Moglie aspie
Salve a tutti.
Il mio nome è Joe e scrivo da Palermo.
Dal 1991 sconosco la mia attuale moglie, Pina (nome, ovviamente, di fantasia per tutelare la privacy ...)
Pina ha sempre avuto un carattere particolare, ma non come sue fratello e suo padre.
Loro erano (mio suocero è morto a settembre 2015 dopo una malattia durata quasi 5 anni)/sono (mio cognato 33enne è, invece, ancora vivo) "strani": appassionati in modo verticale di alcune cose (mio suocero scriveva in un diario quotidiano tutto quello che succedeva, appassionato di armi, pipe, auto, fotografia ... mio cognato dj con passioni che durano 4/6 mesi che grossomodo sono quelle del padre), capaci di discorsi monotematici ed infiniti (e che vanno spesso a parare al nulla), per nulla empatici.
Mia suocera (morta a febbraio 2016 dopo una malattia terribile -tumore cerebrale- che l'ha scippata a questa terra nel giro di tre mesi) era una vittima: con un figlio ed un marito aspie (perché le caratteristiche secondo me ci sono tutte) ha vissuto la sua vita facendo buon viso a cattivo gioco. Senza un lavoro ha fatto la casalinga.
Familiarmente dal lato di mia suocera ci sono stati degli aspie: la nonna paterna di mia moglie, un suo zio (lato nonna paterna), padre e fratello.
Ma si sa, l'aspie femminile è molto difficile da vedere. Così ci sono voluti 25 anni per capire che quei comportamenti strani di mia moglie forse sono ascrivibili a questa sindrome.
Il non capire la malizia altrui, l'essere facilmente circuibile, il dovere compiere azioni ripetitive come passare l'aspirapolvere o massaggiarsi i piedi per rilassarsi, il reagire nervosamente agli imprevisti, l'avere tempi doppi rispetto al resto delle persone nel fare le cose, la grande insicurezza, il doverla avvisare per tempo di eventuali variazioni di programma, il suo silenzio davanti a determinate risposte che comportano il dovere esprimere un parere, la sua difficoltà ad intraprendere un lavoro con continuità accettando quelle che possono essere le difficoltà quotidiane.
Ma averlo scoperto dopo 25 anni (io ne ho 45, fatevi voi i conti) non è cosa semplice.
Io mi ritengo una persona normale. Almeno penso.
Chiedo a voi un consiglio su come aiutare mia moglie.
Siamo stati in terapia di coppia per più di due anni senza riuscire ad ottenere grandi risultati. Oggi, però, la terapia non posso economicamente più permettermela.
Vorrei cercare di sedare la sua ansia, aiutarla a vivere meglio la sua vita senza fare passare il messaggio che "potrebbe" essere aspie. Già le ho comunicato i miei dubbi sul fratello e non l'ha presa bene.
Aspetto di leggere i vostri consigli.
Grazie a tutti.
Joe
Il mio nome è Joe e scrivo da Palermo.
Dal 1991 sconosco la mia attuale moglie, Pina (nome, ovviamente, di fantasia per tutelare la privacy ...)
Pina ha sempre avuto un carattere particolare, ma non come sue fratello e suo padre.
Loro erano (mio suocero è morto a settembre 2015 dopo una malattia durata quasi 5 anni)/sono (mio cognato 33enne è, invece, ancora vivo) "strani": appassionati in modo verticale di alcune cose (mio suocero scriveva in un diario quotidiano tutto quello che succedeva, appassionato di armi, pipe, auto, fotografia ... mio cognato dj con passioni che durano 4/6 mesi che grossomodo sono quelle del padre), capaci di discorsi monotematici ed infiniti (e che vanno spesso a parare al nulla), per nulla empatici.
Mia suocera (morta a febbraio 2016 dopo una malattia terribile -tumore cerebrale- che l'ha scippata a questa terra nel giro di tre mesi) era una vittima: con un figlio ed un marito aspie (perché le caratteristiche secondo me ci sono tutte) ha vissuto la sua vita facendo buon viso a cattivo gioco. Senza un lavoro ha fatto la casalinga.
Familiarmente dal lato di mia suocera ci sono stati degli aspie: la nonna paterna di mia moglie, un suo zio (lato nonna paterna), padre e fratello.
Ma si sa, l'aspie femminile è molto difficile da vedere. Così ci sono voluti 25 anni per capire che quei comportamenti strani di mia moglie forse sono ascrivibili a questa sindrome.
Il non capire la malizia altrui, l'essere facilmente circuibile, il dovere compiere azioni ripetitive come passare l'aspirapolvere o massaggiarsi i piedi per rilassarsi, il reagire nervosamente agli imprevisti, l'avere tempi doppi rispetto al resto delle persone nel fare le cose, la grande insicurezza, il doverla avvisare per tempo di eventuali variazioni di programma, il suo silenzio davanti a determinate risposte che comportano il dovere esprimere un parere, la sua difficoltà ad intraprendere un lavoro con continuità accettando quelle che possono essere le difficoltà quotidiane.
Ma averlo scoperto dopo 25 anni (io ne ho 45, fatevi voi i conti) non è cosa semplice.
Io mi ritengo una persona normale. Almeno penso.
Chiedo a voi un consiglio su come aiutare mia moglie.
Siamo stati in terapia di coppia per più di due anni senza riuscire ad ottenere grandi risultati. Oggi, però, la terapia non posso economicamente più permettermela.
Vorrei cercare di sedare la sua ansia, aiutarla a vivere meglio la sua vita senza fare passare il messaggio che "potrebbe" essere aspie. Già le ho comunicato i miei dubbi sul fratello e non l'ha presa bene.
Aspetto di leggere i vostri consigli.
Grazie a tutti.
Joe
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Commenti
Non sono il tipo che chiede agevolazioni (che, oltretutto, non conosco e non capisco quali possano essere sinceramente).
Chiedo scusa per l'uso della parola "strani". In ogni caso il senso era "diversi".
Mettiti anche nei miei panni (e con questo non voglio scusarmi ma solo precisare): quelle che fino a ieri consideravo strane fissazioni di mia moglie (ad esempio pulire la tastiera del mio portatile appena mi allontano, lasciare pezze da spolvero in ogni angolo della casa, obbligarmi a entrare a casa senza scarpe) le sue crisi di ansia davanti ai cambiamenti di scena che la vita ti mette davanti, il ripetere interi pensieri su argomenti detti da altri usando le medesime parole oggi iniziò a vederle sotto una nuova luce.
Quello che chiedo non è fare accettare la sua diversità. L'ultimo dei miei desideri e pensieri è di destabilizzare una persona che già pensa di ragionare ed agire in modo diverso dal resto del mondo, una persona che è convinta di fare scelte che sono l'esatto opposto di quelle che il resto del mondo farebbe.
Il mio desidero è quello di aumentare la sua qualità della vita e la qualità della nostra vita di coppia.
Cercherò di regalarle magari un corso yoga. Le farebbe bene a livello muscolare ed a livello mentale.