Puo' conciliarsi se la neurodiversita' porta a una scarsa maturazione interiore, cioe' se uno resta bambino interiormente, e quindi con difficolta' di crearsi una vita secondo dei parametri che sono in sostanza cavarsela, essere indipendenti, non cacciarsi nei guai, essere inseriti, integrati? Sara cosi'?
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Uno puo' diventare quello che vuole, l' importante e' che non sia un bimbetto in eterno, quello che disturba della definizione " disturbo dello sviluppo" e' che implica che uno e' sempre in ritardo nell' evolversi.
Sono quella che ha creduto sempre che fosse la chioma di un albero al tramonto e invece era un orso
Non ci vedo conflitto (=differenza così forte da essere anche in contrasto tra loro), almeno nell'idea che mi sono fatta. Stabilito un "evolversi medio dello sviluppo delle persone", una neurodiversità crea un discostarsi dalla media e questo discostarsi viene letto come disturbo dello sviluppo (dalla media).
Per chiarezza, per "sviluppo" non intendo il passaggio infanzia/adolescenza (la c.d. età dello sviluppo), ma lo sviluppo della persona da quando è al mondo fino all'età adulta. O forse non ho capito bene la domanda.
Mm sì effettivamente errore mio. Disturbo dello sviluppo mi ha evocato scenari ben diversi. Ho avuto una confusione semantica. Sembrava quasi che dipendesse da un problema di sviluppo e non che lo "causasse"
Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
You split the sea
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Stabilito un "evolversi medio dello sviluppo delle persone", una neurodiversità crea un discostarsi dalla media e questo discostarsi viene letto come disturbo dello sviluppo (dalla media).
Per chiarezza, per "sviluppo" non intendo il passaggio infanzia/adolescenza (la c.d. età dello sviluppo), ma lo sviluppo della persona da quando è al mondo fino all'età adulta.
O forse non ho capito bene la domanda.
Ciao.
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