Una possibile soluzione al dilemma "sono o non sono un Aspie?"...
Navigando su youtube mi sono imbattuto in questo video che sicuramente molti di voi conosceranno, ve ne consiglio la visione (8 min.) al fine di analizzarne i contenuti in seguito:
Come molti di voi mi sono avvicinato a questo forum chiedendomi se anch'io fossi affetto da questa sindrome, così, terminato il video, mi sono chiesto: è davvero così essere un Asperger? Il consiglio che do ai dubbiosi di questo forum è di ripensare alle vostre impressioni e confrontarle con le mie, al fine di comprendere se effettivamente siete o no degli Asperger. Ciò che invece chiedo agli Asperger diagnosticati è una delucidazione sugli argomenti trattati, la domanda che vi pongo per ogni punto è sempre la stessa "è davvero così essere degli Asperger?".
- 1° spezzone: È palesemente ovvio che la domanda "Eri eccitata sessualmente al parco? Perché io lo ero!" risulta inappropriata e si nota perfettamente l'imbarazzo sul volto di Beth. Inoltre per tutto il dialogo Adam evita il contatto visivo e riferisce di "Non capire quando gli NT dicono qualcosa e ne intendono un' altra". È davvero così? Un Asperger coglie solo il significato letterale di una frase? È completamente ignaro del senso dato dalla componente pseudo-verbale (tono di voce) e della componente non verbale?
- 2° spezzone: disagio in presenza di estranei, non particolarmente indicativo (presente anche in fobia sociale, agorafobia, disturbo evitante, introversione in generale). Alla domanda "Vi andrebbe di vedere il video?" [riferita alla bambina], Adam risponde con un brusco "No, ti ringrazio, dov'è il bagno?". Nuovamente mi chiedo: per un Asperger è davvero così difficile comprendere che quel tipo di reazione è inappropriata e offende l'interlocutore?
- 3° spezzone: oltre all'interesse smodato per le immagini di Saturno dalla sonda Cassini, ciò che mi salta subito all'occhio è la totale indifferenza di Adam di fronte agli ovvi segnali di richiesta d'aiuto di Beth, sicuramente dovuta alla sua impossibilità nel captare le informazioni implicite. È così per tutti gli Asperger?
- 4° spezzone: scarsa empatia e incapacità di reazione in una situazione ad alto contenuto emotivo, non è un segno esclusivo della sindrome di Asperger, quindi andiamo avanti.
- 5° spezzone: incapacità di comprendere i sentimenti altrui. Un Asperger è davvero completamente ignaro dei sentimenti che sta provando un'altra persona?
- 6° spezzone: insofferenza con le "small talks", tipica anche in altri ambiti. Nozionismo, tipico anche in alcuni NT. La cosa che appare evidente è l'inconsapevolezza di Adam nel realizzare che le informazioni che sta fornendo stanno annoiando l'interlocutore e non sono utili al fine comunicativo in quel determinato contesto.
- 7° spezzone: Meltdown. Tipico della sindrome di Asperger. La reazione è esagerata, ma può capitare anche agli NT di andare fuori di testa per una facezia.
- 8° spezzone: bisogno di una persona guida. Questo punto è una novità per me, sono una persona estremamente indipendente sia per quanto riguarda il processo decisionale, sia per quanto riguarda la cura di me stesso e la comprensione dell'ambiente e delle persone che mi circondano. Gli Asperger hanno davvero questa necessità?
- 9° spezzone: precisione e dovizia di particolari sul lavoro a discapito dei tempi e dei costi. Il perfezionismo è comune anche agli NT, quindi vi chiedo apertamente un' opinione in merito, cosa differenzia il perfezionismo di un NT, da quello di un Asperger?
Conclusioni: ritengo che la difficoltà maggiore nel auto-diagnosticarsi la sindrome di Asperger sia la mancanza di un metro di paragone, di un valore di riferimento. Sul web si legge: gli Asperger sono introversi, hanno scarsa empatia, sono spesso molto dotati a livello cognitivo, etc., ma queste caratteristiche si addicono anche a molti NT, occorre quindi saper distinguere i comportamenti e i tratti che rientrano nel pool della variazione individuale, caratteristica della persona e i segni e sintomi tipici della sindrome di Asperger.
Dopo questo video tutti i miei dubbi personali si sono dissipati. Io non sono così, non mi comporto così e appaio molto diverso se paragonato ad Adam, ergo non sono un Asperger.
Personalmente credo che molti Asperger siano un dono per l'umanità e, nella storia, molti hanno contribuito sensibilmente al progresso della società, dimostrandosi persone attive ed efficienti. In tutta onestà si potrebbe anche rifiutare la concezione patologica della sindrome di Asperger e ampliare il concetto di "variazione individuale", infatti l'APA sta valutando di escludere la sindrome di Asperger dal DSM V.
Post edited by yugen on
Taggata:
Accedi oppure Registrati per commentare.
Commenti
2)Probabilmente non avrei detto di no per motivi di educazione, ma non vedo perché dovrebbe essere offensivo rispondere "no". Quella ha fatto una domanda, quindi non è un obbligo. Lo ha chiesto, se non le sta bene la risposta tanto vale legarmi ad una sedia a mo di ostaggio e costringermi a vedere quel benedetto filmino. Si elimina il rischio che io mi rifiuti di vederlo.
3)In situazioni del genere onestamente non so come reagire, non so riconoscere una persona che ha bisogno di un aiuto con le buste della spesa da una persona che invece e se la cava. È vero che tendo a concentrarmi maggiormente sul mio interesse.
4)la scarsa empatia non è prerogativa della sindrome e ti dirò di più: non è nemmeno necessaria per la diagnosi. Esistono aspie con doti empatiche buone e non sono pochi. Io ad esempio credo di avere una buona capacità empatica.
5)Dipende. Anche qui non è obbligatorio e dipende moltissimo da individuo a individuo.
6)Tutto vero, almeno per me.
7) Mai avuto un meltdown in vita mia. O almeno mai di quelle proporzioni. La cinematografia esagera troppo queste caratteristiche.
8)Questo davvero non saprei. Io non so o molto indipendente sotto questi aspetti, ma non direi di avere una "persona guida" da prendere come esempio. Anche se fosse, non credo proprio sia prerogativa aspie.
9)Non ho ben inteso il punto. Chiedi cosa c'è di diverso fra perfezionismo NT ed ND? se sì, non ne ho idea. Sempre di perfezionismo si tratta. Altra caratteristica non esclusiva nel necessaria dell'AS.
Inoltre ribadisco che GLI ASPERGER NON SONO TUTTI UGUALI, anzi sono una categoria decisamente eterogenea.
È più che ovvio che prendendo in considerazione un solo aspie ci siano ben poche persone che si addicono alle di egli caratteristiche, ciò non significa che "Diverso da Adam=Neurotipico".
È come dire "diverso da rosso=blu". Non ha senso.
Più nello specifico il mio consiglio è quello di metterti a cercare tra le discussioni del forum, perché di molte cose se n'è già parlato molto a lungo e più volte.
In generale, non credo che essere sicuri di superare quella soglia (del tutto arbitraria) che nello spettro ti fa passare da NT a ND sia una cosa fondamentale. Se ti riconosci in alcuni tratti dell'AS, allora è possibile che tu possa applicare delle soluzioni che per quel particolare tratto sono utili agli Aspie. Se alcuni tratti ti "mancano", allora con ogni probabilità non ti occorrono quel genere di soluzioni.
Infine, se alcune persone sono effettivamente molto timide e introverse, un Aspie è in genere incapace di decodificare in modo naturale il linguaggio non verbale (può però apprenderlo anche se difficilmente gli verrà automatico), spesso non riesce a decodificare le emozioni, proprie ed altrui, ad un livello di incomprensione maggiore di un NT.
Il metro di paragone, beh, quello te lo può dare solo la tua esperienza personale, vedere se davvero sei uno straniero di fronte a un mondo che parla la stessa lingua.
Viste le differenza tra uomo e donna, non credo nella seconda ipotesi e penso in una traduzione sbrigativa che rende inappropriata la domanda.
Il video, comunque, non mi piace.
E ti ringrazio per queste informazioni utili :P
Aggiunte al mio database personale (mentale) di modulazione comportamentale in presenza di contesti sociali.
Le userò per non incorrere in altre gaffes in contesti simili.
Pasticcione, Gentile, socievole a modo suo. .eppure il suo autismo è ugualmente evidente.
Insomma, siamo tutti con caratteri diversi, anche se con uno stesso filo conduttore.
Voglio solo commentare l'ultimo punto, a me succede sempre che se il planning impone di fare una cosa, inizio fin da subito ad approfondire ogni minimo aspetto.
Quando porto a termine il compito (la singola cosa richiesta) mi ritrovo con molte più problematiche aperte e risolte di quelle che sembravano essere quelle iniziali. E questa cosa mi sta rovinando perché tutti pensano che abbia fatto del lavoro inutile! La frase che mi sento più spesso dire al lavoro è: ti fai una domanda e ti rispondi da sola. Sì, è vero. Mi è stato chiesto 1 ed ho fatto 1k, è vero. Ma io sto bene così. Ho perso il lavoro due anni fa per aver fatto troppo rispetto a quello che mi era stato richiesto, ai miei colleghi ed amici NT non è mai successo. Evidentemente c'è qualcosa di sbagliato nel mio approccio, non dico di no, ma nel contempo posso assicurare che c'è qualcosa di differente in questo perfezionismo a cui, attualmente, non so dare un nome.
No non è così essere asperger, mentre il fatto di aver preso un video cinematografico e averlo usato come metro di paragone per decidere se sei asperger o meno... Beh potrebbe esserlo
Gli asperger sono tutti diversi, ne ho conosciuti (pochi) come Adam. La maggior parte non sono a quel livello di inappropriatezza. Se cerchi Adam e SpazioAsperger trovi delle discussioni a riguardo
Sono abituata a nascondere il disagio, almeno a me sembra di nasconderlo bene. E spesso lo nascondo con gesti di cortesia, anche gratuiti.
Quindi non somiglio molto ad Adam, perché ho speso troppa parte della mia mia vita a non concedermi di esserlo.
Tranne per quanto riguarda i meltdown, anche io posso fare di peggio.
Ma di solito prendo la precauzione di restare da sola, prima.
Io ho visto questo film e devo dire che non mi sono
riconosciuta affatto in Adam. Ho capacità empatiche abbastanza pronunciate,sono
molto diplomatica e di solito la gente mi trova gentile.
A volte capita che i miei interessi mi assorbano così tanto da ignorare
l'ambiente circostante,ma ciò accade solo quando sono in camera mia e quindi
senza nulla da ignorare. Non ho mai avuto meltdown,in compenso parecchi attacchi d'ansia e crisi di
pianto.
Comunque
bisogna considerare che Adam è cresciuto da solo ed è vissuto come tale per la
maggior parte della sua vita, senza mai uscire dal guscio. Alla fine del film si
vede lui in California dopo un anno, visibilmente migliorato sotto il profilo
relazionale,dopo aver superato tutte le sue difficoltà. Non bisogna
sottovalutare l’importanza dell’affetto,dell’esperienza e della psicoterapia
nella vita di un Asperger. Cose che per me sono state fondamentali
Non so dire se Adam in California sia migliorato realmente o se solo si sia sforzato di essere più sociale, quando chiede alla ragazza che gli porta il pacco se ha bisogno di una mano mi sembra abbastanza innaturale. Credo, più che altro, che come tutti cerchi di adattarsi all'ambiente e non che abbia superato realmente le sue difficoltà.