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Difficoltà a gestire i complimenti

cristycristy Post: 14
modificato marzo 2015 in Discussioni tra genitori
Buongiorno, ho un bambino di sette anni. Non è aspie ma è autistico ad alto funzionamento. É molto bravo a scuola, ma quando le maestre gli fanno i complimenti, lui urla e si mette le mani sulle orecchie, oppure prende le mani della sua insegnante di sostegno e si fa carezzare la testa, come per calmarsi. Cosa vuol dire? Come si può affrontare questa cosa? Grazi
Post edited by yugen on

Commenti

  • PavelyPavely Post: 3,350
    Non so spiegartelo però ti posso dire questo: io sono Asperger e la cosa più BRUTTA che mi poteva capitare, durante l'infanzia, è che qualcuno mi facesse i complimenti.

    Attualmente, riesco a TOLLERARLI solo dalla donna che amo. Come il tuo bimbo, mi è accaduto che le Maestre prima e le Professoresse poi, non sapendo questa mia caratteristica, facessero dei complimenti.

    La cosa più dolorosa... no DOLOROSA fu quando in secondo superiore, a seguito di un test, io risultai la persona più intelligente della mia classe. Credimi: se mi avessero sparato, mi avrebbero fatto meno male.

    Ciò che desideravo era la possibilità di dedicarmi ai miei interessi.

    Essere qualificato come Intelligente o altro, significava, nella mia mente di bambino, essere al centro dell'attenzione, essere oggetto di "richieste", molte delle quali "sottintese".

    Essere "guardato", essere "considerato", essere oggetto di "domande", mi distoglieva da ciò che amavo. Ed era doloroso, mi faceva diventare rabbioso.

    §

    Chiedi come si possa affrontare la cosa.

    Io sto imparando ad accettarla a quasi 40 anni.

    Mi auguro, davvero, che il tuo bimbo riesca a superare questo problema molto prima di me.


  • Andato34Andato34 Post: 4,027
    modificato gennaio 2014
    Riporto la mia personale esperienza di aspie, magari può essere utile a capire perché danno così fastidio i complimenti.

    Io credo di aver capito perché io mi emoziono così tanto con i complimenti al punto di non volerli sentire. Credo sia perché fraintendo la dimensione di quello che mi stanno dicendo con quel complimento nella testa di chi me lo fa, vedo solo il complimento e non lo metto dentro un'immagine più ampia di quello che pensa e vuole esprimere quella persona. Per me è un problema quindi di *comunicazione*, di mio fraintendimento, di mia mal interpretazione di quello che c'è nella testa altrui, non metto il complimento all'interno di una big picture che è l'immagine che hanno quelle persone di me e le loro intenzioni, ad esempio non vedo che le loro intenzioni con quel complimento sono anche di darmi piacere/soddisfazione, mentre io lo prendo troppo sul serio, alla lettera.

    Per quanto mi riguarda dunque nella mia infanzia per comunicarmi correttamente un complimento le persone avrebbero dovuto spiegarmi anche per filo e per segno la big picture e il contesto di quel complimento ovvero esplicitare la relazione fra quel complimento e tutte le loro altre considerazioni. Esempio, al posto di dire: "ma che bello che sei! ma che begli occhi che hai!" innanzitutto avrebbero dovuto usare un tono più pacato, ovvero dire pacatamente "tu sei bello e hai dei begli occhi.", senza punti esclamativi. Questo almeno mi avrebbe emozionato di meno e quindi infastidito meno. Secondariamente avrebbero dovuto spiegarmi il perché mi stanno dicendo quella cosa: "perché mi stai dicendo che sono bello ed ho dei begli occhi? perché vuoi per forza farmelo notare in questo momento visto che non centra nulla con il filo del discorso dell'attività che stiamo svolgendo? non lo capisco!". La risposta è che le persone, gli NT, vogliono *darti piacere* vogliono blandirti, vogliono regalarti una soddisfazione, vogliono premiarti. Ecco, per me questo era incomprensibile, anche perché per me un premio fatto "in parole" è inconcepibile, per cui uno me lo doveva dire "le mie intenzioni nel manifestarti il fatto che sei bello e bravo sono quelle di darti piacere e premiarti". Terza cosa, avrebbero dovuto darmi la dimensione che aveva quel complimento nella loro testa, perché io lo prendevo in modo *assolutistico* ovvero lo vedevo come una svolta improvvisa nella mia vita, come se quel complimento implicasse che da quel momento le persone mi avrebbero venerato e mi avrebbero da lì in poi dato chissà cosa. Invece no, alle persone non frega nulla della tua bellezza e dopo 5 secondi se la dimenticano, non la ritengono così importante perché hanno in testa milioni di altre cose, il peso di quel giudizio è a livello di minuzia visto nella big picture di tutti i loro pensieri, mentre io lo vedevo come la cosa che avrebbe influenzato di botto enormemente i loro comportamenti verso di me, o comunque come una cosa che mi avrebbe cambiato la vita, della serie "e quindi se sono così bello come mi stai esageratamente esprimendo, cosa mi merito? mi stai dicendo che d'ora in poi salirò sul trono delle migliori persone del pianeta che verranno venerate e considerate superiori per il resto dei loro giorni?". Io lo prendevo a grandi linee così, non lo ridimensionavo, quindi le persone avrebbero dovuto aggiungere: "il fatto che io ti consideri bello conta in realtà poco per me".

    Insomma, a me questi complimenti, per capirli, avrebbero dovuto essere fatti spiegandomi proprio *tutto* quello che sta intorno a quelle (esagerate) parole.
    Post edited by Andato34 on
    La Sindrome di Asperger è solo uno spunto per conoscere meglio se stessi e gli altri.
  • UllastroUllastro Post: 2,753
    Da bambino e da adolescente ho avuto grosse difficoltà ad accettare i complimenti, soprattutto se generici o se fornulati da sconosciuti.
    Con il tempo ho imparato a non rifiutarli quando erano rivolti a qualcosa di specifico e ben delimitati.
    Ancora oggi nutro una forte diffidenza verso i complimenti, ma con una reazione diversificata in funzione dell'origine, del contesto, dell'oggetto e dello stile del complimento. La mia reazione di fronte ad un complimento che ritengo immotivato, fuori luogo o per il quale non comprendo la reale motivazione che ne è all'origine è un "congelamento" immediato.
    Quando ero bambino vivevo il complimento come una sorta di violenza nei miei confronti.

    Per il tuo bambino Cristy provate ad esporre i complimenti in maniera sobria: potrebbe funzionare meglio. "Ottimo lavoro" e non "Uuuuuuhhhhhh ma come sei braaaaaaaaaaaaavvoooooo"


    Ogni calcio nel culo ti fa fare un passo avanti
  • Andato34Andato34 Post: 4,027
    Concordo con @Ullastro. Credo che i neurotipici sentano di dover esprimere molta emozione per fare un complimento (ma anche in generale, non solo per i complimenti) perché per far emozionare un neurotipico ci vuole di più, mentre a noi basta poco per causarci una forte emozione. Che poi magari sembriamo freddi e non la esprimiamo molto quell'emozione è un altro discorso e forse legato proprio al fatto che pensiamo che basti poco per comunicarla, che non serva essere esagerati, perché per comunicarla a noi non servirebbe. Quindi fra di loro devono per forza essere così esagerati altrimenti si percepirebbero "freddi" a vicenda. Invece con noi, usando quel livello di espressività più alto di quello che sarebbe per noi sufficiente, ci causano un *eccesso* di emozione.
    La Sindrome di Asperger è solo uno spunto per conoscere meglio se stessi e gli altri.
  • cristycristy Post: 14
    Grazie mille per le vostre testimonianza. Con il tempo abbiamo imparato a smorzare l'entusiasmo quando gli si diceva bravo, abbiamo imparato a dirlo con voce più pacata e a contestualizzare il perché gli diciamo bravo. Penso che a scuola, nonostante tutto ciò, incida comunque il fatto che ci sono tanti altri bimbi e che il commto davanti a loro risulti intollerabile. Per me è incomprensibile, ma voi mi avete fatto capire che in realtà questa cosa può succedere e ha una sua logica. Secondo voi, se invece di dirgli bravo gli dicessero un semplice ok, snza grossi sorrisi e senza tanti sguardi potrebbe andare meglio? Mi fa un pò ridere che se non gli diciamo niente lui viene e chiede "sono stato bravissimo?"
  • FunFun Post: 304
    E chi li gestisce i complimenti? Da bambina volevo anche io tapparmi le orecchie e farmi consolare, tale era la quantità di ansia che mi provocava un complimento, ma sono da sempre alquanto statica nell'espressione non verbale.
  • UllastroUllastro Post: 2,753
    @cristy: personalmente ritengo che le manifestazioni di approvazione siano le bistecche con cui si costruisce l'autostima di una persona e che vadano elargite senza risparmiarsi. Probabilmente, come dici tu, il tono emotivo va calibrato in funzione del contesto e della eventuale presenza di persone che sono percepite come "estranei". Sentirsi dire "sei un genio" a casa in ambiente favorevole è ben diverso da sentirselo dire in una situazione dove ci si sente come su un palcoscenico, esposti alle incomprensibili reazioni di tutto il pubblico.
    Ogni calcio nel culo ti fa fare un passo avanti
  • cristycristy Post: 14
    Grazie, il vostro apporto è preziosissimo.
  • La neurodiversità è comunque molto varia.. io ad esempio non riesco a comprendere il fastidio che può nascere dai complimenti..
    A me non sono mai piaciuti particolarmente, nel senso che non li ho mai ricercati e che mi lasciano piuttosto indifferente.. però non mi hanno mai turbato..
    Dal mio punto di vista invece l'essere qualificato come intelligente sottintende minori richieste e minori attenzioni soprattutto da parte degli insegnanti (ragionamenti del tipo.. è già intelligente-bravo di suo.. non devo stargli dietro..) che devono sempre prestare più attenzione a chi riesce meno bene..
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @cristy io sto imparando adesso a 31 anni a tollerare i complimenti.
    Penso ti abbia risposto bene @Pavely e anche a livello di educazione, almeno le teorie più recenti (ti consiglio "La Teoria del sé" della Dweck (è una comportamentista anche se da titolo non sembra), dicono che è un errore fare complimenti generici o immeritati ai bambini.
    I complimenti dovrebbero essere usati solo per sottolineare comportamenti specifici e atipici (per il bambino) (positivi). Altrimenti alcuni bambini diventano dipendenti dai complimenti, altri generalizzano troppo, perdono la funzione rinforzante ma soprattutto alcuni bambini capiscono bene quello che sono: tentativi di manipolare. 

    E' facile che tuo figlio non li sopporti perché:
    a) si sente manipolato
    b) si sente al centro dell'attenzione e non gli piace
    c) introdurre un "premio" esterno riduce il rinforzo intrinseco del compito, se sta facendo qualcosa che gli piace, gli fai un torto a fare un complimento perché in realtà riduci la piacevolezza del compito, in pratica gli sembrerà di aver fatto quella cosa per farti piacere e non perché è divertente.

    Questo non significa non usare i complimenti, ma usarli con cautela.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
  • cristycristy Post: 14
    Grazie mille. I vostri commenti sono stati degli spunti, dei punti di partenza, per affrontare il discorso con il bimbo. Lui ha fatto notare che gli piacciono i complimenti, ma si vergogna. L'argomento comunque è tutt'altro che chiuso, perché il suo carico emotivo era enorme quando affrontava la questione e in quei casi dobbiamo lasciar perdere e riaffrontarlo in momenti diversi
  • damydamy Post: 1,196
    Grazie mille. I vostri commenti sono stati degli spunti, dei punti di partenza, per affrontare il discorso con il bimbo. Lui ha fatto notare che gli piacciono i complimenti, ma si vergogna. L'argomento comunque è tutt'altro che chiuso, perché il suo carico emotivo era enorme quando affrontava la questione e in quei casi dobbiamo lasciar perdere e riaffrontarlo in momenti diversi
    Anch' io mi vergogno molto quando ricevo complimenti. Ricordo chiaramente che a scuola, parlavo a voce molto bassa alle interrogazioni per non ricevere troppi complimenti dai professori o dai compagni..è assurdo lo so.
    Ho ancora soggezione pure se mio marito mi dice che sono bella.
    Mio figlio, 4 anni e autistico, è molto contento dei complimenti, almeno per ora, vedremo se poi cambierà.
    :)
  • Damy Marco fa lo stesso, durante le interrogazioni. All'ultima ha anche voluto che tutti i compagni si girassero dall'altra parte e non lo guardasse nessuno.
  • Pavely e molti altri qui sopra hanno risposto sicuramente meglio di come farò io, preciso subito.

    Credo dipenda moltissimo dalle preferenze del tuo bellissimo bambino, Cristy.
    Io ho lavorato tempo fa con un bambino asperger (non verbale) e una volta capitò che per farlo ambientare, un mio collega gli fece un complimento. Si calmava solo abbracciandolo e solo da determinate persone. Anni dopo, ho conosciuto un adulto asperger, con il quale ho contatti quotidiani e prolungati, e ho notato che anche lui ha difficoltà a gestire i complimenti; non urla e non mi chiede di abbracciarlo, però si chiude in una sfera di totale timidezza (la identifica così) e vergogna e cambia immediatamente argomento.

    Esempio pratico:

    - Sai che sei dolcissimo?
    > Devo imbiancare la camera.

    Con lui ho tacitamente stabilito che mi permetto di fagli complimenti, quando mi sento di fargliene, e non insisto troppo sulle reazioni successive; se vuole parlare del muro, ben venga, se vuole urlare, va bene lo stesso. Finché non arriva a farsi del male, è giusto che abbia la reazione che ritiene più "liberatoria", come mamma credo sia fondamentale (ma sono certa che già lo fai) che senta tutto il tuo affetto e comprensione anche per queste reazioni, con il tempo potrai guidarlo verso un altro approccio e fargli una corazza per potersi approcciare alla cosa come meglio si sente di fare.

    Auguro comunque ad entrambi tanta felicità!

    PS: da NT, ogni volta che mi fanno un complimento, avvampo come un peperone!
    "tu sei uno dei miei pensieri più belli"
  • mandragola77mandragola77 Post: 2,262
    Anche il mio bambino reagisce in modo strano ai complimenti. Se a farglieli sono io sorride felice ma se a casa c'è un ospite o se a farglieli è un estraneo si intimorisce e piange oppure si passa le mani davanti agli occhi
    Come posso aiutarlo a contenere l'emozioni?
  • aceroacero Post: 44
    Tanta difficoltà a gestire i complimenti,vero.I motivi ? non li conosco ma la sensazione è di obbligo,sento che  mi obbligano,verso chi me li fa e verso me stessa. Ciao.
  • In classe mia sanno che adoro la matematica. Oggi una mia compagna ha affermato "Stefano, conosci moltissima matematica, anche universitaria, ed inoltre sai a memoria tutti i titoli, di ogni puntata di The Big Bang Theory in ordine. Secondo me sei un genio". Io, quasi balbettando, ho cercato di giustificarmi dicendo che genio poteva essere anche lei, perché riusciva a non avere un mal di testa fortissimo dopo le interazioni sociali. Avrei voluto concludere con una citazione di Einstein: "ognuno di noi è un genio, ma se si giudica un pesce da come si arrampica sugli alberi, quel pesce si sentirà un idiota a vita". Tuttavia ero troppo in tensione per rispondere ragionando, quindi sono stato zitto.
    Detto quest'aneddoto, aggiungo che per me i complimenti sono ostici. Odio essere al centro dell'attenzione. Ho fatto esperienza con la matematica e la fisica, ora lo sanno. Se potessi tornare indietro, non lo direi. Ora gioco a scacchi, e non lo sa nessuno. Inoltre, data una data qualsiasi riesco a calcolare il giorno della settimana quasi all'istante. I miei 2 mesi fa mi hanno fatto notare che non è una cosa "normale", quindi preferisco evitare di dirlo; porterebbe altre attenzioni su di me.
  • geekjakegeekjake Post: 404
    @Stefano98 Davvero riesci a calcolare il giorno della settimana all'istante? Secondo me è una cosa utilissima e fighissima! P.S. I titoli di ogni Big Bang Theory non li so, ma so quasi ogni puntata a memoria e ogni volta che le guardo praticamente le recito insieme agli attori :D
    Io ai complimenti spesso non so come rispondere, o dico grazie o sto zitto.
    Mi è venuta in mente un'esperienza dell'anno scorso: stavo a casa di un mio compagno di classe perchè dovevamo fare una ricerca di gruppo (che io odio). Sua madre mi saluta, si presenta e dice -So che sei molto bravo in matematica, vero?-
    Io rispondo -Sì è vero.- perchè effettivamente era vero, dato che l'anno scorso avevo la media del 9\8
    Questo mio compagno aggiunge -Ah quanta modestia!-
    La cosa mi ha fatto rimanere parecchio confuso, dato che avevo risposto con la verità a una domanda parecchio precisa.
  • @geekjake Ma cosa vuol dire la frase del tuo compagno?
  • Ora capisco perché ogni volta che ho esagerato nei complimenti al mio bambino asperger questi ha reagito con parolacce e gesti di rabbia. Certo che però è tutto complicato... meno male che ci siete voi a farmi da guida.
  • geekjakegeekjake Post: 404
    @Stefano98 suppongo che intendesse dire che sono stato poco modesto.
  • Ah quindi sarcasmo. Io credo che la modestia si possa esprimere quando l'argomento è soggettivo. Trovo ridicola un'affermazione che tende a smorzare un 9. Poi quale risposta avresti dovuto dare? Per me hai fatto bene a dire che sei bravo.
  • geekjakegeekjake Post: 404
    Infatti quella risposta mi ha confuso parecchio, dato che ho semplicemente detto la verità... da allora tendo a non rispondere se sono complimenti di questo tipo o a dire grazie se sono del tipo 2 (ovvero non domande, es: "Sei molto bravo!").
  • zisczisc Post: 1,603
    non so gestirli.... concordo con alessiodx in genere tendo a precisare la cosa che mi dicono, adesso ho quasi imparato a riconoscerla e non farci affidamento... prima era spesso un informazione che disturbava la comprensione delle cose, tendevo  a reagire un po' come chopper (one piece)
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