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Shutdown, Meltdown e Tantrum- Pagina 2 — Spazio Asperger Onlus Salta il contenuto
Autismo al Lavoro con Tony Attwood! 11-12 Maggio 2023. A Milano e online!

Shutdown, Meltdown e Tantrum

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Commenti

  • aceroacero Post: 44
    Avevo una dermatite,due macchiette sul collo,il dermatologo mi diede una lozione che feci preparare in farmacia,appena la usai mi scottai la pelle.Non riuscivo più a respirare e il mio respiro era legato alla luce,cioè mamma non poteva spegnerla o impazzivo.Cos'era?
  • aceroacero Post: 44
    Sono stata anni a chiedermi cosa mi era successo,il dolore o la paura mi aveva confusa fino a credere che la mia possibilità di respirare fosse legata ad una cosa assurda e fuori di me?
  • Ragazzi volevo avere delle informazioni con un confronto con voi! Sono nuovo nel forum e anche recentemente diagnosticato asperger e iperattivo. Il motivo principale che ha portato a questo processo e' stato delle crisi di ansia molto frequenti in periodi pieni di stress e novità che lo psichiatra ha definito meltdown. Però leggendo nel forum noto che quelli che vengono spesso descritti come episodi di meltdown avuti da utenti sono in genere molto violenti e aggressivi. Io quando ho quei momenti in pratica "esplodo". Ovvero esco fuori casa ( ho un coinquilino), faccio due passi, metto le cuffie all'orecchio e mi lamento per strada, cioè mi arrabbio, piango ( non urlo), non ho il controllo delle emozioni che fluiscono. Mi capita di immaginare che ci siano persone a cui devo dire delle cose per chiarire delle interazioni andate male e comincio a parlare da solo sempre lasciando andare fuori tantissime emozioni molto rabbiose. Però se si avvicina qualcuno io mi inibisco, mi zittisco. Per cui non e' un comportamento violento. In pratica lo psichiatra ha detto che riesco a gestire questi meltdown per la maggiore. Il mio trigger se ho capito bene e' la musica che mi prende, associata ad eventi da elaborare e a sovraccarichi sensoriali.

    Volevo sapere se qualcuno di voi poteva favorirmi esempi simili ai miei per conoscermi meglio ed affrontarli anche con una certa forza. Grazie a tutti.
    EstherDonnellyGiadanielitriot
  • itit Post: 654
    Credevo non si potessero controllare...

    se questi che hai tu sono meltdown
    allora li ho anche io...
    mi comporto come te
    e in pubblico so controllarmi
    però la musica mi deve quasi far male...
    @Dieguuuus

    aspetto anche io le risposte alla tua domanda:)




  • Ciao it e grazie per la risposta. In pubblico se sto in compagnia sto attentissimo a quello che sto provando e se c'é qualcosa che mi turba , che mi fa sentire male( succede quando viene detto qualcosa che non condivido e che vorrei contestare con grande forza) io evito di parlare per un po' ascoltando gli altri. Col tempo ho sviluppato questa tendenza a copiare gli schemi delle persone attorno a me per cui alle volte vado semplicemente in stand by. Cioè mi comporto in maniera standard senza neanche ascoltare l'interlocutore.
    Per quanto riguarda le crisi come ho detto quando le ho mi capita di essere aggressivo nel senso che dico cose molto violente nei miei confronti e a volte mi scappa un pugno sul muro per scaricare tensione. Ma nella mia testa dato che sono in pubblico c'è sempre questo freno inibitore che mi blocca a costo di farmi soffrire. Ecco la mia situazione !
    it
  • riotriot Post: 6,899
    modificato aprile 2019
    a controllare i meltdown @Dieguuuus e @it è interessante ma non ci sono mai riuscito.
    però c'è da dire che i meltdown creano come una cicatrice neuronale, nel senso che più se ne hanno e più sarà certo che torneranno in futuro.
    quindi in effetti imparare a controllarli fino a placarli è positivo (non però ad inibirli che è altra cosa).
    EstherDonnellyit
  • itit Post: 654
    Grazie @Riot, scopro ora il nome del mio comportamento,
    dato che nessuno mi vede credevo fosse un modo comune di arrabbiarsi
    (senza farsi notare troppo)...:)
    riot
  • @riot certamente. più se ne hanno più ci si sente autorizzati. Io infatti li avevo cominciati ad usare quasi come strumento funzionale a far fluire le mie emozioni. Credo che in un certo senso questo mi abbia aiutato a controllarli meglio, nel senso che me li aspettavo e li lasciavo fluire. Solo che a lungo andare erano diventati un'abitudine con cadenza paurosamente frequente. Questo comportava una generale apatìa che mi perseguitava impedendomi di sentire emozioni intermedie senza un gradiente. Per cui a lungo andare mi stavo lentamente ammazzando. Col tempo ho deciso di intraprendere un percorso di crescita personale ed e' in attuale corso. L'importante e' trovare la propria personale strada immagino. Questo richiede grande sforzo introspettivo e non e' mai netto. 
    riotit
  • wolfgang ha detto:

    I "comportamenti estremi" di quel tipo sono 3: tantrum, meltdown e shutdown.


    Il Tantrum sono i "capricci" anche estremi, anche degli adulti, sono le crisi legate al "volere", cioé sono comportamenti finalizzati ad ottenere qualcosa (non vuol dire che uno lo faccia a posta ma solo che l'obiettivo è qualcosa che si vuole).

    A seguito invece del sovraccarico sensoriale od emotivo possono avvenire il meltdown e lo shutdown. Sono quindi comportamenti reattivi, cioé conseguenze di qualcosa. Durante il meltdown si "spengono" le funzioni superiori del cervello che controllano e regolano il comportamento e quindi c'è spesso una sorta di "attacco di panico" che può anche essere violento ed è difficilissimo calmarsi e fondamentalmente impossibile ragionare, c'è fondamentalmente un eccesso di energia nervosa o in termini tecnici un sovraccarico del sistema nervoso simpatico. Lo shutdown invece inizia in modo simile, ma l'organismo umano è fatto per "non superare il limite", quindi a seconda da persona a persona, ad un certo punto parte il sistema parasimpatico, ma iper-reagisce anche quello e al posto di riportare al livello normale il sistema, è come se lo "spengesse", una sorta di "salva vita", che quindi manda in uno stato quasi catatonico. La sensazione (almeno per me) è simile a quella di avere la coscienza che fluttua in una specie di limbo.
    Solo ora leggo queste parole e ti dico (sempre che tu ci sia ancora) che mi danno la risposta a molte delle domande che mi ero continuare a porre dall'estate dell'anno scorso, quando mi è successo esattamente quello che viene descritto qui. Non so se sono validi esempi, ma proverò a metterli comunque: per 'tantrum' da dopo il cosi detto meltdown (attacchi di panico, sudori freddi, incubi, la sensazione che il mondo stia finendo nel il corso di una notte) vedo il seguire un ritmo giornaliero che se non sempre si conclude spesso con me sui giochi sul PC fino anche alle 3-4 di mattina sebbene cerchi di ripetermi mentalmente di non farlo; per 'shutdown' invece sento proprio come se il mio cervello invece di riprendersi dal crollo si fosse 'spento' e rifiutasse la maggior parte degli stimoli e lasciasse proprio fluttuare la coscienza nel 'limbo'. E' un sollievo vedere che qualcuno ha descritto questo fatto esattamente come l'ho provato, adesso so per certo che non sono il solo! Grazie :)

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