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Spettacolo teatrale Temple Grandin 2023 - Colleferro

L'essenza del femminile

cameliacamelia Post: 3,517
modificato marzo 2015 in Aspie al femminile
Per me essere donna nn significa essere madre, o, perlomeno, la femminilità nn è solo maternità...Per me l'essenza del femminile è...pensavo fosse semplice trovarla, domando il vostro contributo, anche ai maschietti, per costruire insieme questo "concetto"...se vi va..
Post edited by yugen on
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Commenti

  • zisczisc Post: 1,603
    modificato agosto 2013
    suppongo che un elemento (credo sia discriminante) sia la configurazione del sistema nervoso (vedi casi di transsualismo), poi c'i sono  i feromoni, il sistema endocrino,  la preseza del cromosoma xx e il caratteristico corpo femminile.

    il discorso si fa interessante se si vanno a considerare i transessuali che assumono comportamenti femminili (per i maschi) e viceversa
  • cameliacamelia Post: 3,517
    Certo, il modo femminile di processare le informazioni è di norma diverso dal modo maschile....ma cercando di andare al di là di cervello e struttura corporea..cosa è per voi femminile, anche pensando ad un libro, ad un film, cosa rende qualcosa più vicino al mondo femminile, piuttosto che maschile?. Potrei anche domandarvi: "cosa pensate che in voi (in questo caso mi rivolgo ai maschi) sia molto femminile?"
  • asparagoasparago Post: 93
    modificato agosto 2013

    premetto che sono daccordo con quanto ha detto zisc. Per me qualcosa di femminile è qualcosa che corrisponde con le rispettive caratteristiche che appartengono alla sua categoria.

    Di femminile in me c'è il cromosoma x :)

    Comunque, apparte gli scherzi, non ti saprei dire cosa ci può essere in un uomo di femminile, parlando di istinto materno, mi verrebbe in mente l'istinto paterno che dovrebbe essere il corrispettivo dell'istinto femminile. però sono un po ignorante in materia :(

  • cameliacamelia Post: 3,517
    Ho premesso che voglio parlare di femminile senza far riferimento alla maternità...è inutile, quando si pensa alle donne si pensa sempre all'utero...grazie cmq per l'impegno :)
  • andato21andato21 Post: 1,191
    Yin e yang. Il femminile è yin.
    In effetti è un concetto semplice e complesso contemporaneamente.
  • il cromosoma x... i seni (chi più chi meno, ma insomma). ogni persona fa caso a sè. scodellare pupi è una cosa che si dovrebbe scegliere liberamente e non seguendo stupide pressioni sociali
  • BlindBlind Post: 2,575
    PER ME, l'essenza della femminilità è in quello sguardo, quella voce, quell'espressione che mi smuove qualcosa dentro, che mi attrae verso colei che ho di fronte.
    È quel 'quid' che spesso non identifico con alcun dettaglio in particolare ma che mi fa piacere quella Donna più della nota attrice, che mi porta a desiderarla (non sessualmente, non necessariamente), ad ammirarla...
    L'essenza della femminilità è la poesia della semplicità in un gesto, è lo sguardo sofisticato che coinvolge e conquista, è l'attimo che precede quello in cui, passando, ci si volta indietro a cercarla...
    L'essenza della femminilità è qualcosa che non vedo sempre, ovunque e in chiunque. Anche se il mondo è pieno di femmine con cromosomi X, pupi e seni.



  • Penso che alle ragazze e alle donne piacciano i libri o i film sentimentali.

    Io sono un'eccezione.

    Questo non vale per tutte le donne però, è universale solo il senso di maternità, per tutto il resto si tratta di soggettività, cose che non valgono per tutti gli umani di sesso femminile.
  • Trovo poco senso in ciò che chiedi, non capisco se vuoi delle risposte che valgono per tutte le femmine oppure sapere il concetto ideale di femminilità.

    Ho dimenticato di dire anche che essere donna è avere le mestruazioni.
  • Però come dici tu, è legato all'utero e agli ormoni femminili.
  • cameliacamelia Post: 3,517
    Ecco, @Blind ha colto ciò che intendevo cercare con questa discussione...l'essenza di qualcosa è quella caratteristica senza la quale quella data cosa nn esiste...per quanto riguarda il femminile, intendevo cercare l'elemento essenziale, andando al di là della donna in quanto organismo, intendevo infatti con femminile il modo di essere femminile, nn il corpo femminile...ad esempio, è più femminile la complessità o la semplicità, l'indipendenza o la condivisione...ecc?
  • cameliacamelia Post: 3,517
    @Blind sappi che dopo quello che hai scritto potrei seriamente innamorarmi di te  8->
  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    Non capirò mai perché le donne abbiano questa sorta di tendenza contemplativa verso la femminilità, propria e altrui.
    Non dico che sia una cosa negativa, ne lo penso, la mia non è una critica, solo sono incuriosito.
    Insomma..io non sto ad esplorare la mia virilità, non credo nemmeno di riuscire a formalizzare un pensiero adatto a quell'espressione. E per la maggior parte degli uomini è così.
    Poi ai concetti come la solidarietà femminile, che senso date? Io non me lo sognerei nemmeno di dare solidarietà di genere e se qualcuno me lo chiedesse probabilmente gli riderei in faccia, lo dico molto francamente.

    Non voglio passare per macista (cosa che non sono), ma do per scontato cosa sia esattamente il mio sesso e do per scontato che sia una consapevolezza che accomuna tutti quelli del mio genere (ed anche voi donne. Lo sapete che vuol dire per un uomo essere uomo.). Perché per voi non funziona così?

    Ammetto di essermi voluto informare ed ho letto e parlato molto a riguardo, in senso filosofico potrei anche darmi una spiegazione, ma in senso "psicologico", nel senso di quello che vi passa per la testa, no.
    Post edited by andato21 on
  • cameliacamelia Post: 3,517
    @xyz, che tu abbia trovato, con questo commento, l'essenza del femminile?!?!?

  • andato21andato21 Post: 1,191
    Quindi anni di "studio".. ed è tutto qui? :P
    Scherzi a parte, l'ho pensato anch'io e se è così non v'invidio davvero.
  • cameliacamelia Post: 3,517
    Credo che per secoli la donna sia stata concepita solo come utero che cammina o persona che sta dietro/a fianco di grandi o piccoli uomini...e la donna che sceglie di nn essere madre, né di stare nei dintorni di piccoli o grandi uomini...chi è...? Cosa resta una volta sottratta la maternità/accudimento?
    La mia; forse, era provocazione...

  • TweekTweek Post: 235
    Come in tre tree of Life l'essenza dell'uomo è la natura, della donna la grazia
  • andato21andato21 Post: 1,191
    Forse non lo sai, ma questa tua provocazione è una delle grandi domande del mondo contemporaneo ed in pochi hanno il coraggio di porla, ma tutti hanno già le risposte, che sono fondamentalmente due antitetiche tra loro: la donna dovrà sempre più virilizzarsi o dovrà accettare di essere incatenata alla maternità e le sue implicazioni (molto più complesse di quanto normalmente si crede).
  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    P.s. comunque il patriarcato non è sempre stato (e non è sempre) lo standard: ci sono stati (e ci sono) contesti in cui il paradigma donna=utero è stato (ed è) un paradigma di potere.
  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    @camelia, è una donna più o meno virilizzata o che ha rinunciato a vivere completamente la propria femminilità (per motivi religiosi ad esempio o psicologici).
    Ben inteso, sto esponendo molto asetticamente il punto di vista antropologico.

    (perdonate il mio postare intermittente e un po' sbadato)
  • cameliacamelia Post: 3,517
    Hai ragione @xyz, nemmeno io amo generalizzare (mi riferisco al patriarcato) ma l'ho fatto perché in questo caso era utile per semplificare e arrivare al centro della mia questione...Che era questo e che esprimo con questi "versi":
    "Come osi vivere senza moltiplicarti? Vivere e non servire?
    Come osi sottrarti al compito scritto sul tuo corpo?
    Come puoi portare in giro quel corpo come fosse realmente tuo?
    O Donna?"
  • asparagoasparago Post: 93
    modificato agosto 2013


    Bò io continuo a pensare che la femmilità di certi sguardi, di certe movenze, espressioni, parlata, ecc di una donna, al di là del fattore romantico, siano strettamente legate al suo organismo e alla sua educazione, e alla sua inclinazione naturale, che dipende magari dal suo dna che ha ereditato da qualche parente. Cosi come si ereditano i tratti fisici si ereditano anche le caratteristiche comportamentali, che poi possono essere piu o meno modificate durante la crescita.

    per quanto riguarda l'istinto materno e paterno, credo sia indispensabile per permettere a una specie di continuare a procreare e andare avanti senza estinguersi. Poi ci sono sempre le eccezzioni (come me), che non vogliono avere nessun figlio, ma a volte questa puo essere la conseguenza di qualche patologia o di qualche trauma subito durante la crescita.

    Personalmente non ci trovo nulla di male o di preoccupante, l'importante è che la gran parte delle persone continui a procreare e a mantenere vivo il genere umano. Anche se a volte mi chiedo ma non siamo un po troppi?? Forse arriverà un periodo in cui procreare sarà contro natura, altrimenti per motivi di limiti di risorse e di spazio arriveremo all'autoestinzione. Magari noi siamo come un evoluzione verso questo passaggio, per la salvaguardia della razza umana  :D

  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    @camelia
    La mia famiglia è originaria delle steppe eurasiatiche e la "mia" gente (un'etnia dell'attuale Russia) aveva anticamente una cultura particolare e che voglio raccontati in parte:
    Erano nomadi e guerrieri, con una grande idea della mascolinità; le donne erano viste come qualcosa di meno dell'uomo ed essere uomo era una cosa che andava dimostrata con il valore in battaglia. La particolarità è che tanto i ragazzi che le ragazze potevano dimostrare il proprio valore ed essere considerati "uomini" (combattevano a cavallo con arco e frecce, non c'era il gap fisico tra sessi) , cioè essere padroni INCONDIZIONATAMENTE di se stessi, le proprie vite e le proprie azioni.

    Prendi questa storia come una specie di parabola: non conta quale che sia la "funzione" che gli altri ti attribuiscono, procurati un cavallo e vai verso quello che sei, il mondo alla fine lo dovrà accettare.
  • cameliacamelia Post: 3,517
    Grazie @xyz.. :)
  • KrigerinneKrigerinne Post: 3,163
    Sarà anche un luogo comune ma io noto che la differenza più sostanziale tra uomo e donna è che la donna è più complessa da capire, come se nel suo cervello l'informazione facesse un giro più largo e se ne uscisse con risposte meno immediate da comprendere. Forse sono così anche io, non so, non so vedermi da fuori. Mi trovo molto più a mio agio con gli uomini perché sono più semplici da capire.
    Backend developer ~ Asperger ~ ex tutor ABA
    You split the sea so I could walk right through it
  • marielmariel Post: 1,551
    La femminizzazione dell'uomo e la mascolizzazione della donna non hanno senso, sono illusorie emancipazioni dei sessi.La femminilità penso che derivi da secoli di sottomissione e si sia sviluppata come autodifesa e non sia innata. Così anche la competitività tra donne, il non essere complici tra loro. Queste caratteristiche ne fanno un essere inferiore a livello sociale. Bisognerebbe smettere di guardare ai sessi ma apprezzare le diversità delle singole persone che a parer mio dovrebbero mantenere equilibrio tra natura e grazia.
  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    @ele
    anch'io sono critico riguardo la visione dell'emancipazione dei sessi come forma di progresso sociale e trovo anch'io che non abbia molto senso, ma proprio perchè non vedo la distinzione tra uomo e donna solo come una una mera questione di dismorfismo sessuale.
    Oltre che a livello fisico, maschile e femminile si distinguono chiaramente a livello neurologico e psicologico (cosa che ha risvolti sociali ed antropologici fondamentali, per non parlare di quelli filosofici).

    Riguardo la femminilità come forma di auto-difesa, beh, come ho già detto non è che tutte le società umane debbano essere per forza patriarcali o simil-patriarcali, anzi, è una cosa relativamente recente: le femminilità ha avuto (ed ha per certi versi) un importante ruolo di civilizzatrice nella storia, l'errore che fanno "tutti" è approcciarsi alla questione considerando solo i parametri occidentali contemporanei; l'essere umano non si riduce a questo e la nostra visione del mondo è, ben lontana dall'essere perfetta o la più profonda, semplicemente molto efficace da un punto di vista pragmatico, tutto qui.

    Il femminismo stesso è una cosa pensata dalle donne virilizzate per donne virilizzate, non che io sia contrario all'emancipazione della donna (o al femminismo di per se), però trovo assolutamente ridicola questa quasi criminalizzazione della femminilità: non ci sarebbe stata la civiltà senza il femminile e l'uomo starebbe ancora nelle caverne.. e non per la procreazione, che è una cosa che si fa sempre in due. :P



    Post edited by andato21 on
  • andato21andato21 Post: 1,191
    modificato agosto 2013
    "Io sono la Regina che governa, colei che accumula tesori, piena di saggezza, la prima di coloro che sono degni di adorazione. In diversi luoghi le energie divine mi hanno posta. Io entro in molte case e assumo numerose forme. L'uomo che vede, che respira, che sente parole pronunciate, ottiene il proprio nutrimento solo attraverso me. Pur non riconoscendomi, egli dimora in me. Ascolta, tu che conosci! Ciò che io dico è degno di fede."
    Dai "Veda".
  • guarda per colpa del femminismo che movimenti sono nati

  • Andato46Andato46 Post: 5,160

    guarda per colpa del femminismo che movimenti sono nati

    XD

    Sono pure io contro il femminismo. E dalle femministe che per forza la donna è superiore all'uomo. Maddai, per favore!!! Siamo individui, maschi o femmine è come alti e bassi. Chiaro che dobbiamo avere tutti gli stessi diritti, ma senza "quote rosa" (solo io trovo umiliante per noi donne l'idea delle quote rosa?).

    Per l'essenza della femminilità...non credo esista. Ogni donna è donna al proprio modo, no? Personalmente penso che sia femminile una certa delicatezza, sia nei movimenti che nel rapportarsi con gli altri. Ma la cosa è puramente soggettiva.
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Ehi, straniero!

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