Io sono una persona molto molto razionale, anche troppo. Razionalizzo tutto, anche i sentimenti, proprio per evitare di esserne coinvolta. Succede poi che a causa del controllo che opero sui sentimenti questi finiscano per essere schiacciati e alla fine ne soffro ugualmente, perché quando vengono compressi, trattenuti e schiacciati i sentimenti si trasformano in dubbio, paura, ostilità, apprensione. Sto iniziando adesso a capire che per vivere nel mondo dei sentimenti serve viverli e affrontare i rapporti con il dialogo, cosa che a causa del mio vissuto e della sindrome di Asperger non mi è per niente facile.
In realtà di sentimenti ne ho proprio pochi sono io che devo procurarmeli tramite i miei numerosi interessi, oppure come dice simone devono esserci condizioni molto forti e particolari.
Fino a pochi anni fa avevo un fortissimo autocontrollo. Ora no. Mio figlio mi ha molto cambiata. Sono sempre razionale ma in alcuni contesti abbandono per un po' la razionalità e mi lascio guidare dai sentimenti e dalle emozioni...che sono tante, ho sempre provato tante emozioni.
Passo da un eccesso all'altro. Ho avuto periodi di totale anaffettività, in cui veramente nulla mi tangeva. Per fortuna ne sono uscita perché non è una bella cosa. Ora invece sono in un periodo in cui mi faccio coinvolgere troppo da sentimenti ed emozioni. A parte che piango per qualunque sciocchezza, sia emozioni positive sia negative, troppo spesso l'ansia mi paralizza, non riesco più a muovermi. E allora devo focalizzarmi su altro, ma così perdo un sacco di tempo. Dovrei essere più razionale, ma proprio non ci riesco...
Il mio problema con i sentimenti è rappresentato dal fatto che non li comprendo; avverto una certa sensazione che però non riesco a decifrare, comprendo bene lo stato dell'umore e riesco ad esprimerlo in percentuale, ma i sentimenti sono molto complessi da riconoscere. Recentemente ho pensato di elaborare delle liste di sentimenti con uno schema percentile di intensità così da avvicinarmi alla comprensione dello stato d'animo, spesso infatti essi sono rappresentati da una serie di emozioni che si mescolano in diverse quantità. Lavori in corso quindi
Tutti indaffarati a cercare lo spiraglio nel baratro delle maschere divoratrici.
Ciao. Nemmeno io riesco a distinguere quello che provo. A volte ne ho talmente paura da provare un'ansia esagerata. Mi capita di volere bene, anche tanto. A volte invece mi sento distaccata. Forse sono troppo razionale, analizzo tutto molto freddamente. Il mio fidanzato me lo dice spesso, ma io non riesco a fare diversamente. Mi chiedo spesso il perché , ma non so darmi una spiegazione. Forse lui si stancherà e mi lascerà e Finirò per restare sola e senza affetti, so che ne soffrirei davvero tanto
Se si parla di innamorarsi, non mi è ancora capitato e non è neanche nella lista dei miei pensieri.
I sentimenti, specie quelli negativi, me li portano le altre persone: quello che dicono e quello che fanno rovinano sempre lo stato di equlibrio e armonia che faticosamente raggiungo. Come stanotte, svegliarsi alle 2 e poi alle 4 e stare male come se mi piantassero una lama nella testa.
Ciao. Nemmeno io riesco a distinguere quello che provo. A volte ne ho talmente paura da provare un'ansia esagerata. Mi capita di volere bene, anche tanto. A volte invece mi sento distaccata. Forse sono troppo razionale, analizzo tutto molto freddamente. Il mio fidanzato me lo dice spesso, ma io non riesco a fare diversamente. Mi chiedo spesso il perché , ma non so darmi una spiegazione. Forse lui si stancherà e mi lascerà e Finirò per restare sola e senza affetti, so che ne soffrirei davvero tanto
Ti porto la mia esperienza, magari ti può fare da specchio e aiutarti a capire meglio.
Quando ho conosciuto mio marito non riuscivo a capire se ero innamorata. Allora ho cominciato a leggere libri/poesie per capire il significato di amore.
In una poesia di Gilbran ho "sentito" una certa corrispondenza (...E come ascende alla vostra cima e accarezza i rami più teneri che fremono al sole, Così discenderà alle vostre radici che scuoterà dove si aggrappano con più forza alla terra....). Non era certo l'immagine di amore che mi ero fatta con romanzi e film... ma era quello che mi stava succedendo.
Non riuscivo proprio a dirgli "ti amo". E quando me lo diceva ero scossa. Insomma di lieto non c'era niente... tranne che se smettevo di interrogarmi su cosa provavo per lui... con lui stavo (e sto :-)) bene, mi sento "a casa". Ed è reciproco. Anche se abbiamo modi completamente diversi di vivere le emozioni... piano piano abbiamo imparato a conoscerci.
Quando mi era troppo difficile dire le cose.. le scrivevo e poi leggevamo insieme. E abbiamo capito che spesso alla stessa parola davamo "significati" diversi. Spesso un litigio partiva proprio da un fraintendimento.
Probabilmente nel mio caso è un blocco, ma inconscio. Ovvero, neanche ci penso. Semplicemente sono accondiscendente e accetto ciò che accade nel mondo senza pormi problemi.
Mi lascio decisamente coinvolgere, sono molto emotiva. Anche se all'esterno sembro spesso fredda o apatica. Ma non sono brava a razionalizzare le emozioni, trovo più salutare dargli sfogo, altrimenti mi ritrovo con l'energia bloccata nel corpo a fare danni. Non amo particolarmente Vasco ma mi piace questo verso di una sua canzone "Ho fatto un patto sai con le mie emozioni le lascio vivere e loro non mi fanno fuori".
I exist as I am, that is enough,
If no other in the world be aware I sit content,
Il mio problema con i sentimenti è rappresentato dal fatto che non li comprendo; avverto una certa sensazione che però non riesco a decifrare, comprendo bene lo stato dell'umore e riesco ad esprimerlo in percentuale, ma i sentimenti sono molto complessi da riconoscere. Recentemente ho pensato di elaborare delle liste di sentimenti con uno schema percentile di intensità così da avvicinarmi alla comprensione dello stato d'animo, spesso infatti essi sono rappresentati da una serie di emozioni che si mescolano in diverse quantità. Lavori in corso quindi
Ecco si, anche io faccio fatica a comprenderli. Credo di provarli eccome! Ma forse ne ho paura . Paura di esserne travolta e forse anche di soffrire e quindi preferisco evitarli. Anche le emozioni mi spaventano, a volte ne provo di intensissime e mi terrorizzano. Avere vicino una persona che mi capisce e accetta per me è essenziale , altrimenti mi chiudo e mi isolo. Non so veramente cosa fare e come comportarmi per evitare tutto questo.
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Io sono una persona molto molto razionale, anche troppo. Razionalizzo tutto, anche i sentimenti, proprio per evitare di esserne coinvolta.
Succede poi che a causa del controllo che opero sui sentimenti questi finiscano per essere schiacciati e alla fine ne soffro ugualmente, perché quando vengono compressi, trattenuti e schiacciati i sentimenti si trasformano in dubbio, paura, ostilità, apprensione. Sto iniziando adesso a capire che per vivere nel mondo dei sentimenti serve viverli e affrontare i rapporti con il dialogo, cosa che a causa del mio vissuto e della sindrome di Asperger non mi è per niente facile.
Ora invece sono in un periodo in cui mi faccio coinvolgere troppo da sentimenti ed emozioni. A parte che piango per qualunque sciocchezza, sia emozioni positive sia negative, troppo spesso l'ansia mi paralizza, non riesco più a muovermi. E allora devo focalizzarmi su altro, ma così perdo un sacco di tempo.
Dovrei essere più razionale, ma proprio non ci riesco...
Lavori in corso quindi
I sentimenti, specie quelli negativi, me li portano le altre persone: quello che dicono e quello che fanno rovinano sempre lo stato di equlibrio e armonia che faticosamente raggiungo.
Come stanotte, svegliarsi alle 2 e poi alle 4 e stare male come se mi piantassero una lama nella testa.
Ma non sono brava a razionalizzare le emozioni, trovo più salutare dargli sfogo, altrimenti mi ritrovo con l'energia bloccata nel corpo a fare danni.
Non amo particolarmente Vasco ma mi piace questo verso di una sua canzone "Ho fatto un patto sai con le mie emozioni le lascio vivere e loro non mi fanno fuori".