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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

Disinteresse ostentato per il "singolo individuo"

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Commenti

  • RonnyRonny Post: 1,420
    @Corocottas capisco benissimo la sensazione che certe discussioni siano "inutili" e che non si parli di ciò che vogliamo noi. Anch'io ce l'ho e credo come me un po' tutti qua dentro, anche quelli che accusi. È una conseguenza del fatto che questo forum è estremamente inclusivo e racchiude un sacco di persone, ognuna con diverse difficoltà, posizioni nello spettro e, sì, anche difetti.
    Per questo non possiamo pretendere che qui dentro si parli automaticamente di ciò che vogliamo noi: la probabilità che un altro membro inizi lo stesso discorso che volevamo fare noi, e che, per timidezza, non ci siamo sentiti di fare, è molto bassa. Perciò se si vuole parlare di qualcosa c'è poco da fare: bisogna aprirci una discussione, oppure parlarne nel bar.
    Gli altri non hanno alcun problema se tu e le persone che ti hanno comunicato privatamente questo disagio aprite delle discussioni su quello che volete sapere. E secondo me non avranno neanche problemi a intervenire.
  • CorocottasCorocottas Post: 1,322
    modificato maggio 2018
    Non so, continuo a non spiegarmi bene evidentemente. Non volevo attaccare la moderazione né pretendere che si parli di "ciò che voglio io", anche perché di quelle cose bizzarre che piacciono a me tipo i dinosauri c'è modo di parlare in luoghi appositi, come effettivamente faccio e come tutti coloro che hanno un interesse speciale sanno perfettamente.

    Volevo spostare l'attenzione su "un'altra scala", non so come spiegarlo, per questo insisto tanto sul concetto di "comprensione della mente autistica"... è chiaro che questo posto non assomiglia a Facebook, per tanti motivi che chiunque può capire… un po' come dire, metti che io vivo in una città, poi vado in viaggio completamente in un altro Paese e magari non ci vedo miei concittadini, l'architettura e l'economia sono diverse, ma ci vedo gli stessi negozi, le stesse cose in vetrina, dinamiche e abitudini simili... e allora dico "sembra la mia città", anche se a confrontare le fotografie si vede chiaramente che sono due luoghi diversi.

    L'idea che volevo comunicare era esclusivamente quella (immaginatemi a dirlo con un tono estremamente tranquillo e rilassato, dato che in effetti, com'è già saltato fuori, è difficile comunicare il tono).

    Quel che intendevo dire era questo, come pura opinione personale (che non so che valore abbia): da quando sono qui, ho conosciuto tante persone e ho visto tante sfaccettature di "singoli individui", alcuni con effettivi tratti fortemente autistici, altri meno, e fin qui ok.

    Ciò che ho notato è che molte di queste persone sono "ingabbiate" in una griglia di categorizzazioni che tengono, obiettivamente, poco conto della flessibilità della mente autistica e dei suoi molteplici linguaggi e modi di esprimersi, mettiamola così.

    Cioè, per dire, è più che chiaro che tanti qui parlano con le immagini che producono, per esempio, e parlo di molte altre persone e non di me, che invece amo anche scrivere "con la penna", reale o virtuale che sia. Altri parlano con la musica e coi suoni, ma limitati da una categorizzazione che pone la musica "tutta insieme", magari tentano di dire a parole ciò che direbbero meglio a parole oppure postando una canzone, un video, una serie di suoni.

    Non tutti privilegiano la scrittura, non tutti hanno voglia di farsi i selfie sennò la gente non si ricorda manco chi sono, e tante "modalità espressive alternative" come la musica, di contro, finiscono gettate tutte insieme nel calderone dell'"extra". E ripeto, non sto parlando assolutamente di me, non sono qui per autopubblicizzarmi altrimenti avrei postato roba "seria" invece delle cazzatine fatte con Vocaroo. Tutto ciò che ho postato qui, l'ho postato per la prima volta. E so che tutti voi siete autentici.

    Però so che molti di voi sono molto diversi da come sembrano e con questo non voglio assolutamente dire che c'è qualcuno che menta o imbrogli, tutt'altro; anzi, è uno dei pochi luoghi virtuali dove ho sempre visto rispetto e correttezza, per carità, sia nel pubblico che nel privato. E non intendo neppure dire che uno debba mettere in piazza le proprie amicizie o fatti che vuole raccontare solo a persone specifiche.

    Voglio dire che il forum pubblico, per come è organizzato, preclude la possibilità di esprimersi a chi non è strettamente verbale e non limita i concetti di "immagine" e di "linguaggio" alle categorizzazioni standard.

    Lasciate perdere me, non sto assolutamente parlando di me e non volevo dare quest'impressione. Sto parlando di voi o meglio di noi. E non solo di chi si sa già eccellere in cose come scrittura, musica o canto… ci sono state personalità che si sono espressi con meme, anche originali; altre che si esprimono con immagini, altri con modalità vocali che magari non postano neppure perché a scriverli non rendono, e non si sa bene se metterli nelle voci e nella musica. E non parlo dei troll che si sono susseguiti ma di svariati utenti che sono, o sono stati, veterani andati o non.

    Ma il risultato della "categorizzazione" (le foto con le foto, la musica con la musica, i quadri con i quadri, e poi i post che parlano di tutto) è che vengono favorite le personalità che hanno, al di là dei tratti autistici più o meno evidenti in altre aree, una categorizzazione neurotipica a livello di linguaggio. Questo, anche se "non voluto", mi sembra vada a scapito della comunicazione e quindi della crescita personale e collettiva.

    Sapete perché dicevo che il topic delle foto è deleterio? Perché così, volenti o nolenti, sembra davvero una cartella dei selfie di Facebook.

    Invece alcune di quelle foto una bella rappresentazione di processo di evoluzione, emotivo ed espressivo. Altre sono vere e proprie opere d'arte. Altre riflettono in modo splendido, con una serie di immagini, un processo di crescita e "armonizzazione e accettazione di sé stessi". Altre ancora sono interessanti esperimenti stilistici. Alcune sono un ciao alla finestra, altre una semplice presentazione. Tanti non usano la propria immagine come un volto, e magari tanti la userebbero, ma non la mettono qui "perché in quella cartella sa di selfie", o se lo fanno, il significato viene travisato.

    Non esiste e non deve esistere, qui, la cartella dei selfie, come non può esistere la cartella dei quadri, quella delle canzoni, quella delle voci. 

    Esistono, qui, potenzialità nascoste di cui si riesce a conoscere la vera personalità del "singolo individuo" che può venire fuori solo tramite un approfondimento privato e non intendo affatto quei lati personali che si vuole legittimamente comunicare solo alle persone con cui si sente affinità, ma di interessanti capacità comunicative e di risvolti della personalità che si vuole comunicare ma che non riesce ad emergere per via del "linguaggio comunicativo" impostato, che si voglia o no, "alla Facebook" e non voglio offendere nessuno nel dire questo, voglio dire che i selfie vanno con i selfie, la musica con la musica, la poesia con la poesia, come le cartelle su un profilo di un social network.

    Qualcuno invece qui parla a selfie, qualcun altro parla a suoni, qualcuno a immagini, qualcuno a papiri di chilometri, qualcun altro tutto insieme. Ma nello "spazio pubblico" questo non emerge, o meglio emerge solo se si ha la pazienza di osservare, seguire, interpretare, ed è un grosso peccato, anche perché è uno sforzo che molti non possono neanche fare, che sia per impostazione mentale o per mancanza di tempo. Tutto qua.

    Per il resto, la categorizzazione delle voci la trovo pertinentissima (confermo, @Sophia , che sono andato OT, lo so… ma mi sa che era questo il discorso finale cui la mia mente "tendeva e non riusciva a dirlo").
  • LandauerLandauer Post: 979
    modificato maggio 2018
    @Corocottas
    Mi chiedo da che lato della bilancia penda davvero la questione. Ovvero, se sia più il forum, per sua impostazione "instrinseca" (fissata a priori sulla base di scelte iniziali, o venutasi a consolidare nel corso del suo naturale sviluppo) ad ingabbiare, costringengole in categorizzazioni che non trovano l'espressione che vorrebbero trovare, modalità comunicative diverse dal verbale, o se sia più vero il fenomeno opposto, nel senso che le meccaniche comunicative verbali, proprio in virtù della maggiore universalità, finiscano in ogni caso per spiccare su tutte le altre (e vuoi perché è più frequente, anche tra gli Aspie, che uno si esprima a parole, vuoi perché richiede meno sforzo immaginativo, è più "ground-based", ancorata a significati tradizionali).

    Di certo anche la questione della "facilità" di produrre un contenuto fondato su un medium diverso dallo scritto richiede un certo livello di competenze (difficile da ottenere), e un certo impegno non indifferente, mentre affidarsi alle parole per l'espressione di un concetto è molto più semplice, costa meno fatica, e la fatica è ironicamente una delle più importati variabili da prendere in considerazione quando si indaga sull'agire umano: ognuno tende a fare sempre ciò che costa meno sforzo, a parte relativamente pochi casi intenzionali in cui si applica volontà nello sforzo, e ce ne vuole.

    In altre parole, più che per impostazione del forum fissata a priori, potrebbe essere che l'impostazione delle categorizzazioni dei vari prodotti delle modalità espressive si venga naturalmente a creare in questo modo semplicemente per un fatto di numeri: se ne producono di più, perché è più semplice, universale, costa meno fatica, etc.

    E lo sforzo di fare altrimenti (che si può benissimo scegliere di fare) rimane, per l'appunto, uno sforzo.
    E, a differenza di quello che si viene naturalmente a creare, il tutto non può che ridursi ad una scelta completamente intenzionale.
    Credo che non appena comincerai a vedere chiaramente dove vuoi andare, il tuo primo impulso sarà di applicarti allo studio. Per forza.
    Sei uno studioso, che ti piaccia o no. Smani di sapere. [...] comincerai ad andare sempre più vicino, se sai volerlo e se sai cercarlo e aspettarlo,
    a quel genere di conoscenza che sarà cara, molto cara al tuo cuore. Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini 
    abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante.                                                                         [J.D.Salinger - Catcher in the Rye]
  • CorocottasCorocottas Post: 1,322
    Invito tutti a leggere la risposta che ho dato a @OrsoX2 nel regno dell'off topic… grazie comunque a tutti coloro che hanno espresso il loro punto di vista, spero di non aver arrecato disturbo.
  • NewtonNewton Post: 5,327
    modificato maggio 2018





    È interessante il discorso sui modi di esprimersi, però io ritengo che non sia del tutto fattibile un cambiamento del forum in tal senso.

    Per spiegarmi devo prenderla un po’ alla lontana, ma ci provo.


    Il forum di Spazio Asperger (FSA) è, prima di tutto, un forum di discussione. I forum di discussione nascono tipicamente come mezzo di comunicazione testuale. Per quanto i software siano cresciuti negli anni, permettendo di integrare altro materiale, rimangono prettamente legati al testo, in particolare all’organizzazione basata su un tema principale (il topic) seguito da risposte, dunque “dialogo”.


    Perché si possa attuare un dialogo, occorre un linguaggio comune.

    È vero che ci si può esprimere anche con musica, disegno, fotografia, danza, ma questi tipi di comunicazione sono spesso unilaterali. Non a caso, se io o chiunque altro pubblichiamo un disegno, le reazioni sono spesso fini a se stesse (“bello”, “che tecnica hai usato”, “mi ricorda…”), praticamente mai parte di un discorso più ampio. Diventano in pratica una divisione di ruoli tra creatore e fruitore.


    Dunque io ritengo che bisogna tenere presente che l’espressione di sé e il dialogo sono due cose diverse. 

    Io posso esprimere me stessa a parole, o per immagini, o tramite un video. Però le parole arrivano a tutti nello stesso modo se le uso in modo molto specifico, mentre una fotografia più facilmente lascia aperte troppe interpretazioni (o nessuna). Questo può andare bene se io sto “solo” esprimendo me stessa, ma non va bene (o meglio: non è del tutto funzionale) se sei all’interno di un dialogo. Soprattutto se sei tra persone che apprezzano di più la specificità, la chiarezza, meno le interpretazioni aperte.


    Una buona parte dei topic del FSA sono domande, richieste di aiuto o di opinioni. Chi apre un topic di quel tipo attende risposte concrete, opinioni comprensibili. Serve un linguaggio comune. 


    Le discussioni “Extra” come le hai definite, sono discussioni che io definirei libere, ovvero non finalizzate al perseguimento di uno scopo. Sono in un certo senso quelle in cui gli utenti possono esprimere se stessi senza una finalità specifica. In questi spazi le persone possono scegliere di esprimersi come credono, devono però fare loro per primi questo sforzo senza auto-ingabbiarsi.

    Faccio un paio di esempi:


    - Nel topic “un’immagine per dirti come sto”, gli utenti di solito postano delle foto prese da internet. Ma nessuno vieta di inserire un proprio disegno, una propria fotografia, un selfie. E andando anche oltre, come mai a nessuno è finora venuto in mente che un’immagine può anche essere mentale, non riproducibile se non descrivendola verbalmente? Io penso che se qualcuno lo facesse, nessuno avrebbe nulla da ridire. Dunque a me pare che i limiti siano più nelle persone che del mezzo. Nel senso che si fanno problemi a usare i topic in modi meno usuali.

    - Nel topic “cosa sto pensando” tutti usano le parole, ma non è una regola.


    Se io apro una discussione e un utente sceglie di rispondermi in modo non verbale, a me sta bene, ma quell’utente deve considerare il fatto che forse io non capirò quello che sta cercando di trasmettermi, e per spiegarsi dovrà usare di nuovo le parole, o non spiegarsi affatto.


    Allora a questo punto penso dovremmo riflettere su cosa sia il FSA, quali siano le sue finalità: comunicare con gli altri o comunicare noi stessi?


    Qui ti cito 


    “Qualcuno invece qui parla a selfie, qualcun altro parla a suoni, qualcuno a immagini, qualcuno a papiri di chilometri, qualcun altro tutto insieme. Ma nello "spazio pubblico" questo non emerge, o meglio emerge solo se si ha la pazienza di osservare, seguire, interpretare, ed è un grosso peccato, anche perché è uno sforzo che molti non possono neanche fare, che sia per impostazione mentale o per mancanza di tempo. Tutto qua.”


    La conoscenza dell’altro passa sempre attraverso il tempo: non ci sono scorciatoie che tengano. In questo, i forum somigliano alla vita in real life: se vuoi conoscere qualcuno, devi dedicargli del tempo. Su FSA quella conoscenza passa attraverso i post dilazionati nel tempo, di qualunque formato si tratti.


    Io penso di aver capito, in questi anni di frequentazione, che uno dei problemi principali delle persone Asperger sia la comunicazione con gli altri, prima ancora del “mostrare se stessi”. Chi non sviluppa un linguaggio comune, tenderà a restare sempre una bella isola che gli altri guardano da lontano, a volte capendola, a volte meno, ma senza la possibilità di interagire in modo diretto.

    Non voglio con questo dire che bisogna reprimere altre forme di comunicazione, ma che sono meno funzionali in un contesto di dialogo, dunque vanno ben ponderate prima di utilizzarle.




  • NewtonNewton Post: 5,327
    @Corocottas penso che dovresti copiare qui la risposta che hai dato ad Orso, perché questa discussione è pubblica mentre il Regno dell'OT no, dunque chi non è Membro non può leggerla.
  • Piu82Piu82 Post: 1,549
    modificato maggio 2018
    [Scusate: edito esclusivamente per tutti gli errori di scrittura]

    @Newton
    Scusa il cuore accanto a quei più utili "utile", ma per me emozionarmi leggendo è di grande utilità.

    Non entro in merito alla questione sulla quale si sta adesso approfondendo (le forme di espressione/comunicazione del forum sono adeguate a chi ha tratti autistici più "forti"?).

    Ma, dopo aver letto il tuo commento, desidero scrivere questo: io ho spesso usato il topic "un'immagine per dirti come sto" (beh, da un po' il mio browser non me lo consente e ne soffro....ma faccio esercizio di rinuncia :D ) e, anche se meno, "una canzone per dirti come sto".
    Ecco, tante tante volte io sono profondamente colpita da un'immagine o un testo di una canzone, che dentro il mio corpo (dico tutto il corpo perché testa o cuore sarebbe riduttivo) esse creano una somma sconfinata di significati/simboli, tutti legati tra loro e ai miei vissuti, in un modo così intenso che a parole sarebbe impossibile davvero tradurre.

    Ma il punto è che, in quel caso, si tratta di contenuti talmente "forti", ricchi e intimi per me, che sono felice esista la possibilità di "tracciarli" così, in quel topic, e sono felice che non sia possibile neanche comprenderli da parte di tutti.

    Io scrivo quasi sempre commenti lunghissimi, e a volte mi sembra ugualmente di non aver detto tutto ciò che volevo dire, però con quella immagine o quel testo di canzone non mi resta mai questo senso di "incompletezza" espressiva.
    Lì dentro c'è tutto e anche di più.
    Non posso "sbagliarmi" con quella modalità espressiva.

    Hai ragione, non c'è dialogo in questo, è solo espressione di sé.

    Ma serve anche quella e, se poi vogliamo, possiamo tentare di interpretare immagini/disegni/musica in base a ciò che "conosciamo" di quell'utente e in base a ciò che quei contenuti veicolano a noi.

    È vero, le interpretazioni possibili, nel caso di quei contenuti, possono essere tante quanti sono gli utenti che li hanno fruiti.

    Spesso a me accade anche con le parole, scritte e non: non arrivo, non arriva quel che "intendo", perché carico di significato "altro" le mie parole, di un senso che un'altra persona difficilmente potrà comprendere.
    Non so se accade anche agli altri.
    Probabilmente, nel passaggio dei messaggi da una persona a un'altra, si perde comunque una piccola percentuale di senso.
    È una cosa da mettere in conto.

    Per quanto riguarda immagini e testi, quanto meno posso non solo essere certa che sia così, ma anche ammettere che mi va bene che sia così.
    Perché, per lo più, sono contenuti che a parole non esprimerei, cose che non vorrei dire a nessuno.

    Eppure, se un altro utente ha ricevuto un "messaggio" da quella mia piccola espressione, sebbene io sappia che lo ha filtrato e impregnato di se stesso, per me si è creato ugualmente un piccolo sottile filo tra me e lui.

    Penso che anche l'interpretazione dell'altro possa essere una forma di diagolo o almeno una predisposizione d'animo al dialogo stesso.

    A me questo piace.




  • NewtonNewton Post: 5,327
    @Piu82

    sono molto d'accordo con quello che dici, approfitto nel caso non sia passato abbastanza chiaramente: non voglio in alcun modo sminuire altri tipi di contenuti. Sarebbe anche strano, visto che penso per immagini e non farei altro che crearne.

    Pensavo a casi molto meno emotivi. 
    Se una mamma viene qui a chiedere cos'è la dislessia, io potrei anche postare un disegno che per me rappresenta il modo in cui un dislessico legge/scrive, ma poi glielo dovrei spiegare a parole, perché non le sarebbe utile quanto una spiegazione razionale e ben strutturata.
  • Piu82Piu82 Post: 1,549
    modificato maggio 2018
    Infatti in un caso come quello del tuo esempio l'immagine potrebbe/dovrebbe essere un'aggiunta.
    In questi casi, che di emotivo invece secondo me hanno comunque molto (alcuni messaggi dei genitori sono si richieste di chiarimenti/spiegazioni, ma mi pare che in essi sia evidentissima e comprensibilissima la grandissima carica emotiva) l'immagine/disegno/video in aggiunta alle parole, che restano assolutamente fondamentali, va a "soddisfare" anche quella parte emotiva del loro messaggio, a placare la troppa ansia/paura (soprattutto quando è
    eccessiva e irrazionale), a trasmettere un punto di vista sulla questione in un modo che le parole non sanno fare.
  • NewtonNewton Post: 5,327
    @Piu82 dipende pure dal disegno, però. Se è un disegno inquietante, magari è meglio di no. O se è un disegno simbolico, che non è pensato sull'emotività, per me è un'aggiunta che comunque va spiegata perché se no non è immediato. 

    Tra l'altro l'esempio è vero, nel senso che qualche giorno fa mi è venuto in mente, mentre scrivevo in inglese.
    Ho scritto "anilam" al posto di "animal", dunque ho pensato a un'onda che va e torna indietro. Però se non te lo spiego, non si capisce. E se lo spiego, la spiegazione scritta funziona meglio di quella visiva.
    Per me quello è un caso in cui bisogna favorire la praticità e il fornire spiegazioni e opzioni, invece che simbolismi o altro.
  • CorocottasCorocottas Post: 1,322
    Grazie a tutti per le risposte, @Newton ha espresso una serie di punti molto interessanti, che si "incastrano" perfettamente con la risposta che avevo dato a @OrsoX2 e che, su richiesta di Newton stessa, riporto qui sotto:

    @Orsox2 hai centrato abbastanza il punto, la diversità di metodi espressivi… cerco di fare un esempio pratico: io sono molto più portato a dire le cose a voce, invece che a scriverle, e non intendo solo nella conversazione "a tu per tu", ma anche per esprimere un'opinione…

    Per dire, quelle cose che scrivo lunghe chilometri - e che, mi rendo conto, "intrippano gli occhi solo a vederle" - sono le cose che normalmente direi parlando, nello spazio di un minuto e mezzo, due al massimo. Fosse per me parlerei solo a brevi video o messaggi vocali… ma "non so quanto sarebbe tollerabile" postare un messaggio vocale fuori dal topic delle Voci o un'immagine di sé stessi fuori da quello dei Volti… dove peraltro, se postate, si confonderebbero nel contesto di un clima "leggero" e il loro significato andrebbe "perso".

    Mi esprimo molto anche tramite disegni, ma vorrei poterlo fare anche "come risposta a un determinato argomento" senza che questo passasse per "un tentativo fuori luogo di autopromozione", non so come dire. Ma solo perché "quel concetto riesco a farlo capire meglio così". E mi sembra di ravvisare una simile esigenza da parte di svariati altri utenti.

    Però non so se un'impostazione di questo genere non rischi di mandare in "tilt" e sovraccaricare il sistema o anche solo sovraccaricare di lavoro i moderatori… mi rendo conto che dappertutto si può leggere un messaggio di due righe ma non sempre si ha tempo di visionare un file audio o video.

    Diciamo che la questione è come adattare il proprio stile espressivo in modo da "comunicare il più possibile di ciò che si vuole dire nel modo più diretto e comprensibile possibile". Ma appunto la mia è una questione, non è una soluzione, io comunico dei suggerimenti (tipo spostare certi topic in altre sezioni o dare più visibilità a certe tematiche) ma chiaramente sono proposte nate da osservazioni mie personali che tengono conto dei miei problemi di comunicazione e al più di quelli di altri simili a me sotto questo aspetto, poi ciascuno giustamente fa le sue, di osservazioni.

  • LandauerLandauer Post: 979
    modificato giugno 2018
    Riflettevo su una cosa: quando si prova ad esprimere un concetto avvalendosi del linguaggio verbale, si parte da una collezione di parole con un certo grado di ambiguità (fanno riferimento a molteplici concetti, in potenza) e tutto lo sforzo della comunicazione è teso, ordinando le parole in un certo modo piuttosto che in altri, a risolvere le ambiguità, finché non si è ragionevolmente certi (occorre il feedback dell'altro che dice di aver compreso) di aver ridotto le possibili interpretazioni di quello che si voleva comunicare ad una classe molto ristretta che significano più o meno la stessa cosa (idealmente solo ad una, precisa e assolutamente accurata, ma non sarà mai vero, l'ambiguità non verrà mai portata a zero, a meno che non si continui a precisare all'infinito :) ).

    è chiaro che si interpreta quello che verbalmente comunica l'altro facendo riferimento ad esperienze soggettive. Ognuno comprende in un certo modo, a seconda di come è, di quello che ha appreso, di come sente. Eppure è innegabile che, spiegandosi abbastanza a lungo, generalmente si riesce a far convergere l'ascoltatore attento molto precisamente sulla cosa che si voleva intendere.

    Questo quello che si può dire sul linguaggio verbale, ovvero un processo comunicativo in grado di tratteggiare, sempre più precisamente, un'idea.

    Mi chiedo se sia possibile fare la stessa cosa con altri medium comunicativi. Per esempio, sicuramente la musica è una forma di "comunicazione": la ascolto e mi comunica emozioni, rievoca esperienze. Ma, molto più di quanto non accada col linguaggio verbale, le impressioni suscitate in me non possono che rimanere ancorate al mio vissuto soggettivo. 

    Dunque, alcune cose possono essere comunicazione ma non linguaggio, nel senso che veicolano qualcosa (concetti o emozioni, magari in maniera molto più potente) ma non permettono di convergere, in maniera "più o meno oggettiva", ad una certa cosa ben precisa che si vuole veicolare.

    In pratica, la differenza tra linguaggio verbale e un altro medium espressivo è proprio nella presenza/assenza di questo meccanismo di convergenza.
    (E in certa misura ne è affetto anche il linguaggio verbale, ma crediamo che lo sia di meno, a meno di non ammettere che "non è possibile comunicare abbastanza precisamente quello che si intende", ma non lo credo).

    Semmai, la potenza di altre forme espressive è proprio nella possibilità opposta alla convergenza, ovvero la creazione delle interpretazioni più divergenti, che vengono declinate in modi ancora più diversi in ascoltatori diversi.

    Ma, se fosse vero questo, una discussione portata avanti, per dire, di sole immagini, al di là di altre utilità, non potrebbe far convergere a contenuti precisi. Avrebbe comunque il suo senso, ma un altro senso.
    Credo che non appena comincerai a vedere chiaramente dove vuoi andare, il tuo primo impulso sarà di applicarti allo studio. Per forza.
    Sei uno studioso, che ti piaccia o no. Smani di sapere. [...] comincerai ad andare sempre più vicino, se sai volerlo e se sai cercarlo e aspettarlo,
    a quel genere di conoscenza che sarà cara, molto cara al tuo cuore. Tra l'altro, scoprirai di non essere il primo che il comportamento degli uomini 
    abbia sconcertato, impaurito e perfino nauseato. Non sei affatto solo a questo traguardo, e saperlo ti servirà d'incitamento e di stimolante.                                                                         [J.D.Salinger - Catcher in the Rye]
  • riotriot Post: 7,064
    modificato giugno 2018
    Rispondo a Corocottas in questo thread che mi ha molto interessato perché permette delle riflessioni nuove, e perché lui è uno degli utenti con cui difficilmento ho interagito in passato in quanto lo trovo poco affine alla mia persona. Questo non ha nessun valore positivo/negativo, solo che ho difficoltà a riconoscermi nei suoi argomenti.
    Però lo leggo (ti leggo) sempre ed ho una immagine positiva.

    Pensare ad un forum di supporto per me è pensare ad un forum interattivo come questo: non mi piacerebbe se fosse una specie di sito wiki solo con documenti e articoli e interviste come poi è la Home page dell’Associazione Spazio Asperger (in fondo, cè gia quella parte del sito...)

    Detto questo, mi sembra che il thread abbia posto inizialmente il punto su due aspettative rispetto al forum: essere parte di un insieme, ed il trovare soprattutto argomenti pertinenti l’Autismo, per arrivare alle differenti forme comunicative.

    Io vedo diversamente tali questioni e lo spiego.

    Aspettarsi che gli utenti abbiano una interazione continuativa o secondo delle modalità precise non è nella natura di un forum anzi, mi azzardo a dire che non è nella natura delle persone Asperger.
    Io non mi sono mai aspettato una interazione profonda se non avendo costruito prima delle relazioni con messaggi privati e, per la fortuna di abitare a Roma, con l’incontro diretto nei raduni.

    Ma anche nei raduni, le modalità sono tutte soggettive: c’è stato chi, improvvisamente, se n’è andato via lasciandoti lì su due piedi, e nel pieno di una interazione positiva.

    E so che anche alcuni miei comportamenti a volte risultano bruschi o per niente diplomatici, per questo non posso aspettarmi che gli altri si comportino secondo delle regole astratte di bon-ton.

    Voglio dire che ognuno qui si comporta con più libertà proprio perché non ci si sente soggetti a critiche o a sentirsi dire che sei o fai stranezze (anche se qualcuno ci casca ancora in queste sovrastrutture…)
    E non è per maleducazione: se l’interazione non ha motivo di essere, semplicemente finisce o non avviene.
    Dunque, se qualcuno non interagisce con me sia in pubblico e sia in privato, è certo però che non mi fa sentire escluso, ma semplicemente non ne ha interesse. Va bene anche così.

    Sulla questione delle Home Page del forum per gli argomenti pertinenti l’Autismo e su quella che è stata definita superficialità di alcuni argomenti, io sono in totale disaccordo.
    Quando arrivai a questo forum 5 anni fa, la sua segmentazione per categorie era identica e io non sapevo quasi nulla di Asperger.
    Però, bisognoso di capire, l’ho sfogliato completamente, leggendo decine e decine di thread, appassianamdomi al modo con cui gli utenti interagivano tra di loro, e trovandomi alla fine perfettamente a mio agio. Così, dopo qualche mese di cauto avvicinamento, mi ci sono iscritto.
    Non mi ha mai fatto impresione l’esistenza di thread più leggeri, anzi, li ho trovati e li trovo significativi delle modalità comunicative e degli interessi speciali.

    Ad esempio, mai pensato che il thread dei volti sia qualcosa simile alla raccolta di selfie che si trovano su facebook. Io penso che l’intenzione è completamante differente: è un modo per avvicinarsi, non per mostrarsi e, tutto sommato, spesso i selfie su facebook sono semplcemente questo: un modo per comunicare se stessi in un momento della propria vita (almeno per le persone che ho come amiche, non posso generalizzare).

    Quando leggo dopo il post di una foto da bambini che l’utente stesso/a ha notato da quella foto che non sorrideva mai, questa osservazione e quelle foto per me dicono molto di più dell’Autismo di quanto mille altri post di altri argomenti, ormai filtrati dalla consapevolezza, possono dire.
    Mi ha permesso di riscoprire nelle mie foto da bambino la stessa caratteristica: mi hanno permesso quelle semplici osservazioni, di riordinare una parte dell'anamnesi personale.
    E noi osservatori siamo portati ad usare l’empatia facendo sì che i successivi post di quegli utenti abbiano finalmente un volto
    Da parte mia in tanti anni ho postato solo una volta il mio volto in quel thread, ma questo è dovuto alla mia difficoltà con l’immagine di me fotografata.
    Tanto per dire che anche questa assenza quasi totale dovrebbe parlare di un modo soggettivo di interagire.

    E ancora, @Valenta (se non erro) fece quel gioco degli indizi per indovinare l’utente a cui essi si riferiscono. Anche questo non è superficiale, perché induce alla socialità: devi aver letto di quel preciso utente i post per riconoscerlo/a, e questo coinvolge la differenza comunicativa ed espressiva insieme a quello dei volti.

    penso che siano esercizi notevoli che conducono alla costruzione di una comunità esistente oltre il virtuale: immagini il volto (e anche la voce di alcuni) mentre ne leggi i post e forse le espressioni del volto, le posture, gli animali domensti, il telescopio che uno tiene in terrazzo, e il tavolo dove un'altro/a scrive i suoi testi e così via.
    Centinaia di informazioni che danno idea della unicità degli utenti.
    (Io ho bisogno di queste informazioni perché ho un pensiero visivo che, al contrario, rischia di “creare” solo utenti del tutto immaginari a partire dagli avatar).

    Un altro caso di “leggerezza” è il thread su “un uomo e una donna belli”, che sotto sotto parla di gusti personali, e che ha anche affrontato l’androginia.
    Io trovo fantastico che gli utenti tirino fuori volti per loro interessanti con cui posso confrontare i miei gusti personali: riesco a capire meglio quando poi fanno riferimento ad altre culture o mode.

    Questa differenza di gusti è anche differenza comunicativa, che riguarda anche la musica, la letturatura, la filosofia, la fotografia ecc.

    Vado avanti: il 30% degli utenti è diagnosticato e almeno un altro 30% è composto da genitori o amici di persone diagnosticate. Il resto sono persone che sospettano la propria aspergità oppure che hanno interesse all’argomento.
    Dunque, ogni testo, ogni foto, ogni disegno postati qui appartengono al modo di essere e ragionare come unici ed Autistici, o comunque vi si avvicina perché solo in un forum del genere è possibile farlo.
    Eterogeneo e comune in ogni suo bit.

    Insomma, per me non ci sono parti superficiali, ma parti più leggere che parlano di come una persona Autistica o vicina al’Autismo vede il mondo e ne parla. Anche nel Wall of Shame, anche nel Bar.
    L’importante è che la persona parli di tutti i suoi interessi ed aspetti caratteriali senza sentirsi fuori luogo, anche se sta solo ca**eggiando.

    Stà solo alle persone veramente interessate trovare gli argomenti più pertinenti alle proprie necessità ed aspettative di cui, come ha scritto @Sophia, ne è pieno il forum, o trovare sezioni adeguate come fanno i genitori pur non essendo i loro thread sempre in evidenza.

    (mi auguro di non aver frainteso il thread)
  • CorocottasCorocottas Post: 1,322
    Grazie a tutti quelli che sono intervenuti, anche a @riot per questo ultimo intervento, anche se io mi riferivo più alle modalità espressive che agli argomenti… mi chiedo se non sia il caso di aprire un topic dove spostare tutti questi ultimi interventi, ovvero un topic in cui si discute sulle possibilità espressive del forum senza che questo debba rientrare nelle "critiche" o nei "suggerimenti".
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