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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

Amore, Asperger e altri problemi

Buonasera a tutti. Ho 24 anni e credo di essere Asperger. Dico credo perché ho fatto tutti i test presenti sul sito e sono sempre risultato Asperger, anche se non ho mai voluto una diagnosi per evitare di coinvolgere i miei familiari. Ciò detto, io so di essere diverso da tutti gli altri e ne ho anche parlato con un professore di psicologia che è Asperger a sua volta. Per quanto io mi sforzi di conformarmi, vengo continuamente frainteso e sento di essere incapace di comunicare con un mondo che non capisco più, ammesso che io l'abbia mai capito. Per esempio, un mio goffo tentativo di corteggiamento mi è valso la fama di molestatore e un ulteriore isolamento sociale (oltre a quello autoimposto e conseguente alla pandemia), senza contare gli innumerevoli episodi di ghosting che ho subito, qualcosa che a me, così abituato a comunicare tutto in maniera diretta, senza mezzi termini, risulta del tutto irrazionale. Qui il racconto di uno di questi episodi: https://lavocedisparta.wordpress.com/2023/02/14/lanticristo-cose-che-capitano/

Negli ultimi due anni, però, ho subito due episodi che mi hanno distrutto completamente, uno dopo l'altro. Credo si chiami breadcrumbing. Il primo è un ragazzo che flirtava con me mandandomi dei messaggi civettuoli e poi spariva per giorni e quando ci siamo finalmente visti e gli ho rivelato i miei sentimenti mi ha detto che avevo frainteso (sì, sono anche bisessuale). 

Il secondo è stato molto peggio. Ne ho parlato in questo articolo: https://www.pangea.news/contro-leggerezza-calvino/. Per chi non avesse voglia di leggerlo, lo riassumo brevemente. Un ragazzo mi invita al cinema, mi tocca, mi mette le mani addosso, mi accarezza, mi abbraccia, mi racconta la sua prima volta con una ragazza, mi dice che è un tipo introverso come me, che è estroverso solo con me e con quella ragazza, che solo io lo posso capire, che dobbiamo vederci al più presto, da soli, per vedere il mio film preferito. Ci vediamo. Gli ripeto alcune sue frasi, gli chiedo se pensa davvero ciò che mi ha detto, gli dico che mi piace e lui mi risponde che ho frainteso, che mi tocca perché è un tipo un po' strano, goffo, e infatti gli dicono (ma chi glielo dice?!) che è un po' Asperger. Ora, io non so se lo sia veramente, ma francamente dubito che un Asperger abbia problemi di questo tipo. In secondo luogo, proprio oggi mi è stato detto che questo soggetto non si fa mai vedere e non è nuovo a comportamenti di questo tipo. C'è chi dice che è un semplice dongiovanni, chi uno schizzato, chi un approfittatore, chi un poverino… In generale, mi dicono che dà l’idea di essere un opportunista in grado di fare qualunque cosa pur di stare al centro dell'attenzione. 

La storia si sarebbe potuta concludere qui, invece il soggetto in questione ha ripreso a cercarmi. Mi proponeva appuntamenti e poi spariva, mi scriveva "come stai?" ogni due o tre giorni e non mi rispondeva e quando gli ho fatto notare che la cosa mi infastidiva parecchio mi ha detto che lo faceva per farmi sapere che mi stava pensando. La faccenda cominciava a diventare un tantino inquietante. Poi mi ha detto che voleva vedermi "con più leggerezza" e ci ho messo due mesi a farmi spiegare che intendeva dire che cercava "un'amicizia così, scialla". Talmente scialla che mentre lo diceva si muoveva nervosamente nella mia stanza e tremava come non ho mai visto nessuno tremare in vita mia.

Io ho reagito comportandomi allo stesso modo, cercando di non dargli soddisfazioni e di fissare dei paletti. È sparito per quattro mesi. Ora è tornato, col solito messaggino del cazzo ("come stai?", senza neanche scusarsi per il fatto di essere sparito) e per ora mi sono limitato a non rispondergli.

Vorrei credere, come una sua amica, che non volesse farmi del male, ma proprio non riesco a capire il suo comportamento. Non so cosa voglia ottenere da me con questo sistema, so solo che questa mancata corrispondenza tra parole e fatti, o tra messaggi e contatto fisico mi distrugge, perché ai miei occhi appare come semplicemente irrazionale. E questo mi rende terribilmente fragile, anche se in questa storia la persona disturbata è lui, e io sbaglio solo a concedergli altre possibilità. Quali consigli mi dareste? Secondo voi, appurato che non è Asperger (un Asperger dongiovanni non si è mai sentito!), che problemi ha? E come posso fargli capire di smetterla se non attraverso la minaccia di denunciarlo per molestie? 
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Commenti

  • maddi70maddi70 Post: 304
    ciao! prima di tutto, complimenti per l'articolo, mi ha fatto pensare alla leggerezza del danzatore, a quel che diceva la mia maestra: l'unica certezza che ha il ballerino è il suolo, per saltare in alto dovete sprofondare nel suolo, non appoggiarvi appena... vabbè, torniamo ai vari Antinoo. Conosco la situazione. L'amicizia leggera cosa sarebbe? il postino che saluti gentilmente quando ti porta una lettera? Che poi, se ci penso, mi è pure diaspiaciuto quando il mio è andato in pensione. Probabilmente Antinoo è tutte quelle cose e altre ancora perchè il suo modo di essere leggero deriva dal suo non essere nulla. anche il gas ha un peso! lui sembra non riconoscersi in nessuno suo gesto, o idea o sentimento, probabilmente vuole farti del male e anche non vuole, nè buono nè cattivo. Una specie di sostanza gommosa che prende forma e consistenza in base a chi la maneggia, ma di suo non ha nè forma nè consistenza. Tu gli dai una forma. Se ti arrabbi perchè fa il dongiovanni, gli dai una forma, il dongiovanni stronzetto. Se lo accogli come un povero schizzato e tolleri i suoi atteggiamenti, gli dai la forma del povero schizzato che non sa come ci si comporta. Se minacci di denunciarlo gli dai la forma del molestatore. Ma lui non ne ha una sua. Ti direi: bloccalo. ovunque, senza dirlgi nulla, non spiegare o minacciare. E non ci pensare più, lui era una tua fantasia, lui ci mette ben poco di suo perchè non può, è inconsistente e gli piace così. E' come fare zapping con la tv e pensare di ricostruire un film dai vari spezzoni dei vari programmi che hai visto per un secondo. Non c'è niente in tv di interessante, fine, e non hai visto nulla, sei tu che cerchi di dare un senso a ciò che non ne ha, sono pezzi di puzzle diversi. Probabilmente, volendo prorpio dare un senso, è schiavo del concetto di leggerezza che hai ben descritto e di cui parla la Litizzetto. lui spera di essere felice, secondo un ragionamento al contrario per cui la felicità è leggerezza e per lui significa non appoggiarsi a nulla, non sostare, non essere nulla e non avere macigni sul cuore. Quindi non avere un cuore perchè è leggero e inconsistente anche il cuore. Non esistere davvero sarebbe troppo, sarebbe chiaramente la morte, allora produce illusioni di vita. Gli piace essere un film, ti da anche emozioni forti ma poi spegni e sai che non esiste più niente, era un'illusione. 
  • FraxoFraxo Post: 454
    modificato 19 novembre
    Riguardo il primo articolo che ho letto tutto ti spiego cosa è successo.

    Ce ne sono tanti, tantissimi come te che non si dichiarano e ce ne sono tante, tantissime come lei a cui piace essere corteggiate e verbalmente apprezzate, e/o magari apprezzare anche schiettezza con dichiarazioni.

    Quando una ragazza/donna così vede che la dichiarazione non arriva, avviene dentro di lei qualcosa che è simile a quello che verrebbe a te quando pensi di essere preso in giro da qualcuno e vuoi capire se realmente è così, però... si c'è un però... ci giri solamente intorno e non vai mai al dunque. A una certa le chiacchiere con una etero tipica, bella e con tanti spasimanti, scassano; invece con una etero atipica, bella e con tanti spasimanti che ignora potrebbero anche andare bene.

    Oggi c'è tinder a una donna etero per avere un uomo basta un click, per farsi offrire una cena basta un click, per farsi due chiacchiere basta un click. Io personalmente le persone click non mi piacciono e di fatto non ci sto su queste app, ma son gusti, come diceva il gatto mentre se lo leccava.

    Per quanto riguarda il secondo episodio che hai riassunto(non ho letto l'articolo perché il sunto mi è bastato), sei praticamente al cospetto di un narcisista che si nutre del dolore che ti provoca, lascia via, non è autistico è solo un cog... hemm... quello li insomma. Ricordati poi che chi è Asperger o Autistico non è che per forza di cose deve essere giustificato perché è e fa lo stronzo, in quanto la stronzaggine è un'altra patologia e anch'essa è genetica come anche la bontà d'animo(scherzo eh! Sono tratti caratteriali) e nessuno si salva, sia gli NT che gli ND possono ereditarla alla nascita e portarsela appresso fino alla morte.
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • riotriot Post: 7,064
    Benvenuto sul forum!
    Prima di tutto ti dico che c'è un gran numero di persone Asperger (forse la maggioranza) che hanno una sessualità definita "atipica", per cui se sei bisessuale, sei in buona compagnia qui :)

    Per la mia esperienza di persona gay, posso dirti che quanto racconti riguardo al ragazzo, non mi è nuovo, sia perché l'ho vissuto in prima persona (e mi dispiace di non aver avuto ai tempi la saggezza che ho oggi nel distaccarmi da relazioni tossiche), e sia perché lo sento raccontare da amici.

    Il fatto è che negli ultimi anni, c'è stata una regressione rispetto all'identità gay e, di conseguenza, al viversi bene la propria diversità. Poi in provincia è ancora peggio: sembra che non esistano uomini gay...

    Ti dico questo, perché, è solo un'altra ipotesi, quel ragazzo potrebbe avere ancora difficoltà ad accettarsi, e quindi ti sottopone al quel tira-molla: ti scrive, ma poi scappa!

    Allora, se t'interessa sul serio, digli che tu accetti rapporti solo con persone che vivono bene, e alla luce del sole, la propia bi-omo-sessualità. E vedi come si comporta. Se sparisce, hai tutto di guadagnato.

    In altre parole, niente nave-scuola, per favore... oggi abbiamo davvero tutti gli strumenti per viverci bene!

  • quel ragazzo potrebbe avere ancora difficoltà ad accettarsi, e quindi ti sottopone al quel tira-molla: ti scrive, ma poi scappa!

    Allora, se t'interessa sul serio, digli che tu accetti rapporti solo con persone che vivono bene, e alla luce del sole, la propia bi-omo-sessualità. E vedi come si comporta. Se sparisce, hai tutto di guadagnato.
    Non credo sia questo il problema. La sua amica mi ha detto che ha avuto almeno una relazione omosessuale in passato (ammesso che fosse una relazione vera e propria). Il punto è che una persona che ti chiede di uscire e poi quando le scrivi sparisce senza giustificazioni ha dei seri problemi. E puoi dire, come fa lui, che non sai relazionarti con gli altri, o che non sai dire di no, ma credo che chiunque sia stato educato a quella forma minima di rispetto che ti impone di scrivere all'altra persona "scusa, alla fine non riesco a venire", e possibilmente anche di giustificare la tua assenza. Né credo che una persona normale scriva continuamente ai suoi amici per informarli che sta pensando a loro. Non vedo perché uno mi dovrebbe scrivere se non è interessato a portare avanti la conversazione... E il fatto che io non riesca a decifrare tutti questi comportamenti mi fa delirare. Comunque grazie a tutti per le risposte! 
  • FraxoFraxo Post: 454
    modificato 22 novembre
    C'è sempre un'enigma dietro i problemi delle persone; molti della nostra specie riescono ad accoppiarsi sia per il modo in cui se ne fregano di tali enigmi e puntano solo al materiale e poi ci sono quelli che per affetto si fanno carico di quei problemi per trovarne l'origine aiutando così a capire e svelare l'arcano. Ogni persona può essere e comportarsi in entrambi i modi, è una guerra interna che tutti affrontiamo, uno scontro tra desiderio e affetto i quali non vanno per nulla a braccetto ma sono due cose molto distinte tra loro. Quindi direi che, quando non ci si conosce abbastanza e non c'è quell'affetto si è più portarti a calcolare se ne vale la pena entrare in quel circo a fare il pagliaccio di turno invece che lo spettatore, oppure prendere egoisticamente tutto quello che si può prendere per poi fuggire a gambe elevate.

    Io ti posso rinnovare il mio pensiero, cioè, che questo tipo ti sta palesemente prendendo in giro(per non dire peggio) ma è anche possibile che lo faccia involontariamente mosso da un problema che ha e che ha deciso di affrontarlo da solo in questa maniera; del tipo, sente una forte emozione che gli riporta a galla dei pensieri o ricordi dolorosi, quindi fugge smettendo di farsi sentire non facendo entrare nessuno, anche per paura di essere giudicato o apparire come non vorrebbe. Come puoi immaginare, da qui in poi il discorso diventa ridondante, "ne vale la pena ?" La risposta a questa domanda ce l'hai solamente te e te lo dico perché mi sembri bello affezionato, altrimenti l'avresti mandato a quel paese prima di subito.
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • maddi70maddi70 Post: 304
    mi era sfuggito il primo articolo, ora ho letto anche quello e ho scoperto che Bog significa dio e non cervello, come avevo creduto io. Probabilmente il mio dio è il mio cervello.  =) Comprendo il tuo stupore, perchè anche io ho scoperto da poco l'importanza del punto nei messaggi che credo di aver messo sempre a caso, cioè per un automatismo delle dita o per uno sforzo di precisione ortografica quando mi sembrava che la frase se lo meritasse.
    Mi riconosco nello sforzo di decifrare i comportamenti altrui e impazzire più per il fatto di non trovarci un senso che per amore nei confronti della persona. Almeno nel mio caso, però pensaci: a volte ci leghiamo a qualcuno per un motivo che non è l'amore, soprattutto quando ci rendiamo conto che non c'è una relazione soddisfacente e costruttiva con quella persona. Per alcuni è il sesso, per altri il possesso, l'emozione, l'illusione di tornare giovani, lo scrollarsi di dosso le responsabilità, per me spesso è l'enigma invece. Perchè fa così? Deve avere uno schema, una ragione. Ho imparato semplicemente a far un passo indietro e scappare finchè non sento più quell'odore di mistero, che anche se non voglio, alla fine, mi fa chiedere perchè e non posso far finta di niente. La considero una specie di droga, sento che ci sto cadendo e mi dico: è solo un'illusione, non c'è un grande enigma dietro, uno schema complicato, si tratta solo di una persona stupida. I pazzi hanno uno schema, gli stupidi no, proprio per questo sono stupidi. Non c'entra il livello culturale, è che la sua mano destra non sa ciò che fa la mano sinistra. Manca un centro di gravità permanente, tanto per continuare con le citazioni. E io non posso, grande, grossa e intelligente , essere  in balia di una bambina prepotente e cattiva, che ironia! e con Vasco ho finito le citazioni  =)
  • nicomaco_cozionicomaco_cozio Post: 4
    modificato 22 novembre
    Fraxo ha detto:
    da qui in poi il discorso diventa ridondante, "ne vale la pena ?" La risposta a questa domanda ce l'hai solamente te e te lo dico perché mi sembri bello affezionato, altrimenti l'avresti mandato a quel paese prima di subito.
    Lo ammetto, sono ancora affezionato a lui. Perché effettivamente mi sembra troppo ingenuo per meditare una cosa del genere, qualunque sia il suo obiettivo. Mi sembra più un bambino viziato che uno che voglia ferirmi, ma il fatto è che, consapevolmente o meno, mi ha già ferito.

    Il punto è che non riesco a togliermelo dalla testa perché è riuscito a illudermi alla perfezione. In un'altra occasione, qualche settimana dopo l'episodio del cinema, ho avuto l'impressione che mi volesse baciare ma non ne avesse il coraggio. Ci siamo guardati, ci siamo avvicinati, ma poi c'era un tizio lì vicino e lui mi ha chiesto "non ti imbarazza?". "Cosa?" "Il fatto che quel tizio ci stia guardando". Ma poi ci siamo allontanati e non è successo nulla...

    Insomma, io credo di essere stato chiaro l'ultima volta che ci siamo visti. Gli ho detto che doveva smetterla di toccarmi, di scrivermi "come stai" ogni due giorni e di ignorare i miei messaggi. Ci siamo ancora sentiti una volta ed è sparito. Dopo quattro mesi torna e mi scrive "come stai?". Non credo di dovergli alcuna spiegazione o risposta. È sparito senza alcuna giustificazione e ritorna senza neppure provare a scusarsi con una domanda che gli ho già detto di non farmi. Non sono certo qui per rimediare alla sua noia o ai suoi problemi di autostima. Se vuole tornare da me come minimo mi aspetto che organizzi quel viaggio che diceva di voler fare con me. Come minimo. 

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    maddi70 ha detto:
    Comprendo il tuo stupore, perchè anche io ho scoperto da poco l'importanza del punto nei messaggi che credo di aver messo sempre a caso, cioè per un automatismo delle dita o per uno sforzo di precisione ortografica quando mi sembrava che la frase se lo meritasse.
    Mi riconosco nello sforzo di decifrare i comportamenti altrui e impazzire più per il fatto di non trovarci un senso che per amore nei confronti della persona. 
    Ma, guarda, in questo caso da parte mia non c'era tanto la volontà di capire un comportamento, il ghosting, che credo sia diventato parecchio diffuso. Ho solo cercato di dar voce a quel che ho provato, anche perché in questo caso, facendo un po' di autocritica, quello confuso, "leggero", che non sa bene ciò che vuole, ero io. Forse in quella ragazza non cercavo una compagna, ma solo un po' di comprensione. Ma ho citato quel mio articolo proprio per descrivere quello stupore che ho provato - e che tu hai provato - nello scoprire che un segno di punteggiatura che avevo sempre messo secondo le regole della grammatica e del mio stile aveva assunto un altro significato. Passiamo anni a imparare le regole del vivere sociale e poi veniamo a conoscenza di una nuova regola, e la scopriamo a nostre spese. Era come se d'un tratto avessi perso nuovamente la mia capacità di comunicare con il mondo, acquisita dopo anni e anni trascorsi a indossare una maschera. Come in un film di Godard, "Il nuovo mondo" (quello di Ro.Go.Pa.G): le parole avevano assunto un altro significato.

    Diverso il caso di Antinoo: in quel caso, il suo comportamento mi ha lasciato talmente spiazzato che non ho potuto fare a meno di provare a decifrare il suo comportamento. Il terribile fardello della ragione... 
    Post edited by Sniper_Ops on
  • FraxoFraxo Post: 454
    modificato 22 novembre
    Si guarda, ho un conoscente su internet che praticamente è molto affezionato a un altro che è in cura per autismo e altre problematiche neurologiche, ti dico già da subito che questo si danna, è successo anche che si faceva kilometri in macchina per portargli regali o cose cucinate e gli faceva le soprese sotto casa, questo usciva con il cane e faceva finta di non vederlo per non dare nell'occhio. Questa persona ci ha sofferto molto ma gli è comunque sia rimasto affezionato e anche se hanno avuto lunghi periodi di silenzio, alla fine sono sempre tornati insieme e ti sto parlando di adulti sopra i 50 non di ragazzini.

    Purtroppo o per fortuna l'affezione è qualcosa che di fatto non sempre ci rema a favore, non è una questione di farfalle o di amore, ma un qualcosa che in rari casi è spiegabile in quanto non tangibile e si presenta più come una sensazione che un pensiero logico e coerente.

    Perché si dice, devi pensare a te ? Perché li sono le risposte che cerchi, non sono in lui, per quanto te voglia fuggire via, metterti al riparo... basta un suo messaggio per farti sentire quella sensazione che applica poi un accelerato battito mandandoti in confusione e farti tornare indietro alla Michael Jackson a passi di MoonWalker.

    Come lo scrivere qui a noi, cerchi un modo per raggiungere l'obbiettivo del distacco, per trovare una ragione valida che ti porti a pensare che l'unica cosa giusta è mandarlo a quel paese, poi ti accorgi se ti rileggi anche da solo che, pur avendo ricevuto tale risposte sei te che rimetti sul piatto la ridondanza delle tue fughe con il ritorno: 

    "Lo ammetto, sono ancora affezionato a lui. Perché effettivamente mi sembra troppo ingenuo per meditare una cosa del genere"

    "Il punto è che non riesco a togliermelo dalla testa"

    Sappi che se ha l'autismo non cambierà, così è nato, al massimo può incrementare il suo livello di masking; se vuoi rimanere al suo fianco devi trovare un modo per farglielo decrementare, oppure lasci via se alla fine vedi che non ne vale la pena. Un giorno dovrai anche decidere poi di accettarlo come è, perché più di una certa non cambierà, sia nel modo di pensare, sia nel modo di agire.
    L'amore è un sogno e chi lo possiede non potrà mai riceverlo, perché è solamente suo, quindi lo potrà solamente donare, tutto il resto sono solamente chiacchiere. (B y mE!)
  • maddi70maddi70 Post: 304
    se ritieni che sia davvero autistico potrebbe essere che sia di quel tipo per cui non rispetta lo spazio personale. Però questo giustificherebbe il toccarti o avvicinarsi fisicamente troppo non il non rispondere ai messaggi e soprattutto il concetto di "amicizia scialla". boh, vedi, è un attimo infilarsi nel tunnel del "forse c'è una spiegazione, se ci penso ancora un attimo!". Quel che aveva da dire te lo ha detto, non c'è altro da capire, secondo me. Non ho capito nemmeno la ragazza: comunque se lei era attratta poteva dirtelo, se non lo era poteva dirtelo lo stesso, così invece non capisco. Trovo normale aver piacere di parlare con qualcuno senza avere un progetto in mente, sono importanti solo il rispetto e l'educazione. A me era capitato di conoscere casualemnte on line qualcuno. Non so come, credo che avessimo commentato lo stesso articolo di giornale con opinioni opposte e poi lui mi ha scritto via mail. Abbiamo iniziato una corrispondenza via mail, parlavamo di matematica (ho ancora forse una mail) e dell'essitenza di dio, visto che lui era molto credente ma in toni costruttivi, era bello. Lui viveva dall'altra aprte della penisola e aveva una moglie, io un fidanzato. Non ho mai pensato che discutere di queste cose avesse un significato malizioso. Ad un certo punto mi scrive che non può parlare con sua moglie come con me di certe cose (della matematica?) ed è chiaro che deve tenere tutto nascosto, come probabilmente farò io col mio fidanzato e che è chiaro che c'è una storia di amore tra di noi. Io casco dalle nubi. Gli dico che ne parlavo anche col mio fidanzato e magari gli avrò fatto leggere anche le sue mail, che non ho mai pensato a una cosa del genere. Comunque poi mi ha parlato dei problemi con la moglie, ci siamo scritti ancora, ma dopo che ha risolto con la moglie ci siamo persi. Però, insomma, basta essere chiari, lui ha frainteso ma ci siamo chiariti, forse perchè stava passando un momento difficile
  • maddi70 ha detto:
    se ritieni che sia davvero autistico potrebbe essere che sia di quel tipo per cui non rispetta lo spazio personale. Però questo giustificherebbe il toccarti o avvicinarsi fisicamente troppo non il non rispondere ai messaggi e soprattutto il concetto di "amicizia scialla". boh, vedi, è un attimo infilarsi nel tunnel del "forse c'è una spiegazione, se ci penso ancora un attimo!". Quel che aveva da dire te lo ha detto, non c'è altro da capire, secondo me. 


    Sì, appunto, non giustifica il suo contattarmi in maniera ossessiva e dirmi quelle cose! Praticamente mi ha lasciato intendere di volere del sesso da me! 

    Quanto alla ragazza, è proprio quello il problema. Io non mi sono mai esposto più di tanto, né credo di averle lasciato intendere di cercare qualcosa di più. Ci si sentiva regolarmente e un giorno le ho chiesto se potevamo sentirci in videochiamata, cosa che in quel periodo era del tutto normale e che ho fatto anche con altre due amiche senza essere frainteso. È veramente un modo infantile e squallido di reagire.

    PS: scusa ma non sono riuscito a citare direttamente il tuo testo. 
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