Io nn sono femminista, nn credo che le donne siano superiori agli uomini solo per il fatto di appartenere ad un determinato gruppo, come del resto nn credo che nessuno abbia più valore di un altro in ragione dell'appartenenza ad un gruppo...purtroppo il femminismo è sfociato o in un eccessiva virilizzazione delle donne, o in una ostentazione di un corpo seduttivo che le donne pensano di utilizzare come soggetto di potere sessuale, mentre spesso nn si rendono conto di diventare oggetti...Questa mia discussione nasce dall'interrogativo di cosa rimanga del femminile una volta sottratta la dimensione della maternità/accudimento, dalle vostre risposte vengono fuori queste parole: grazia, delicatezza, complessità, eleganza, sentimentalismo..
Femminile e femminismo sono due cose diverse. Il "primo" femminismo è servito a riscattare la donna, liberandola dalla sottomissione all'uomo - cosa innegabile, almeno in occidente e nei secoli tra il medioevo e il primo novecento. Gli eccessi successivi, in quanto tali, potrebbero avere connotazione negativa. E' un po' come il movimento gay: ha riportato l'attenzione sulla naturalezza dei rapporti omosessuali che era stata offuscata da secoli di pregiudizi religiosi. Se il movimento dovesse degenerare, sarebbe altrettanto negativo.
ehm...
@Blind sappi che dopo quello che hai scritto potrei seriamente innamorarmi di te 8->
è vero quello che dici riguardo al patriarcato, il matriarcato è stata una forma di governo anteriore ed è lontano millenni, per questo ho parlato di secoli.
@alessiodx, penso anch'io che l'accoglienza, quindi accettazione dell'altro nn perché così si deve fare ma perché così si vuole fare, sia una caratteristica nn accessoria del femminile...forse la fondamentale, come dici tu??
Femminile e femminismo sono due cose diverse. Il "primo" femminismo è servito a riscattare la donna, liberandola dalla sottomissione all'uomo - cosa innegabile, almeno in occidente e nei secoli tra il medioevo e il primo novecento. Gli eccessi successivi, in quanto tali, potrebbero avere connotazione negativa.
Potrebbero??
In Svezia, senza ombra di dubbio il Paese più femminista del mondo, si parla serissimamente di tassare la nascita di bambini maschi, abolire la distinzione di genere (legalmente), impedire che gli uomini orinino in piedi negli uffici pubblici ed altre cose completamente assurde!
E poi è pieno di ragazze svedesi che parlano di "uomini bianchi che le vogliono sottomettere" e non si capisce a chi si riferiscano, non certo gli Svedesi a cui sembra che avere il pene causi una specie di senso di colpa, non è affatto un luogo comune (come pure credevo anch'io).
Ecco, la cosa più incredibile è proprio questa: da loro non c'è nessuna questione femminile, anzi! Eppure a sentire le loro femministe (e sono parecchie ed hanno un partito forte) sembra che stiano come minimo in Arabia Saudita.
Io sono rimasto sconvolto dalla Svezia. Sul serio.
( @camelia, leggilo anche tu questo articolo, soprattutto per quanto riguarda la parte in cui parla della Walter, credo possa interessarti; è molto pertinente con questo thread.)
@xyz il definire la femminilità è sempre stato fatto dagli uomini quando le donne non avevano voce in capitolo. Essere uomo era essere umano con tutte le sue sfumature, essere donna era di qualcosa di descritto dall'esterno con limiti ben specifici e vincolanti. Tipo i puffi: un maschio è il secchione o il forzuto o il contadino, una femmina è solo femmina e lì si esaurisce la sua femminilità. Ora le donne provano a definirsi da sole ma darsi una definizione è sempre una condanna. Biologia a parte gli individui mi interessano piú dei generi.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Una cosa che voglio assolutamente precisare: anche se ho postato un articolo del Telegraph (e leggo il Telegraph on line), non vuol dire che io esprima un'opinione di destra o che i miei pensieri vadano in quella direzione, infatti sono completamente apolitico ed in tal senso si vogliono configurare le miei idee sulla questione e in generale. Il fatto è che l'articolo fa un'ottima descrizione asettica (citando le fonti*) di quello di cui parlavo, che però cerca di politicizzare (io ho sorvolato la seconda componente, la tentata politicizzazione, e personalmente consiglio di fare lo stesso a chi lo vuol leggere).
*tra le quali c'è anche Natasha Walter, una femminista DOC.
@Tsukimi, essere donna per la stra-grande maggioranza delle persone di questo sesso vuol dire essere femminili e la femminilità a me sembra un fatto oggettivo, può solo cambiare la considerazione che ne si ha all'interno di una cultura (sul patriarcato mi sono giù espresso), ma è vero che esistono le "virago" e sono sempre esistite; per loro il discorso da fare è un'altro.
Comunque ripeto che trovo estremamente scorretto ridurre le differenze tra maschi e femmine ad un mero fatto biologico.
Già ma allora perché l'essenza della virilità non se la fila nessuno, o non altrettanto? Un uomo puó non essere un padre, un guerriero, o quel che è, e non ci saranno altrettanti patemi sul fatto che sta tradendo la sua essenza.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Se qualcuno vuole aprire una discussione sull'essenza della mascolinità, faccia pure...Ci sono tanti uomini che nn si riconoscono nello stereotipo del maschio e ne soffriranno...no problem. Sinceramente ho aperto questa discussione nn per fare una battaglia ideologica, ma per rispondere ad un interrogativo che nn è solo mio, e ci sarà una ragione per questo. L' ultimo commento mi pare sinceramente sterile.
Non è che non se la fila nessuno, è che si da per scontata. Anche se la nostra società propone una certa femminizzazione dell'uomo, uno dei suoi miti fondanti è quello del vincente (virilissimo) e se le donne sono solo incoraggiate a seguirlo, gli uomini ci sono tenuti almeno in una certa misura: le aspettattive sociali attuali sono molto pressanti, devi essere almeno un po' figo=cool, let. "fresco", cioè non agitato, in grado di esercitare il controllo (sottolineo controllo) sulle situazioni della tua vita con sicurezza (e infatti l'egocentrismo gira a 2000 ultimamente).
Anche a livello fisico le caratteristiche maschili sono importanti (nonostante anche qui ci sia una certa spinta effeminizatrice), secondo te perché vanno tanto le scarpe da basket o volley? Hanno tipo 4-5cm di tacco. I capelli corti o se medi con una specie di moicano uscito male (sono i tagli più usati)? Esprimono virilità. Poi i muscoli, tutti in palestra a comparsi..
Ora, se una donna è sportiva, ha un taglio militare, ecc., non è detto intacchi la sua femminilità (in genere non più di tanto). Così come una donna che sceglie un lavoro più in base a la sua passione, che ai soldi o allo status sociale che da raggiungere, non è criticata..: si è più tolleranti con le ragazze. Prova a fare un sondaggio su che possibilità può avere un uomo (etero ) estetista part-time basso, mingherlino, insicuro e con i capelli lunghi fino al sedere.
Ora sono col cell, domani posto un interessante articolo su questa cosa (se ho ancora il link).
Se per voi donne è dura, per noi non è nemmeno rose e fiori. Il mondo maschile è fondamentalmente brutale, è il prezzo che paghiamo per i vantaggi che la società ci da.
Non sto discutendo chi ce l'ha piú dura, criticavo solo l'eccessiva importanza data all'"essenza", che se prescrittiva è una tortura inutile. Poi hai ragione che gli uomini hanno i loro guai. Ma alle donne è stata piú a lungo imposta una personalità uniforme in nome della natura.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Non l'ho intesa come una gara e non mi sono sentito in dovere di difendere il mio sesso (non m'interesserebbe niente del genere, figurati), cercavo solo di spiegare che in realtà è così anche per gli uomini da questo punto di vista, se non peggio, che poi la società li avvantaggi è un altro discorso.
Comunque l'importanza all'essenza ve la date da sole interiorizzando, alla società non è che freghi molto..anzi vi vuole virilizzare (sia chiaro che non sto prendendo posizione ne pro, ne contro tutto questo).
Infatti non mi piacciono i discorsi sull'essenza nemmeno quando fatti dalle donne, anzi spesso mi paiono affini a quelli vecchio stile se non per il tono celebrativo.
"The Enlightened Take Things Lightly" - Principia Discordia
Hehe si, capisco che vuoi dire. :P Generalmente non piacciono nemmeno a me (non mi riferisco a @camelia, anzi ho trovato il suo topic molto stimolante ), tipo quando esordiscono con "da donna.." o concludono con "sai che vuol dire per una donna?", che c'entra?? Ma allo stesso tempo ne sono attratto, è una cosa da capire, esplorare, decifrare.. Un mistero, un mondo sommerso, un sistema complesso. Spero di non offenderti e di non prendermi troppa confidenza se lo dico, ma credo che alla fine abbiamo lo stesso punto di vista da cervello tendenzialmente maschile, solo che io sono uomo.. per te questa sarà una faccenda scontata magari. A riprova che non è che non ci siano differenze, tra maschile femminile, uomo e donna, persona e persona, ciò che è oggettivo e ciò che è soggettivo.. Solo non sono una cosa semplice. E per fortuna: è bello e giusto così!
Tipo i puffi: un maschio è il secchione o il forzuto o il contadino, una femmina è solo femmina e lì si esaurisce la sua femminilità. Ora le donne provano a definirsi da sole ma darsi una definizione è sempre una condanna. Biologia a parte gli individui mi interessano piú dei generi.
No. Nella comunità dei puffi c'erano due femmine ma non erano "solo femmine": una rappresentava "la bellezza" (e/o, a seconda delle circostanze, "la vanità", "l'amore", "la grazia", "l'eleganza", "il sentimentalismo"), l'altra "la bambina" (e tutto ciò che ne consegue).
Che poi l'attribuzione di determinate categorie sociali, culturali e lavorative ("il secchione", "il forzuto", "il contadino") ai soli maschi sia sbagliato, sono d'accordo (avrebbero potuto rappresentare una puffetta-secchiona o contadina) ma la favola dei puffi serviva a spiegare, in modo semplice e semplificato (quindi anche servendosi di stereotipi), la società-tipo ai bambini di allora.
Puffi a parte, non credo che camelia intendesse giungere ad una definizione universalmente accettata - nel primo post ha esordito con "Per me"...
LOL, adesso non si possono neanche fare più discorsi riguardo alle caratteristiche psicologiche più centrali di un sesso o di un altro? Il sesso di una persona non è solo un fatto di quali organi genitali o cromosomi abbia, anche perché anche in quel caso ci possono essere casi più complessi dei semplici uomo e donna. È chiaro che in questo thread si stia facendo un discorso tendenziale che può non valere per alcuni individui, ma non c'è alcun discorso di nessun genere che vale per tutti gli individui, e allora non possiamo parlare di nulla? Se qualcuno è contro questi discorsi forse c'è qualche motivo personale, ma non credo che uno si debba vergognare se non possiede quella che viene considerata da tutti (ammesso esista) l'essenza del proprio sesso, perché uno si dovrebbe vergognare?
La Sindrome di Asperger è solo uno spunto per conoscere meglio se stessi e gli altri.
E' ovvio, come ha detto @Blind, che il mio nn voleva essere un tentativo di costruire un concetto oggettivo...era un modo per instaurare un dialogo fra persone portatrici di un modo diverso di intendere la femminilità, considerando anche l'opinione di chi, per vari motivi, nn si è mai posto questo genere di interrogativo...io vivo un momento, evidentemente, che mi ha portato ad interrogarmi su questo..tutto qui...grazie a tutti per le vostre sincere opinioni
@camelia è un interrogativo molto nobile il tuo. Forse è per il mio retaggio o è che sono condizionato da questa società più di quanto credo o semplicemente sono un po' maschilista da questo punto di vista..sta di fatto che ad istinto considero meglio la via della donna virilizzata e poco contemplativa rispetto il suo interiore, ma riconosco che è un mio limite. Prima non ti ho dato un buon consiglio dopo tutto, scusa.
Sono a disagio a parlarne per scopi non "di esplorazione", ma è quello che penso: è molto giusto che i tuoi sentimenti abbiano questa natura ed è molto giusto il modo in cui ti ci rapporti. Questo capacità d'introspezione ha grande importanza perché ha il dono di dare senso alla vita di chi incontri, di trovare grandezza nelle piccole cose e piccolezza nelle grandi cose, è la via per l'autenticità e la bellezza della vita. Voi donne (ma sarebbe meglio dire il femminile in generale) siete molto importanti, irrinunciabili, anche e soprattutto per questo, non solo perché potete fare quello che fanno gli uomini o perché date la vita. Hai migliaia di modi di essere madre e migliaia di modi di essere femmina.
Spero sinceramente che presto non parlerai più di questo argomento con amarezza e scusa se ho partecipato alla discussione senza la dovuta empatia, portando avanti il mio punto di vista maschile, che a te in fondo non serviva.
@xyz, non credo che tu sia stato poco empatico, anzi...io sono una donna felice di esserlo, sono quanto di più lontano ci possa essere da un uomo nel mio aspetto, mentre ho aspetti che altri hanno definito come spiccatamente maschili, per esempio l'estrema importanza che io do al lavoro nella mia vita, o il mio approccio alla sessualità..cmq a parte il particolare momento della mia vita e questo interrogativo per me adesso centrale, io tendo ad interrogarmi sull'uomo in generale (anche il fatto che io debba dire uomo per intendere sia uomini che donne, dovrebbe far pensare), sul suo destino, sul suo senso, continuamente
Secondo me il femminile è la curiosità, la gentilezza, la dolcezza, la voglia di "sentire qualcosa di più" (come dice Ligabue), il desiderio di perdersi in sè stessi e di ritrovarsi nell'altro.
Poi il femminile è estetica, come diceva sempre la mia compagna "non è bello ciò che è bello, ma è bello, che bello, che bello!"
Non l'ho mai capita a fondo, ma credo significhi che alle donne non interessa sapere
come mai le ami (cioè importa, ma non è necessario che tu sia in grado di spiegarglielo),
ma importa solo che tu abbia trovato un modo duraturo e sincero
per amarle (che non contempli l'omicidio e l'uso di chiodi a vista ^^; )
e che le consideri delle alleate e non delle bambole.
Ok, ora chiudo il violino e me ne vado, ciao :P
Pongo un limite alla mia felicità, per porre una fine alla tua sofferenza. Questo è amore, secondo me.
Rinunciare a un piccolo "me" per un piu' grande "Noi".
Commenti
Il "primo" femminismo è servito a riscattare la donna, liberandola dalla sottomissione all'uomo - cosa innegabile, almeno in occidente e nei secoli tra il medioevo e il primo novecento. Gli eccessi successivi, in quanto tali, potrebbero avere connotazione negativa.
E' un po' come il movimento gay: ha riportato l'attenzione sulla naturalezza dei rapporti omosessuali che era stata offuscata da secoli di pregiudizi religiosi. Se il movimento dovesse degenerare, sarebbe altrettanto negativo.
ehm...
tranquillo, alla fine in televisione nude ci finiscono sempre loro!
Scherzo comunque
anche se le cose che hai detto sono veramente assurde.
Anche se la nostra società propone una certa femminizzazione dell'uomo, uno dei suoi miti fondanti è quello del vincente (virilissimo) e se le donne sono solo incoraggiate a seguirlo, gli uomini ci sono tenuti almeno in una certa misura: le aspettattive sociali attuali sono molto pressanti, devi essere almeno un po' figo=cool, let. "fresco", cioè non agitato, in grado di esercitare il controllo (sottolineo controllo) sulle situazioni della tua vita con sicurezza (e infatti l'egocentrismo gira a 2000 ultimamente).
Anche a livello fisico le caratteristiche maschili sono importanti (nonostante anche qui ci sia una certa spinta effeminizatrice), secondo te perché vanno tanto le scarpe da basket o volley? Hanno tipo 4-5cm di tacco. I capelli corti o se medi con una specie di moicano uscito male (sono i tagli più usati)? Esprimono virilità. Poi i muscoli, tutti in palestra a comparsi..
Ora, se una donna è sportiva, ha un taglio militare, ecc., non è detto intacchi la sua femminilità (in genere non più di tanto). Così come una donna che sceglie un lavoro più in base a la sua passione, che ai soldi o allo status sociale che da raggiungere, non è criticata..: si è più tolleranti con le ragazze.
Prova a fare un sondaggio su che possibilità può avere un uomo (etero ) estetista part-time basso, mingherlino, insicuro e con i capelli lunghi fino al sedere.
Ora sono col cell, domani posto un interessante articolo su questa cosa (se ho ancora il link).
Se per voi donne è dura, per noi non è nemmeno rose e fiori. Il mondo maschile è fondamentalmente brutale, è il prezzo che paghiamo per i vantaggi che la società ci da.
Comunque l'importanza all'essenza ve la date da sole interiorizzando, alla società non è che freghi molto..anzi vi vuole virilizzare (sia chiaro che non sto prendendo posizione ne pro, ne contro tutto questo).
Generalmente non piacciono nemmeno a me (non mi riferisco a @camelia, anzi ho trovato il suo topic molto stimolante
Ma allo stesso tempo ne sono attratto, è una cosa da capire, esplorare, decifrare.. Un mistero, un mondo sommerso, un sistema complesso.
Spero di non offenderti e di non prendermi troppa confidenza se lo dico, ma credo che alla fine abbiamo lo stesso punto di vista da cervello tendenzialmente maschile, solo che io sono uomo.. per te questa sarà una faccenda scontata magari.
A riprova che non è che non ci siano differenze, tra maschile femminile, uomo e donna, persona e persona, ciò che è oggettivo e ciò che è soggettivo.. Solo non sono una cosa semplice.
E per fortuna: è bello e giusto così!
Forse è per il mio retaggio o è che sono condizionato da questa società più di quanto credo o semplicemente sono un po' maschilista da questo punto di vista..sta di fatto che ad istinto considero meglio la via della donna virilizzata e poco contemplativa rispetto il suo interiore, ma riconosco che è un mio limite. Prima non ti ho dato un buon consiglio dopo tutto, scusa.
Sono a disagio a parlarne per scopi non "di esplorazione", ma è quello che penso: è molto giusto che i tuoi sentimenti abbiano questa natura ed è molto giusto il modo in cui ti ci rapporti. Questo capacità d'introspezione ha grande importanza perché ha il dono di dare senso alla vita di chi incontri, di trovare grandezza nelle piccole cose e piccolezza nelle grandi cose, è la via per l'autenticità e la bellezza della vita.
Voi donne (ma sarebbe meglio dire il femminile in generale) siete molto importanti, irrinunciabili, anche e soprattutto per questo, non solo perché potete fare quello che fanno gli uomini o perché date la vita.
Hai migliaia di modi di essere madre e migliaia di modi di essere femmina.
Spero sinceramente che presto non parlerai più di questo argomento con amarezza e scusa se ho partecipato alla discussione senza la dovuta empatia, portando avanti il mio punto di vista maschile, che a te in fondo non serviva.
"non è bello ciò che è bello, ma è bello, che bello, che bello!"