limbo eterno
in Mi sento giù
questi giorni sono carico di negatività (come se fosse una novità).
sono in una fase di limbo eterno in cui sono ovviamente capace di intendere e di volere, ho un modo di ragionare autonomo ma risento degli effetti di essere un asp bipolare con doc (forse qualcosa inerente ai disturbi di personalità chi lo sa).
in poche parole al momento ho precluse tutte le possibili vie di risoluzione di questa situazione, o per lo meno possibilità di sbloccarmi.
tutto ciò che agli occhi di una persona comune nt/nd può apparire facile o fattibile seppur con qualche difficoltà per me appare come una montagna insormontabile.
iniziare un percorso accademico? un piccolo lavoro? anche innamorarmi e intraprendere una storia sentimentale? tutto ciò mi distruggerebbe mentalmente.
un esame, un colloquio di lavoro da una parte, il dichiararmi a una ragazza dall'altra, tutti obiettivi che nel doverli perseguire porterebbero il cervello sotto una tempesta di tic, ansie varie e meltdown anche violenti.
sì, è emerso dalle sedute psicologiche che i miei livelli di resilienza e capacità di adattamento sono prossimi allo zero, così come la motivazione e la costanza a perseguire anche ciò che mi interessa di più.
guardandomi attorno di persone in questa esatta situazione ne vedo veramente poche perché bene o male quelli che conosco e che hanno molteplici difficoltà quantomeno riescono a rendere in qualche ambito, coi loro tempi, io?
e menomale che fino ad una certa età ero considerato una promessa di successo per familiari/amici/professori...
sono in una fase di limbo eterno in cui sono ovviamente capace di intendere e di volere, ho un modo di ragionare autonomo ma risento degli effetti di essere un asp bipolare con doc (forse qualcosa inerente ai disturbi di personalità chi lo sa).
in poche parole al momento ho precluse tutte le possibili vie di risoluzione di questa situazione, o per lo meno possibilità di sbloccarmi.
tutto ciò che agli occhi di una persona comune nt/nd può apparire facile o fattibile seppur con qualche difficoltà per me appare come una montagna insormontabile.
iniziare un percorso accademico? un piccolo lavoro? anche innamorarmi e intraprendere una storia sentimentale? tutto ciò mi distruggerebbe mentalmente.
un esame, un colloquio di lavoro da una parte, il dichiararmi a una ragazza dall'altra, tutti obiettivi che nel doverli perseguire porterebbero il cervello sotto una tempesta di tic, ansie varie e meltdown anche violenti.
sì, è emerso dalle sedute psicologiche che i miei livelli di resilienza e capacità di adattamento sono prossimi allo zero, così come la motivazione e la costanza a perseguire anche ciò che mi interessa di più.
guardandomi attorno di persone in questa esatta situazione ne vedo veramente poche perché bene o male quelli che conosco e che hanno molteplici difficoltà quantomeno riescono a rendere in qualche ambito, coi loro tempi, io?
e menomale che fino ad una certa età ero considerato una promessa di successo per familiari/amici/professori...
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