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Autismo al Lavoro con Tony Attwood! 11-12 Maggio 2023. A Milano e online!

Storia dai contorni sfumati

matt992matt992 Post: 21
modificato 11 febbraio in Mi presento
Salve, sono un ragazzo di 24 anni e scrivo qui per avere un confronto con altre persone dentro questo spettro. Ad essere onesto non sono nuovo qui, ho già scritto su questo forum a maggio dell'anno scorso ma poi non sono più tornato a rispondere ad eventuali repliche sulla mia discussione. Il motivo per cui non l'ho fatto, e mi sono voluto registrare qui ora con un nuovo account è presto detto: avevo sentito di aver fatto il passo più lungo della gamba dal momento che non avevo la certezza da chi di professione che fossi effettivamente dentro lo spettro. Ho provato vergogna per paura di aver scritto cose troppo azzardate su di me e non sono più tornato. Fino ad oggi.
Per farla breve sono stato sotto terapia psicologica e/o farmacologica per il 70% della mia vita a causa di diversi problemi su cui son state formulate mezze diagnosi o su cui c'erano opinioni molto contrastanti a seconda dello specialista.
Dopo aver campato fino ai 17 anni e mezzo trascinandomi via via sempre più problemi, ma reggendo le incombenze quotidiane come la scuola, ho avuto un burnout totale che mi ha portato a smettere di studiare, ad isolarmi dal mondo e ad iniziare ad attuare comportamenti di difficile interpretazione, come se fossi tornato in una seconda infanzia.
Sta di fatto che la situazione è evoluta negli anni successivi fino alla fine del secondo lockdown (22 anni) presentando quadri e sfaccettature diverse a seconda del periodo, che causavano estremo disagio e sofferenza a me e alla famiglia.
Dall'anno scorso la situazione ha incominciato a migliorare, tuttavia gli strascichi della malattia e della mancata esperienza che avrei dovuto fare in questi anni si sentono tutt'oggi.
Senza fare riferimento a tutte le ipotesi fatte su di me nel corso degli anni, fu lo psichiatra che mi seguì fra il 2017 e il 2021 ad avanzare per primo la diagnosi di disturbo dello spettro autistico, affiancata a quella di disturbo dell'umore. Non ricordo che mi fece dei test specifici a riguardo per avere la certezza di ciò (eccezion fatta per lo stroop test dove riuscii a memorizzare una sequenza di nove cifre nell'ordine opposto), ma disse di avere la certezza di ciò osservandomi e sentendomi parlare.
Sebbene questo psichiatra fosse una figura molto stimata professionalmente nel territorio in cui vivo, lo psicologo che mi seguiva all'epoca (che tra l'altro aveva ottimi rapporti con l'altra figura) di orientamento psicoanalitico, smentii categoricamente l'ipotesi che io potessi rientrare nello spettro. Secondo lui all'origine dei mali vi era il disturbo narcisistico di personalità (covert), e quindi comportamenti infantili, vittimistici, manipolatori, umore instabile, ipersensibilità e crisi isteriche.
Successivamente lo psichiatra in questione non poté più seguirci per motivi logistici e pochi mesi dopo abbandonai anche lo psicologo per via di incomprensioni che rendevano impossibili il rapporto terapeutico.
Da fine 2021 sono seguito da una psicologa cognitivo comportamentale in stretta relazione professionale con un altro psichiatra e altre figure laterali e devo dire che la situazione ha progressivamente iniziato a migliorare.
Ricollegandomi al discorso iniziale, ho passato e passo alcuni periodi della vita (tipo questo o maggio scorso) a documentarmi sullo spettro autistico perché ho iniziato a pensare che quest'ultima ipotesi possa spiegare molti dei miei comportamenti e modi di vedere il mondo passati e presenti. Ho iniziato a rivedermi sempre di più nel quadro sintomatologico di questo spettro, fino ad avere la quasi certezza di farne parte.
Per concludere, cosa cambia fra maggio 2022 e ora? Quando scrissi la prima volta qui, la terapeuta alla mia richiesta di chiarimenti a riguardo mi disse che la mia situazione poteva presentare dei quadri sovrapponibili, pertanto di non fissarsi su questa convinzione perché c'era la possibilità che si trattasse di tutt'altro. E così è stato fino a qualche settimana fa, quando ha alla fine raggiunto la conclusione che parte del mio modo di essere è dovuto allo spettro autistico.
Se da un lato mi sento finalmente sollevato per il riuscire a trovare diverse risposte ad eventi passati e presenti, dall'altro lato mi chiedo: questa condizione sarà di ostacolo al mio futuro?
Avrei il desiderio di parlare con qualcuno di voi che possa anche minimamente rispecchiarsi nel mio percorso di vita, anche perché molto spesso quei pochi amici/conoscenti che ho possono solo immaginare il mio stato ma non lo possono capire, indipendentemente dalla loro empatia.
Senza andare ad elencare, ritengo di avere diverse caratteristiche tipiche dell'autismo lieve, eccezion fatta per l'ipersensorialità (o ipo).
Andrea7

Commenti

  • Dunque dunque...   (Ho fatto una pausa per mettere i miei occhiali da dotta🤓) innanzitutto se hai questo dubbio il consiglio principale è quello di andare a farti fare una bella diagnosi , così fai un po' di chiarezza, il secondo luogo A mio parere non devi eccessivamente farti queste paranoie siccome ogni cosa che scopriamo su noi stessi, non è frutto di ulteriori e complessi dubbi ma semmai aiuta a stemperare e alleggerire la mente dalle varie paranoie, è chiaro che una diagnosi può far andare un po' nel pallone nei primi tempi come è successo anche a me e come succede a tutti siccome si tratta di tematiche piuttosto importanti, ma dopo la prima fase di disorientamento e di sofferenza probabilmente che devi accettare di poter affrontare senza giudicarti ma vedendolo come un processo naturale, arriverà anche la fase in cui molte cose ti saranno anche più chiare quindi come in ogni cosa della vita, c'è la sofferenza ma poi dopo c'è anche un chiarimento. Poi io ti consiglio visto che ho compreso esattamente quello che vuoi dire non fasciarti troppo la testa vai per gradi accetta le emozioni che arriveranno una per una senza andare troppo nel pallone e dandoti il tempo per assorbirle dopodiché se usciranno dubbi paranoie e problematiche in un secondo momento fai come me li metterai tutte scritte e nel caso potrai affrontarle una ad una anche volendo con uno specialista che ti possa fare da spalla e supporto , in questo modo avrai qualcuno che ti aiuta a comprendere sempre meglio te stesso e a risolvere i dubbi che ti emergeranno man mano 😎 se vuoi confortarti io ci sono sono abbastanza attiva sul forum
    Il mio canale su YouTube: canale YouTube Asperger 
  • matt992matt992 Post: 21
    matt992 ha detto:
    Salve, sono un ragazzo di 24 anni e scrivo qui per avere un confronto con altre persone dentro questo spettro. Ad essere onesto non sono nuovo qui, ho già scritto su questo forum a maggio dell'anno scorso ma poi non sono più tornato a rispondere ad eventuali repliche sulla mia discussione. Il motivo per cui non l'ho fatto, e mi sono voluto registrare qui ora con un nuovo account è presto detto: avevo sentito di aver fatto il passo più lungo della gamba dal momento che non avevo la certezza da chi di professione che fossi effettivamente dentro lo spettro. Ho provato vergogna per paura di aver scritto cose troppo azzardate su di me e non sono più tornato. Fino ad oggi.
    Per farla breve sono stato sotto terapia psicologica e/o farmacologica per il 70% della mia vita a causa di diversi problemi su cui son state formulate mezze diagnosi o su cui c'erano opinioni molto contrastanti a seconda dello specialista.
    Dopo aver campato fino ai 17 anni e mezzo trascinandomi via via sempre più problemi, ma reggendo le incombenze quotidiane come la scuola, ho avuto un burnout totale che mi ha portato a smettere di studiare, ad isolarmi dal mondo e ad iniziare ad attuare comportamenti di difficile interpretazione, come se fossi tornato in una seconda infanzia.
    Sta di fatto che la situazione è evoluta negli anni successivi fino alla fine del secondo lockdown (22 anni) presentando quadri e sfaccettature diverse a seconda del periodo, che causavano estremo disagio e sofferenza a me e alla famiglia.
    Dall'anno scorso la situazione ha incominciato a migliorare, tuttavia gli strascichi della malattia e della mancata esperienza che avrei dovuto fare in questi anni si sentono tutt'oggi.
    Senza fare riferimento a tutte le ipotesi fatte su di me nel corso degli anni, fu lo psichiatra che mi seguì fra il 2017 e il 2021 ad avanzare per primo la diagnosi di disturbo dello spettro autistico, affiancata a quella di disturbo dell'umore. Non ricordo che mi fece dei test specifici a riguardo per avere la certezza di ciò (eccezion fatta per lo stroop test dove riuscii a memorizzare una sequenza di nove cifre nell'ordine opposto), ma disse di avere la certezza di ciò osservandomi e sentendomi parlare.
    Sebbene questo psichiatra fosse una figura molto stimata professionalmente nel territorio in cui vivo, lo psicologo che mi seguiva all'epoca (che tra l'altro aveva ottimi rapporti con l'altra figura) di orientamento psicoanalitico, smentii categoricamente l'ipotesi che io potessi rientrare nello spettro. Secondo lui all'origine dei mali vi era il disturbo narcisistico di personalità (covert), e quindi comportamenti infantili, vittimistici, manipolatori, umore instabile, ipersensibilità e crisi isteriche.
    Successivamente lo psichiatra in questione non poté più seguirci per motivi logistici e pochi mesi dopo abbandonai anche lo psicologo per via di incomprensioni che rendevano impossibili il rapporto terapeutico.
    Da fine 2021 sono seguito da una psicologa cognitivo comportamentale in stretta relazione professionale con un altro psichiatra e altre figure laterali e devo dire che la situazione ha progressivamente iniziato a migliorare.
    Ricollegandomi al discorso iniziale, ho passato e passo alcuni periodi della vita (tipo questo o maggio scorso) a documentarmi sullo spettro autistico perché ho iniziato a pensare che quest'ultima ipotesi possa spiegare molti dei miei comportamenti e modi di vedere il mondo passati e presenti. Ho iniziato a rivedermi sempre di più nel quadro sintomatologico di questo spettro, fino ad avere la quasi certezza di farne parte.
    Per concludere, cosa cambia fra maggio 2022 e ora? Quando scrissi la prima volta qui, la terapeuta alla mia richiesta di chiarimenti a riguardo mi disse che la mia situazione poteva presentare dei quadri sovrapponibili, pertanto di non fissarsi su questa convinzione perché c'era la possibilità che si trattasse di tutt'altro. E così è stato fino a qualche settimana fa, quando ha alla fine raggiunto la conclusione che parte del mio modo di essere è dovuto allo spettro autistico.
    Se da un lato mi sento finalmente sollevato per il riuscire a trovare diverse risposte ad eventi passati e presenti, dall'altro lato mi chiedo: questa condizione sarà di ostacolo al mio futuro?
    Avrei il desiderio di parlare con qualcuno di voi che possa anche minimamente rispecchiarsi nel mio percorso di vita, anche perché molto spesso quei pochi amici/conoscenti che ho possono solo immaginare il mio stato ma non lo possono capire, indipendentemente dalla loro empatia.
    Senza andare ad elencare, ritengo di avere diverse caratteristiche tipiche dell'autismo lieve, eccezion fatta per l'ipersensorialità (o ipo).
    l'ho appena riletta, devo veramente imparare a piangermi meno addosso e a valorizzare i lati più interessanti di me 🤦
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