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allucinazioni?

500500 Post: 252
modificato agosto 2012 in Sensi, percezioni, attenzione

Oggi ho portato mio figlio ad acquistare un paio di pantaloni in un grande magazzino. Finora non ho mai avuto problemi con lui nei luoghi affollati e rumorosi..insomma ad un certo momento (eravamo nel reparto videogiochi) ha iniziato a dire che voleva andare via perchè "qualcuno" mentre cercava un gioco che gli piacesse, gli ha detto "datti una mossa"...? Assolutamente la cosa non si è verificata: c'erano altri ragazzi ,ognuno per i fatti suoi....ho pensato che vedendo il gruppo di ragazzi, evidentemente amici, che cercavano un gioco nel negozio gli fosse venuto ..non saperi cosa..confrontandosi e vedendosi accompagnato dalla mamma. Lui non fa che dire "gli altri si trovano, escono insieme.." e non farlo lo fa soffrire tanto.

Ma non è finita qua: nel reparto abbigliamento ha iniziato di nuovo a ripetermi che bisognava assolutamente andare via...perchè ha collegato un mio gesto di stizza: questo me l'ha detto dopo su insistenza perchè non capivo il nesso tra le due cose con un episodio accaduto con gli scout in primavera( ricorda la data e la circostanza )!!!! Questo me l'ha spiegato dopo dicendo anche in maniera un po' confusa che erano accaduti episodi "schifosi" in quell' occasione...non ha vcoluto spiegarmi altro e io cercavo di farlo ragionare per capire il

Sono qui che scrivo piangendo...non so cosa fare.....lui non vuolsentir parlare di psicologo ecc....sono veramente depressa.

Inoltre la situazione è resa ancora più pesante dal fatto che nio marito, da qualche giorno ,è andato a stare a casa sua.

Gli ho chiesto se è anche questo che lo fa soffrire: prima ha detto che vorrebbe che il padre tornasse, poi il contrario. hanno un pessimo rapporto, ma lui è in conflitto con se stesso anche per questo.

Post edited by wolfgang on
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Commenti

  • biancabianca Post: 1,380
    Ciao cara 500, immagino sia superfluo chiederti se c'è qualche possibilità di parlare con il padre per convincerlo a tornare. La fuga non mi sembra la soluzione migliore e di certo non aiuta vs figlio, che se ne sente colpevole. Molti AS hanno sensi di colpa esagerati, molto difficili da sradicare.
    Riguardo all'episodio in sé, non credo tuo figlio abbia le allucinazioni: può essere che qualcuno abbia detto la frase ad un amico e che lui l'abbia colta come rivolta a sé, perché si sente in difetto (accompagnato dalla mamma). Oppure se l'è inventata per uscire in fretta da quella situazione. Quanto all'episodio "schifoso" del passato, qs è un meccanismo molto comune tra gli AS. Io non l'ho mai vissuto, ma il ragazzo che frequento me l'ha spiegato molto bene: ci sono episodi negativi, che in situazioni di stress riemergono dalla memoria, anche se vecchi di mesi o anni. A quel punto si verifica una sorta di processo "chimico", che provoca un vero e proprio dolore fisico in certe zone del corpo. Ho provato ad aiutarlo dandogli delle chiavi di lettura differenti di quelle vecchie situazioni e mi ha detto che funziona (ma solo se trovo soluzioni convincenti). Mi dice che una volta risolta una questione, quella non tornerà mai più a torturarlo. Lui però si apre moltissimo con me, mi sembra di capire che con tuo figlio la situazione sia più complicata, perché lui è ancora troppo "arrabbiato" (ed è anche più giovane).
    Ho riscontrato qs "pensieri dolorosi" anche in altri ragazzi, che ho visto piangere ed avere sussulti fisici (da non poter controllare il proprio corpo), ripensando ad un episodio di bullismo accaduto anni prima. 
    Prova a spiegare a tuo figlio che tutto quello che lui tiene dentro è "veleno" e che solo parlandone può buttarlo fuori. Magari lì per lì non ti darà retta o ti risponderà male, ma qualcosa gli rimane. E poi digli che anche tu sei arrabbiata, spaventata, confusa (non serve fingere), ma che sai anche che INSIEME ce la potete fare.
    Sto vivendo una situazione personale davvero difficile, che non ha nulla a che fare con l'AS, ma che forse è ancora più difficile da sopportare in quanto AS. Sono "terrorizzata", ma sto anche scoprendo di avere intorno persone stupende. Non so se anche tu possa contare su un minimo appoggio, ma per quel poco che può servire, noi siamo qui ad ascoltarti e a cercare di consigliarti. E se le cose che ti diciamo non sono utili, sfogarsi è sempre meglio di niente. Quindi non restare sola.
    Un abbraccio.
  • 500500 Post: 252
    modificato agosto 2012

    Mio marito è andato via perchè la situazione del nostro matrimonio è diventata insostenibile: o ce ne stavamo zitti ognuno per conto suo o litigavamo. Questo andava avanti da un bel po'.

    Come ho scritto da qualche parte, ognuno di noi due ha posizioni e modi di vedere divergenti per quanto riguarda la condizione di mio figlio e come affrontarla. Questo ci ha allontanato sempre più.So benissimo che c'è il rischio che il ragazzo assuma su di se colpe che non ha (probabilmente lo ha già fatto..) ma so anche che una situazione " ambigua" e conflittuale non fa bene a nessuno. E' una situazione ingarbugliata.

    Ho detto a più volte al ragazzo di parlare dei suoi problemi, senza timore ,con me.

    Confido anche nella vacanza che faremo partendo sabato prossimo per il mare: staremo via una settimana io e lui. So che non è il massimo...ci vorrebbero i coetanei...ma mi consolo vedendolo meglio, meno depresso.

    Cara Bianca grazie di esserci e spero che i tuoi problemi si risolvano presto .
    Grazie anche agli amici del forum, grazie di esserci. Con voi non sono sola.

  • Ciao anch'io vivo una situazione molto simile con mio figlio e anche lui ha un rapporto difficile con il padre  io penso perhè noi madri siamo un punto di riferimento troppo forte e si crea un anagonismo con il padre. Ritornando all'episodio da te raccontato, quando usciamo insieme andiamo in posti distanti per avere la sicurezza di non incontrare suoi compagni. Ieri sera simao andati in una gelateria e abbiamo trovato una sua compagna con la quale ha frequentato ben 11 anni sdi scuola dall'ailo alle medie eppure si sono ignorati e lui è entrato in crisi percui siamo dovuti venire via

     

  • wolfgangwolfgang Post: 10,787
    @500 non posso dire se tuo figlio abbia le allucinazioni o meno, ma sicuramente un singolo episodio e di quella portata non significa gran ché, se diventa frequente è bene parlarne con qualcuno. Personalmente brevi "allucinazioni" uditive sono relativamente frequenti (c'è chi dice il 10% della popolazione) e più frequenti negli AS, ma di per se non sono preoccupanti e anzi è bene non dargli troppo peso almeno finché sono brevi e molto sporadiche. Io stesso ne ho avute diverse in vita mia e sempre associate a situazioni di forte stress (come nel caso di tuo figlio). Non si sa benissimo il meccanismo ma è facile che sia legato al fatto che in realtà "sempre" ci sono voci, pensieri, immagini che circolano nella mente ma viene mantenuto una sorta di "dominio" che si allenta quando uno è sotto stress. Oltre a questo è possibile anche che sia una dispercezione, ovvero non qualcosa di completamente inventato ma semplicemente qualcosa che il suo cervello vista la grande confusione interpreta male. Realmente non ti è mai capitato di confondere il rumore per voci? Solo che magari te, te ne sei accorta subito, tuo figlio agitato e viste le passate esperienze le ha prese per vere.

    Per quanto riguarda i ricordi è possibile (ma dovresti parlare con uno specialista) che soffra di una qualche forma di sindrome post traumatica (PTSD)? E' una cosa purtroppo molto frequente negli AS e che esacerba i sintomi.
    Né scusa né accusa. Addestrare le competenze, insegnare valori, e-ducare l'Uomo dalla Bestia. La Natura non è una scusa.
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