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Mi hanno parlato bene della dott. Vittoria Cristoferi che lavora a Padova. Qualcuno di voi la conosce?
Grazie
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Mi hanno parlato bene della dott. Vittoria Cristoferi che lavora a Padova. Qualcuno di voi la conosce?
Grazie
Commenti
mio figlio rifiuta tutto: uscite ( a parte un ragazzo che è un educatore con il quale va un po' in giro). medicine...adesso prende anche un antidepressivo( il Disperdal lo prende in dose minima per l' ansia). Inoltre rifiuta qualsiasi terapia e terapeuta ( "lo psicolgo non serve a niente" parole sue). Se ne sta chiuso in camera sua a navigare in internet, a leggere libri di storia e a scrivere diari in cui mette in evidenza solo le cose negative accadute in passato. Adesso sta andando indietro nel tempo , si ricorda fatti ed episodi accaduti al tempo delle elementari: indica pure la data in cui sono accaduti....ma fa anche di pèrogrammi in cui vorrebbe uscire, verdersi con amici....cosa che per lui è un sogno. Alla sera traffica in camera sua e soprattutto guarda le foto delle medie...ha nostalgia....
Insomma si isola sempre più. Io cerco di coinvolgerlo nelle faccende di casa ( svuoltare e riempire la lavastoviglie, bagnare le piante ecc. ecc. ) . Prende lezioni di piano e sarebbe pure portato...ma non gliene frega neppure.
Lo faccio uscire per sbrigare piccole commissioni.
Sono arrivata a decidere di andarmene da casa per qualche giorno ( ne ho estrempo bisogno per "staccare" un po')...forse senza mamma a disposizione riesce a smuversi per necessità....
Ciao 500, se appena ne hai l'occasione, stacca qualche giorno, non per tuo figlio, ma per te. Tornerai ricaricata. Riguardo alla sofferenza causata dalle esperienze negative del passato, non ho personalmente questa caratteristica, ma ho scoperto essere comune a molti AS. Un ragazzo che vedo molto spesso ne soffre e mi racconta che quando questi episodi gli tornano alla mente, prova un dolore che è addirittura fisico (non so se una scarica di adrenalina od ossitocina, Wolf magari, con la sua pazienza, sarà essere più preciso di me in proposito). A volte si tratta di episodi di bullismo vissuti a scuola, ma altre volte sono fatti "della vita di tutti i giorni" che una persona meno fragile potrebbe benissimo sopportare. Qualche tempo fa ho aperto un thread
http://www.spazioasperger.it/forum/discussion/681/critiche-manipolative-vs-critiche-costruttive
proprio perché io stessa a volte gli creo dei problemi, semplicemente perché gli dico che certi suoi atteggiamenti non vanno bene. Dopo l'ultima volta e i consigli che ho ricevuto qui, ne abbiamo parlato molto e abbiamo capito che qs argomenti spiacevoli possono essere rimossi, se si riesce a definirli e a trovare una spiegazione razionale. Ti faccio un esempio banale che mi viene in mente: se tuo figlio ha subito un'ingiustizia da parte di un compagno, si potrebbe farlo ragionare sul fatto che il comportamento scorretto resta, ma probabilmente questo compagno è un debole, ha una situazione familiare difficile e non ho altre armi per esprimersi se non l'aggressività (di solito per i bulli è sempre così, non ho mai conosciuto un bullo in pace con se stesso...). In questo modo tutta la parte sbagliata di quel comportamento, viene associata a chi l'ha messo in atto e non a tuo figlio. Perché il grande problema in questi casi è che lui probabilmente pensa di essersele meritate, queste situazioni spiacevoli! Un'altra cosa su cui ho insistito molto e che ha sortito effetto, è stata di spiegargli che faccio una critica, non sto mettendo in discussione LUI, ma il suo atteggiamento di quel momento. Questo l'ha aiutato molto.
Abbiamo visto davverro dei grandissimi miglioramenti, parlandone, però nel mio caso è una strada in discesa, perché qs ragazzo si fida molto di me e mi parla volentieri dei suoi problemi. Per contro, ho un figlio NT che, quando percepisco essere in difficoltà, si chiude a riccio. Non so come sia tuo figlio, ma sai che tiene un diario su questi fatti, te ne ha parlato lui? Potrebbe essere un inizio.
Ti mando un grande abbraccio.