti, per avere delle certezze aggiuntive. Per esempio, mi posiziono per salire sul secondo vagone e ogni volta spero di potermi mettere rivolta verso un particolare finestrino, in modo da poter evitare di ritrovarmi faccia a faccia con gli altri. Uso le cuffie con la musica, ma a volte tengo su gli auricolari anche se non ascolto nulla, così da poter avere quella scusa per guadagnare qualche momento se non capisco subito cosa vogliono le persone che si rivolgono a me.
Con la ripetizione di certe azioni poi arrivi a dirti che sai bene cosa aspettarti e che puoi farcela. Hai le prove tangibili. E pian piano costruisci una relazione di fiducia con te stessa. Però se sai che certe strategie ti aiutano ad essere più tranquilla, è giusto continuare ad applicarle.