Mi presento
in Mi presento
Ciao a tutti,
vorrei dire tante cose, ma cercherò di presentarmi, non essendo troppo prolisso.
Sono un uomo, da poco vedovo, ho 47 anni, sono originario di Ostia e vivo vicino Milano ed ho un figlio di 3 anni e 4 mesi.
Fin da bambino sono stato molto asociale, depresso, senza amici, con una terribile timidezza, difficoltà nei rapporti interpersonali.
D'altra parte, già a 3 - 4 anni i miei genitori si meravigliavano di come memorizzassi tutte le marche di benzinai. In seguito, mi sono concentrato su pochissimi interessi, inerenti le materie scientifiche e la geofica e la meteorologia. Inoltre sono fissato con targhe, segnali stradali, mezzi di trasporto pubblico.
Dalle medie in poi, la situazione peggiora, con ampie fasi di totale isolamento (anche in famiglia, ad esempio, ero sempre nella mia cameretta, addirittura mangiando lì, da solo).
Causa crohn di cui mi ammalo a 15 anni, a quell'età comincio a frequentare psicologi della ASL a vari cicli. Ho fatto test mmpi nel 1995, a 20 anni, ma non seppi l'esito.
Nonostante frequentassi ogni tanto le discoteche, proprio non riuscivo a farmi avanti.
Quando nel 2000, grazie ad un intervento chirurgico, ho cominciato a stare meglio col crohn, ho cominciato a cercare in chat una ragazza (avevo tanta voglia di innamorarmi). Dopo alcune uscite con ragazze che non mi piacevano, ne conosco una di vicino Torino, cominciamo a sentirci e qualche volta ci vediamo. Questa ragazza mi prende sempre di più, però già anche solo parlando al telefono si era accorta che qualcosa in me fosse strana: il fatto che non mi arrabbiavo mai, che ero logorroico, che le parlavo sempre delle stesse cose. Comunque anche lei si innamora di me, mi trasferisco a Milano e poi ci sposiamo nel 2006.
Per me sembrava di vivere una favola, perché sentivo di amarla tanto e lei corrispondeva proprio a quel modello di ragazza che avevo sempre sognato, sia come aspetto fisico esteriore, che come "modello di erotismo".
Il nostro matrimonio va avanti tra alti e bassi; una volta, 6 anni fa, in occasione di un esame universitario, facciamo per curiosità un test in appendice ad unboibro di Baron Cohen ed io risulto Asperger.
Finalmente avevo un nome dei miei problemi relazionali, anche all'interno del rapporto di coppia.
Mia moglie continua a restarmi accanto, anche se continua a soffrire molto per i miei comportamenti. Nel 2019 nasce nostro figlio, successivamente io ho una riacutizzazione del crohn, che mi causa 3 ricoveri ed altrettanti nuovi interventi chirurgici.
Nel 2021, dopo che io finalmente sto meglio, mia moglie scopre di avere un tumore molto aggressivo e già parzialmente diffuso localmente. Prova a curarsi ed io le sto sempre accanto; ad inizio anno comincia a peggiorare, resta allettata ed io grazie alla mia assente empatia riesco a farle da infermiere ed oss, durante l'adi. Dopo 4 mesi a letto, nel giugno scorso è morta.
Da allora non faccio che pensare a lei. Inoltre lo stare solo mi sembra che mi stia facendo incrementare il mio senso di voler tenere tutto in ordine.
Mi sento come se non potrò amare più nessun'altra e soprattutto ho tremendi sensi di colpa, temendo di averle rovinato la vita.
Se avessi saputo da subito di essere Asperger, glielo avrei comunicato appena ci siamo conosciuti. Mi chiedo perché lei sia rimasta con me, che ero così apatico a volte, tanto anche da spingerla nelle braccia di altri uomini.
vorrei dire tante cose, ma cercherò di presentarmi, non essendo troppo prolisso.
Sono un uomo, da poco vedovo, ho 47 anni, sono originario di Ostia e vivo vicino Milano ed ho un figlio di 3 anni e 4 mesi.
Fin da bambino sono stato molto asociale, depresso, senza amici, con una terribile timidezza, difficoltà nei rapporti interpersonali.
D'altra parte, già a 3 - 4 anni i miei genitori si meravigliavano di come memorizzassi tutte le marche di benzinai. In seguito, mi sono concentrato su pochissimi interessi, inerenti le materie scientifiche e la geofica e la meteorologia. Inoltre sono fissato con targhe, segnali stradali, mezzi di trasporto pubblico.
Dalle medie in poi, la situazione peggiora, con ampie fasi di totale isolamento (anche in famiglia, ad esempio, ero sempre nella mia cameretta, addirittura mangiando lì, da solo).
Causa crohn di cui mi ammalo a 15 anni, a quell'età comincio a frequentare psicologi della ASL a vari cicli. Ho fatto test mmpi nel 1995, a 20 anni, ma non seppi l'esito.
Nonostante frequentassi ogni tanto le discoteche, proprio non riuscivo a farmi avanti.
Quando nel 2000, grazie ad un intervento chirurgico, ho cominciato a stare meglio col crohn, ho cominciato a cercare in chat una ragazza (avevo tanta voglia di innamorarmi). Dopo alcune uscite con ragazze che non mi piacevano, ne conosco una di vicino Torino, cominciamo a sentirci e qualche volta ci vediamo. Questa ragazza mi prende sempre di più, però già anche solo parlando al telefono si era accorta che qualcosa in me fosse strana: il fatto che non mi arrabbiavo mai, che ero logorroico, che le parlavo sempre delle stesse cose. Comunque anche lei si innamora di me, mi trasferisco a Milano e poi ci sposiamo nel 2006.
Per me sembrava di vivere una favola, perché sentivo di amarla tanto e lei corrispondeva proprio a quel modello di ragazza che avevo sempre sognato, sia come aspetto fisico esteriore, che come "modello di erotismo".
Il nostro matrimonio va avanti tra alti e bassi; una volta, 6 anni fa, in occasione di un esame universitario, facciamo per curiosità un test in appendice ad unboibro di Baron Cohen ed io risulto Asperger.
Finalmente avevo un nome dei miei problemi relazionali, anche all'interno del rapporto di coppia.
Mia moglie continua a restarmi accanto, anche se continua a soffrire molto per i miei comportamenti. Nel 2019 nasce nostro figlio, successivamente io ho una riacutizzazione del crohn, che mi causa 3 ricoveri ed altrettanti nuovi interventi chirurgici.
Nel 2021, dopo che io finalmente sto meglio, mia moglie scopre di avere un tumore molto aggressivo e già parzialmente diffuso localmente. Prova a curarsi ed io le sto sempre accanto; ad inizio anno comincia a peggiorare, resta allettata ed io grazie alla mia assente empatia riesco a farle da infermiere ed oss, durante l'adi. Dopo 4 mesi a letto, nel giugno scorso è morta.
Da allora non faccio che pensare a lei. Inoltre lo stare solo mi sembra che mi stia facendo incrementare il mio senso di voler tenere tutto in ordine.
Mi sento come se non potrò amare più nessun'altra e soprattutto ho tremendi sensi di colpa, temendo di averle rovinato la vita.
Se avessi saputo da subito di essere Asperger, glielo avrei comunicato appena ci siamo conosciuti. Mi chiedo perché lei sia rimasta con me, che ero così apatico a volte, tanto anche da spingerla nelle braccia di altri uomini.
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Commenti
Anche se sono poco empatico, qualche coccola ogni tanto gliela faccio. Mio figlio mi sembra abbastanza tranquillo per il momento.