Hola Alfred, mi sa che mi sa che qui la pubertà è passata per la maggiore da un pezzo Comunque ricordo un periodo difficile, io poi ero un maschiaccio i cambiamenti fisici non li ho accettati molto volentieri
Come mentalità non ho avuto grossi cambiamenti dovuti alla pubertà (intesa mettiamo 14-18 anni), forse ero un po' più maturo prima che iniziasse e dopo, cambiando poco, sono rimasto meno maturo. È stato un periodo positivo e abbastanza stabile, per certi versi più "facile" sia rispetto a prima che rispetto a dopo.
Compivo 12 anni 13 anni fa, e mi sembra un'eternità. Mi sento un "dinosauro".
Non ricordo cosa sia successo durante la mia pubertà, secondo me me ne sono accorto a malapena sai?
È difficile per me riandare con la mente a quei giorni (nel senso di "ricordarmi" esattamente cosa provassi in quegli anni), ma sono abbastanza sicuro che fondamentalmente non mi importasse nulla del mio corpo. Ed ero completamente cieco agli altri (oggi un po' meno).
Diciamo che la pubertà, con tutti i sedicenti stravolgimenti che comporta, è scivolata su di me come acqua sui sassi, senza lasciar traccia.
A parte i cambiamenti fisici che invariabilmente comporta, non ha sortito, credo, nessun problema emozionale.
Penso che la mia mente fosse essenzialmente focalizzata sui miei interessi e su null'altro, quindi solo studio e gioco dopo lo studio (playstation 1, 2, pc).
Credo che non appena comincerai a vedere chiaramente dove vuoi andare, il tuo primo impulso sarà di applicarti allo studio. Per forza.
Sei uno studioso, che ti piaccia o no. Smani di sapere. [...] comincerai ad andare sempre più vicino, se sai volerlo e se sai cercarlo e aspettarlo,
a quel genere di conoscenza che sarà cara, molto cara al tuo cuore. Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini
abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante. [J.D.Salinger - Catcher in the Rye]
La mia pubertà è stata davvero assurda, da non capirci niente, stavo in uno stato di sballo permanente.
Mi ricordo che facevo tantissimi sogni e fantasie, gli ormoni mi partivano per niente.
Dai 11 ai 15 anni circa andò così, tra passioni momentanee, ad esempio un periodo mi piaceva la musica dance, tentativi di adeguarsi agli altri e un qualcosa che ancora non afferravo in pieno.
Il mio corpo e il mio cervello vivevano due film diversi, ma quello l ho realizzato una decina di anni dopo.
Una cosa che mi salvo' fu la passione per la scrittura e il disegno. Lì vivevo la mia vita interiore e coltivavo il mio senso dell' umorismo.
Vale (egli\lui\gli)- feedback e reactions sempre graditi
Credo che sia stato il periodo peggiore della mia vita. A livello fisico condivido quello che ha detto SirAlphaexa. A livello psicologico è esplosa la maggior parte dei miei problemi, la depressione principalmente. A volte mi chiedo come dev'essere aver avuto un'adolescenza serena, degli amici, un'ubriacatura, un concerto... Comunque, è stata una bella sfida ~:>
Io mi accodo ai commenti di Marcof e Landauer. Ero talmente in una dimensione mia che mi è praticamente scivolata addosso. Non ricordo bene, ora, ma credo di essermene accorto a malapena.
"There are those that break and bend. I'm the other kind"
Il primo e unico ricordo rilevante della mia pubertà, a livello fisico, è stato quando mi sono accorta che mi si stavano allargando i fianchi. Avevo l'abitudine di guardare la TV stesa su tre sedie messe una di fianco all'altra, sdraiata di fianco con la testa appoggiata sulla mano, con il gomito appoggiato alla sedia. Da un giorno all'altro quella posizione mi risultò scomoda: non riuscivo a trovare la posizione, e continuavo a muovermi e spostarmi sulle sedie e a spostarle. Ho capito cosa stava succedendo poco tempo dopo, quando mi accorsi che l'inclinazione del mio bacino (in quella posizione) era diversa dal solito, e che con la mano appoggiata al fianco, la mano restava più in alto rispetto a prima. Ci fu un attimo di grande sconforto nel realizzare che non avrei mai più potuto stare comoda in quella posizione su quelle sedie. Grande sconforto. Mai più. Poi ho aggiunto una sedia e adattato il mio corpo ad una nuova posizione di diversa comodità, lasciando più spazio tra le due sedie all'altezza dei fianchi.
Tutto il resto (seno, peli, ecc.) l'ho vissuto con estrema naturalezza.
Che io abbia il corraggio di accettare le cose che non posso cambiare, la forza di cambiare le cose che posso cambiare, e la saggezza per poterle distinguere. (versione personale)
Commenti
Comunque ricordo un periodo difficile, io poi ero un maschiaccio i cambiamenti fisici non li ho accettati molto volentieri
io al minimo posso solo invecchiare eheheh!
La mia pubertà è stata davvero assurda, da non capirci niente, stavo in uno stato di sballo permanente.
Mi ricordo che facevo tantissimi sogni e fantasie, gli ormoni mi partivano per niente.
Dai 11 ai 15 anni circa andò così, tra passioni momentanee, ad esempio un periodo mi piaceva la musica dance, tentativi di adeguarsi agli altri e un qualcosa che ancora non afferravo in pieno.
Il mio corpo e il mio cervello vivevano due film diversi, ma quello l ho realizzato una decina di anni dopo.
Una cosa che mi salvo' fu la passione per la scrittura e il disegno.
Lì vivevo la mia vita interiore e coltivavo il mio senso dell' umorismo.
A livello fisico condivido quello che ha detto SirAlphaexa. A livello psicologico è esplosa la maggior parte dei miei problemi, la depressione principalmente.
A volte mi chiedo come dev'essere aver avuto un'adolescenza serena, degli amici, un'ubriacatura, un concerto...
Comunque, è stata una bella sfida ~:>
Avevo l'abitudine di guardare la TV stesa su tre sedie messe una di fianco all'altra, sdraiata di fianco con la testa appoggiata sulla mano, con il gomito appoggiato alla sedia. Da un giorno all'altro quella posizione mi risultò scomoda: non riuscivo a trovare la posizione, e continuavo a muovermi e spostarmi sulle sedie e a spostarle. Ho capito cosa stava succedendo poco tempo dopo, quando mi accorsi che l'inclinazione del mio bacino (in quella posizione) era diversa dal solito, e che con la mano appoggiata al fianco, la mano restava più in alto rispetto a prima. Ci fu un attimo di grande sconforto nel realizzare che non avrei mai più potuto stare comoda in quella posizione su quelle sedie. Grande sconforto. Mai più. Poi ho aggiunto una sedia e adattato il mio corpo ad una nuova posizione di diversa comodità, lasciando più spazio tra le due sedie all'altezza dei fianchi.
Tutto il resto (seno, peli, ecc.) l'ho vissuto con estrema naturalezza.