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Incombenze vita quotidiana

Chi vive per conto proprio ed è autistico, non sperimenta grandi difficoltà nel compiere le proprie incombenze quotidiane, come fare la spesa, pulire la casa, ecc...? Anche tra gli NT ci sono molti che non hanno gran voglia di fare queste incombenze, tuttavia riescono a "costringersi" e le fanno lo stesso, mentre gli ND (o perlomeno io) sembrano avere nettamente più difficoltà a "costringersi" a fare cose che non amano fare... come mai secondo voi?

Commenti

  • Perché è proprio una caratteristica autistica quella di non riuscire a sforzarsi di fare cose che non si vogliono fare e conseguentemente a odiare le responsabilità, i doveri, i "è così e basta"...


  • ClaraDiLuna ha detto:
    Perché è proprio una caratteristica autistica quella di non riuscire a sforzarsi di fare cose che non si vogliono fare e conseguentemente a odiare le responsabilità, i doveri, i "è così e basta"...
    mi descrive perfettamente
    ClaraDiLuna
  • LixxyLixxy Post: 166
    Non sono d'accordo. In genere è proprio il contrario: le persone nello spettro tendono ad imparare le regole e a seguirle pedissequamente. Secondo me il problema nasce quando cominci a distrarti e c'è sempre qualcosa di prioritario rispetto alle faccende domestiche. Tipo che mentre stai passando l'aspirapolvere ti cominci a chiedere chi ha inventato l'aspirapolvere e quando, allora molli là aspirapolvere (magari senza neanche spegnerla) che dio Google e dea Wikipedia ti chiamano. 
    Non so quante volte sono passata in cucina e mi sono accorta che il fornello era acceso! Almeno se c'è qualcosa sopra la puzza di bruciato mi avverte!! 
    A volte guardo disperata casa e corro in libreria per trovare una scusa buona per non fare nulla. 
    A volte chiamo qualcuno per aiutarmi e poi mi incazzo che non fanno le cose come vanno fatte e devo pure pagare. 
    La cosa peggiore è quando finalmente ingrani e lucidi tutto, ti guardi intorno soddisfatta e per ricompensarti ti fai un caffè. Ovviamente la polvere di caffé finisce per terra, il barattolo rimane fuori posto, la macchinetta tracima sul fornello (sempre che non te la dimentichi sopra) e nel giro di poco manco si vede che ci hai perso una giornata a pulire. 
    Questa pubblicità mi rappresenta in pieno. 

    https://youtu.be/7UUIftbsT5g?si=KEbaegYB5CEQ0srn
    Laurent
  • Lixxy ha detto:
    Non sono d'accordo. In genere è proprio il contrario: le persone nello spettro tendono ad imparare le regole e a seguirle pedissequamente. Secondo me il problema nasce quando cominci a distrarti e c'è sempre qualcosa di prioritario rispetto alle faccende domestiche. Tipo che mentre stai passando l'aspirapolvere ti cominci a chiedere chi ha inventato l'aspirapolvere e quando, allora molli là aspirapolvere (magari senza neanche spegnerla) che dio Google e dea Wikipedia ti chiamano. 
    Non so quante volte sono passata in cucina e mi sono accorta che il fornello era acceso! Almeno se c'è qualcosa sopra la puzza di bruciato mi avverte!! 
    A volte guardo disperata casa e corro in libreria per trovare una scusa buona per non fare nulla. 
    A volte chiamo qualcuno per aiutarmi e poi mi incazzo che non fanno le cose come vanno fatte e devo pure pagare. 
    La cosa peggiore è quando finalmente ingrani e lucidi tutto, ti guardi intorno soddisfatta e per ricompensarti ti fai un caffè. Ovviamente la polvere di caffé finisce per terra, il barattolo rimane fuori posto, la macchinetta tracima sul fornello (sempre che non te la dimentichi sopra) e nel giro di poco manco si vede che ci hai perso una giornata a pulire. 
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    Bel video... rappresenta anche me
  • Lixxy ha detto:
    Non sono d'accordo. In genere è proprio il contrario: le persone nello spettro tendono ad imparare le regole e a seguirle pedissequamente. Secondo me il problema nasce quando cominci a distrarti e c'è sempre qualcosa di prioritario rispetto alle faccende domestiche. Tipo che mentre stai passando l'aspirapolvere ti cominci a chiedere chi ha inventato l'aspirapolvere e quando, allora molli là aspirapolvere (magari senza neanche spegnerla) che dio Google e dea Wikipedia ti chiamano. 
    Non so quante volte sono passata in cucina e mi sono accorta che il fornello era acceso! Almeno se c'è qualcosa sopra la puzza di bruciato mi avverte!! 
    A volte guardo disperata casa e corro in libreria per trovare una scusa buona per non fare nulla. 
    A volte chiamo qualcuno per aiutarmi e poi mi incazzo che non fanno le cose come vanno fatte e devo pure pagare. 
    La cosa peggiore è quando finalmente ingrani e lucidi tutto, ti guardi intorno soddisfatta e per ricompensarti ti fai un caffè. Ovviamente la polvere di caffé finisce per terra, il barattolo rimane fuori posto, la macchinetta tracima sul fornello (sempre che non te la dimentichi sopra) e nel giro di poco manco si vede che ci hai perso una giornata a pulire. 
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    La tua risposta è più esaustiva, però sono d'accordo anche con Chiara di Luna... a me sembra che quelli che riescono a costringersi a fare cose anche se in fondo non ne hanno voglia sono gli NT, non gli ND... io su di me sento una forte riluttanza a fare queste incombenze quotidiane e sembra non ci sia proprio modo di convincermi a fare il contrario... neanche le auto-manipolazioni psicologiche del protagonista del video funzionerebbero; al contrario vedo i miei coinquilini (NT) che riescono a organizzarsi le pulizie e, più in generale, anche altre faccende di vita quotidiana, probabilmente non sentono su se stessi una grande voglia di pulire, ma lo fanno lo stesso, quindi in qualche modo il senso del dovere ce l'hanno più loro che noi. Io penso che alla fine a noi ND in fondo non importa, entro certi limiti, che la casa non sia pulitissima, ci siano macchie di caffè sul piano cottura, lo specchio sia sporco ecc... abbiamo cose più importanti per noi dove siamo meglio organizzati, nel mio caso studiare due libroni con 10000 parole e passa in francese e in spagnolo.
  • come Fru, procrastino le cose che non mi piacciono e non mi interessano. e poi è una montagna insormontabile di caos. Anche senza internet, è molto meglio stare sul divano a pensare "ma cosa vuol dire davvero disorganizzazione? consideriamo l'etimologia..." e passa un'ora. Comunque se inizio a pulire assumo l'aspetto di un gatto che ha visto un serpente, con tanto di ringhi e soffiate. Perchè prendo l'aspirapolvere ma il filo è corto, cerco una prolunga, la trovo, non funziona, eccone un'altra, ah ma la presa è tedesca, allora mi arrampico sull'armadio dello sgabuzzino per prendere gli adattatori, mi ferisco, faccio cadere dei piatti, ora devo raccogliere anche i cocci, dov'è la scopa? butto tutti gli adattatori sul letto e poi chi ha voglia di rimetterli a posto, li sposto sulla scrivania e rimangono lì per mesi. Alla fine, prima che mi venga voglia di uccidere qualcuno a  caso, pulisco solo due stanze. Tante le altre le faccio domani.... Comunque, per quanto mi piaccia leggere, se devo leggere qualcosa che non mi interessa non ci riesco. Rimango a pag 1, riga 1 per ore perchè la mia mente va via. Riesco di più a obbligarmi nello studio, almeno non devo trovare la presa tedesca per leggere, ma non riesco a impormi le cose come gli altri. E in più sono disorganizzata, me lo dicono, ma non ho ancora capito bene cosa voglia dire, quasi quasi ci rifletto un po' su. A parte gli scherzi, non capisco come facciano. piegare magliette... dopo 10 min sono ancora sulla stessa maglietta arrotolata come un salame che non ne vuole sapere di diventare come quelle negli scaffali dei negozi. Mi metto a studiare qualcosa invece  e tutto torna, ci riesco, mi interessa.
    Laurent
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