Come vivere il percorso verso la diagnosi?
Ciao a tutti,
l'ultima volta che ho scritto qui, era perché era nato in me il sospetto di far parte dello spettro autistico.
Ebbene, ora che ho 21 anni, sono andata da una psicologa per tutt'altro motivo (crisi d'ansia e depressione), ed è venuto fuori che, stando a quello che le ho raccontato (in particolare in campo emotivo e relazionale), è molto probabile che ci avessi visto giusto.
Al che mi ha mandato da uno specialista psichiatra, che incontrerò a breve.
Sono in attesa di sapere quando sarà l'appuntamento e potete immaginare quanto l'attesa sia logorante, anche perché non so cosa aspettarmi come risposta.
Anche perché dall'altra parte ho un'amica Asperger che è anche divulgatrice, ed è molto brava in questo. Ma mi dice che secondo lei non sono autistica (anche se molte cose non gliele ho mai dette) e teme che in realtà io voglia essere autistica (per carità, nulla contro l'autismo, ma penso proprio che nessuno lo sceglierebbe volontariamente se potesse).
E dice anche che secondo lei mi stanno truffando perché la psicologa non può saperne niente di autismo. E questo si aggiunge a tutti i dubbi che mi assalgono e la confusione.
So che non è un percorso facile, e per fortuna sono circondata da persone che mi sostengono e mi ascoltano.
Però mi chiedo: una psicologa può riconoscere i tratti dell'autismo? Devo fare attenzione a quello che mi dice la mia amica? Come avete vissuto il percorso verso la diagnosi?
Se aveste qualche consiglio, o qualche esperienza da condividere, ne sarei molto contenta.
Buona giornata,
Giulia
l'ultima volta che ho scritto qui, era perché era nato in me il sospetto di far parte dello spettro autistico.
Ebbene, ora che ho 21 anni, sono andata da una psicologa per tutt'altro motivo (crisi d'ansia e depressione), ed è venuto fuori che, stando a quello che le ho raccontato (in particolare in campo emotivo e relazionale), è molto probabile che ci avessi visto giusto.
Al che mi ha mandato da uno specialista psichiatra, che incontrerò a breve.
Sono in attesa di sapere quando sarà l'appuntamento e potete immaginare quanto l'attesa sia logorante, anche perché non so cosa aspettarmi come risposta.
Anche perché dall'altra parte ho un'amica Asperger che è anche divulgatrice, ed è molto brava in questo. Ma mi dice che secondo lei non sono autistica (anche se molte cose non gliele ho mai dette) e teme che in realtà io voglia essere autistica (per carità, nulla contro l'autismo, ma penso proprio che nessuno lo sceglierebbe volontariamente se potesse).
E dice anche che secondo lei mi stanno truffando perché la psicologa non può saperne niente di autismo. E questo si aggiunge a tutti i dubbi che mi assalgono e la confusione.
So che non è un percorso facile, e per fortuna sono circondata da persone che mi sostengono e mi ascoltano.
Però mi chiedo: una psicologa può riconoscere i tratti dell'autismo? Devo fare attenzione a quello che mi dice la mia amica? Come avete vissuto il percorso verso la diagnosi?
Se aveste qualche consiglio, o qualche esperienza da condividere, ne sarei molto contenta.
Buona giornata,
Giulia
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Commenti
sostanzialmente da quanto ho capito, anche nella più neurotipica delle persone possono esserci tratti autistici, chiamasi spettro apposta perché non è una malattia e ha dei contorni molto sfumati. la linea di demarcazione ricade nel momento in cui i suddetti tratti inficino negativamente nella vita della persona.
la sensazione tipica di chi ricade nello spettro e in cui mi ci trovo pure io è: ognuno è diverso a modo suo, ma sento qualcosa che mi rende (paradossalmente) ancora più diverso dagli altri, come se non mi riuscissi a sintonizzare sulla stessa lunghezza d'onda altrui.
lascio il beneficio del dubbio, perché non sono uno studioso in maniera, ho semplicemente la diagnosi. ci saranno altre persone che potranno sicuramente argomentare meglio la questione.
Ti consiglio comunque di cercare di vivere questo processo con serenità. Avere o meno una diagnosi non cambierà chi sei o chi sei stata finora.
Spero di esserti stata d'aiuto.