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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

Controllo sfinterico bambino autistico 5 anni

Buongiorno, c'è qualcuno che mi può dare qualche valido consiglio su come aiutare mio figlio ad imparare a fare la cacca nel gabinetto? Lui ha 5 anni, diagnosi di autismo ad alto funzionamento da poco. Molto intelligente ma ha questo grosso problema (grosso perché ormai è da 2 anni e mezzo che va avanti e lo sta condizionando negativamente all'interno della classe, i bambini lo prendono in giro). Gli incidenti si verificano ogni giorno a scuola o a casa e non riesco a capire il perché e cosa posso fare. Qualche esperienza / testimonianza / consiglio? Mi dispiace molto vederlo soffrire perché preso in giro.

Commenti

  • FraxoFraxo Post: 454
    Dovrebbe risolversi entro i 10-11 anni di età quando gli insulti dei compagni cominceranno a diventare più pesanti e la scarsa voglia di andare al bagno diventerà un male minore invece che una rottura minore.
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • samjsamj Post: 85
    Ciao, ho avuto lo stesso problema solo che noi non eravamo ancora al corrente della neurodiversità, così su consiglio della pediatra e come spesso si fa con tutti i bambini, abbiamo fatto un calendario della cacca 😅
    Fai un calendario e gli dici che se riesce ad andare in bagno senza sporcarsi e quindi a non trattenerla mettete insieme un timbrino (quello che più gli piace c'è ne sono diversi in vendita)sul calendario e un regalino. Considera che all'inizio la cosa deve essere più incisiva cioè un bel rinforzo, poi piano piano allunghi 2 timbri e regalino, 3 timbri e regalino. Con noi ha funzionato però considera che un po' a continuato a sporcarsi leggermente prima di correre in bagno questo perché se la tratteneva fino all'ultimo. Anche ora fa così nel senso che se la trattiene fino a che non scoppia però poi corre e difficilmente si sporca. Probabilmente gli fa male o la puzza gli dà fastidio e sai benissimo che loro sono molto più sensibili di noi, ci vuole tanta pazienza. Io ho sempre pensato che tanto prima o poi ce l'avrebbe fatta e così è stato.
  • FraxoFraxo Post: 454
    modificato 16 novembre
    In realtà lo stimolo della defecazione avviene nei momenti di maggiore relax o quando la mente si trova in una situazione che mette in agio i sensi e stimola così il rilascio fisico; andare in bagno in quei momenti è come rovinare questo momento di relax e di agio, quindi ci si accinge da una parte a trattenere e dall'altra a non perdere il momento e quello che si sta facendo. Peccato però che in realtà il trattenersi altro non è che uno spingere per quanto riguarda la cacca e il relax del momento non aiuta di certo a trattenere nulla. Capita quindi che il momento di fare la cacca viene associato a qualcosa di positivo e l'atto di farla invece non lo è; in più negli uomini c'è una sorta di sensazione prostatica che ad alcuni piace e quindi si godono l'attimo cercando di "trattenerlo".

    Con i premi c'è il pericolo che ci si abitui e dopo bisogna trovare un'altra strategia di uscita pure da quello. Quando ero piccolo ogni volta che me la facevo sotto il premio che prendevo era un boccatone sui denti, ha funzionato, ho smesso di farmela sotto perché non mi piacere ricevere ogni volta quel premio. Oggi il mondo è cambiato e anche i modi di fare dei genitori, che per quanto una volta fossero più ignoranti, almeno i figli imparavano a farla in bagno e non il modo di ottenere i premi come i cani da tartufo.

    Fosse mio figlio gli darei una punizione sempre peggiore ogni volta che se la fa sotto senza mai sfociare in violenza come è successo con me così non gli faccio nemmeno venire i vizi di pretendere o volere premi per aver fatto una cosa che nella quotidianità fanno tutti.
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • LixxyLixxy Post: 379
    Ovviamente non sono d'accordo con Fraxo che da maschietto senza figli tende a ricorrere agli antichi sistemi. 
    C'è un'altra componente che Fraxo ha sottovalutato e che invece in un bambino autistico bisognerebbe prendere in considerazione : l'istinto "fight or flight" cioè o mordi o fuggi. Nell' modulo fight I muscoli si tendono, i sensi si acuiscono e si abbatte la soglia del dolore in modo da essere pronto a combattere nel modo più efficiente possibile, invece nel modulo flight tutto il sangue va negli arti inferiori e gli sfinteri si rilassano per rendere il corpo più leggero per la fuga. 
    Un bambino che si sente sotto pressione o addirittura in pericolo in una situazione sociale, potrebbe attivare il modulo flight più spesso di quanto lo farebbe una persona normale che prima valuterebbe se è il caso di combattere. 
    Se questo fosse il caso, ma ovviamente è solo un'ipotesi, un atteggiamento aggressivo peggiorerebbe solo le cose.
    Concordo con il "concorso a premi " e in più un atteggiamento confortante quando succede. Fargli capire che le cose si possono risolvere con calma senza tensioni eccessive 
  • FraxoFraxo Post: 454
    modificato 16 novembre
    E' proprio per questo che un bambino ha bisogno sia della madre che del padre, perché dove non arriva una arriva l'altro e viceversa; gli unici premi che si ricevono da una disciplina appresa sono quelli guadagnati dalla persona stessa e non da un ritorno materiale. Ma questo è soltanto un parere personale e tengo a precisare che non parlavo di essere aggressivi, ma "se ti fai la cacca sotto ti tolgo i premi" e non "se non ti fai la cacca sotto ti metto i premi", perché poi diventa uno scopo di vita essere per ricevere premi invece che essere per migliorarsi.

    Solitamente le persone che appaiono d'essere per un ritorno personale, sono quelle da cui ci si tiene lontani perché falsi e opportunisti oltre che egoisti i quali pretendono poi e basta; davvero è così che si vuol far diventare un figlio ?
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • maddi70maddi70 Post: 304
    mi chiedo se ci siano orari, tipo due ore dopo mangiato o cibi, o situazioni (momento di gioco o di tensione?) che possono condizionare il suo stimolo. In alcuni casi, ci può essere anche una scarsa conoscenza dei segni "premonitori" e magari se c'è uno schema, per esempio, dopo circa due ore dai pasti, si potrebbe aiutarlo a monitorarsi. Anche con un allarme che, dopo circa due ore dai pasti, gli ricorda di fare una visita in bagno. Ma lui come la vive? prova imbarazzo o non vede il problema? Nel primo caso è facile trovare questi accorgimenti, nel secondo bisognerebbe fargli prima capire che bisogna andare in bagno, spiegandogli magari le regole del vivere civile.
  • maddi70maddi70 Post: 304
    Fraxo ha detto:
    E' proprio per questo che un bambino ha bisogno sia della madre che del padre, perché dove non arriva una arriva l'altro e viceversa; gli unici premi che si ricevono da una disciplina appresa sono quelli guadagnati dalla persona stessa e non da un ritorno materiale. Ma questo è soltanto un parere personale e tengo a precisare che non parlavo di essere aggressivi, ma "se ti fai la cacca sotto ti tolgo i premi" e non "se non ti fai la cacca sotto ti metto i premi", perché poi diventa uno scopo di vita essere per ricevere premi invece che essere per migliorarsi.

    Solitamente le persone che appaiono d'essere per un ritorno personale, sono quelle da cui ci si tiene lontani perché falsi e opportunisti oltre che egoisti i quali pretendono poi e basta; davvero è così che si vuol far diventare un figlio ?
    la punizione è sempre piuttosto negativa, imparare qualcosa sotto stress può comunque creare problemi. Cioè, magari non va nemmeno più in bagno, però ci sono conseguenze negative di vario genere. Per questo, si usa il rinforzo positivo, però sono d'accordo anche con te che non possiamo trattare tutti come foche ammaestrate, ormai anche con i cani non si usano più solo i premietti, ma la relazione (non la punizione!). Nel caso di Samj probabilmente era più una questione di rinforzare l' autostima del bambino, perchè molti, dopo qualche fallimento, rinunciano anche a provarci invece così gli si dimostrano i suoi successi e che può migliorare. Però non vale in tutti i casi, credo che prima di tutto bisogna capire bene la situazione.  
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