La chiusura di una storia sentimentale unilaterale: il giorno dopo.

Ieri si è conclusa una storia che durava da alcuni anni, gli ho scritto per l'ultima volta quello che pensavo, cioè che da parte sua fosse stato sempre e solo un appagamendo fisico quando gli girava mentre per me era stata una vera storia di affetto e che penso che mi abbia scaricato ormai. Non ho voluto rimproverarlo, forse l'ho fatto, ma avevo il bisogno di agire da nt, di essere me stessa, di dirgli quello che penso. Non credo che mi risponderà. Oggi sto molto male anche fisicamente e mi mancano le forze. In questo forum, ho spesso avuto aiuti e sostegno specialmente da alcuni che ringrazio moltissimo, anzi penso che senza di loro sarebbe stato ancora più difficile sopportare questo stato di cose. Il mio grande errore è stato quello di presupporre che fosse aspie, giacchè ne ha molti apparenti indizi. Questo mi ha portato a giustificare sempre i suoi comportamenti stravaganti: sparizioni improvvise, mancanza di empatia, gestualità affettiva ridotta ecc.ma mi sono resa conto che soffrivo oltre misura in questa situazione mentre da uno schermo seguivo le sue notizie.Probabilmente facevo parte di quello specifico comparto a cui è destinato "un ogni tanto".la mia vita si era ridotta a una speranza, a un vivere immaginario, ad un adattamento forzato di attese, di frasi soppesate da dire, ad una preoccupazione continua per il suo malessere interiore e all'impossibilità di aiutarlo nei periodi (molti) di stress.Tutto questo mi ha come svuotato, la mia allegria, la mia voglia di entusiasmo sono sparite. Scusate lo sfogo, ma è l'unico luogo dove mi sento di farlo.So che non sarà facile uscire da questa situazione.
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Commenti
Nel arco della mia vita (ho 46anni) ho amato, diciamo che il loro numero entrerebbe sulle dita di una mano.
E di ogni volta il sentimento (o quello che era, visto che il mondo della psicologia ancora non ha deciso per noi), era tremendamente forte, violento (ma solo per me).
E di ogni volta era tutto al livello mentale, proiettavo su quella persona tutti le mie aspetative, tutti i miei desideri di vita di copia. Sbaglio da manuale per un aspie non consapevole di esserlo.
Ovviamente finiva tutto male, finché in un giorno ho incontrato quella che sarebbe stata la mia moglie per un periodo di quasi 25 anni. Una donna veramente con gli attributi che cercavo io. Di questa volta c'erano.
Il seguito, per colpa mia , per colpa sua , per via dalla vita difficile, po' darsi che un po' di tutto ciò, mi sono ritrovato da un giorno al altro tradito, umiliato, deluso come neanche nei miei peggiori incubi.
Ti posso assicurare che non sono il tipico aspie, intendo, non sono per niente tenero e sensibile, e nonostante ciò sono stato ridotto a pezzi. Per due motivi,in primis era mia moglie da tutto quel tempo ed era una donna veramente molto preparata, intelligente, colta. In secundis per il modo in quale lo ha fatto, ammazzandomi alle spalle.
Non accetto commenti da parte delle persone che non sono passate per una esperienza simile. Grazie.
Ho dimagrito al epoca quattro kg in quattro giorni. È stato il più forte shock che ho mai avuto, sono rimasto alla stato di zombie per qualche settimana, e ancora soffro, però lo faccio per il fatto che si trattava di mia moglie, di quel legame indissolubile.
Non si deve soffrire più di quello che si merita.
Siamo dei aspie, e cose del genere capitano spesso.
Non molare, la nostra forza aspie sta anche nella nostra debolezza, quello che non ti uccide ti tempra.
@Wborg la tua condivisione é un grande spunto. Mi sento di ringraziarti.
Che immagine triste!
Era davvero squilibrata la relazione!
Mi accodo a Icaro89 e agli altri: "Sono contenta per te! Sei libera!"
:-*
Alla fin fine, amici, ecco la verità: è tutta una supercazzola