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Amarezza

Oggi abbiamo fatto un colloquio conoscitivo con le maestre della scuola materna in cui è stato ammesso mio figlio di quasi 3 anni, diagnosticato nello spettro autistico. Era presente anche la maestra di sostegno e sono stata sminuita perché non faccio frequentare Aba al mio bimbo. Lui fa psicomotricità 4 volte la settimana e a settembre inizierà logopedia. Vorremmo anche iniziare una terapia comportamentale, che non sia Aba. Una cosa non ho capito...ma ad oggi se si ha un bambino autistico è obbligatorio e scontato fare Aba??? Noi non siamo d'accordo sul metodo utilizzato dall'Aba, in quanto essendo nello spettro anche io a livello lieve, ritengo non sia utile a lungo termine ma solo nel breve periodo. Ho cercato di spiegare il mio punto di vista alle maestre ma loro sostengono che mio figlio non avrà mai dei miglioramenti effettivi, non frequentando quella terapia. Sono uscita da lì demoralizzata, sempre convinta della mia idea, ma con molta amarezza perché già il primo interfaccia con la scuola mi ha aperto gli occhi su quello che mi aspetterà. Quanta rilevanza ha la scuola in queste decisioni? Inoltre volevo sapere se sarebbe meglio scegliere il loro operatore interno o indicarne uno esterno che manderà la ASL? Ovviamente loro hanno premuto perché io scegliessi l'operatore che già collabora con loro. Sono molto indecisa. 

Commenti

  • Luny09Luny09 Post: 6
    Ciao, le maestre possono dire e consigliare quello che vogliono, ma alla fine il potere decisionale spetta ai genitori.
    Credo che siamo noi quelli che alla fine sanno cosa sia più giusto per il loro figlio, e il mio consiglio è quello di seguire quello che tu senti sia il meglio per tuo figlio.
    Per quanto riguarda il metodo ABA io personalmente non l'ho mai considerata per mia figlia in quanto lei ha sempre avuto una compromissione lieve.
    Però lavoro a scuola e mi è capitato di assistere ad una sessione ABA su un bambino con diagnosi più severa; sinceramente io ne ero rimasta un po' sconcertata da quell'incontro perché il lavoro era una sorta di addestramento con premi in cui il bambino imparava a memoria delle risposte. Sicuramente per qualcuno può essere utile, ma non per tutti. Come d'altronde qualsiasi tipo di terapia.
    Per quanto riguarda l'operatore scolastico o asl mon ho capito a cosa ti riferisci...educatore o insegnante di sostegno?
    Se la scuola è pubblica sono sempre incarichi assegnati appunto dalla scuola con personale della scuola.
    Spero di esserti stata utile.
  • riotriot Post: 6,942
    Troppe interferenze da parte della scuola. Le terapie devono essere quelle assegnate dallo/a specialista che lo segue o che l'ha diagnosticato, perché in realtà, anche i genitori non dovrebbro decidere da soli quali terapie fargli fare.
    Quindi ringrazia le insegnanti per i "consigli", ma fate un passo indietro interpellando di nuovo il/la npi spiegando la situzione, e fate come vi suggerisce.
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