Sono d'accordo con @someday, se si usa la chiave giusta, entrare non è davvero difficile. Molto più difficile è rendersi conto della responsabilità che si prende entrando.
Grazie Wolf. Forse io vengo da un'esperienza particolare, la persona che sta coordinando l'intervento sul mio bimbo lavora ANCHE con giovani adulti e adolescenti (se non prevalentemente, a dire il vero). Comunque concordo con te, a volte i paletti rendono le cose più oscure di quanto non siano. E concordo con Bianca sul dscorso responsabilità.
L'ho vissuto per interposta persona con mio figlio quando alcune persone signficative sono scomparse dalla sua vita. Era prima della diagnosi, ma se avessi immaginato l'impatto emotivo che queste sparizioni potevano avere su di lui probabilmente ci avrei pensato due volte, a stringere legami così forti.
@Wolf, tua figlia mi pare abbia solo un anno o due più del mio, vero (il mio ne ha appena compiuti 5)? Invece il piccolo quanto ha? Con lui cosa state facendo? Sempre che ti vada di condividere, naturalmente...
@Mei no mia figlia ha più o meno l'età della tua, farà 5 anni a gennaio, il piccolo ne ha due e mezzo, ma il piccolino a parte alcuni problemi comportamentali che abbiamo già in parte risolto non ha problematiche rilevanti.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Ah cavolo, è addirittura più piccola! Da quel che scrivevi avrei giurato che era più grande. Però verbalmente c'è un abisso...
Ne discutevamo giusto ieri con il supervisore, lui ha un linguaggio che alla maggior parte delle persone è quasi completamente incomprensibile. Noi invece lo capiamo bene, questo è un gran vantaggio da un lato, ma dall'altro è un problema grosso, perché lui si frustra perché gli altri non lo capiscono... vedremo...
Mia figlia ha iniziato a parlare "di punto in bianco" a 25 mesi, a 3 anni aveva una proprietà di linguaggio attribuibile ad un bambino di 5 anni. Ora se la senti molte volte sembra un'enciclopedia, ma fin verso i 4 anni abbiamo avuto lo stesso problema vostro rispetto alla comprensibilità, tante parole, concetti complessi, ma... non si capiva niente e questo come per tuo figlio provocava una frustrazione enorme. Sussistono ancora dei "problemi" a livello fonetico, stiamo in contatto con una logopedista e da ottobre dovremmo iniziare un'educazione in quel senso.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Noi invece abbiamo vissuto la situazione classica dell'involuzione. Ai 18 mesi pronunciava qualche parola, i nomi dei familiari, dei personaggi che gli piacevano, cantava canzoncine. Poi verso i 2 anni ha smesso di cantare e il linguaggio si è bloccato, e anche alcuni termini che prima pronunciava sono scomparsi. Al momento ha un linguaggio prevalentemente richiestivo e ecolalico. E nelle ecolalie non articola bene i suoni. Logopedia ancora non ne abbiamo fatta, anche se immagino tra poco ci 'toccherà' forse anche quella. Così riempiremo l'unico pomeriggio a-terapeutico della settimana :-S
@Mei mia figlia ha regredito a 13 mesi. Diceva 4 parole che ha smesso di dire per 1 mese e non sono ritornate, se non dopo molto sforzo, un paio di mesi dopo, nessuna parola nuova fino ai 25, poi per fortuna si è sbloccata la situazione.
Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
Qua si è sbloccata, ma il divario coi pari è ancora parecchio. Nulla che non sia recuperabile, a detta di chi lo segue. Ma per ora persiste un ritardo del linguaggio piuttosto notevole.
Commenti
Comunque concordo con te, a volte i paletti rendono le cose più oscure di quanto non siano.
E concordo con Bianca sul dscorso responsabilità.
L'ho vissuto per interposta persona con mio figlio quando alcune persone signficative sono scomparse dalla sua vita.
Era prima della diagnosi, ma se avessi immaginato l'impatto emotivo che queste sparizioni potevano avere su di lui probabilmente ci avrei pensato due volte, a stringere legami così forti.
Ne discutevamo giusto ieri con il supervisore, lui ha un linguaggio che alla maggior parte delle persone è quasi completamente incomprensibile. Noi invece lo capiamo bene, questo è un gran vantaggio da un lato, ma dall'altro è un problema grosso, perché lui si frustra perché gli altri non lo capiscono... vedremo...
:-S