Guardare se stessi

Fin da quando ero piccola, io odio essere filmata. Non perché mi creda brutta o mi trovi poco fotogenica, ma tutte le volte che a scuola, dopo le gite e le feste, i professori proiettavano su un grande schermo i video con le facce, le battute e le risate di noi ragazzini, io, nel vedere me stessa, mi sentivo strana. Era come se fossi un extraterrestre ma non riuscivo a capirne il motivo. Forse era la voce infantile che mi faceva sembrare sempre più piccola della mia età, o forse era il mio sguardo sempre assente o il sorriso involontario, (che solitamente non corrispondeva affatto con il mio stato d'animo). A chi di voi è capitato di provare questa sensazione? E perché?
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Commenti
Comunque... non ho il coraggio di guardare me stesso perché se mi guardo allo specchio, in foto, o in video, vedo uno scheletro.
Se mi guardo allo specchio e rido, l'istante dopo la visione dei denti, anziché vedere la mia faccia, vedo un teschio.
Lo stesso avviene quando guardo le mie mani, quando mi faccio la barba, oppure quando mi lavo e tocco le mie costole. Penso che dentro di me c'è uno scheletro e mi blocco.
Per questo motivo non mi guardo mai allo specchio; non mi riguardo mai nello foto che mi scattano; porto la barba lunga e di tanto in tanto uso un rasoio elettrico; per lavarmi il corpo uso una spugna così da non dover toccare le mie ossa; le unghia le taglio ad occhi chiusi come se fossi un cieco, ecc...
P.s.= Benvenuta @Sayuri86;
Per tutta l'infanzia amavo farmi fotografare. E con impazienza aspettavo di ritirare le foto. Ero sempre la prima a vederle e poi le commentavo con i genitori.
Il rapporto con le foto è diventato problematico nelle foto scattate a scuola.
Era difficile riconoscersi in un viso spaesato, nascosta tra i compagni.
Non mi riconoscevo nell'espressione quasi senza gioia.
Poi, ho ripreso a farmi fotografare con piacere, con il mio, allora, ragazzo.
Ora, le.foto mi sono indifferenti, so' che nessuno riesce a catturarmi nell'essenza.
Credo di associare l'essere fotografati ad essere amati.
Se chi ti fotografa non ha amicizia/interesse, induce il soggetto ad assumere un'espressione amorfa, in cui è difficile riconoscersi.