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Si può smettere di considerare i momenti trascorsi con gli altri come uno spreco di tempo?

Icaro89Icaro89 Post: 1,223
FInalmente mi sono reso conto in modo chiaro di ciò che mi ostacola moltissimo nel provare ad avere una vita sociale normale o parzialmente normale. Ogni volta che mi si prospetta un'uscita, un appuntamento, un certo lasso di tempo da trascorrere in compagnia di qualcuno a parlare o a fare qualcosa di divertente, o qualche attività diversa dallo studio, o semplicemente a non fare nulla di speciale, inizio a sentire una fortissima sensazione di angoscia perché sprecherò del tempo, perché è come se il tempo che passerò in compagnia di qualcuno mi venisse rubato, come se si perdesse irrimediabilmente creandomi un danno irreversibile e violenti sensi di colpa praticamente impossibili da cancellare.

E' folle, ma non sono mai stato più onesto di così nel descrivere cosa sento.

A voi capita?
Sapete se c'è un modo per smettere di percepire questa sensazione così angosciante, indefinita, orribile e automutilante?
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Commenti

  • AdalgisaAdalgisa Post: 1,793

     

     

    questo ti succede perchè non hai ancora incontrato persone che sono in gradi di "toccarti nel profondo dell'anima"..col resto ti sembra un'inutile perdita di tempo usciire parlare ecc perchè sono persone che non ti arricchiscono, non ti fanno crescere, non ti leghi con loro anche se dovessi vederle tutti i giorni...e se all'improvviso sparissero non ti succederebbe nulla perchè è come se non ci fossero mai state.

    se invece ti leghi a qualcuno lo scorrere del tempo finalmente ti sembra avere un senso anz inizi a misuare lo scorrere del tempo (quello che Bergson chiama "tempo della coscienza") proprio a partire dall'Evoluzione del rapporto con qualcuno che ti arricchisce dentro  

    E' vero se è vero che è vero che.. che mi fa impazzire se penso che le cose che ho toccato insieme a te debbano svanire...dimmi che non è, dimmi che non è tutta un'illusione...un'illusione"
  • MacsMacs Post: 65
    Ciao icaro89,
    Provo più o meno le tue stesse sensazioni...non è sempre stato così. Adesso calcolo il tempo che sprecherei a fare una determinata cosa con altre persone e lo moltiplico per i rischi razionali o irrazionali che siano, che questa situazione potrebbe recarmi fisicamente e psicologicamente. Calcolo la compatibilità di interessi e caratteriali. Calcolo la fatica che faró e l'energia che la situazione mi farà perdere...energia che potrei utilizzare per fare qualcosa di più utile, per me.
    Peró a volte sono così esausto che smetto di fare calcoli( a volte non inizio nemmeno) e mi lascio trasportare dagli eventi (succede in media 2 volte l'anno).
    I risultati possibili sono sempre due:
    - sono così esausto da non riuscire a razionalizzare qualsiasi cosa e quindi mi diverto un casino (o almeno credo che sia divertente)
    - mi isolo, mi deprimo e infine decido di lasciare la serata defilandomi in modo furtivo.

    Quando ottengo il primo esito (divertimento), tendo ad uscire nei giorni seguenti, creando più o meno la stessa situazione vissuta la prima volta, ma questo mi porta ad annoiarmi, e mi fa sembrare tutto una perdita di tempo.
    - nel secondo caso invece, mi dico che la serata è andata male e quindi non c'è motivo per ripeterla, quindi tendo a stare in casa per conto mio molto a lungo, evitando ogni tipo di interazione sociale

    Interagire con gli altri mi piace, ma non sempre riesco a fare il primo passo(uscire di casa)
  • Andato_SimAndato_Sim Post: 2,046
    Io di me ho capito che:
    -stare con persone mi costa molta energia
    -i risultati che ottengo sono molto scarsi
    -gli argomenti di conversazione mi paiono moltissimo lontani da me, come quando esse-le persone-ridono AHAHAHAH di altrui situazioni e cio' mi fa stare male e voglio sempre andarmene, e cio' accade moltissimo spesso

    QUINDI se io faccio il rapporto qualita'/prezzo, esso e' troppo basso e percio' io temo i momenti nei quali non si fa niente.

    Forse e' per cio' che io temo molto queste occasioni.
    E poi se anche io mi dico che FORSE potrebbe succedere diversamente, io non so cosa accade perfettamente ma e' come se sono legato, e non riesco a non pensare che accadra' ancora uguale, e allora io non faccio cio'. E sono tanti tanti tanti anni che non vado piu' assieme a altri.

    E poi io a sera e weekend sono cosi' stanco di tutto che io davvero non ho forze di andare, anche se avessi qualcuno, anche se ci fosse qualcuno.

    Cio' vale per me, ovviamente.

    Ciao. Grazie. Simone

    Tutto ciò IO penso (e scrivo).
  • fattore_afattore_a Post: 2,337
    Se quando torni a casa non ti rimane niente del tempo trascorso fuori, se non ti sei divertito come gli altri, se non hai dato il tuo come gli altri, allora può sembrare di aver sprecato del tempo e un'altra occasione.

    E conosco bene questa sensazione.

    Prova a pensare all'uscita tracciando mentalmente un programma su cose che vorresti dire, posti dove vorresti andare, cose che vorresti mangiare ecc. Fa' in modo che l'uscire fuori abbia un senso finale, che ti rimanga qualcosa quando torni a casa.

    Con me funzionava, anche se è più di un anno che non esco. Parlo soprattutto degli anni 2005 - 2007.
  • ZenzeroZenzero Post: 645
    modificato luglio 2014
    A me capitava, adesso meno forse perchè c'è equilibrio fra divertimento e confronto su argomenti che mi interessano con le mie amiche, credo però che in generale le persone tendano a parlare di cose più banali anche per tastare il terreno e vedere se c'è una tale affinità per poi esporsi di più. Da adolescente mi era tutto insopportabile finché per opposizione alla scuola di un indirizzo non scelto da me, sono diventata casinista e impossibile a scuola per un paio d'anni...e perdevo tempo con i compagni perché non avevo comunque la possibilità di dedicarmi alla mia strada.
    Poi c'è anche la questione "bisogno di staccare" di cui molte persone hanno bisogno però mentre per me staccare significa chiudermi sottocoperta se sono triste, o fare cose che amo, leggere, scrivere, dipingere e altro quando sto bene; molte persone che conosco amano staccare cioè divertirsi perchè così si rilassano e evadono dalle loro fatiche. Però le stesse persone che si divertono insieme a me nella mia vita, e con cui sento che non è una perdita di tempo ma una bella esperienza, sono quelle con cui mi trovo bene su altri piani, con cui condivido cose veramente importanti e c'è uno scambio.


  • Andato_SimAndato_Sim Post: 2,046
    (TUTTI AVETE AMICI.
    io devo essere proprio molto limitato in cio'.
    Mi stanco subito delle persone, sento subito necessita' di andare via.
    Peccato, cio', non e' una buona sensazione.
    Scusate off topic. Mi fermo. Ciao. Grazie. Simone)
    Tutto ciò IO penso (e scrivo).
  • anankeananke Post: 1,585

     

     

    questo ti succede perchè non hai ancora incontrato persone che sono in gradi di "toccarti nel profondo dell'anima"..col resto ti sembra un'inutile perdita di tempo usciire parlare ecc perchè sono persone che non ti arricchiscono, non ti fanno crescere, non ti leghi con loro anche se dovessi vederle tutti i giorni...e se all'improvviso sparissero non ti succederebbe nulla perchè è come se non ci fossero mai state.

    se invece ti leghi a qualcuno lo scorrere del tempo finalmente ti sembra avere un senso anz inizi a misuare lo scorrere del tempo (quello che Bergson chiama "tempo della coscienza") proprio a partire dall'Evoluzione del rapporto con qualcuno che ti arricchisce dentro  




    Quoto cicalina in toto
  • Lycium_bLycium_b Post: 1,868
    modificato luglio 2014
    (TUTTI AVETE AMICI.
    io devo essere proprio molto limitato in cio'.
    Mi stanco subito delle persone, sento subito necessita' di andare via.
    Peccato, cio', non e' una buona sensazione.
    Scusate off topic. Mi fermo. Ciao. Grazie. Simone)
    Non è così, io in realtà non ho amici, intesi come persone che conosco e con cui passo con una certa frequenza del tempo del vivo, mi confido e parlo di cose importanti personali reciproche oppure persone che conosco dal vivo e con cui mi diverto assieme o con cui passo del piacevole tempo.
    Ho molti conoscenti (persone che conosco dal vivo e con cui ho rapporti formali oppure molto molto rarefatti) e amici "virtuali". Poi c'è una persona con cui ho un rapporto non ben definito, ma che spesso non ha nulla a che fare con l'amicizia, anzi pare sia il contrario (inimicizia) e con cui ci sono un sacco di difficoltà, di precarietà e io stessa sono convinta (quasi sicura al 100% di ciò), che prima o poi questo rapporto finirà e torneremo ad essere due perfetti estranei. Io lo so che è così, è triste, drammatico, ma è così. Al punto che io a volte non voglio più avere rapporti con altri per timore che facciano la fine di questo o di altri che ho avuto.

    Per ritornare all'argomento del topic, anche io ho l'impressione di svuotarmi di energie quando interagisco con gli altri. Non è che spreco tempo, perché per me il tempo è relativo. Ma le energie sì. Spesso mi ritrovo ad ascoltare cose che feriscono la mia mente, per la loro banalità, assurdità o cattiveria. La gente che le pronuncia non si rende conto di cosa stia dicendo, altrimenti non le direbbe certe cose. Ma è così ignorante che non puoi far nulla per fermarla. Io una volta gliel'ho detto a uno di questi "Dici cose assurde, sproloqui insopportabili, perché?". La risposta è stata: "Lo so, ma non posso farci niente".
    Secondo me bisogna distinguere tra la nostra "asocialità", quindi la nostra tendenza ad evitare le interazioni, per svariati motivi e la sgradevolezza sociale altrui, ovvero quando gli altri sono sgradevoli da frequentare. È un confine sottile, ma ci sono condizioni palesi, come quelle che ho descritto, in cui certa gente è meglio non frequentarla. Tutto quello che fa male alla mente e la rende negativa, è meglio lasciarlo da parte.
  • @Icaro89 se proprio non ti riesce di considerare gradevole il tempo con gli altri, vedilo come una (utilissima) terapia d'urto: anche se non produce chissà quali risultati, è il mezzo che hai per rimanere ancorato al "mondo dei terrestri". ;) Pensa che più stai da solo e più peggori socialmente, quindi la tua salute psico-fisica dipende anche dai contatti umani, necessari anche se diradati.

    @simone chi ti dice che tutti abbiamo amici? Anzi, in questo forum credo siamo in molti a non averne. O meglio, io ho amicizie virtuali che sento ogni tanto, ma senza chissà quali confidenze; per me l'amicizia vera è altro, sarà che la idealizzo troppo, ma dovrebbe essere innanzi tutto ricambiata, e questa reciprocità nel mio caso viene a mancare da parte degli altri. Ho conoscenti che non frequento. Tu invece a quanto ho capito incontri varie persone a lavoro&co, e questo è già positivo, sei molto più esposto alla socialità di me che sto sempre ficcata in casa.

  • @Simone io ho 1 solo amico che abita a migliaia di km da me. Ho conoscito molte persone e con alcuni siamo diventati amici ma non sono MAI riuscita  a mantenere i rapporti perché non reggo il ritmo. E mi dispiace molto.
  • Andato_SimAndato_Sim Post: 2,046
    @Simone io ho 1 solo amico che abita a migliaia di km da me. Ho conoscito molte persone e con alcuni siamo diventati amici ma non sono MAI riuscita  a mantenere i rapporti perché non reggo il ritmo. E mi dispiace molto.
    Io penso di avere espresso male le mie idee.
    Io leggo che tutti hanno qualcuno con cui parlare.
    Si' forse il termine amico che io housato e' sbagliato.
    Io vi sono interi giorni di assoluto silenzio.
    Il lavoro non conta. La storia li' e' molto complessa.
    Io vi sono giorni di assoluto silenzio.
    A sera mi accorgo che tutto e' passato, e e' andato via il giorno e io non ho proprio alcuna persona con cui parlare.

    Mi scuso per essermi espresso molto male e avere utilizzato erroneamente un termine.

    Ciao. Grazie. Simone
    Tutto ciò IO penso (e scrivo).
  • @Simone scusami tu, ma il termine amico è un po' come uno spillo che mi punge, ma non è colpa tua, è colpa dello spillo!
    Ti abbraccio.
    Ciao
  • (l'abbraccio è virtuale, in ogni caso te lo chiederei prima se posso)
    ancora ciao!
  • Andato_SimAndato_Sim Post: 2,046
    (l'abbraccio è virtuale, in ogni caso te lo chiederei prima se posso)
    ancora ciao!
    (io ti ringrazio di ciò che tu hai pensato, cioè chiedere, perché io non è che ami molto essere toccato, hai avuto pensiero sensibile. Grazie. Ciao. Simone)
    Tutto ciò IO penso (e scrivo).
  • Icaro89Icaro89 Post: 1,223
    @Icaro89 se proprio non ti riesce di considerare gradevole il tempo con gli altri, vedilo come una (utilissima) terapia d'urto: anche se non produce chissà quali risultati, è il mezzo che hai per rimanere ancorato al "mondo dei terrestri". ;) Pensa che più stai da solo e più peggori socialmente, quindi la tua salute psico-fisica dipende anche dai contatti umani, necessari anche se diradati.
    Quello che dici è estremamente importante, e in effetti a pensarci bene è proprio quello che ho sempre cercato di impormi in questi anni provando ad essere per quanto possibile costante. Tutto sommato un po' ha funzionato. Insomma una... medicina amara, che però dopo che l'hai presa controvoglia, stai meglio.
  • marielmariel Post: 1,551
    non ho amici,ho molti conoscenti, alcuni da tenere a bada per via del loro interesse non certo amicale.Ho provato tante volte a fare amicizia nel corso della mia vita ma ho sempre avuto delusioni perchè le persone o erano noiose (per me) o erano pettegole, invidiose o mi usavano per qualche loro interesse e poi sparivano, alle volte con scuse ridicole.Quindi grandi perditeditempo inutili. Oggi sono abbastanza demotivata e siccome sono stata sempre molto bene da sola non sento molto questa necessità di averli a tutti i costi.Mi evito tanti dialoghi formali e complicazioni.Che silenzio! Ormai preferisco di gran lunga gli amici virtuali
    :)
  • zisczisc Post: 1,603
    Se sono uno spreco di tempo si può smettere di considerarlo tale, ma tale rimane....

    dipende se la cosa vale davvero il tuo tempo, è una questione di rendimento (fisica), di scelta (teoria decisioni)....

  • KenariJKenariJ Post: 128
    FInalmente mi sono reso conto in modo chiaro di ciò che mi ostacola moltissimo nel provare ad avere una vita sociale normale o parzialmente normale. Ogni volta che mi si prospetta un'uscita, un appuntamento, un certo lasso di tempo da trascorrere in compagnia di qualcuno a parlare o a fare qualcosa di divertente, o qualche attività diversa dallo studio, o semplicemente a non fare nulla di speciale, inizio a sentire una fortissima sensazione di angoscia perché sprecherò del tempo, perché è come se il tempo che passerò in compagnia di qualcuno mi venisse rubato, come se si perdesse irrimediabilmente creandomi un danno irreversibile e violenti sensi di colpa praticamente impossibili da cancellare.

    E' folle, ma non sono mai stato più onesto di così nel descrivere cosa sento.

    A voi capita?
    Sapete se c'è un modo per smettere di percepire questa sensazione così angosciante, indefinita, orribile e automutilante?
    Ci sto provando da 7 anni :)
  • Col mio ragazzo e i miei amici sto volentieri, però a volte la voglia di stare sola prevale. Loro sanno che sono momenti, quindi mi lasciano in pace, anche perchè sanno che se hanno bisogno io per loro ci sono sempre. Gli altri conoscenti li vedo poco e comunque per loro conto poco, quindi con un'uscita ogni 2-3 settimane me la cavo. Poi se sono di buon umore non mi dispiace stare in mezzo alla gente, se non mi danno fastidio.
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